SPECIALE FOTOVOLTAICO ED ENERGIE RINNOVABILI

1  NUOVA SABATINI E RINNOVABILI

Una delle domande che ci viene posta più di frequente è se il contributo a fondo perduto del 7,72% previsto dalla Nuova Sabatini può essere utilizzato per finanziare l’acquisto di fotovoltaico.

Qui di seguito i requisiti di ammissibilità previsti dalle FAQ del MIMIT:

  • per le imprese che svolgono attività di produzione di energia elettrica (codice Ateco 35.11), è ammissibile il singolo acquisto di un impianto di produzione di energia;
  • per le imprese che svolgono attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del c.c., è ammissibile il singolo acquisto di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • Per le imprese che svolgono attività diverse dalle predette:
    • non è ammissibile il singolo acquisto di un impianto di produzione di energia;
    • è ammissibile l’acquisto di un impianto di produzione energetica solo se facente parte di un più ampio programma di investimento, organico e funzionale, nonché coerente con l’attività dell’impresa e riconducibile ad una delle tipologie di investimento previste nei regolamenti unionali applicabili per settore.


Per accedere alla maggiorazione della Nuova Sabatini Green che prevede un fondo perduto del 10,08% è necessario poi:

… in caso di domande a valere sulla linea di intervento “investimenti green”, l’ammissibilità di spese per impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili è subordinata al rispetto dei requisiti previsti per tale linea di intervento. Pertanto, laddove l’impresa non sia in possesso alla data di presentazione della richiesta di erogazione di un’idonea certificazione ambientale di processo, tutti i beni rientranti fra gli “investimenti green”, ivi compresi gli impianti di produzione energetica, dovranno essere corredati delle idonee certificazioni ambientali di prodotto/autodichiarazioni ambientali, tra quelle indicate nelle sezioni 2A e 2B dell’allegato 6/C alla circolare.

SCHEDA NUOVA SABATINI

BENEFICIARI NUOVA SABATINI

Piccole e Medie Imprese PMI

(esclusioni: industria carboniera, attività finanziarie e assicurative, fabbricazione di prodotti di imitazione o di sostituzione del latte o dei prodotti lattiero caseari)

AGEVOLAZIONE

  • Contributo in conto impianti del 7,72% (Contributo calcolato in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 2,75%, della durata di cinque anni e d’importo equivalente al finanziamento).
  • Contributo in conto impianti del 10,08% (Contributo calcolato in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 3,575%, della durata di cinque anni e d’importo equivalente al finanziamento) per investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”).
  • Contributo in conto impianti del 10,08% (Contributo calcolato in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 3,575%, della durata di cinque anni e d’importo equivalente al finanziamento) per “investimenti green” ( a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi). DISPONIBILE A PARTIRE AL 01/01/2023
  • Contributo in conto impianti del 15,74% (Contributo calcolato in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 5,50%, della durata di cinque anni e d’importo equivalente al finanziamento) per le micro e piccole imprese che effettuano investimenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

L’erogazione del contributo avverrà in unica soluzione per finanziamenti inferiori al 200.000 euro mentre al di sopra di questa cifra l’erogazione avverrà in 5 quote annuali di pari importo.

DURATA

Durata massima del finanziamento: 5 anni

SCADENZA

Esaurimento fondi

INTERVENTI AGEVOLABILI CON LA NUOVA SABATINI

Investimenti finalizzati :

  • alla creazione di una nuova attività produttiva;
  • all’ampliamento di una unità produttiva
  • alla diversificazione della produzione in uno stabilimento;
  • al cambiamento fondamentale del processo di produzione in uno stabilimento esistente.

SPESE AMMISSIBILI

  • macchinari
  • impianti
  • beni strumentali
  • attrezzature
  • hardware, software e tecnologie digitali.

SPESE NON AMMISSIBILI

  • Non sono ammissibili le spese terreni e fabbricati (incluse le spese per opere murarie)
  • impianti eolici
  • i beni già consegnati “in prova” o “conto visione” presso l’acquirente
  • impianto elettrico ed idraulico, non avendo una propria autonoma funzionalità, ovvero non sono separabili dal bene stesso, e sono iscrivibili come adattamento locali tra “altre immobilizzazioni immateriali”
  • immobilizzazioni in corso e acconti
  • commesse interne
  • macchinari, impianti e attrezzature usati
  • scorte.

