Le imprese che effettuano investimenti in ricerca e sviluppo hanno la possibilità – per gli anni 2015, 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020 – di ottenere un’agevolazione fiscale, sotto forma di credito d’imposta.
Il bonus è riconosciuto a tutte le imprese, indipendentemente dalle dimensioni aziendali, dalla forma giuridica, dal settore di attività e dal
regime contabile adottato.
L’agevolazione consiste in un credito di imposta compensabile con altri tributi con le seguenti percentuali:
Credito di imposta del 50%
• Personale interno con rapporto di lavoro subordinato impiegato in attività di ricerca e sviluppo
• Contratti di ricerca stipulati con Università, Organismi di Ricerca ed organismi equiparati, comprese le start up e le PMI innovative
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Credito di imposta del 25 % (aliquota reintrodotta dal 2019)
• Personale interno con rapporto di lavoro autonomo o comunque diverso dal subordinato (dal 2019)
• Compensi amministratori qualificati per la quota parte relativa all’attività di ricerca e sviluppo (dal 2019)
• Contratti di ricerca stipulati con altre imprese (dal 2019)
• Competenze tecniche e privative industriali acquisite da fonti esterne (dal 2019) • Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di laboratorio (dal 2019)
• costi sostenuti per l’acquisto di materiali, forniture e altri prodotti analoghi direttamente impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo, anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota relativi alle fasi della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale (dal 2019)
Credito di imposta del 100% fino a 5.000 euro delle spese di certificazione dei costi di ricerca e sviluppo
Il meccanismo di calcolo del credito d’imposta è di tipo incrementale: spetta sulle spese sostenute in ciascun periodo di imposta agevolato in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei 3 periodi imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015 (quindi, con riferimento ad una media “fissa” relativa al 2012, 2013 e 2014 per i “solari”), ovvero dalla costituzione se questa è avvenuta da meno di tre anni.
Il credito d’imposta spetta fino a un importo massimo annuale di 10 milioni per ciascun beneficiario ed è riconosciuto a condizione che la spesa complessiva per investimenti in ricerca e sviluppo effettuata in ciascun periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione ammonti almeno a 30.000 euro.
L’agevolazione ha carattere automatico: per ottenerla non occorre un’autorizzazione, ma è sufficiente indicarla nella dichiarazione dei redditi.
Il bonus è utilizzabile esclusivamente in compensazione con modello F24 dal periodo d’imposta successivo a quello in cui i costi sono stati sostenuti.
Per Info: Ramsesgroup Via Parini n. 21 – Pescara – tel. 085.9493758
Dott. Alfredo Castiglione 335 7141926 castiglione@ramsesgroup.it
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