INCENTIVI AGRICOLTURA 1 Bonus macchine agricole: in arrivo contributi per 400 milioni di euro – 2 Fondo per l’innovazione agricola: il decreto con gli incentivi

green and white tractor on green grass field during daytime

RAMSES GROUP NEWS n. 585 – 1 settembre 2023

1  Bonus macchine agricole: in arrivo contributi per 400 milioni di euro – importi divisi per Regione

Attesa per l’attuazione

La piena attuazione del piano dipende dalla cooperazione tra il governo centrale e le autorità locali. I bandi attuativi saranno emessi dalle diverse Regioni e Province autonome, con la scadenza fissata entro il 31 dicembre 2023.

In arrivo incentivi regionali per l’ammodernamento delle macchine agricole a favore delle MPMI: cosa prevede il decreto MASAF.

Ammontano a 400 milioni di euro le risorse stanziate dal nuovo decreto MASAF varato in data 8 agosto 2023, testo che dà il via libera agli incentivi per l’ammodernamento delle macchine agricole.

Come stabilito dal Ministero dell’Agricoltura, è prevista l’erogazione di un bonus a favore delle MPMI utilizzabile per l’ammodernamento e l’innovazione delle macchine agricole, ottemperando a quanto previsto dal PNRR.

Possono beneficiarne le imprese agro-meccaniche e le micro e PMI agricole, così come le loro cooperative e associazioni.

E’ previsto un contributo in conto capitale pari al 65% dell’importo dei costi di investimento ammissibili, cifra che per i giovani agricoltori può arrivare a coprire l’80% dei costi sostenuti.

Il bonus, inoltre, può coprire i costi delle iniziative relative a una rosa di interventi:

  • supporto all’investimento in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione;
  • sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnia;
  • supporto all’investimento per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque.

Gli investimenti promossi dalle imprese che richiedono il bonus, infine, devono basarsi su una spesa massima che varia tra 35mila euro e 70mila euro.

Per attuare la misura, tuttavia, è necessario attendere i bandi attuativi emanati da Regioni e Province autonome che dovranno essere pubblicati entro il 31 dicembre 2023.

L’intervento è disciplinato dal nuovo decreto del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste che definisce le modalità di emanazione dei bandi regionali per la concessione delle risorse.

Il bonus è destinato alle imprese agro-meccaniche e alle micro e PMI agricole e le loro cooperative e associazioni.

Questi soggetti al momento della presentazione della domanda devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • iscrizione alla competente CCIAA ed essere titolare di partita IVA;
  • avere Fascicolo Aziendale confermato e aggiornato ai sensi dell’art. 43 del decreto-legge n. 76 del 2020;
  • le micro, piccole medie imprese agricole e le loro cooperative e associazioni non devono essere Imprese in difficoltà ai sensi della normativa europea sugli Aiuti di Stato;
  • essere nelle condizioni di “assenza di reati gravi in danno dello Stato e dell’Unione Europea”.

Le risorse sono concesse sotto forma di contributo in conto capitale. Le Regioni definiranno l’aliquota di contributo applicabile, che nel rispetto dei massimali consentiti dalla normativa non può superare:

  • il 65 per cento dell’importo dei costi di investimento ammissibili;
  • l’80 per cento dell’importo dei costi di investimento ammissibili nel caso di giovani agricoltori.

Bonus macchine agricole: spese ammissibili e tempi per la presentazione della domanda

Le spese ammissibili sono quelle relative a progetti che rientrano nelle seguenti categorie:

  • a) Supporto all’investimento in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione;
  • b) Sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnia;
  • c) Supporto all’investimento per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque.

La spesa massima ammissibile riferita agli investimenti è pari a a 35.000 euro per i punti a) e c), e a 70.000 euro per il punto b).

I lavori relativi ai progetti previsti non possono essere avviati prima della presentazione della domanda.

