CONSULENZA 4.0 – Bonus Ricerca & Sviluppo


Consulenza – Assistenza – Revisione – Certificazione preventiva Bonus Ricerca & Sviluppo


SUPPORTO TECNICO-SCIENTIFICO 


Il Credito d’imposta Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design (CIRSID) è l’evoluzione dell’incentivo introdotto dalla Legge di Bilancio 2015 (L. 190/2014), fra i più apprezzati dalle imprese italiane, in quanto supporta un driver di crescita e di competizione, rappresentato dalla capacità di portare nuovi prodotti e servizi al mercato, di sviluppare nuovi modelli di business o sperimentare nuove soluzioni di processo. 

Si rivolge a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali. 


SERVIZIO DI CONSULENZA E ASSISTENZA

PRATICHE CREDITO DI IMPOSTA PER RICERCA E SVILUPPO


Cosa facciamo per te  

  • Analisi preliminare di fattibilità (gratuita) con valutazione dei requisiti di accesso,
  • monitoriamo e valutiamo le opportunità agevolative a valere sugli specifici progetti di ricerca, sviluppo sperimentale, innovazione e design;
  • analizziamo la documentazione economica, tecnica e finanziaria, fornita dalla tua Società, necessaria per individuare e rendicontare le spese sostenute per questi progetti;
  • produciamo un dossier tecnico descrittivo dei tuoi progetti di ricerca, sviluppo, innovazione e design, rendicontiamo le relative spese, distinguendo fra eleggibili e non eleggibili all’incentivo e descriviamo il livello di innovatività dei tuoi progetti, evidenziandone lo stato delle conoscenze, rispetto a quello raggiunto o tentato da altri soggetti. In quest’ultimo caso, verifichiamo anche se le informazioni esistenti sul processo o sul prodotto sono o meno accessibili e disponibili per l’impresa;
  • produciamo un’analisi di congruità economica, tecnica e finanziaria relative alle spese per i progetti R&S, produciamo relazione tecnica necessaria per accedere all’agevolazione   e predisponiamo la nota da inserire nella relazione sulla gestione e/o nota integrativa del bilancio;
  • elaboriamo la relazione tecnica asseverata prevista dalla legge;
  • predisponiamo il fascicolo tecnico da esporre in caso di controlli; 
  • ti garantiamo l’assistenza di un esperto da noi incaricato, in caso di eventuali verifiche riguardo l’esistenza e la congruità dei costi di ricerca e sviluppo rilevati;
  • certifichiamo i costi di ricerca;
  • in ogni settore economico, proponiamo all’impresa cliente temi di ricerca sui quali ha già lavorato, occupandoci anche di ogni attività di project management dei progetti.


SERVIZIO DI REVISIONE

PRATICHE CREDITO DI IMPOSTA PER RICERCA E SVILUPPO


Per pratiche non prodotte da RAMSES GROUP, i nostri esperti verificano la regolarità della pratica ed eventualmente procedono alla revisione se soggetta a revoca.

L’Agenzia delle Entrate sta verificando l’utilizzo del Credito di Imposta per R&S dei primi anni di applicazione della nuova normativa, la completezza del dossier documentale, chiedendo approfondimenti tecnici sulle attività svolte e sulla loro configurabilità come R&S ai sensi del Manuale di Frascati.

Le sanzioni in caso di accertamento, notificabile entro il 31.12 dell’ottavo anno successivo a quello di utilizzo, possono essere estremamente pesanti:

  • 30% in caso di credito di imposta “non spettante” (esistente ma utilizzato in misura superiore a quella spettante oppure in violazione delle modalità di utilizzo normativamente previste)
  • dal 100% al 200% in caso di credito di imposta “inesistente” (credito privo, in tutto o in parte, dei suoi presupposti costitutivi e, congiuntamente, la sua inesistenza non può essere riscontrata attraverso controlli automatizzati o mediante controlli basati sul riscontro formale della documentazione); in questo caso, inoltre, non è prevista la possibilità di accesso al beneficio della definizione agevolata, che prevede il pagamento di un terzo della sanzione.

Per l’indebito utilizzo per un importo superiore a 50.000 euro, inoltre, viene avviata l’azione penale.

La Ramses Group, attraverso professionisti con specifiche competenze tecnico-scientifiche in ambito R&S ed innovazione (secondo i dettami dei documenti tecnici di riferimento, i Manuali di Frascati e di Oslo), revisiona le pratiche già predisposte e riferite a crediti di imposta già utilizzati.

L’analisi permette di:

  • verificare la correttezza e completezza della documentazione amministrativa e tecnica e la sua rispondenza all’evoluzione che la prassi ha subito nel corso degli anni;
  • apportare le necessarie migliorie laddove possibile (ad esempio predisponendo documenti esplicativi integrativi per rappresentare meglio le attività svolte e la loro valenza come R&S);
  • valutare l’opportunità di utilizzare, anche parzialmente, l’istituto del ravvedimento operoso per correggere comportamenti errati prima dell’inizio di attività di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate, riducendo le sanzioni ed evitando possibili azioni penali;
  • predisporre memorie illustrative in caso di richieste ricevute dall’Agenzia delle Entrate.

