RAMSES GROUP NEWS n. 625 – 22 dicembre 2023
La Commissione europea ha approvato la revisione del Pnrr (Piano di ripresa e resilienza) presentata dall’Italia. Buone notizie per il settore primario del nostro Paese che vede aumentare di molto le risorse a disposizione: da 3,68 a 6,53 miliardi di euro. Lo ha comunicato lo stesso esecutivo europeo.
I nuovi stanziamenti ammontano
—– 2 miliardi per il finanziamento dei contratti di filiera nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo.
—– 850 milioni sono destinati all’agrisolare per sostenere l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici agricoli, i sistemi di gestione intelligente dei consumi elettrici ed accumulatori, nonché per incentivare la realizzazione di tetti energetici.
2 MILIARDI PER I CONTRATTI DI FILIERA
A giustificare l’inserimento del PNRR è la forte connotazione green dei nuovi contratti di filiera, uno strumento da anni utilizzato dal Ministero dell’Agricoltura per promuovere la riorganizzazione dei rapporti tra i vari attori del settore ai fini di una maggiore competitività, che qui viene declinato in chiave di sostegno alla transizione verde dell’agroalimentare.
I programmi di investimento, rivolti alle filiere strategiche operative in ambito multiregionale, dovranno essere sostenibili sotto il profilo ambientale e innovative dal punto vista tecnologico. I contratti di filiera rappresentano uno strumento istituito nel 2002 e gestito dal MIPAAF per sostenere le politiche agroindustriali nazionali con specifiche finalità per singoli settori quali:
– agroalimentare,
– pesca,
– forestale,
– floricoltura e florovivaismo.
La collaborazione tra CDP e MIPAAF ha già consentito di stipulare oltre 350 contratti di finanziamento sui precedenti bandi, per un ammontare di circa 280 milioni di prestiti agevolati a favore di oltre 340 imprese attive nel settore. Gli interventi ammissibili alle agevolazioni riguardano, in particolare gli investimenti in attivi materiali e immateriali nelle aziende agricole, nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli, nella partecipazione dei produttori ai regimi di qualità, nella promozione dei prodotti agricoli e nella ricerca e sviluppo nel settore agricolo. Potranno, inoltre, essere ammessi alle agevolazioni i programmi con un ammontare di spese compreso tra 4 e 50 milioni, volti a migliorare:
– la relazione organizzativa e commerciale,
– l’impatto ambientale,
– la distribuzione del valore lungo la filiera fra i differenti soggetti.
A gestire il Fondo, che erogherà sia sovvenzioni che prestiti agevolati, sarà l’ISMEA, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, cui il Ministero dell’Agricoltura verserà i 2 miliardi del PNRR, in cui sono incluse anche le commissioni per il soggetto attuatore.
Le agevolazioni del FCF andranno a sostenere investimenti di imprese, gruppi di imprese o associazioni di produttori agricoli, nonché organizzazioni di ricerca e di diffusione della conoscenza, nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo per il miglioramento dei processi di produzione in un’ottica di maggiore sostenibilità ambientale, in particolare di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, degli sprechi alimentari e dell’uso di pesticidi e antimicrobici, il miglioramento dell’efficienza energetica e la promozione dell’uso delle energie rinnovabili.
Contributi e finanziamenti potranno quindi sostenere, anche in combinazione tra loro:
- il potenziamento della sostenibilità ambientale dei processi di produzione attraverso investimenti in beni tangibili e intangibili per aumentare in modo sostanziale l’efficienza nel consumo di energia, acqua e risorse dei processi di produzione interessati;
- gli investimenti in progetti di conoscenze, formazione, ricerca e innovazione, trasferimento di tecnologie e sviluppo che possono sostenere anche la riorganizzazione dei rapporti tra i vari attori della catena di approvvigionamento, per ottimizzare la sostenibilità dei processi di produzione;
- gli investimenti nella digitalizzazione delle imprese, compresi il commercio elettronico e le tecnologie emergenti;
- l’installazione di pannelli fotovoltaici e solari.
L’investimento passa per la stipula di un accordo attuativo tra il Masaf e l’ISMEA, che dovrà descrivere il processo decisionale dello strumento e l’organo deputato alle decisioni sugli investimenti da finanziare, i prodotti finanziari previsti, i beneficiari finali ammissibili e i requisiti dei progetti, a cominciare dal fatto che tutti gli investimenti finanziati devono essere economicamente sostenibili e rispettare il principio “non arrecare un danno significativo” (DNSH) e il divieto del doppio finanziamento per coprire lo stesso costo. L’accordo dovrà anche garantire che almeno 924 milioni di euro dei fondi a titolo del Dispositivo per la ripresa e la resilienza assegnati al FCF contribuiscano agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici.
In base ai documenti sul nuovo PNRR resi disponibili dopo il via libera dell’Ecofin dell’8 dicembre, l’entrata in vigore di questo accordo è il primo traguardo da conseguire, entro giugno del prossimo anno.
A seguire, entro la fine del 2024, è prevista l’assegnazione delle risorse per un miliardo e 960 milioni da parte del Masaf al soggetto gestore ISMEA.
Entro giugno 2025, invece, si prevede che a carico dello strumento siano state stipulate convenzioni di sovvenzione con i beneficiari finali per un importo necessario ad utilizzare almeno il 50% dell’investimento del Dispositivo per la ripresa e la resilienza nel FCF (tenendo conto delle commissioni di gestione). Il restante 50% dei fondi, fino al 100%, dovrà essere impegnato entro il 30 giugno 2026.
Agrisolare: 850 milioni di euro
per le aziende agricole e di allevamento, per sostenere l’installazione di pannelli fotovoltaici, sistemi di gestione intelligente dei consumi elettrici ed accumulatori, nonché per incentivare la realizzazione di tetti energetici.
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