RAMSES GROUP NEWS n. 553 – 23 maggio 2023
Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane
Domande al via dal 30 maggio 2023
LINK Allegato I – Elenco comuni montani – IFIM
Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane. Avviso pubblico per le imprese femminili innovative montane (IFIM) per progetti ad alto contenuto tecnologico e innovativo.
Le imprese femminili, ubicate nei Comuni montani, sono agevolate nella realizzazione di programmi di investimento ad alto contenuto tecnologico e innovativo. Lo rende noto il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie con l’avviso pubblico del 5 maggio. Domande al via dal 30 maggio 2023.
Il Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie (DARA) della Presidenza del Consiglio dei ministri pubblica sul proprio sito un avviso pubblico denominato Imprese femminili innovative montane – IFIM con l’obiettivo di promuovere il finanziamento di programmi di investimento ad alto contenuto tecnologico e innovativo.
L’agevolazione è rivolta alle start up innovative femminili ubicate nei comuni montani presenti sul territorio nazionalequi elencati.
Le risorse finanziarie disponibili per la concessione dell’agevolazione, ammontano a 3,9 milioni di euro a valere sul Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane, salvo ulteriori risorse aggiuntive che si renderanno disponibili.
Cos’è
Il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie (DARA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, promuove la misura di incentivazione “Imprese femminili innovative montane – IFIM”.
La misura finanzia i programmi di investimento ad alto contenuto tecnologico e innovativo sostenuti da imprese femminili ubicate nei Comuni montani indicati nell’Allegato I dell’Avviso pubblico del 5 maggio 2023.
L’incentivo è gestito da Invitalia e le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 30 maggio 2023.
La dotazione complessiva è di 3,9 milioni di euro.
A chi si rivolge
Le agevolazioni sono rivolte alle start up innovative costituite prevalentemente da donne in forma di società di capitali, anche cooperative aventi una sede operativa, o filiale, in uno dei Comuni montani indicati nell’Allegato I dell’Avviso.
Ecco i requisiti che le imprese devono possedere al momento della presentazione della domanda:
- essere regolarmente costituite e iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese di cui all’articolo 25, comma 8, del decreto-legge n. 179/2012
- essere costituite da non più di sessanta mesi
- essere di piccola dimensione
Ciascuna impresa può presentare una sola domanda.
Cosa si può fare
Gli incentivi possono essere richiesti per l’acquisto di:
- impianti, macchinari e attrezzature tecnologici
- hardware e software
- brevetti e licenze
- certificazioni purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e legate al programma d’investimento presentato
- consulenze specialistiche tecnologiche nella misura massima del 20% del totale delle spese di cui ai punti precedenti.
Il Programma d’investimento deve essere:
- mirato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o
- finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca
Il Programma d’investimento:
- deve presentare spese non superiori a 100.000 euro
- deve essere avviato successivamente alla presentazione della domanda
- deve essere realizzato entro 18 mesi dalla data del provvedimento di ammissione alle agevolazioni
Le agevolazioni
Le agevolazioni previste si sostanziano in un contributo a fondo perduto:
- per un importo non superiore al 70% delle spese ammissibili
- per un importo massimo di 70.000 euro
Le agevolazioni sono concesse nei limiti e nelle disponibilità previsti dal Regolamento de minimis n. 1407/2013.
Normativa
Allegato I – Elenco comuni montani – IFIM
1) Chi può accedere al fondo per lo sviluppo delle montagne italiane
I soggetti beneficiari, alla data di presentazione della domanda, sono in possesso dei seguenti requisiti:
- essere costituite da non più di 60 (sessanta) mesi;
- essere di piccola dimensione;
- avere sede operativa, o filiale, in uno dei comuni montanipresenti in Italia e sede legale sul territorio nazionale o in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in uno degli Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo;
- essere costituite prevalentemente da donne in forma di società di capitali, anche cooperative, le cui quote del capitale sociale siano detenute in maggioranza da donne;
- essere regolarmente costituite e iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese di cui all’articolo 25, comma 8, del decreto-legge n. 179/2012;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente;
- non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato, in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- essere in regola con gli obblighi in materia previdenziale, fiscale e assicurativa;
- a partire dal secondo anno di attività della start up innovativa, il totale del valore della produzione annua, così come risultante dall’ultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio, non deve essere superiore a 5.000.000,00 (cinque milioni/00) di euro;
- non distribuisce e non ha distribuito utili;
- avere, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
- non essere state costituite da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda;
- non essere quotate in un mercato regolamentato o in un sistema multilaterale di negoziazione.
2) Fondo sviluppo montagne italiane IFIM: quali investimenti finanzia
I programmi di investimento ammissibili al fondo per lo sviluppo delle montagne italiane devono:
- mirare allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni caratterizzanti da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o
- essere finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca;
- prevedere un importo complessivo di spese ammissibili non superiori a 100.000,00 euro;
- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni. Per data di avvio dei programmi d’investimento si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante, ai sensi dell’articolo 2 del Regolamento GBER;
- essere realizzati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di ammissione alle agevolazioni.
3) Fondo imprese femminili comuni montani: spese ammesse all’agevolazione
Le spese ammissibili, rese note con l’avviso pubblico del 05.05.2023,devono essere funzionali alla realizzazione dei programmi d’investimento e devono avere ad oggetto l’acquisizione di:
- impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, nuovi di fabbrica;
- hardware e software;
- brevetti e licenze;
- certificazioni, purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e legate al programma d’investimento presentato;
- consulenze specialistiche tecnologiche nella misura massima del 20% del totale delle spese di cui ai punti precedenti.
4) Contributo a fondo perduto per le start up innovative montane femminili
Le agevolazioni previste per le imprese femminili innovative montane, si sostanziano in un contributo a fondo perduto:
- per un importo non superiore al 70% delle spese ammissibili e
- per un importo massimo pari a 70.000,00 euro, ai sensi e nei limiti previsti dal Regolamento de minimis n.1407/2013.
5) Procedura di accesso e domanda di partecipazione al fondo sviluppo montagne
Le agevolazioni per le imprese femminili innovative montane sono concesse mediante procedura a sportello seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle stesse.
Si ricorda che ogni soggetto può presentare una sola domanda di partecipazione.
La domanda di partecipazione:
- è trasmessa in via telematica attraverso una piattaforma informatica a disposizione sul sito istituzionale, diversamente non sarà presa in esame;
- è compilata e inviata dal rappresentante legale dell’impresa richiedente, nonché da eventuali soggetti delegati ai sensi di legge;
- è corredata di allegati firmati digitalmente, a pena di nullità, dal rappresentante legale dell’impresa richiedente, la quale deve essere in possesso di una casella di posta elettronica certificata (pec) attiva e risultante dal Registro delle imprese;
- può essere compilata e presentata dalle ore 12.00 del giorno 30.05.2023.
Si ricorda che l’esaurimento delle risorse finanziarie disponibili è comunicato con un Avviso pubblicato sul sito istituzionale del DARA.
6) Concessione ed erogazione delle agevolazioni
La concessione dei contributi è disposta con delibera dell’Agenzia – Invitalia, a seguito dell’istruttoria effettuata sulle istanze pervenute, secondo l’ordine cronologico delle domande e previa verifica dei requisiti sopra indicati. Sono fatti salvi gli effetti di eventuali controlli successivi, che dovessero comportare rettifiche al riconoscimento del contributo.
L’erogazione del contributo è effettuata subordinatamente alla verifica della regolarità contributiva dell’impresa e alla verifica di inadempimenti.
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