LINK UTILI

Sito del Ministero dello Sviluppo Economico

Decreto Interministeriale 22/03/2022

Circolare direttoriale 6 dicembre 2022, n. 410823 – Nuova Sabatini. Termini e modalità presentazione domande per concessione ed erogazione contributi

2  FONDO PERDUTO PER L’EFFICIENZA ENERGETICA E LA TRANSIZIONE ECOLOGICA

Al fine di favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici è atteso in pubblicazione il decreto attuativo per il fondo perduto per l’efficienza energetica e la transizione ecologica.

Le agevolazioni saranno concesse, nella forma del contributo a fondo perduto, alle condizioni ed entro i limiti delle intensita’ massime di aiuto previste dal regolamento GBER con investimento minimo non inferiore ai 3 milioni di euro

SCHEDA FONDO PERDUTO EFFICIENZA ENERGETICA E TRANSIZIONE INDUSTRIALE

BENEFICIARI

Imprese, di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale

  • costituite, iscritte nel Registro delle Imprese
  • che operano in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attivita’ economiche ATECO 2007;

AGEVOLAZIONE

Le agevolazioni sono concesse, nella forma del contributo a fondo perduto, alle condizioni ed entro i limiti delle intensita’ massime di aiuto previste dal regolamento GBER e, in particolare:

a) per gli investimenti finalizzati al conseguimento di una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attivita’ d’impresa e per gli investimenti finalizzati ad un uso efficiente delle risorse, nei limiti delle intensita’ previste dagli aiuti di cui alla sezione 7 – Aiuti per la tutela dell’ambiente del regolamento GBER e individuati nel provvedimento di cui all’art. 10, comma 2;

b) per gli investimenti finalizzati al cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo, nei limiti delle intensita’ di aiuto previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalita’ regionale o dall’art. 17 del regolamento GBER;

c) per gli investimenti coerenti con le finalita’, i limiti e le condizioni della sezione 2.6 del Quadro temporaneo, nei limiti delle intensita’ previste dal punto 53-quinquies, lettera n), del Quadro temporaneo medesimo e nel rispetto di quanto previsto dalla lettera b) del medesimo punto;

d) per i progetti di formazione del personale nei limiti delle intensita’ previste dall’art. 31 del regolamento GBER.

INVESTIMENTI AMMESSI

Sono ammissibili all’intervento del Fondo programmi di investimento, eventualmente accompagnati da progetti di formazione del personale, che perseguono una o piu’ delle seguenti finalita’:

  • a) conseguimento nell’ambito dell’unita’ produttiva oggetto di intervento di una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attivita’ d’impresa e più in particolare:
    • a) l’introduzione di sistemi di monitoraggio dei consumi energetici;
    • b) l’installazione o sostituzione di impianti ad alta efficienza ovvero di sistemi e componenti in grado di contenere i consumi energetici correlati al ciclo produttivo e/o di erogazione dei servizi;
    • c) l’utilizzo di energia termica o elettrica recuperata dai cicli produttivi;
    • d) l’installazione di impianti di produzione di energia termica o elettrica da fonte rinnovabile per l’autoconsumo.
  • b) uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate, nell’unita’ produttiva oggetto dell’intervento;
  • c) cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo dell’unita’ produttiva oggetto dell’investimento, attraverso l’implementazione di soluzioni e tecnologie atte a consentire una maggiore efficienza energetica ovvero attraverso il riciclo e il riuso di materiali produttivi, di materie prime e riciclate.

Ai fini dell’accesso al Fondo, i programmi di investimento devono essere supportati da uno studio o documento, realizzato da soggetti qualificati, come individuati nell’ambito del provvedimento di cui all’art. 10, comma 2, che definisca lo stato dell’arte dell’unita’ produttiva, gli interventi da porre in essere al fine del conseguimento degli obiettivi ambientali e i risultati attesi a seguito della realizzazione degli interventi. Il predetto studio o documento dovra’ quindi individuare, tenuto anche conto delle specificazioni recate dal provvedimento di cui all’art. 10, comma 2, obiettivi di efficienza del programma proposto misurabili e monitorabili, nonche’ i pertinenti indicatori.

