Ministero della Cultura. PNRR TOCC Azione A1 e B1. Finanziamento a fondo perduto per sostenere progetti di capacity building


 Area Geografica: Italia

 Scadenza: BANDO APERTO | Scadenza il 25/08/2023

 Beneficiari: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Micro Impresa

 Settore: Servizi/No Profit, Cultura

 Spese finanziate: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti

 Agevolazione: Contributo a fondo perduto


DESCRIZIONE COMPLETA DEL BANDO

La Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura ha pubblicato in data 9 giugno 2023 due nuovi avvisi per la presentazione di proposte progettuali di capacity building per gli operatori della cultura.

Per capacity building si intende un processo di miglioramento continuo, finalizzato al rafforzamento del capitale umano e dei sistemi di gestione e di sviluppo organizzativo dei settori culturali e creativi. Un processo che ha come obiettivo il miglioramento dei servizi offerti, delle opportunità per gli organismi e gli operatori, attuato attraverso un insieme articolato di interventi di innovazione, creazione di competenze, trasferimento di pratiche in una logica di networking, in grado di incrementare e qualificare in modo strutturale il settore di riferimento, determinando in tal modo il miglioramento delle performance dell’intero sistema, con riferimento sia alla transizione digitale sia alla transizione ecologica.

I due bandi sono i seguenti:

  • Il primo Avviso (Azione A1), è dedicato al Sub-Investimento 3.3.1 “Interventi per migliorare l’ecosistema in cui operano i settori culturali e creativi, incoraggiando la cooperazione tra operatori culturali e organizzazioni e facilitando upskill e reskill”;
  • Il secondo Avviso (Azione B1) è dedicato al Sub-Investimento 3.3.3 “Promuovere la riduzione dell’impronta ecologica degli eventi culturali favorendo l’inclusione di criteri sociali e ambientali nelle politiche degli appalti pubblici, orientando così la filiera verso l’eco-innovazione di prodotti e servizi”.

Soggetti beneficiari

Entrambe le Azioni si rivolgono a organizzazioni, pubbliche o private, singolarmente oppure aggregate in reti specializzate. Nello specifico:

  • Per l’Azione A1, i proponenti dovranno possedere competenze ed esperienze nel campo della formazione, della ricerca, dell’innovazione digitale, dello sviluppo delle imprese creative e culturali per quanto attiene i contenuti, la produzione, le politiche e la gestione, relativamente ad almeno uno dei settori contenuti nei macro-ambiti tematici;
  • Per l’Azione B1, dovranno possedere competenze ed esperienze nel campo della formazione, della ricerca, dell’attività di riduzione dell’impronta ambientale nella produzione e nella partecipazione culturale, dello sviluppo delle imprese creative e culturali per quanto attiene i contenuti, la produzione, le politiche e la gestione, relativamente ad almeno uno dei settori contenuti nei macro-ambiti tematici. Nello specifico, i macro-ambiti tematici sono: musica; audiovisivo e radio (inclusi film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia); spettacolo dal vivo e festival; moda; architettura e design; artigianato artistico; arti visive (inclusa fotografia); patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei); editoria, libri e letteratura.

Tipologia di interventi ammissibili

Per entrami le azioni sono finanziabili le seguenti categorie di spesa:

i. spese relative al funzionamento ordinario dei Soggetti realizzatori (personale e oneri di carattere generale, quali ad esempio carta e altri materiali di consumo, utenze, noleggio di attrezzature, canoni di locazione, ecc.);

ii. spese per personale dipendente qualificato;

iii. spese inerenti contratti di consulenza, collaborazione continuativa o a tempo determinato, prestazione professionale, coerenti con la normativa vigente;

iv. spese per la locazione di immobili, quali, ad esempio, sale e aule, adibiti ad ospitare i Destinatari del Progetto;

v. spese per il noleggio e/o quota di ammortamento relative all’utilizzo di beni durevoli materiali ed immateriali (es.: computer, software);

vi. spese per l’acquisto di beni di consumo specificamente necessari per la realizzazione delle attività previste dal Progetto;

vii. spese per l’acquisizione di servizi e prestazioni, strettamente vincolate alle attività realizzate;

viii. spese per impianti ed opere murarie relative ad immobili adibiti ad ospitare i Destinatari delle attività previste dal Progetto per l’adeguamento degli standard di sicurezza e di fruibilità da parte dei soggetti con disabilità;

ix. spese per spostamenti del personale impegnato.

