PRESENTAZIONE DOMANDE
La presentazione delle domande e le modalità di selezione saranno definite in sede di pubblicazione del Bando.
Questione di mesi, forse già prima dell’estate. Ad anticiparlo una nota del Ministero della Transizione ecologica. Sul piatto c’è poco più di 1 miliardo per diffondere impianti agrivoltaici di medie e grandi dimensioni.
Metà agricoltura, metà energie rinnovabili. All’incrocio tra due settori chiave per l’economia italiana si posiziona l’investimento da 1,1 miliardi previsto dal Recovery Plan per diffondere maggiormente l’agrivoltaico in Italia.
Perché puntare sull’agrovoltaico?
Secondo uno studio condotto da ENEA e Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, pubblicato sulla rivista scientifica Applied Energy, le prestazioni economiche e ambientali degli impianti agrovoltaici assomigliano a quelle degli impianti fotovoltaici a terra: il costo dell’energia elettrica prodotta risulta essere di circa 9 centesimi di euro per kWh, mentre le emissioni di gas serra ammontano a circa 20 g di CO2eq per megajoule di elettricità.
Il dubbio sollevato da alcuni in merito alla bontà di tagli impianti riguarda il consumo di suolo. “Alcune tipologie di installazioni agrivoltaiche, come i pannelli a 5 m di altezza, incidono in misura relativamente limitata sul consumo di suolo rispetto agli impianti a terra”, spiega Alessandro Agostini, ricercatore ENEA della Divisione Produzione, Storage e Utilizzo dell’Energia, e tra gli autori dello studio. “La superficie occupata dai pannelli solari è modesta se confrontata con altri usi del terreno ben più aggressivi dal punto di vista ambientale: penso ad esempio alle piazzole e ai parcheggi che occupano l’1% del territorio nazionale, un consumo di suolo che continua a crescere”, afferma Gianni Girotto, presidente della Commissione Industria del Senato, in un’intervista a Huffington Post.
Sono sorte associazioni di categoria per promuovere l’agrivoltaico sostenibile, che consente di produrre energia elettrica da fotovoltaico e, al tempo stesso, di coltivare i terreni. Reti nate anche con l’intento di cogliere l’opportunità offerta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per lo sviluppo di sistemi ibridi agricoltura-produzione di energia.
Nel Recovery Plan 1,1 miliardi per l’agrovoltaico
L’obiettivo indicato nel PNRR è ridurre i costi di approvvigionamento energetico del settore agricolo, che oggi rappresentano una parte importante (oltre il 20%) dei costi aziendali. In un periodo segnato da rincari delle bollette e aumento dei costi delle materie prime è evidente come un simile obiettivo non sia da trascurare.
In termini tecnici, i fondi PNRR serviranno a installare 1,04 GW da impianti agro-voltaici, pari a 1.300 GWh annui.
L’investimento, da 1,1 miliardi, sarà indirizzato all’implementazione di sistemi ibridi agricoltura-fotovoltaico che non compromettano l’utilizzo dei terreni dedicati all’agricoltura, ma anzi contribuiscano alla sostenibilità ambientale ed economica delle aziende coinvolte, potenzialmente anche valorizzando i bacini idrici tramite soluzioni galleggianti.
Il bando agrovoltaico PNRR e i tempi per realizzare gli investimenti
In base a quanto anticipato dal Ministero della Transizione ecologica, nei prossimi 6 mesi saranno avviate le procedure per attivare l’investimento sull’agrivoltaico previsto dal PNRR.
Tra il 2022 e il 2024 verranno stanziati 638,6 milioni di euro per le attività preparatorie alla firma dei contratti per l’istallazione dei pannelli solari fotovoltaici in parchi agri-solari.
Entro dicembre del 2024 verranno aggiudicati gli appalti e a quel punto partiranno le installazioni vere e proprie.
Tra il 2025 e il 2026 verranno stanziate le risorse restanti: 504,4 milioni di euro necessari per centrare il target finale ed arrivare, entro giugno 2026, all’installazione di panneli solari fotovoltaici in ambito agricolo con una capacità di 1,04 GW.
A sostegno dell’agrivoltaico sono in arrivo nuovi incentivi che dovrebbero prevedere un fondo perduto fino al 40% per la realizzazione degli impianti agrivoltaici avanzati.
L’agrivoltaico è un sistema che prevede la produzione di energia dalla combinazione tra colture e pannelli solari e che prevede che i pannelli solari vengano posizionati sopraelevati rispetto a delle colture.
BANDO AGRIVOLTAICO: REALIZZAZIONE DI IMPIANTI AGRIVOLTAICI SU TERRENI AGRICOLI
DOTAZIONE FINANZIARIA
Nell’ambito del PNRR, il MITE ha disposto un contributo a fondo perduto ed una tariffa incentivante, per la realizzazione di impianti agrivoltaici da installare su terreni agricoli, attraverso l’implementazione di sistemi ibridi agricoltura-produzione energetica, che non compromettano l’utilizzo dei terreni dedicati all’agricoltura. Lo stanziamento previsto è di 1,1 MILIARDI, per gli anni 2022-2023. L’obiettivo finale della misura è quello di promuovere l’installazione di pannelli fotovoltaici con una nuova capacità di generazione di 1,04 GW da energia solare.