Con riferimento al comma 1, lettera c), sono ammissibili all’intervento del Fondo i programmi di investimento realizzati da imprese di grandi dimensioni nelle sole «zone a» individuate dalla Carta degli aiuti a finalita’ regionale e quelli realizzati da PMI, anche nelle restanti aree del territorio nazionale.

A completamento del programma di investimento di cui al comma 1, sono altresi’ ammissibili, qualora strettamente connessi e funzionali al medesimo, per un ammontare non superiore al 10 per cento del
programma di investimento, progetti per la formazione del personale.

SPESE AMMISSIBILI

  • a) suolo aziendale e sue sistemazioni, limitatamente a quelli strettamente necessari per soddisfare gli obiettivi ambientali, nei limiti del 10% (dieci per cento) dell’investimento complessivamente ammissibile;
  • b) opere murarie e assimilate, limitatamente a quelle strettamente necessarie per soddisfare gli obiettivi ambientali, nel limite del 40% (quaranta per cento) dell’investimento complessivamente ammissibile;
  • c) impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, necessari per perseguire gli obiettivi ambientali;
  • d) programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.

I programmi di investimento di cui al presente articolo devono:

a) prevedere spese complessive ammissibili di importo non inferiore a euro 3.000.000,00 (tre milioni) e non superiore a euro 20.000.000,00 (venti milioni);

b) essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo

c) essere realizzati entro trentasei mesi dalla data di concessione del contributo

DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria complessiva è pari a 150 milioni di euro

Una quota pari al 50% (cinquanta per cento) delle risorse annualmente destinate al Fondo e’ riservata alle imprese energivore.

OPERATIVITA’

L’assegnazione del contributo sarà a sportello valutativo secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande di adesione con punteggio minimo di ammissibilità.

Poiché i tempi di attuazione saranno probabilmente molto stretti occorre iniziare sin da ora a predisporre il progetto per la domanda

SCADENZA

In attesa di pubblicazione delle norme attuative

RISORSE UTILI

Decreto MISE 21 ottobre 2022

3  PARCO AGRISOLARE

Stanno terminando le valutazioni delle domande presentate nel primo sportello dell’agevolazione Parco Agrisolare e sembrerebbero residuare dei fondi. 

Ci si attende quindi la riapertura di un nuovo sportello.

SCHEDA BANDO “PARCO AGRISOLARE”

BENEFICIARI

  • Imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
  • Imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO (i codici ATECO sono precisati nel Bando);
  • Indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del cc e le cooperative o loro consorzi di cui all’art. 1, comma 2 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228.

Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore ad € 7.000,00.

Ai fini dell’individuazione dei Soggetti Beneficiari, valgono le seguenti definizioni:

  • imprenditore agricolo è colui che, iscritto nella sezione speciale del registro imprese, in forma di persona fisica o giuridica, esercita una delle seguenti attività, così come previsto dall’art. 2135 e s.m.i. del c.c.: coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse;
  • impresa agroindustriale è l’azienda che, attiva nella lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli, alla data di presentazione della Proposta è in possesso, come codice ATECO prevalente, di uno dei codici ATECO di cui all’elenco pubblicato sul sito del Ministero (di seguito, anche Elenco ATECO).
  • cooperativa agricola, anche sotto forma di consorzio, è la società che, alla stregua dell’imprenditore agricolo, svolge una delle attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse, e risulta iscritta nella sezione speciale del registro imprese.

Il beneficiario deve avere la disponibilità dei fabbricati su cui gli interventi sono realizzati;

AGEVOLAZIONE

50% a fondo perduto per le Regioni del SUD (aziende agricole e di trasformazione)

40% a fondo perduto per le altre regioni (aziende agricole e di trasformazione)

30% a fondo perduto (aziende di trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli)

Maggiorazione del contributo a fondo perduto del 20% per:

  • i giovani agricoltori o gli agricoltori che si sono insediati nei cinque anni precedenti la data della domanda di aiuto;
  • gli investimenti collettivi, come impianti di magazzinaggio utilizzati da un gruppo di agricoltori o impianti di condizionamento dei prodotti agricoli per la vendita;
  • gli investimenti in zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici ai sensi dell’articolo 32 del regolamento (UE) n. 1305/2013.
  • per le piccole imprese (settore trasformazione prodotti agricoli in non agricoli)

Maggiorazione del 10% per le medie imprese (settore trasformazione prodotti agricoli in non agricoli)

L’agevolazione dovrà rispettare i limiti del regolamento (UE) n. 651/2014 (attenzione che in questo caso potrebbe ridurre le percentuali massime consentite)

E’ possibile richiedere un’anticipazione del 30% del contributo riconosciuto garantita da apposita polizza fidejussoria.