Entità e forma dell’agevolazione

Per entrambe le misure:

Il finanziamento è concesso nella forma del contributo a fondo perduto. Il contributo massimo per ciascun Progetto è pari all’80% del suo costo ammissibile, inoltre, prendendo a riferimento i progetti candidati con la medesima domanda di finanziamento, il contributo medio non potrà superare € 240.000,00 (duecentoquarantamila/00) per Progetto.

Il contributo massimo concedibile a ciascun Soggetto proponente è pari ad € 960.000,00 (novecentosessantamila/00).

Scadenza

Per entrambi gli Avvisi, le proposte potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 15 giugno 2023 ed entro e non oltre le ore 18:00 del 25 agosto 2023.

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Transizione ecologica Organismi Culturali e Creativi (TOCC) – Azione B2

Le DOMANDE possono essere presentate dalle 12:00 dell’11 maggio alle 18:00 del 12 luglio 2023

Cos’è

L’incentivo “Transizione ecologica organismi culturali e creativi” (TOCC) promuove l’innovazione e l’eco-design inclusivo, anche in termini di economia circolare, e orienta il pubblico verso comportamenti più responsabili nei confronti dell’ambiente e del clima.

La misura è promossa dal Ministero della Cultura ed è gestita da Invitalia. La dotazione finanziaria è di 20 milioni di euro, prevista dal PNRR.

Più in dettaglio, TOCC rientra nella Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Investimento 3.3, Sub-Investimento 3.3.4.

A chi si rivolge

Le agevolazioni sono rivolte alle micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, incluse le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le fondazioni, le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit, nonché agli enti del terzo settore, iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”, che risultano costituiti al 31 dicembre 2021 e che operano nei settori culturali e creativi e nei seguenti ambiti di intervento:

  • Musica
  • Audiovisivo e radio
  • Moda
  • Architettura e design
  • Arti visive
  • Spettacolo dal vivo e festival
  • Patrimonio culturale materiale e immateriale
  • Artigianato artistico
  • Editoria, libri e letteratura
  • Area interdisciplinare (per chi opera in più di un ambito di intervento tra quelli elencati)

Le agevolazioni

Sono previsti CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO per progetti di innovazione ed eco-compatibili (basso impatto ambientale, efficienza energetica, riciclo di prodotti, ecc.). Il contributo può coprire fino all’80% delle spese e comunque ha un importo massimo di 75.000 euro.

Domande

Le domande possono essere PRESENTATE  dalle 12:00 dell’11 maggio alle 18:00 del 12 luglio 2023.

NormativaLINK UTILI

Cosa finanzia

Sono finanziabili progetti fino a 100.000 euro – considerando sia le spese di investimento che il capitale circolante – da realizzare in 18 mesi e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2025.

Gli interventi devono avere i seguenti obiettivi:

  • realizzazione di attività, progetti o prodotti improntati sull’eco-design e sulla sostenibilità
  • strumenti e soluzioni per la realizzazione di eventi, attività e servizi culturali a basso impatto ambientale
  • azioni di pianificazione strategica, organizzativa ed operativa per la redazione e attuazione di piani di sviluppo di governance e di misurazione degli impatti ambientali
  • realizzazione di prodotti culturali con una forte componente educativa e didattica
  • realizzazione di attività di sviluppo e prototipazione sperimentale, finalizzate all’ecodesign dei prodotti e al recupero, riuso, riciclo di prodotti.

Le agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili e comunque per un importo massimo di 75.000 euro, nel rispetto del regolamento de minimis.

Le imprese devono finanziarie con risorse proprie la quota non coperta dalle agevolazioni.

Alcuni esempi di spese finanziabili:

  • impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica
  • componenti hardware e software
  • brevetti, marchi e licenze
  • certificazioni, know-how e conoscenze tecniche direttamente correlate al progetto da realizzare
  • opere murarie nel limite del 20% del progetto di spesa complessivamente considerato ammissibile.

 Alcuni esempi di capitale circolante:

  • materie prime
  • servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa
  • godimento beni di terzi.