All’interno dei bandi regionali, le Regioni e le Province autonome definiscono i singoli criteri e il peso da attribuire agli stessi, indicano l’eventuale soglia minima di punteggio da raggiungere ai fini dell’ammissibilità della domanda.

Come si legge nell’allegato 1 del decreto, è stato definito anche un cronoprogramma di attuazione della sottomisura, che Regioni e Province autonome sono tenute a rispettare.

ScadenzaObiettivo
Entro il 31 dicembre 2023Pubblicazione dei bandi regionali
Entro il 31 marzo 2024Termine di acquisizione delle domande di sostegno
Entro il 31 maggio 2024Selezione delle domande ammissibili e formazione della graduatoria
Entro il 15 giugno 2024Trasmissione al MASAF, da parte delle Regioni e Province autonome, dell’esito della selezione delle domande e della formazione della graduatoria con l’indicazione delle somme eccedenti quelle necessarie al pagamento di tutti i beneficiari ammessi, ai fini della successiva riassegnazione delle risorse
Entro il 30 giugno 2024Riassegnazione da parte del MASAF delle risorse eccedenti
Entro il 31 dicembre 2024Erogazione del contributo in favore di almeno il 70 per cento dei beneficiari
Entro il 31 dicembre 2025Completamento degli investimenti e presentazione della domanda di pagamento del saldo da parte dei beneficiari
Entro il 30 giugno 2026Erogazione del contributo per tutti i beneficiari

MASAF – Decreto n. 413219 dell’8 agosto 2023 e allegato 1

Definizione delle modalità di emanazione dei bandi regionali relativi a 400.000.000,00 di euro, destinati alla sottomisura “ammodernamento delle macchine agricole” PNRR – M2C1 2.3

Attesa per l’attuazione

La piena attuazione del piano dipende dalla cooperazione tra il governo centrale e le autorità locali. I bandi attuativi saranno emessi dalle diverse Regioni e Province autonome, con la scadenza fissata entro il 31 dicembre 2023.

Bonus macchine agricole: importi divisi per Regione e spese ammissibili

Bonus macchine agricole: con la pubblicazione del decreto n. 413219 dell’8 agosto 2023 da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), sono state definite quelle che sono le modalità per quanto riguarda l’emanazione dei bandi regionali relativi all’assegnazione dei 400 milioni di euro che sono stati stanziati con l’obiettivo di ammodernare le macchine agricole.

Il suddetto decreto del MASAF, in particolare, fa riferimento e dà attuazione alle disposizioni che sono contenute all’interno del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e, nello specifico, a quanto previsto dalla Missione 2 componente 1 (M2C1), Investimento 2.3, in merito all’innovazione e alla meccanizzazione del settore agricolo e alimentare.

Bonus macchine agricole: ecco quali sono gli importi previsti divisi per Regione

L’art. 4 del decreto pubblicato da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), che abbiamo citato durante il corso del precedente paragrafo, ha disposto lo stanziamento di un ammontare di risorse economiche di importo pari a 400 milioni di euro con il fine di:

  • ammodernare i macchinari agricoli;
  • introdurre delle tecniche di agricoltura di precisione.

In base a quanto è stato previsto dal precedente decreto n. 53263 del 2 febbraio 2023, invece, sono state fornite le regole per quanto riguarda la ripartizione delle sopra citate risorse economiche tra le varie Regioni e Province autonome che sono presenti in Italia.