DESTINATARI
I soggetti beneficiari sono:
– imprese agricole;
– associazioni temporanee di imprese che includano almeno un’impresa agricola;
– imprese non in difficoltà
INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI
È previsto il finanziamento di impianti agrivoltaici che rispettino i seguenti requisiti minimi:
– la potenza nominale dell’impianto è superiore a 300 kW;
– la superficie minima destinata all’attività agricola è pari almeno al 70% dell’appezzamento oggetto di intervento;
– la superficie complessiva dei moduli rispetto alla superficie totale occupata dal sistema agrivoltaico non è superiore al 40%;
-l’altezza minima dei moduli rispetto al suolo deve consentire la continuità delle attività agricole anche sotto ai moduli fotovoltaici;
Per la realizzazione degli impianti agrivoltaici sono considerate ammissibili le seguenti spese, fino a un massimo di 1.500 €/kWp:
a) realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati, fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo, attrezzature per il sistema di monitoraggio;
b) connessione alla rete elettrica nazionale, opere edili, acquisto, trasporto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
c) studi di perfettibilità, progettazioni, indagini geologiche e geotecniche, direzioni dei lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori, collaudi tecnici e tecnico-amministrativi, consulenze e supporto tecnico-amministrativo.
POTENZA
la potenza nominale dell’impianto è superiore a 300 kW
SUPERFICIE MINIMA
la superficie minima destinata all’attività agricola è pari almeno al 70% dell’appezzamento oggetto di intervento
SUPERFICIE COMPLESSIVA
la superficie complessiva dei moduli rispetto alla superficie totale occupata dal sistema agrivoltaico non è superiore al 40%
ALTEZZA MODULI
l’altezza minima dei moduli rispetto al suolo deve consentire la continuità delle attività agricole anche sotto ai moduli fotovoltaici
CARATTERISTICHE DELL’INCENTIVO
Ai sistemi agrivoltaici che rispettano i requisiti stabiliti è riconosciuto un incentivo composto da:
a) un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili;
b) una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.
SPESE AMMISSIBILI
È previsto un costo di investimento massimo ammissibile pari a 1.500 €/kW che ricomprende le seguenti voci:
a) realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati, fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo, attrezzature per il sistema di monitoraggio;
b) connessione alla rete elettrica nazionale, opere edili, acquisto, trasporto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
c) studi di perfettibilità, progettazioni, indagini geologiche e geotecniche, direzioni dei lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori, collaudi tecnici e tecnico-amministrativi, consulenze e supporto tecnico-amministrativo
COS’E’ UN IMPIANTO AGRIVOLTAICO?
Consiste nel produrre energia rinnovabile tramite i pannelli solari senza sottrarre terreni produttivi all’agricoltura e all’allevamento, ma bensì andando ad integrare le due attività. Rappresenta un sistema integrato di produzione di energia solare e agricola che consente di massimizzare la produzione di energia elettrica da fonte solare e al tempo stesso va ad incrementare la resa agricola tramite l’ombreggiamento generato dai moduli fotovoltaici. In questo modo, si va anche a ridurre lo stress termico sulle colture.
CARATTERISTICHE E REQUISITI DEGLI IMPIANTI AGRIVOLTAICI
Il sistema è progettato in modo da:
consentire l’integrazione fra attività agricola e produzione elettrica;
Non compromettere la continuità dell’attività agricola e pastorale adottando soluzioni integrate innovative con moduli elevati da terra;
Il sistema agrivoltaico è dotato di un sistema di monitoraggio che consenta di verificare l’impatto sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola, di verificare il recupero della fertilità del suolo, il microclima e la resilienza ai cambiamenti climatici.
AMMONTARE DEL CONTRIBUTO
Agli investimenti realizzati è riconosciuto il seguente contributo:
• Un CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO nella misura massima del 40% dei costi ammissibili;
• Una TARIFFA INCENTIVANTE applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete;
PRESENTAZIONE DOMANDE
La presentazione delle domande e le modalità di selezione saranno definite in sede di pubblicazione del Bando.
Si precisa che il contenuto delle informazioni fornite nella presente nota informativa potrebbe subire modifiche / integrazioni a seguito della pubblicazione del Bando.
LINK UTILI
Per approfondimenti vedi anche:
NWL 544 PARCO AGRISOLARE: EDIZIONE 2023 in arrivo contributi fino all’80% a fondo perduto
NWL 531 SPECIALE FOTOVOLTAICO ED ENERGIE RINNOVABILI
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