Finalità

L’obiettivo generale dell’investimento è sostenere la ripresa e il rilancio dei settori culturali e creativi come definiti dal programma Europa Creativa, ovvero tutti i settori le cui attività si basano su valori culturali ed espressioni artistiche e altre espressioni creative individuali o collettive, siano esse orientate al mercato o non orientate al mercato.

Nello specifico, l’avviso è finalizzato a fornire supporto ai settori culturali e creativi, attraverso contributi finanziari, per realizzare attività, progetti o prodotti volti a contribuire all’azione per il clima, coniugando design e sostenibilità, orientando il pubblico verso comportamenti più responsabili nei confronti della natura e dell’ambiente.

L’intervento è a valere sul PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Investimento 3.3, Sub-Investimento 3.3.4.

Interventi ammissibili

Gli interventi sono finalizzati a:

  • realizzazione di attività, progetti o prodotti improntati sull’eco-design e sulla sostenibilità, anche finalizzati alla sensibilizzazione del pubblico verso tematiche ambientali;
  • strumenti e soluzioni per la realizzazione di eventi, attività e servizi culturali a basso impatto ambientale;
  • azioni di pianificazione strategica, organizzativa ed operativa per la redazione e attuazione di piani di sviluppo di governance e di misurazione degli impatti ambientali, ivi compresi programmi di efficienza energetica;
  • realizzazione di prodotti culturali con una forte componente educativa e didattica finalizzati alla sensibilizzazione del rispetto dell’ambiente;
  • realizzazione di attività di sviluppo e prototipazione sperimentale, finalizzate all’ecodesign dei prodotti e al recupero, riuso, riciclo di prodotti.

ART. 1  COMMA  1

Finalità e ambito di applicazione dell’intervento finanziario settori di cui all’Art. 1.1 

 1. Nell’ambito del PNRR, Missione 1 «Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo» Componente 3 «Turismo e Cultura 4.0», Ambito 3 «Industria Culturale e Creativa 4.0», l’investimento 3.3 per 155 milioni di euro (articolato in quattro interventi), approvato con Decisione Ecofin del 13 luglio 2021, di competenza della Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero della Cultura, intende affrontare due sfide generali, il supporto all’uso della tecnologia digitale lungo tutta la catena del valore e la promozione dell’approccio verde lungo tutta la filiera culturale e creativa, incoraggiando un approccio sostenibile sotto il profilo ambientale, strettamente legate ai principi del Next Generation EU e delle politiche europee.

L’obiettivo generale dell’Investimento 3.3 è sostenere la ripresa e il rilancio dei settori culturali e creativi come definiti dal programma Europa Creativa, ovvero tutti i settori le cui attività si basano su valori culturali ed espressioni artistiche e altre espressioni creative individuali o collettive, siano esse orientate al mercato o non orientate al mercato, inclusi architettura, archivi, biblioteche e musei, artigianato artistico, audiovisivo (inclusi film, televisione, videogiochi e multimedia), patrimonio culturale tangibile e immateriale, design (incluso il design della moda), festival, musica, letteratura, arti dello spettacolo (compresi teatro e danza), libri ed editoria, radio e arti visive. I settori in cui operano i destinatari del presente avviso sono descritti al successivo art. 6, comma 7.

Gli ambiti di attività dei soggetti realizzatori sono i seguenti  (ambiti di intervento di cui all’Art. 6.7 del bando.)

  • Musica;
  • Audiovisivo e radio (inclusi: film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
  • Moda;
  • Architettura e Design;
  • Arti visive (inclusa fotografia);
  • Spettacolo dal vivo e Festival;
  • Patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi: archivi, biblioteche e musei);
  • Artigianato artistico;
  • Editoria, libri e letteratura;
  • Area interdisciplinare (relativo ai soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).

I beni oggetto dei contributi possono essere utilizzati anche al di fuori delle unità locali, purché localizzati sul territorio nazionale, a condizione che se ne dimostri la funzionalità al progetto, all’Investimento e all’attività del soggetto realizzatore.

La durata massima dei progetti è pari a 18 mesi. In ogni caso, tutte le attività dovranno concludersi entro e non oltre il 31 dicembre 2025.

Chi può partecipare

Possono presentare domanda di finanziamento:

  • le micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le società cooperative;
  • le associazioni riconosciute e non riconosciute;
  • le fondazioni;
  • le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit;
  • gli Enti del Terzo settore.