INTERVENTI AMMESSI

Intervento principale e obbligatorio:

acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici, sui tetti di fabbricati suddetti, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp.
La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo annuale.

Si segnala che possono essere ammessi ai contributi previsti dal Decreto “Parco Agrisolare” esclusivamente i progetti di realizzazione di impianti fotovoltaici la cui energia elettrica prodotta sarà destinata a soddisfare il fabbisogno energetico della azienda agricola nella titolarità del Soggetto Beneficiario (cosiddetti impianti in regime di cessione parziale/autoconsumo).

Tale previsione non si applica alle aziende rientranti nella Tabella 3A dell’Allegato A del Decreto (aziende agricole attive nei settori della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli)

Interventi facoltativi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:

  • rimozione e smaltimento dell’amianto (o, se del caso, dell’eternit) dai tetti, in conformità alla normativa nazionale di settore vigente: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro;
  • realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato, anche al fine di migliorare il benessere animale;
  • realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria, anche al fine di migliorare il benessere animale.

Si specifica che ogni singola Proposta deve essere riferita al progetto di un solo impianto fotovoltaico (e degli eventuali interventi complementari), da realizzarsi esclusivamente presso uno dei siti produttivi, ovvero unità locali dell’azienda, così come desumibili dalle visure camerali, e dimensionato al fine di soddisfare il fabbisogno energetico dello specifico sito/unità locale.

Nei limiti delle spese massime ammissibili previste dal Decreto, è possibile inviare, da parte del medesimo Soggetto Beneficiario, più Proposte, che dovranno essere riferite a differenti impianti fotovoltaici (ed eventuali interventi complementari) da realizzare sui diversi siti produttivi, ovvero unità locali dell’azienda.

SPESE AMMISSIBILI

Gli interventi ammissibili all’agevolazione, da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza
di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp.


Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:
a. Rimozione e smaltimento dell’amianto
b. Realizzazione dell’isolamento termico dei tetti
c. Realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla
sostituzione del tetto (intercapedine d’aria)


Per la realizzazione di impianti fotovoltaici sono ammissibili le seguenti spese:

  1. acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto;
  2. sistemi di accumulo;
  3. fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
  4. costi di connessione alla rete;

fino a un limite massimo di euro 1.500,00/Kwp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, anche in considerazione delle dimensioni complessive dell’impianto da realizzare e delle correlate economie di
scala, e fino ad ulteriori euro 1.000,00/Kwh ove siano installati anche sistemi di accumulo. In ogni caso, il contributo complessivo corrisposto per i sistemi di accumulo non può eccedere euro 50.000,00.

Qualora siano installate colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali su indicati, una spesa fino ad un limite massimo
ammissibile pari

  • € 1.500,00 (euro millecinquecento/00) per installazione di dispositivi di ricarica wallbox di potenza complessiva non superiore ai 22 kW;
  • € 4.000,00 (euro quattromila/00) per installazione di colonnine di ricarica di potenza complessiva non superiore ai 22 kW;
  • € 250,00/kW, e fino a un massimo di € 15.000,00 (euro quindicimila/00) per l’installazione di dispositivi di ricarica di potenza complessiva superiore ai 22 kW.

Per la rimozione e smaltimento dell’amianto, ove presente, e l’esecuzione di interventi di realizzazione o miglioramento dell’isolamento termico e della coibentazione dei tetti e/o di realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria):

  1. demolizione e ricostruzione delle coperture e fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, fino ad un limite massimo ammissibile di euro 700,00/Kwp.

La spesa massima ammissibile per singolo progetto è pari a euro 750.000,00 (euro settecentocinquantamila/00), nel limite massimo di euro 1.000.000 (un milione) per singolo soggetto beneficiario.

