RAMSES GROUP NEWS n. 672 – 03 giugno 2024
Fondo perduto, finanziamenti agevolati, prestiti bancari per potenziare le strutture ricettive
Copertura finanziaria 100%
La domanda di concessione degli incentivi potrà essere presentata a partire dalle ore 12:00 del giorno 01/07/2024 alle ore 12:00 del giorno 31/07/2024.
Cos’è
FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo) è l’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale.
Si rivolge a investimenti medio-grandi, compresi tra 500.000 e 10 milioni di euro, con un focus su interventi di riqualificazione energetica e antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche e altri ambiti in grado di rafforzare la competitività delle imprese e di facilitare il raggiungimento di nuovi standard di qualità riconosciuti a livello internazionale.
Cosa si può fare
Gli incentivi possono essere richiesti per interventi di:
– riqualificazione energetica
– riqualificazione antisismica
– eliminazione delle barriere architettoniche
– manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri
– realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali)
– digitalizzazione
– acquisto o rinnovo di arredi
– spese per prestazioni professionali
L’investimento deve essere riferito ad una o più unità dell’impresa richiedente, situate sul territorio nazionale e deve prevedere spese ammissibili, al netto dell’IVA, comprese tra 500.000 euro e 10 milioni di euro.
Tali interventi devono però essere:
– avviati dopo la presentazione della domanda di incentivo, dover per avvio del programma si intende la data di inizio lavori o la data del primo impegno giuridicamente vincolante che renda irreversibile l’investimento;
– essere idonee a realizzare il miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva;
– risultare conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea, alla Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e agli orientamenti tecnici sul principio DNSH di “non arrecare un danno significativo”.
I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea, alla Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e agli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio DNSH, a norma dell’art. 17 del Regolamento UE 2020/852.
Il 50% delle risorse è destinato agli interventi di riqualificazione energetica.
Il 40% delle risorse stanziate per il contributo diretto alla spesa è destinato alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Sono previste due forme di incentivo
- contributo diretto alla spesa: concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal PNRR. Percentuale massima: 35% dei costi e delle spese ammissibili.
- finanziamento agevolato: concesso da Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.
Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti.
La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile. L’impresa richiedente dovrà assicurare la copertura integrale del programma di investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili e l’IVA complessiva, apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate.
I suddetti incentivi non sono cumulabili con quelli previsti dall’art.1 del Decreto-Legge 6 novembre 2021, n. 152, né con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.
Fondo perduto
Le agevolazioni in forma di contributo a fondo perduto sono così ripartite:
– alle Micro Imprese è concesso un contributo a fondo perduto pari al 30% dell’investimento se si trovano nella cosiddetta Zona A, al 25% se in Zona C o al 15% se in altre Zone);
– alle Piccole Imprese è concesso un contributo a fondo perduto pari al 23% dell’investimento se si trovano in Zona A, al 20% se in Zona C o al 15% se in altre Zone;
– alle Medie Imprese è concesso un contributo a fondo perduto pari al 18% dell’investimento se si trovano in Zona A, al 15% se in Zona C o al 5% se in altre Zone;
– alle Grandi Impresi è concesso un contributo a fondo perduto pari al 10% dell’investimento se si trovano in Zona A o al 5% se si trovano in Zona C.
A chi si rivolge
– alberghi
– agriturismi
– strutture ricettive all’aria aperta
– imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale
– stabilimenti balneari
– complessi termali
– porti turistici
– parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici
Il nuovo bando FRI-Tur prevede che la domanda possa essere inviata anche da imprese che abbiano già presentato richiesta di agevolazione a valere sull’avviso del 28 gennaio 2023, nel rispetto però di alcune condizioni. Nel caso in cui la domanda non sia risultata esaminabile (oppure qualora le imprese abbiano rinunciato), è possibile ripresentare anche i precedenti programmi di investimento. Qualora, invece, nell’ambito del precedente avviso le imprese abbiano ricevuto parere positivo o negativo, adesso devono presentare nuovi programmi di investimento.
Come spesso accade con i bandi PNRR, anche in questo caso lo sportello non è ancora aperto. La presentazione delle domande di agevolazione sarà infatti possibile a partire dal 1° luglio e fino al 31 luglio 2024. Su questo aspetto occorre però sottolineare che la modulistica necessaria per la presentazione della domanda sarà disponibile sul sito Invitalia a partire dal 30 maggio 2024.
Requisiti
Al momento della presentazione della domanda, le imprese devono possedere i seguenti requisiti:
– gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento;
– essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese;
– essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento;
– avere una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale;
– essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
– essere in regime di contabilità ordinaria;
– essere in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima;
– adottare un apposito regime di contabilità separata laddove operanti nel settore agricolo o della pesca;
non ricadere nelle fattispecie previste dall’avviso.
Fonti
Invitalia
Ministero Turismo
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Dott. Alfredo Castiglione – Tributarista – Revisore Legale
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