I soggetti eleggibili devono risultare costituiti al 31/12/2021 ed operare nei settori di cui all’Art. 1.1 e negli ambiti di intervento di cui all’Art. 6.7 del bando.

I soggetti realizzatori devono, inoltre, possedere i requisiti indicati a pagina 13 del bando.

Si informa che i soggetti sopraindicati potranno partecipare all’avviso con progetti a rete. I soggetti in rete devono essere in numero minimo di 3 e massimo di 5. La rete dovrà essere formalizzata attraverso accordi di partenariato o altre forme contrattuali di collaborazione secondo le condizioni indicate all’Articolo 12 del bando.

Attenzione! Ogni soggetto può presentare una sola domanda correlata a un solo progetto.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 19.203.322 Euro

Contributo massimo: 75.000 Euro

Quota di cofinanziamento: 80%

I progetti proposti possono avere un valore massimo di 100.000 Euro.

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributi a fondo perduto ai sensi e nei limiti del Regolamento de minimis.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Pagina Invitalia

Bando

Allegato 1 – Criteri di valutazione

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Le domande si possono presentare dall’11 maggio al 12 luglio 2023.

Si consiglia di tenere conto del fatto che, al fine di assicurare una distribuzione delle risorse in linea con quanto previsto nel PNRR, la dotazione finanziaria di ciascuno dei dieci ambiti di intervento sarà riservata almeno per il 40% a soggetti che abbiano unità locale nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna).

Attenzione alla sostenibilità ambientale. Nel descrivere le attività progettuali facciamo attenzione all’impatto ambientale che il progetto produce e cerchiamo soluzioni che siano maggiormente sostenibili. Ricorda, inoltre, che gli interventi dovranno tassativamente rispettare il principio “non arrecare danno significativo” (DNSH), essere in linea con i Criteri Ambientali Minimi (CAM) e contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo e alla transizione verde.

Le spese ammissibili sono tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto. Si consiglia pertanto di verificarle con attenzione (Cfr. Art. 7, pagg. 15-17 del bando).

Presta attenzione ai criteri di valutazione delle proposte! La valutazione di merito delle domande è basata sui seguenti aspetti, specificati in dettaglio nell’Allegato 1 dell’avviso:

  • Efficacia ovvero capacità del progetto di raggiungere gli obiettivi assegnati alla misura di riferimento nei tempi indicati;
  • Utilità del progetto;
  • Sostenibilità del progetto ovvero capacità del progetto di sostenersi nel tempo;
  • Criteri premiali.

Assicurati di aver compreso le modalità di erogazione del contributo (Cfr. Art. 13, pagg. 20-21 del bando). Possiedi le risorse necessarie per far partire il progetto?

DI SEGUITO ART 13 DEL BANDO :

Art. 13 Concessione ed erogazione del contributo 

1. A seguito dell’adozione delle graduatorie, i soggetti che rientrano tra quelli ammessi riceveranno, a mezzo PEC, la comunicazione di ammissione dal Soggetto gestore. 

2. Il contributo a fondo perduto è concesso mediante provvedimento adottato dal Soggetto gestore e appositamente controfirmato dal soggetto realizzatore, entro trenta giorni dalla data della comunicazione di ammissione, contenente anche le obbligazioni a cui lo stesso soggetto realizzatore è tenuto ad adempiere. Il provvedimento di ammissione riporta il soggetto realizzatore, il CUP, le caratteristiche del progetto finanziato, gli investimenti e le spese di capitale circolante ammesse, l’ammontare del contributo a fondo perduto massimo concesso. Il provvedimento, inoltre, disciplina i tempi e le modalità per l’attuazione dell’iniziativa e per l’erogazione del contributo, nonché gli obblighi previsti e i motivi di revoca parziale o totale dal contributo. 

3. L’erogazione del contributo avviene su richiesta del soggetto realizzatore mediante presentazione di Stati Avanzamento Lavori (SAL), al massimo pari a 2, fatta salva la possibilità di anticipazione di cui al successivo comma 4. La modulistica relativa alla presentazione dei SAL sarà resa disponibile nell’apposita sezione del sito internet del Soggetto gestore.

