DIFENDI LA TUA IMPRESA DAL CORONAVIRUS: LA STRATEGIA NECESSARIA PER ESSERE PRONTI NELLA GESTIONE DELLA CRISI

RAMSES GROUP NEWS n.77 – 23 Aprile 2020

Se vuoi salvare la presenza sul mercato della tua impresa sono necessari degli interventi immediati per mettere in sicurezza la gestione finanziaria

In questo momento, preservare la capacità economico-finanziaria delle imprese e garantire la continuità di attività e reddito anche ai lavoratori e alle loro famiglie è un’esigenza fondamentale per l’Italia, importante quasi quanto quella di garantirela salute dei cittadini, contenere la diffusione dell’epidemia e preservare la tenuta del sistema sanitario nazionale.

Prima di ogni scelta,  soprattutto in questo momento estremamente delicato, consigliamo di analizzare la situazione aziendale in modo approfondito mettendo sempre a confronto diverse competenze da diversi punti di vista: quello dell’imprenditore e dei suoi consulenti di fiducia e quello di uno o più esperti di misure di aiuto, siano esse bancarie o di finanza agevolata, tax credit e sgravi fiscali/contributivi.

Scelte affrettate delle misure ad oggi a disposizione, o l’abbinamento di misure incompatibili con prossimi investimenti dell’impresa, siano essi già programmati o di improvvisa necessità futura, potrebbero, infatti, arrecare un vantaggio immediato, ma causare poi ulteriori disagi e/o perdite nel medio-lungo periodo.

La gestione della crisi è oggi più che mai basata su numeri prospettici, non essendo più sufficiente un procedimento storico tarato su «cosa abbiamo fatto l’anno scorso?». Nel contesto attuale assume preminenza un budget finanziario.

I punti più importanti da  tenere in considerazione sono:

— in presenza di fabbriche chiuse, produzione ferma e servizi non forniti, ridurre selettivamente gli investimenti e gli acquisiti in beni materiali ed immateriali, senza però dimenticare le forti agevolazioni fiscali al riguardo (si vedano i diversi crediti d’imposta previsti dalla legge 160/2019);

— attivare possibili azioni di dilazione pagamento, ma facendo attenzione a sostenere i propri fornitori strategici in difficoltà finanziaria;

monitorare continuamente gli incassi dai propri clienti, anche adottando una politica di sconti finanziari sul prodotto/servizio per incassare prima del termine previsto;

— porre in essere le cessioni di crediti deteriorati, anche utilizzando la norma contenuta nell’articolo 55 del Dl 18/2020 (credito d’imposta sulle Dta – imposte differite attive);

— gestire il costo del lavoro con il ricorso alla fruizione di ferie e altri permessi retribuiti, rotazioni, riduzione (anche volontaria) di premi e compensi per il top management;

— mantenere la marginalità sui beni e servizi, con massima variabilizzazione dei costi. Prestare attenzione al livello di leva operativa (Mdc/Ro) delle aziende, in una prima fase contenendo l’indice quanto possibile per poi eventualmente ritornare ad utilizzare l’effetto leva una volta che ci si troverà in acque sicure;

stimare il risultato economico anche di periodi brevi (mese, trimestre) sulla base dei nuovi volumi di vendita in modo da prevederne l’impatto fiscale sia in termini di Iva che di acconti di Ires/Irpef/Irap;

valutare la generazione di cassa derivante dalle attività ordinarie e di investimento;

— utilizzare le sospensioni dei versamenti delle ritenute sul lavoro dipendente ed assimilato e dei relativi contributi per marzo ed aprile 2020 con successivi versamenti in cinque rate senza sanzioni ed interessi (Dl 23/2020);

— usufruire della moratoria per i debiti verso le banche fino a settembre (Dl 18/2020);

richiedere i nuovi finanziamenti dal sistema bancario (Dl 23/2020), ove ne ricorrano le condizioni e sia sostenibile il rimborso.

QUINDI

Analisi non solo per programmare le risorse ma anche per meglio dialogare con le banche.

La necessità di un piano economico-finanziario per i prossimi mesi costituisce una inderogabile necessità per le imprese sia ai fini interni che nei rapporti con il sistema creditizio. Dato il contesto, la pianificazione si deve basare su un’analisi approfondita di alcuni elementi essenziali del sistema impresa:

Finanza e medio termine

Sono due livelli temporali che interessano le aziende: l’immediato (prossimi 4 mesi) e medio termine (prossimi 12/18 mesi). Nell’immediato la liquidità assume una prevalenza dovuta alle necessità di cassa a fronte di una riduzione drammatica degli incassi. Nel medio termine, le aziende devono pensare che la gestione dei flussi finanziari rimarrà essenziale e che nella maggior parte dei casi questa sarà influenzata dalle scelte operative e dagli investimenti operati

Mappatura dinamica

Uno strumento utile in questo contesto, può essere individuato nella mappatura dinamica delle attività aziendali, che affiancandosi ai prospetti economico-finanziari avrà lo scopo di favorire selettività e focalizzazione, per evitare che, superata la stretta di liquidità, le problematiche riemergano nel medio termine

Standardizzare le attività

Per le aziende in maggiore difficoltà, la mappatura dinamica potrà condurre a una maggiore standardizzazione delle attività evitando costi dei prodotti e servizi ulteriormente incrementati, magazzini fuori controllo e dispersione di risorse, nonchè migliorando l’efficienza dell’intera supply chain aziendale

Fonte IL SOLE 24 ORE


ALCUNI SUGGERIMENTI PER PROTEGGERE LA LIQUIDITA’ AZIENDALE

In questo momento di crisi dovuto al coronavirus sono tutti concordi nell’affermare che il problema a breve per le aziende sarà quello della liquidità. Lo stop produttivo forzato o il rapido calo della domanda avranno un effetto immediato sulle strutture finanziarie delle aziende italiane, storicamente poco liquide e capitalizzate.