In particolare, il MASAF ha disposto lo stanziamento di un ammontare di risorse pari a:

  • 14.686.192,53 euro per quanto riguarda la Regione Abruzzo, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 13.277.381,52 euro per quanto riguarda la Regione Basilicata, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 7.779.545,18 euro per quanto riguarda la Provincia autonoma di Bolzano, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 22.141.052,34 euro per quanto riguarda la Regione Calabria, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 21.262.268,45 euro per quanto riguarda la Regione Campania, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 29.140.843,78 euro per quanto riguarda la Regione Emilia Romagna, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 8.074.496,71 euro per quanto riguarda la Regione Friuli Venezia Giulia, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 23.470.293,13 euro per quanto riguarda la Regione Lazio, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 3.552.584,39 euro per quanto riguarda la Regione Liguria, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 25.963.839,53 euro per quanto riguarda la Regione Lombardia, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 12.348.866,53 euro per quanto riguarda la Regione Marche, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 5.559.161,82 euro per quanto riguarda la Regione Molise, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 26.526.600,23 euro per quanto riguarda la Regione Piemonte, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 47.618.688,91 euro per quanto riguarda la Regione Puglia, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 30.346.119,46 euro per quanto riguarda la Regione Sardegna, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 44.295.040,94 euro per quanto riguarda la Regione Sicilia, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 22.358.979,57 euro per quanto riguarda la Regione Toscana, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 5.081.576,29 euro per quanto riguarda la Provincia autonoma di Trento, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 10.064.056,25 euro per quanto riguarda la Regione Umbria, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 1.672.976,19 euro per quanto riguarda la Regione Valle d’Aosta, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”;
  • 24.779.436,26 euro per quanto riguarda la Regione Veneto, a valere sul Fondo Sottomisura “Ammodernamento macchine agricole”.

Spese ammissibili

L’art. 7 del decreto in oggetto, invece, prevede che sono considerate ammissibili le seguenti spese:

  • le spese per il supporto all’investimento in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione;
  • le spese per la sostituzione di veicoli fuoristrada per:
    • agricoltura;
    • zootecnia;
  • le spese per il supporto all’investimento per l‘innovazione dei sistemi di:
    • irrigazione;
    • gestione delle acque.

La piena attuazione del piano dipende dalla cooperazione tra il governo centrale e le autorità locali. I bandi attuativi saranno emessi dalle diverse Regioni e Province autonome, con la scadenza fissata entro il 31 dicembre 2023.

2 Fondo per l’innovazione agricola: ecco il decreto con gli incentivi per sostenere l’innovazione delle PMI 

La data di apertura dello sportello sarà comunicata con successivo provvedimento

Pubblicato il decreto che sblocca le risorse previste dalla legge di bilancio 2023 per sostenere l’innovazione tecnologica delle PMI nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura: 75 milioni per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. Le risorse serviranno ad erogare contributi a fondo perduto, garanzie su prestiti a breve, medio e lungo termine, nonché contributi per l’abbattimento del costo di accesso a tali garanzie. Per presentare domanda, si dovrà attendere la pubblicazione dell’avviso relativo all’apertura del portale dedicato.

Il bando per gli incentivi per l’innovazione in agricoltura mira a sostenere la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché per l’utilizzo di sottoprodotti.

BENEFICIARI

PMI singole o associate, ivi comprese le loro cooperative e associazioni, che:

a) risultano iscritte al registro delle imprese con la qualifica di “impresa agricola”, “impresa ittica”, “impresa agromeccanica”;

b) risultano attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda;

c) hanno sede operativa nel territorio nazionale;

e altri requisiti indicati nel bando.

AGEVOLAZIONE

Per gli Investimenti in innovazione tecnologica, è concesso un contributo a fondo perduto, distinguendo come segue:
a) quando il beneficiario è una PMI Agricola o della Pesca, il contributo concedibile è quantificato applicando al massimale di aiuto previsto successivamente le percentuali di cui alla seguente tabella:

Importo ammissibile per cui si chiede il contributo (€)Percentuale massima di contributo
fino a 100.00075%
da 100.001 a 200.00065%
da 200.001 a 300.00055%
da 300.001 a 500.00045%

b) quando il beneficiario è una PMI Agromeccanica ovvero una PMI Agricola che svolge un’attività agricola che non rientra nell’ambito di applicazione degli articoli 14 e 17 dell’ABER, il contributo concedibile è quantificato applicando al massimale di aiuto previsto al successivo comma 4, lettera c), le percentuali di cui alla seguente tabella:

Importo ammissibile per cui si chiede il contributo (€)Percentuale massima di contributo
fino a 100.000100%
da 100.001 a 200.00090%
da 200.001 a 300.00080%
da 300.001 a 500.00070%

Le sole PMI Agricole e della Pesca possono fruire della garanzia fino all’80% del valore nominale del Finanziamento Bancario. Per il rilascio delle predette garanzie, nei limiti del 25% del massimale di aiuto previsto possono essere concessi contributi diretti all’abbattimento del costo delle commissioni di garanzia.

Alle agevolazioni di cui sopra, si applicano i massimali di aiuto previsti dalla normativa europea di riferimento, come di seguito riportati:
a) per le PMI Agricole, operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli ovvero nel settore della trasformazione o della commercializzazione di prodotti agricoli, gli aiuti sono concessi nel rispetto delle condizioni e dei massimali previsti rispettivamente dagli articoli 14 e 17 del Regolamento ABER, che stabiliscono un’intensità massima di aiuto pari al 65% dei costi ammissibili, elevabile all’80% per investimenti da parte di giovani agricoltori;
b) per le PMI della Pesca, operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura ovvero nel settore della trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, gli aiuti sono concessi nel rispetto delle condizioni e dei massimali previsti dagli articoli 27, 28, 30 paragrafo 2 lettere d) o e), 33 o 46 del Regolamento FIBER, che stabiliscono un’intensità massima di aiuto pari al 50% dei costi ammissibili;
c) per le PMI Agricole che svolgono un’attività agricola che non rientra nell’ambito di applicazione delle disposizioni normative richiamate alla lettera a) del presente comma e per le PMI Agromeccaniche, gli aiuti sono concessi entro i limiti previsti dal Regolamento de minimis.

In nessun caso, la copertura fornita dal contributo a fondo perduto e dal Finanziamento Bancario può superare il 95% del Costo Ammissibile.

INVESTIMENTI AMMESSI

Sono ammissibili alle agevolazioni i costi per l’acquisto di:

  • a) macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura. In particolare, macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti, che soddisfino uno dei seguenti requisiti:
    • i) presenza o compatibilità con un sistema ISOBUS o equivalente con funzionalità task controller;
    • ii) presenza di un sistema di interconnessione leggera che sia in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485);
    • iii) presenza di un sistema di guida automatica o semi automatica (rif. Circolare MISE 23 maggio 2018, n. 177355);
    • iv) presenza di un sistema di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
    • v) presenza di soluzioni proprietarie per controllo a rateo variabile, controllo sezioni o strategie di guida parallela;
    • vi) presenza di un sistema di gestione intelligente dell’irrigazione attraverso sensing delle condizioni irrigue del terreno o della coltura e utilizzo di algoritmi di supporto alle decisioni che consentano di stabilire le strategie migliori per ottimizzare la resa e minimizzare il consumo di risorse idriche.
  • b) macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia. In particolare, tutte le macchine rientranti nel campo di applicazione del Regolamento (UE) 2016/1628 (Prescrizioni in materia di limiti di emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante per i motori a combustione interna) che soddisfano entrambi i seguenti requisiti:
    • i) motorizzazione elettrica (cosiddette “macchine a zero emissioni”), e
    • ii) destinazione ad attività agricole o zootecniche.
  • c) macchine per la zootecnia. In particolare, macchine ed attrezzature dedicate al settore zootecnico caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione, quali: macchine il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti; macchine utensili e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime; sistemi di monitoraggio in process per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica. Per tali macchine/ attrezzature è necessaria la presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:
    • i) sistema di interconnessione leggera in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485), o
    • ii) sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori.
  • d) trattrici agricole che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 167/2013, con motorizzazione Stage V, che soddisfino almeno uno dei seguenti requisiti:
    • i) presenza di un sistema ISOBUS o equivalente, per garantire la necessaria interoperabilità con le attrezzature portate (per esempio, Display di bordo ISOBUS con funzionalità Task Controller);
    • ii) presenza di un sistema di guida automatica o semiautomatica basata su GPS, per garantire una maggiore precisione nelle lavorazioni e quindi anche una maggiore efficienza in termini di consumi (Circolare MISE n. 177355);
    • iii) presenza di un sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485).
  • e) investimenti per la pesca e l’acquacoltura i cui costi rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) 2022/2473 della Commissione del 14 dicembre 2022, collegati ai seguenti interventi:
    • i) attrezzature di bordo volte alla riduzione dell’emissione di sostanze inquinanti o gas a effetto serra nonché ad aumentare l’efficienza energetica dei pescherecci;
    • ii) attrezzi da pesca innovativi e selettivi;
    • iii) strumenti e attrezzature innovative di bordo che migliorano la qualità dei prodotti della pesca;
    • iv) macchinari, strumenti e attrezzature per l’acquacoltura utili alla riduzione dell’impatto negativo o l’accentuazione degli effetti positivi sull’ambiente, nonché l’uso più efficiente delle risorse utilizzate nel processo;
    • v) macchinari, strumenti e attrezzature volti all’ottenimento di una considerevole riduzione nell’impatto delle imprese dell’acquacoltura sull’utilizzo e sulla qualità delle acque, in particolare tramite la riduzione del quantitativo utilizzato d’acqua o di sostanze chimiche, antibiotici e altri medicinali o il miglioramento della qualità delle acque in uscita, anche facendo ricorso a sistemi di acquacoltura multitrofica ovvero che aumentino l’efficienza energetica e favoriscano l’utilizzo delle fonti rinnovabili.