I lavori di realizzazione dell’impianto fotovoltaico devono essere avviati successivamente all’invio della domanda

SPESE NON AMMISSIBILI

a) servizi di consulenza continuativi o periodici o connessi alla consulenza fiscale, alla consulenza legale o alla pubblicità;
b) acquisto di beni usati;
c) acquisto di beni in leasing;
d) acquisto di beni e prestazioni non direttamente identificabili come connessi all’intervento di efficienza energetica o all’installazione dell’impianto per la produzione da fonti rinnovabili;
e) acquisto di dispositivi per l’accumulo dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici già esistenti;
f) lavori in economia;
g) pagamenti a favore di soggetti privi di partita IVA;
h) prestazioni gestionali;
i) acquisto e modifica di mezzi di trasporto;
j) spese effettuate o fatturate al Soggetto Beneficiario da società con rapporti di controllo o di collegamento, come definito dall’articolo 2359 del codice civile, o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza; tali spese potranno essere ammissibili solo se l’impresa destinataria documenti, al momento della presentazione della domanda di partecipazione al presente bando, che tale società è l’unico fornitore di tale impianto o strumentazione;
k) pagamenti effettuati cumulativamente, in contanti e in compensazione.

I Soggetti Beneficiari dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data della pubblicazione dell’elenco dei destinatari delle risorse, salvo richiesta di proroga, sostenuta da motivi oggettivi e soggetta all’approvazione a cura del Soggetto attuatore, d’intesa con il Ministero. Deve essere garantita comunque la realizzazione, collaudo e rendicontazione degli interventi entro il 30 giugno 2026.

CUMULABILITA’

L’incentivo è cumulabile con altri incentivi in conto capitale o conto energia, nei limiti previsti dalla legislazione vigente in materia di aiuti di Stato.

FONDI DISPONIBILI

  • 1.200 milioni di euro destinati per la realizzazione di interventi realizzati dalle aziende agricole attive nella produzione agricola primaria;
  • euro 150 milioni per interventi realizzati da aziende agricole attive nei settori della trasformazione di prodotti agricoli;
  • euro 150 milioni per interventi realizzati da aziende agricole attive nei settori della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.

OPERATIVITA’

Bando a sportello (le domande vengono accolte in ordine cronologico)

Come per tutti i fondi legati al PNRR occorre una dichiarazione sul rispetto del principio “non arrecare un danno significativo all’ambiente (DNSH)”.

SCADENZA

In attesa di una eventuale riapertura dello sportello

LINK UTILI

Avviso Pubblico

Regolamento operativo

Codici ATECO

Decreto Ministeriale 25/3/2022

4 AGRIVOLTAICO

A sostegno dell’agrivoltaico sono in arrivo nuovi incentivi che dovrebbero prevedere un fondo perduto fino al 40% per la realizzazione degli impianti agrivoltaici avanzati.

L’agrivoltaico è un sistema che prevede la produzione di energia dalla combinazione tra colture e pannelli solari e che prevede che i pannelli solari vengano posizionati sopraelevati rispetto a delle colture.

BANDO AGRIVOLTAICO: REALIZZAZIONE DI IMPIANTI AGRIVOLTAICI SU TERRENI AGRICOLI

DOTAZIONE FINANZIARIA
Nell’ambito del PNRR, il MITE ha disposto un contributo a fondo perduto ed una tariffa incentivante, per la realizzazione di impianti agrivoltaici da installare su terreni agricoli, attraverso l’implementazione di sistemi ibridi agricoltura-produzione energetica, che non compromettano l’utilizzo dei terreni dedicati all’agricoltura. Lo stanziamento previsto è di 1,1 MILIARDI, per gli anni 2022-2023. L’obiettivo finale della misura è quello di promuovere l’installazione di pannelli fotovoltaici con una nuova capacità di generazione di 1,04 GW da energia solare.
DESTINATARI
I soggetti beneficiari sono:
– imprese agricole;
– associazioni temporanee di imprese che includano almeno un’impresa agricola;
– imprese non in difficoltà

INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI
È previsto il finanziamento di impianti agrivoltaici che rispettino i seguenti requisiti minimi:
– la potenza nominale dell’impianto è superiore a 300 kW;
– la superficie minima destinata all’attività agricola è pari almeno al 70% dell’appezzamento oggetto di intervento;
– la superficie complessiva dei moduli rispetto alla superficie totale occupata dal sistema agrivoltaico non è superiore al 40%;
-l’altezza minima dei moduli rispetto al suolo deve consentire la continuità delle attività agricole anche sotto ai moduli fotovoltaici;

Per la realizzazione degli impianti agrivoltaici sono considerate ammissibili le seguenti spese, fino a un massimo di 1.500 €/kWp:
a) realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati, fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo, attrezzature per il sistema di monitoraggio;
b) connessione alla rete elettrica nazionale, opere edili, acquisto, trasporto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;

c) studi di perfettibilità, progettazioni, indagini geologiche e geotecniche, direzioni dei lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori, collaudi tecnici e tecnico-amministrativi, consulenze e supporto tecnico-amministrativo.

