COS’E’ UN IMPIANTO AGRIVOLTAICO?
Consiste nel produrre energia rinnovabile tramite i pannelli solari senza sottrarre terreni produttivi all’agricoltura e all’allevamento, ma bensì andando ad integrare le due attività. Rappresenta un sistema integrato di produzione di energia solare e agricola che consente di massimizzare la produzione di energia elettrica da fonte solare e al tempo stesso va ad incrementare la resa agricola tramite l’ombreggiamento generato dai moduli fotovoltaici. In questo modo, si va anche a ridurre lo stress termico sulle colture.
DESTINATARI
I soggetti beneficiari sono:
– imprese agricole;
– associazioni temporanee di imprese che includano almeno un’impresa agricola;
– imprese non in difficoltà.
Il nuovo decreto, ancora in fase di approvazione da parte della Commissione Europea, si pone la finalità di rendere più competitivo il settore agricolo, riducendo i costi di approvvigionamento energetico, e ottimizzando allo stesso tempo le prestazioni climatiche.
Il bando si rivolge in particolare a due categorie di attori interessati a promuovere e implementare questa tipologia di impianto. Gli attori ammessi a partecipare sono infatti:
- Agricoltori e imprenditori agricoli, in forma individuale, societaria o cooperativa. Sono altresì, ammessi a partecipare consorzi costituiti tra due o più imprenditori agricoli e/o società agricole, cooperative agricole ecc.
- Associazioni temporanee d’impresa che includono almeno un soggetto del comparto agricolo, di cui alla lettera a).
Sono escluse le imprese in difficoltà e i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA aventi un volume d’affari annuo inferiore ai 7.000,00 euro.
INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI
È previsto il finanziamento di impianti agrivoltaici che rispettino i seguenti requisiti minimi:
– la potenza nominale dell’impianto è superiore a 300 kW;
– la superficie minima destinata all’attività agricola è pari almeno al 70% dell’appezzamento oggetto di intervento;
– la superficie complessiva dei moduli rispetto alla superficie totale occupata dal sistema agrivoltaico non è superiore al 40%;
-l’altezza minima dei moduli rispetto al suolo deve consentire la continuità delle attività agricole anche sotto ai moduli fotovoltaici;
Per la realizzazione degli impianti agrivoltaici sono considerate ammissibili le seguenti spese, fino a un massimo di 1.500 €/kWp:
a) realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati, fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo, attrezzature per il sistema di monitoraggio;
b) connessione alla rete elettrica nazionale, opere edili, acquisto, trasporto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
c) studi di perfettibilità, progettazioni, indagini geologiche e geotecniche, direzioni dei lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori, collaudi tecnici e tecnico-amministrativi, consulenze e supporto tecnico-amministrativo.
POTENZA
la potenza nominale dell’impianto è superiore a 300 kW
SUPERFICIE MINIMA
la superficie minima destinata all’attività agricola è pari almeno al 70% dell’appezzamento oggetto di intervento
SUPERFICIE COMPLESSIVA
la superficie complessiva dei moduli rispetto alla superficie totale occupata dal sistema agrivoltaico non è superiore al 40%
ALTEZZA MODULI
l’altezza minima dei moduli rispetto al suolo deve consentire la continuità delle attività agricole anche sotto ai moduli fotovoltaici
CARATTERISTICHE DELL’INCENTIVO
Ai sistemi agrivoltaici che rispettano i requisiti stabiliti è riconosciuto un incentivo composto da:
a) un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili;
b) una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.
Il decreto disciplina gli incentivi per gli impianti agrivoltaici avanzati (così definiti poiché integrano l’attività agricola svolta dal terreno sottostante con la produzione di energia elettrica dei pannelli fotovoltaici), prevedendo il riconoscimento di un doppio beneficio. Da un lato un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% delle spese ammissibili; dall’altro una tariffa incentivante a valere sulla quota di energia elettrica prodotta e immessa in rete. Tali benefici saranno assegnati tramite la partecipazione a procedure pubbliche, distinte in registri e aste competitive bandite dal GSE, prevedendo due distinte ripartizioni:
- Per gli imprenditori agricoli e gli agricoltori è necessaria l’iscrizione in appositi registri per poter accedere al meccanismo incentivante e l’impianto installato non può superare 1 MW di potenza.