I beni agevolabili devono essere nuovi di fabbrica.

In caso di investimenti rientrati nella categoria di cui all’articolo 5, comma 1, lettera d), la domanda di sostegno dovrà identificare in maniera univoca il veicolo sostituito. Il beneficiario deve dimostrare il possesso del certificato di rottamazione per i veicoli sostituiti secondo la normativa vigente.

Gli investimenti non possono essere effettuati prima della data di presentazione della domanda.

Gli investimenti in innovazione tecnologica devono avere importo non inferiore a 70.000 euro e non superiore a 500.000 euro.

Per il settore pesca il limite minimo degli investimenti è stabilito in 10.000 euro;

FONDI DISPONIBILI

75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.

SCADENZE

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura a sportello (in ordine cronologico di presentazione)

La data di apertura dello sportello sarà comunicata con successivo provvedimento.

Fondo per l’innovazione agricola: a chi sono rivolte le agevolazioni

Le agevolazioni saranno erogate come contributo a fondo perduto per sostenere “la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché per l’utilizzo di sottoprodotti”.

Alle agevolazioni possono accedere le PMI (singole o associate) classificate come imprese agricole, ittiche o agromeccaniche, con sede operativa nel territorio nazionale, che risultano attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda e che effettuano investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro (cifra che scende a 10.000 per il settore della pesca) e non superiore a 500.000 euro.

Le agevolazioni concesse

Per sostenere gli investimenti tecnologici è concesso un contributo a fondo perduto, erogato in forma diversa in base alla natura dell’impresa. Per le PMI agricole o della pesca la percentuale massima del contributo è determinata come segue:

  • fino al 75% delle spese sostenute per investimenti fino a 100.000 euro
  • fino al 65% delle spese sostenute per investimenti oltre i 100.000 euro e fino a 200.000 euro
  • fino al 55% per investimenti oltre i 200.000 e fino a 300.000 euro
  • fino al 45% per investimenti compresi tra 300.001 e 500.000 euro.