 4. È fatta salva la possibilità per il soggetto realizzatore di richiedere l’erogazione di una prima quota di agevolazione a titolo di anticipazione, nella misura non superiore al 10% del totale del contributo concesso, entro 30 giorni dalla sottoscrizione del provvedimento di cui all’art. 13.2 e previa sottoscrizione di fideiussione bancaria o polizza fideiussoria, a favore del Soggetto gestore, di pari importo, irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta. La fideiussione deve essere rilasciata da istituti di credito o da compagnie assicurative nel rispetto del disciplinare pubblicato sul sito internet del Soggetto gestore. La richiesta di anticipazione deve essere redatta utilizzando lo schema reso disponibile dal Soggetto gestore sul proprio sito internet. 5. La quota intermedia, fino al raggiungimento del 90% del totale del contributo complessivo concesso, sarà erogata a fronte di spese effettivamente sostenute per stati di avanzamento dei lavori. Le erogazioni successive all’acconto saranno erogate previa verifica dell’effettivo avanzamento dei lavori. 

6. La richiesta dell’ultima quota, a saldo, deve essere presentata entro 3 (tre) mesi dalla data di ultimazione del progetto, fissata in 18 (diciotto) mesi dall’invio della PEC di controfirma del provvedimento di ammissione e deve essere almeno pari al 10% del contributo concesso.

 7. Sono ammessi esclusivamente pagamenti effettuati in via definitiva, utilizzando conti correnti intestati al soggetto realizzatore, attraverso bonifici bancari/postali, carte di debito e di credito, ricevute bancarie, assegni bancari/postali non trasferibili comprovati da microfilmatura. 

8. Tutte le richieste di erogazione del contributo devono essere trasmesse al Soggetto gestore per via telematica, utilizzando la procedura informatica a disposizione nel sito internet del Soggetto gestore secondo le modalità e gli schemi ivi indicati. 

9. Il Soggetto gestore procede all’erogazione del contributo entro sessanta giorni dall’arrivo della richiesta di erogazione. 

10. Il soggetto realizzatore presenta la richiesta di erogazione al Soggetto gestore nelle modalità previste al presente articolo unitamente alla seguente documentazione:

a. copia dei titoli di spesa (fatture): i titoli di spesa devono riportare, nel campo note della fattura elettronica il riferimento al PNRR e il CUP/COR attribuito al progetto;

 b. estratto del conto corrente da cui si evincano gli addebiti relativi al periodo in cui sono state sostenute le spese oggetto della richiesta; 

c. documentazione dei pagamenti effettuati; 

d. DSAN a firma del legale rappresentante attestante:

 i. che non sono in corso procedure esecutive o concorsuali a carico del soggetto realizzatore;

 ii. che permangono le condizioni soggettive e oggettive previste per la fruizione dei contributi;

 iii. che i beni d’investimento e le spese di capitale circolante sono stati acquistati da fornitori con cui non intercorrano rapporti di controllo o collegamento societario ai sensi dell’art. 2359 del Codice Civile o per via indiretta (attraverso coniugi, parenti, affini e familiari conviventi), o nella cui compagine siano presenti, anche per via indiretta, soci o titolari di cariche nel soggetto realizzatore; 

e. copia dei registri contabili o altra documentazione idonea, per i soggetti che non hanno obbligo di tenuta di tali registri, atta a dimostrare la registrazione e il pagamento delle fatture richieste a finanziamento

11. Con riferimento all’erogazione dell’ultima quota del contributo, la richiesta dovrà essere corredata, oltre che dalla documentazione di cui al precedente punto, anche da una relazione tecnica finale, resa dal legale rappresentante del soggetto realizzatore, sull’intervento effettuato e i risultati conseguiti; tale relazione deve riportare: a. l’elenco riepilogativo dei titoli di spesa; b. le eventuali variazioni intervenute in sede esecutiva rispetto al progetto presentato. 

12. Qualora, a seguito della presentazione di una richiesta di erogazione, risulti necessario acquisire ulteriori informazioni, dati o documenti rispetto a quelli già presentati dal soggetto realizzatore, ovvero precisazioni e chiarimenti in merito alla documentazione prodotta, il Soggetto gestore può richiederli al soggetto realizzatore mediante una comunicazione scritta, assegnando un termine per la loro presentazione. In tal caso i termini per l’erogazione decorrono dalla data di ricevimento della documentazione e/o delle precisazioni e chiarimenti richiesti. 