Affianco al supporto pubblico,  tutte le aziende, sia quelle finanziariamente più forti che quelle più deboli, devono mettere in atto misure immediate e innovative per proteggere la liquidità aziendale (evitando possibilmente azioni di blocco dei pagamenti dei fornitori dettate dall’emergenza, azioni che a volte sono impossibili e che, anche se possibili, nel medio termine possono essere controproducenti sul rapporto con il fornitore, che a sua volta sta vivendo una situazione altrettanto difficile):

1–  Elaborate tempestivamente un piano di cassa e un piano finanziario a medio termine con diversi scenari di riduzione del fatturato. Il pianificare aiuta sempre ad affrontare queste situazioni con più lucidità.

2–  Puntate sui prodotti/servizi più redditizi e sui clienti potenzialmente meno rischiosi: non cercate di recuperare il fatturato a tutti i costi, ma sforzatevi di essere selettivi, soprattutto in ottica di rischio credito, che in questo momento si fa ancora più forte. La liquidità diventa la vostra priorità.

3– Fate un’attenta analisi e un piano rigoroso di riduzione dei costi generalici sono sempre sacche di spreco in azienda.

4– Azionate immediatamente tutti gli aiuti in termini di ammortizzatori sociali disponibili.

5– Massimizzate le fonti finanziarie derivanti dal capitale circolante: in particolare analizzate i crediti in bonis, ma a scadenze lontane, per capire le possibilità di fattorizzazione o quelli “incagliati” su cui fare azioni attive di recupero, di vendita o di stralcio e magazzino (rivedere i prodotti fermi da tempo o a lento movimento per azioni di liquidazione).

6– Verificate se nell’attivo fisso ci sono beni non necessari per l’impresa e utili a generare cassa straordinaria.

7– Verificate se avete disponibilità di accesso al credito non utilizzata e azionate finanziamenti di sicurezza, anche se pensavate di non averne bisogno.

8– Azionate immediatamente tutte le opportunità di moratorie e/o di rinegoziazione del debito.

9– Utilizzate tutti gli strumenti disponibili di finanza agevolata.

10– Attivatevi immediatamente per reperire nuove fonti finanziarieutilizzando strumenti anche innovativi.

Fonte IL MIO CFO


OPPORTUNITA’ PER LE PMI E MICRO AZIENDE – REGIONE ABRUZZO

IN ATTESA CHE VENGA EMANATA DELIBERA REGIONALE CHE SBLOCCHI E RENDA OPERATIVO QUANTO STABILITO DALL’ART 4 – L.R. 6 aprile 2020, n. 9 Misure straordinarie ed urgenti per l’economia e l’occupazione connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19

Art. 4
(Misure per il rilancio dell’economia regionale)

1. Al fine di rilanciare l’economia regionale, la Regione impiega tutte le risorse disponibili derivanti dall’applicazione dell’articolo 111 del d.l. 18/2020, pari ad euro 6.000.000,00, sostenendo le spese di investimento di:

a) micro e piccole imprese;

b) lavoratori autonomi in regime forfettario ai sensi della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale 2020-2022).

2. Per le finalita’ di cui al comma 1, la Regione, nei limiti delle risorse di cui al comma 1, eroga un contributo, a titolo di rimborso, pari al 40 per cento della spesa sostenuta al netto dell’IVA, fino al limite di euro 5.000,00 per spese di investimento effettuate da imprese e lavoratori di cui al comma 1 operanti sul territorio della Regione da almeno tre anni.

3. Sono ammissibili a contributo, entro il limite di cui al comma 2, le spese di investimento effettuate a decorrere dal 1o gennaio 2020. Per spese di investimento si intendono le spese per l’acquisto di beni utilizzati per la produzione di altri beni, quali attrezzature, macchine, mezzi di trasporto ed altri beni destinati ad essere utilizzati per un periodo di tempo superiore a tre anni.

4. Con delibera della Giunta regionale, da adottare entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite le modalita’ di presentazione delle domande di contributo e la relativa modulistica.

5. All’erogazione dei contributi di cui al presente articolo provvede il Servizio Ragioneria della Regione, per ordine di priorita’ fino ad esaurimento dei fondi stanziati, secondo i criteri definiti nella deliberazione della Giunta regionale di cui al comma 4.

6. Al fine di garantire la rapida erogazione dei contributi, la Giunta regionale puo’ disporre l’assegnazione temporanea al Servizio Ragioneria di personale proveniente da altri Dipartimenti regionali.

7. I contributi di cui al presente articolo sono concessi nel rispetto del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti ”de minimis”.


RAMSES GROUP ora più che mai è al fianco di tutte le realtà del tessuto economico italiano, in modo vero e concreto, mettendo a disposizione la propria esperienza sulle tematiche di finanza agevolata attive per le imprese, fondamentali per far ripartire l’economia del nostro Paese.

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