- Per gli imprenditori agricoli e le associazioni temporanee d’impresa – lettera (a e (b, l’impianto installato potrà essere di qualsiasi potenza ma per poter accedere al meccanismo incentivante è richiesta la partecipazione a procedure pubbliche competitive.
Agli investimenti realizzati è riconosciuto il seguente contributo:
• Un CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO nella misura massima del 40% dei costi ammissibili;
• Una TARIFFA INCENTIVANTE applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete;
SPESE AMMISSIBILI
È previsto un costo di investimento massimo ammissibile pari a 1.500 €/kW che ricomprende le seguenti voci:
a) realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati, fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo, attrezzature per il sistema di monitoraggio;
b) connessione alla rete elettrica nazionale, opere edili, acquisto, trasporto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
c) studi di perfettibilità, progettazioni, indagini geologiche e geotecniche, direzioni dei lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori, collaudi tecnici e tecnico-amministrativi, consulenze e supporto tecnico-amministrativo
È previsto un costo di investimento massimo ammissibile pari a 1.700 €/kW per impianti fino a 300kW e di 1.500 €/kW per impianti oltre 300kW, che ricomprende le seguenti voci:
- realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati, fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo, attrezzature per il sistema di monitoraggio;
- connessione alla rete elettrica nazionale, opere edili, acquisto, trasporto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
- studi di perfettibilità, progettazioni, indagini geologiche e geotecniche, direzioni dei lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori, collaudi tecnici e tecnico-amministrativi, consulenze e supporto tecnico-amministrativo.
CARATTERISTICHE E REQUISITI DEGLI IMPIANTI AGRIVOLTAICI
Il sistema è progettato in modo da:
- consentire l’integrazione fra attività agricola e produzione elettrica;
- non compromettere la continuità dell’attività agricola e pastorale adottando soluzioni integrate innovative con moduli elevati da terra;
Il sistema agrivoltaico è dotato di un sistema di monitoraggio che consenta di verificare l’impatto sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola, di verificare il recupero della fertilità del suolo, il microclima e la resilienza ai cambiamenti climatici.
Per orientare gli interventi che si svolgeranno nei prossimi mesi, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato le “Linee guida in materia di impianti agrivoltaici” sviluppate dal gruppo di lavoro composto dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), dal Gse, da Enea e dalla società Ricerca sul sistema energetico (Rse).
La guida ha l’obiettivo di chiarire quelli che sono le caratteristiche e i requisiti minimi necessari che un impianto agrivoltaico deve avere per essere definito tale, come ad esempio:
- La superficie minima destinata all’attività agricola, che deve essere pari almeno al 70% dell’appezzamento oggetto di intervento, per non compromettere la continuità dell’attività agricola e pastorale;
- La percentuale di superficie complessiva coperta dai moduli fotovoltaici (Laor) che non deve essere superiore al 40%;
- L’altezza minima dei pannelli solari rispetto al suolo deve consentire la continuità delle attività agricole nell’area sottostante;
- Dotare l’impianto di un sistema di monitoraggio che consente di verificare l’impatto sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture e la continuità delle attività delle aziende agricole interessate;
- La possibilità di verificare, attraverso il sistema di monitoraggio, il recupero della fertilità del suolo, il microclima e la resilienza ai cambiamenti climatici.
Si rimane in attesa del parere da parte della Commissione Europea e la pubblicazione del bando per avere maggiori informazioni in merito alla presentazione delle domande e ai tempi di apertura e chiusura dello sportello.
PRESENTAZIONE DOMANDE
La presentazione delle domande e le modalità di selezione saranno definite in sede di pubblicazione del Bando.
Si precisa che il contenuto delle informazioni fornite nella presente nota informativa potrebbe subire modifiche / integrazioni a seguito della pubblicazione del Bando.
LINK UTILI
Per approfondimenti vedi anche:
BANDO AGRIVOLTAICO – di prossima pubblicazione
NWL 544 PARCO AGRISOLARE: EDIZIONE 2023 in arrivo contributi fino all’80% a fondo perduto
NWL 531 SPECIALE FOTOVOLTAICO ED ENERGIE RINNOVABILI
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