13. Il Soggetto gestore può effettuare verifiche presso la sede dei soggetti finanziati in qualsiasi momento; i sopralluoghi potranno essere svolti anche da remoto. 

14. In sede di erogazione dell’ultima tranche di contributi concessi in favore dei realizzatori saranno ricalcolati i parametri valutativi oggettivamente verificabili; nel caso in cui tale ricalcolo conduca ad un valore complessivo inferiore a quello degli ultimi progetti ammessi in graduatoria, il contributo concesso sarà revocato. 

TOCC, imprese e ETS dei settori culturali e creativi: come accedere ai contributi

Dall’11 maggio 2023 si apre il bando del Ministero della Cultura da circa 20 milioni di euro per la transizione ecologica di organismi culturali e creativi. L’intervento, rientrante nell’ambito del PNRR, consentirà alle micro e piccole imprese, agli enti del terzo settore e alle organizzazioni profit e no profit che operano nei settori culturali e creativi di accedere a contributi a fondo perduto per progetti di innovazione ed eco-compatibili. Ogni soggetto beneficiario può ricevere un contributo fino a 750.000 euro e comunque non superiore all’80% della spesa ammissibile. Le domande possono essere presentate, attraverso il portale di Invitalia, fino al 12 luglio 2023.

Chi può presentare domanda

Le domande di contributo possono essere presentate, in forma singola o con progetti a rete, da:

– micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, incluse le società cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile;

– associazioni riconosciute e non riconosciute;

– fondazioni;

– organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit;

– enti del terzo settore di cui all’art. 4, 


D.Lgs. n. 117/2017 e ss.mm.ii..

Nel caso di progetti a rete è richiesta la presenza di un minimo di 3 ed un massimo di 5 co-proponenti.

Sono ammessi i soggetti che operano nei seguenti ambiti di attività:

– musica;

– audiovisivo e radio (inclusi: film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);

– moda;

– architettura e design;

– arti visive (inclusa fotografia);

– spettacolo dal vivo e festival;

– patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi: archivi, biblioteche e musei);

– artigianato artistico;

– editoria, libri e letteratura;

– area interdisciplinare (relativo ai soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).

Quali sono i requisiti di accesso

Per poter essere ammessi al sostegno, i richiedenti devono risultare costituiti al 31 dicembre 2021. Le associazioni non riconosciute costituite attraverso atto scritto registrato all’Agenzia delle Entrate, devono essere in possesso di un codice fiscale attribuito entro il 31 dicembre 2021.

È richiesta inoltre l’iscrizione al Registro delle Imprese tenuto presso la CCIAA territorialmente competente ovvero ai Registri regionali di pertinenza o al Registro delle persone giuridiche presso le Prefetture, o agli altri registri equivalenti.

Agli enti del terzo settore (ETS), invece, ai fini dell’ammissibilità, è necessaria l’iscrizione (o essere in corso di iscrizione), al RUNTS (Registro Nazionale del Terzo Settore) o, nelle more del perfezionamento della suddetta iscrizione, a un registro equivalente.

Sono inoltre richiesti i seguenti requisiti:

– risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento o liquidazione e non essere sottoposti a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e ad amministrazione controllata o straordinaria;

– essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;

– trovarsi in una situazione di regolarità contributiva;

– avere titolo a ricevere aiuti “de minimis” secondo quanto disposto dal regolamento (UE) n. 1407/2013;

– avere restituito le agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla Pubblica Amministrazione un ordine di recupero;

– non avere ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea di cui all’articolo 4 del DPCM 23 maggio 2007.

Cosa finanzia TOCC

Sono finanziabili azioni, attività o prodotti mirati a promuovere l’innovazione e la progettazione ecocompatibile.

In particolare, i progetti presentati devono avere un importo non superiore a 100.000 euro (al netto di IVA, se questa non rappresenta un costo per il soggetto realizzatore) ed essere finalizzati a:

– realizzazione di attività, progetti o prodotti improntati sull’eco-design e sulla sostenibilità, anche finalizzati alla sensibilizzazione del pubblico verso tematiche ambientali;

– strumenti e soluzioni per la realizzazione di eventi, attività e servizi culturali a basso impatto ambientale;

– azioni di pianificazione strategica, organizzativa ed operativa per la redazione e attuazione di piani di sviluppo di governance e di misurazione degli impatti ambientali, ivi compresi programmi di efficienza energetica;

– realizzazione di prodotti culturali con una forte componente educativa e didattica finalizzati alla sensibilizzazione del rispetto dell’ambiente;

– realizzazione di attività di sviluppo e prototipazione sperimentale, finalizzate all’ecodesign dei prodotti e al recupero, riuso, riciclo di prodotti.