Quando il beneficiario è una PMI Agromeccanica ovvero una PMI Agricola che svolge un’attività agricola che non rientra nell’ambito di applicazione degli articoli 14 e 17 dell’Aber, i massimali salgono al:

  • 100% per investimenti fino a 100.000 euro
  • 90% per investimenti oltre i 100.000 euro e fino a 200.000 euro
  • 80% per investimenti oltre i 200.000 e fino a 300.000 euro
  • 70% per investimenti compresi tra 300.001 e 500.000 euro

Oltre al contributo a fondo perduto, le imprese possono accedere alla garanzia dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (“Ismea”), così come stabilito dal decreto legislativo n.102 del 29 marzo 2004 (art. 17, comma 2). È inoltre possibile accedere a contributi diretti all’abbattimento del costo delle commissioni di garanzia, applicando i massimali di aiuto previsti dalla normativa europea di riferimento, vale a dire:

  • un’intensità massima di aiuto pari al 65% dei costi ammissibili, elevabile all’80% per investimenti da parte di giovani agricoltori, nel caso di PMI Agricole, operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli ovvero nel settore della trasformazione o della commercializzazione di prodotti agricoli
  • un’intensità massima di aiuto pari al 50% dei costi ammissibili per le PMI della Pesca, operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura ovvero nel settore della trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

In nessun caso la copertura fornita dal contributo a fondo perduto, nonché la garanzia del finanziamento bancario, può superare il 95% del costo ammissibile.

Spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni i costi per l’acquisto di:

  • macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura. In particolare, macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti, che soddisfino i requisiti indicati nell’art.5, comma 1 lettera a del decreto (disponibile in pdf in calce all’articolo)
  • macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia
  • macchine per la zootecnia. In particolare, macchine ed attrezzature dedicate al settore zootecnico caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione
  • trattrici agricole (secondo le modalità indicate nel bando)
  • investimenti per la pesca e l’acquacoltura, anche questi secondo le modalità riportate nell’art.5 del decreto

Per essere ammissibili, le spese devono riguardare l’acquisto di beni nuovi di fabbrica.

Come presentare domanda

Le agevolazioni sono concesse attraverso una procedura sportello e previa pubblicazione di un avviso relativo all’apertura del portale dedicato alla ricezione delle domande e contenente le istruzioni operative.

Le domande dovranno essere presentate utilizzando la modulistica che sarà messa a disposizione dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, sul portale dedicato.

RISORSE UTILI

Decreto Ministeriale

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 con il suo TEAM ed i suoi ESPERTI  in innovazione aziendale, welfare e incentivi fiscali e finanziari è al fianco di qualsiasi tipo d’impresa in un percorso di crescita personalizzato. Da sempre Ramses Group finalizza i suoi  progetti alla sostenibilità aziendale e a valorizzare  le capacità e le competenze interne, le innovazioni relative a ciascun settore di attività e gli strumenti finanziari utilizzabili e realizzabili sulle singole realtà.

SEGUIAMO LA PREFATTIBILITA’ GRATUITA 

che consiste nell’analizzare il possesso da parte dell’azienda dei principali requisiti.

PROGETTIAMO, PREPARIAMO ed INOLTRIAMO

 la modulistica prevista.

ASSISTIAMO l’azienda 

in tutti i passaggi formali  previsti e necessari, la cui condizione  necessaria e imprescindibile per il successo dell’operazione.

SUPPORTIAMO l’azienda 

nella fase di rendicontazione e controllo ex post.

RESTIAMO AL FIANCO dell’azienda 

per qualsiasi controllo ex post.


RAMSES GROUP

Dott. Alfredo Castiglione – Tributarista – Revisore Legale
Presidente RAMSES GROUP
cell 335 7141926 castiglione@ramsesgroup.it

Dott.ssa Lucia Di Paolo – Commercialista – Revisore Legale
Direttore RAMSES GROUP
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RAMSES GROUP ha sede a Pescara, in Via G. Parini n. 21
Chiama per informazioni allo 085 9493758 – 085 9495867
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