Come lo facciamo

Mettendo a tua disposizione un team specializzato per accompagnarti nella gestione e utilizzo di questo interessante incentivo, in particolare:

  • un consulente, esperto della misura che, dopo una prima verifica sulla possibilità di accesso al credito d’imposta o sulla necessità / opportunità di verificare crediti già utilizzati, coordinerà le successive attività e sarà responsabile della tua soddisfazione;
  • il nostro Ufficio Tecnico, per approfondire ogni minimo aspetto della normativa e monitorarne ogni aggiornamento;  
  • il team tecnico credito d’imposta R&S, Innovazione e Design monitora l’andamento delle pratiche, affinché sia rispettata la tempistica di gestione delle stesse e supporta il tecnico assegnato all’azienda sugli aspetti più complessi;
  • un ingegnere, che è il referente per l’azienda nella gestione dell’incentivo; il tecnico sarà anche la persona incaricata di redigere la perizia asseverata;
  • un Ufficio Customer, per la gestione degli aspetti amministrativi e la raccolta della documentazione.

COORDINIAMO le attività partendo dall’analisi dei bisogni dell’impresa sino alla completa esecuzione delle attività concordate, gestendo la relazione con il cliente ed assistendolo in tutte le fasi di lavorazione.


SERVIZIO DI CERTIFICAZIONE PREVENTIVA

PRATICHE CREDITO DI IMPOSTA PER RICERCA E SVILUPPO


Le contestazioni sulla natura della spesa

Chiariamo in sintesi quale sia l’elemento di discrimine nella valutazione operata dal Fisco sui progetti di spesa realizzati.
In particolare, l’attenzione delle Entrate si focalizza su quanto ha precisato il comma 200 dell’articolo 1 della legge 160/2019, secondo cui «sono considerate attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta le attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico, come definite, rispettivamente, alle lettere m), q) e j) del punto 15 del paragrafo 1.3 della comunicazione della Commissione (2014/C 198/01) del 27 giugno 2014, concernente disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione. Con decreto del ministro dello Sviluppo economico … sono dettati i criteri per la corretta applicazione di tali definizioni, tenendo conto dei principi generali e dei criteri contenuti nel Manuale di Frascati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse)».

Successivamente, il decreto Mise del 26 maggio 2020, all’articolo 2, ha chiarito che possono qualificarsi come attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta i lavori classificabili in una o più delle seguenti categorie generali:

  • ricerca fondamentale: si considerano attività di ricerca fondamentale i lavori sperimentali o teorici finalizzati principalmente all’acquisizione di nuove conoscenze in campo scientifico o tecnologico;
  • ricerca industriale: si considerano attività di ricerca industriale i lavori originali intrapresi al fine di individuare le possibili utilizzazioni o applicazioni delle nuove conoscenze derivanti da un’attività di ricerca fondamentale o al fine di trovare nuove soluzioni per il raggiungimento di uno scopo o un obiettivo pratico predeterminato; 
  • sviluppo sperimentale: si considerano attività di sviluppo sperimentale i lavori sistematici, basati sulle conoscenze ottenute dalla ricerca o dall’esperienza pratica, svolti allo scopo di acquisire ulteriori conoscenze e a raccogliere le informazioni tecniche necessarie alla realizzazione di nuovi prodotti o nuovi processi di produzione o in funzione del miglioramento significativo di prodotti o processi già esistenti.

Insomma, la precisazione secondo cui le spese agevolate «perseguono un progresso o un avanzamento delle conoscenze o delle capacità generali in un campo scientifico o tecnologico e non già il semplice progresso o avanzamento delle conoscenze o delle capacità proprie di una singola impresa» ha prodotto una dicotomia non da poco sul concetto di “novità” sotteso ai progetti di ricerca implementati fra la visione “aggiornata” delle Entrate e lo spirito con cui molte imprese si sono approcciate alla ricerca condotta. Tale dicotomia, ha indotto il Fisco a proporre una pace mediata, attraverso il citato provvedimento di sanatoria, con riversamento delle somme compensate senza sanzioni ed interessi.

La certificazione delle spese come elemento preventivo all’utilizzo del bonus

Con le previsioni contenute nell’articolo 23, commi da 2 a 5 del Dl 73/2022, il legislatore ha introdotto la possibilità per le imprese beneficiarie del bonus di richiedere ed ottenere una certificazione preventiva della spesa sostenuta, in modo da assicurare l’utilizzo in compensazione del bonus senza spiacevoli conseguenze a seguito di successivi controlli. 

A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Semplificazioni (DL 73/2022), che con l’art. 23 è intervenuto sul credito d’imposta Ricerca e sviluppo, è stata prevista l’introduzione di una certificazione preventiva.

Le imprese potranno richiedere una certificazione che attesti la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare ai fini della loro classificazione nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e innovazione estetica ammissibili al beneficio. Analoga certificazione può essere richiesta per l’attestazione della qualificazione delle attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica ai fini dell’applicazione della maggiorazione dell’aliquota del credito d’imposta prevista.

Tale certificazione:

  • può essere richiesta solo a condizione che non siano già state constatate delle violazioni o iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l’impresa ne è formalmente a conoscenza. Il comma 272 della legge di bilancio 2023 ha eliminato la condizione per la quale “non siano iniziati accessi, ispezioni verifiche o altre attività amministrative di cui si abbia avuto formale conoscenza” prevedendo che la certificazione può essere rilasciata fino a quando le violazioni relative all’utilizzo dei crediti di imposta non siano state già constatate;
  • può essere rilasciata da soggetti pubblici e privati in possesso di determinati requisiti meglio specificati con successivo Decreto del Mise. A tale riguardo verrà istituito un apposito Albo di certificatori presso il Ministero dello sviluppo economico;
  • comporterà oneri a carico dell’impresa richiedente, parametrati ai costi della procedura;
  • produrrà effetti vincolanti nei confronti dell’Amministrazione finanziaria con la conseguenza che gli atti, anche a contenuto impositivo o sanzionatorio, difformi da quanto attestato nelle certificazioni sono nulli.

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