Qual è la durata progetti

Sono agevolabili interventi avviati dopo la presentazione della domanda e aventi una durata massima di 18 mesi a partire dalla data di accettazione del provvedimento di ammissione al contributo e comunque tutte le attività dovranno concludersi entro e non oltre il 31 dicembre 2025.

Quali sono le spese ammissibili

In relazione al progetto presentato, sono ammissibili le spese riferite a:

1) impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione o erogazione dei servizi;

2) servizi specialistici e beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate correlate al progetto da realizzare;

3) opere murarie fino al limite massimo del 20% del progetto di spesa ammissibile (investimento e capitale circolante), per l’adeguamento alle condizioni necessarie alla realizzazione dell’investimento proposto e finanziato, delle unità locali dei soggetti realizzatori;

4) esigenze di capitale circolante, fino al limite massimo del 20% delle spese complessivamente ammissibili. Tali spese comprendono:

– materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo,

– utenze relative all’unità locale,

– canoni di locazione relativi all’unità locale,

– prestazioni di servizi strettamente funzionali al progetto finanziato non rientranti direttamente nelle spese per servizi specialistici di cui al punto 2),

– nuovo personale assunto per il progetto finanziato, che non benefici di altre agevolazioni.

Che tipo di agevolazioni sono concesse

L’agevolazione è costituita da un contributo a fondo perduto, in “de minimis”, fino all’80% delle spese, nel limite massimo di 75.000 euro.

I soggetti beneficiari devono garantire la copertura finanziaria residua del progetto apportando un contributo finanziario, attraverso risorse proprie, per un importo pari alla quota parte della spesa ammissibile (più IVA) non coperta dal contributo, purché non oggetto di precedenti agevolazioni.

Come si presenta la domanda

Le domande di contributo possono essere presentate a partire dalle ore 12.00 dell’11 maggio 2023 fino alle ore 18.00 del 12 febbraio 2023, esclusivamente per via telematica tramite il sito di Invitalia (www.invitalia.it) accessibile con SPID, CIE o CNS.

Ciascun soggetto può presentare una sola domanda correlata a un solo progetto.

La domanda deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto proponente.

Nel caso di progetti in rete, ogni soggetto della rete deve presentare domanda di ammissione con il proprio progetto, che deve essere funzionalmente autonomo benché sinergicamente connesso con gli altri, nel rispetto degli obiettivi da conseguire attraverso la rete. Ciascun proponente afferente a una rete riporterà nella rispettiva scheda progetto, in un’apposita sezione, la descrizione dei singoli soggetti facenti parte della rete, dei rispettivi ruoli, del progetto di ciascun componente, i risultati attesi, gli strumenti e l’organizzazione in relazione al valore sinergico dato dall’integrazione dei progetti.

A seguito dell’invio telematico della domanda e degli allegati, è assegnato un protocollo elettronico.

Qual è la procedura di valutazione delle domande

Il contributo è concesso sulla base di procedura valutativa con procedimento a graduatoria.

Alla scadenza del termine di presentazione delle domande, infatti, Invitalia procederà alla verifica di ammissibilità formale e alla valutazione di merito delle domande ricevute basata sui seguenti aspetti:

– efficacia ovvero capacità del progetto di raggiungere gli obiettivi assegnati alla misura di riferimento nei tempi indicati;

– utilità del progetto;

– sostenibilità del progetto ovvero capacità del progetto di sostenersi nel tempo;

– criteri premiali: rispetto e promozione della parità di genere nel progetto; capacità del progetto di proteggere e valorizzare i giovani; inclusione delle persone con disabilità; adozione, nelle attività abitualmente svolte, di processi già avviati volti alla transizione ecologica (a mero titolo di esempio: possesso di certificazioni ambientali, o processi di certificazione già in essere).


Vedi anche NWL 545 Transizione ecologica Organismi Culturali e Creativi (TOCC)

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