POTENZA

la potenza nominale dell’impianto è superiore a 300 kW

SUPERFICIE MINIMA

la superficie minima destinata all’attività agricola è pari almeno al 70% dell’appezzamento oggetto di intervento

SUPERFICIE COMPLESSIVA

la superficie complessiva dei moduli rispetto alla superficie totale occupata dal sistema agrivoltaico non è superiore al 40%

ALTEZZA MODULI

l’altezza minima dei moduli rispetto al suolo deve consentire la continuità delle attività agricole anche sotto ai moduli fotovoltaici

CARATTERISTICHE DELL’INCENTIVO

Ai sistemi agrivoltaici che rispettano i requisiti stabiliti è riconosciuto un incentivo composto da:

a) un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili;

b) una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.

SPESE AMMISSIBILI

È previsto un costo di investimento massimo ammissibile pari a 1.500 €/kW che ricomprende le seguenti voci:

a) realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati, fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo, attrezzature per il sistema di monitoraggio;

b) connessione alla rete elettrica nazionaleopere edili, acquisto, trasporto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;

c) studi di perfettibilità, progettazioni, indagini geologiche e geotecniche, direzioni dei lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori, collaudi tecnici e tecnico-amministrativi, consulenze e supporto tecnico-amministrativo

COS’E’ UN IMPIANTO AGRIVOLTAICO?

Consiste nel produrre energia rinnovabile tramite i pannelli solari senza sottrarre terreni produttivi all’agricoltura e all’allevamento, ma bensì andando ad integrare le due attività. Rappresenta un sistema integrato di produzione di energia solare e agricola che consente di massimizzare la produzione di energia elettrica da fonte solare e al tempo stesso va ad incrementare la resa agricola tramite l’ombreggiamento generato dai moduli fotovoltaici. In questo modo, si va anche a ridurre lo stress termico sulle colture.

CARATTERISTICHE E REQUISITI DEGLI IMPIANTI AGRIVOLTAICI

Il sistema è progettato in modo da:

·  consentire l’integrazione fra attività agricola e produzione elettrica;

·  Non compromettere la continuità dell’attività agricola e pastorale adottando soluzioni integrate innovative con moduli elevati da terra;

·  Il sistema agrivoltaico è dotato di un sistema di monitoraggio che consenta di verificare l’impatto sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola, di verificare il recupero della fertilità del suolo, il microclima e la resilienza ai cambiamenti climatici.

AMMONTARE DEL CONTRIBUTO
Agli investimenti realizzati è riconosciuto il seguente contributo:
• Un CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO nella misura massima del 40% dei costi ammissibili;
• Una TARIFFA INCENTIVANTE applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete;

PRESENTAZIONE DOMANDE
La presentazione delle domande e le modalità di selezione saranno definite in sede di pubblicazione del Bando.
Si precisa che il contenuto delle informazioni fornite nella presente nota informativa potrebbe subire modifiche / integrazioni a seguito della pubblicazione del Bando.

 5   REPOWER EU

Repower Eu è il piano contro la crisi energetica che si affianca ai fondi Ue per la ripresa e che per l’Italia prevede 6 miliardi di euro di risorse.

Tra le ipotesi al vaglio del Ministero delle Imprese e il Made in Italy (Mimit) c’è quella che prevede un credito di imposta automatico per sostenere le imprese negli investimenti green e tecnologici con uno stanziamento di 4 miliardi di euro.

Altri 2 miliardi saranno invece indirizzati alla decarbonizzazione delle aziende attraverso i contratti di sviluppo.

320 milioni di euro saranno poi destinati a contributi a fondo perduto per le imprese nella produzione diretta di energia rinnovabile, sia essa destinata all’autoconsumo immediato o ai sistemi di accumulo.

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Dott.ssa Lucia Di Paolo – Commercialista – Revisore LegaleIscritta sezione A M.E.F.

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