RAMSES GROUP NEWS n. 688 – 15 luglio 2024
Dal 10 Settembre le imprese e i centri di ricerca interessati possono fare domanda per finanziare i loro progetti di R&S, da realizzarsi nelle regioni del Mezzogiorno
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy annuncia che è stato prorogato al 10 settembre il termine per la presentazione delle domande di ammissione alle agevolazioni del Fondo per la Crescita Sostenibile.
Dalle ore 10.00 del giorno 10 settembre 2024 le imprese possono presentare, anche in forma congiunta, le domande di agevolazione per progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale d’importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro.
La procedura di compilazione della domanda di agevolazione e della ulteriore documentazione allegata è resa disponibile nel sito internet del Soggetto gestore a partire dal 2 settembre 2024.
Sito degli investimenti
Sono ammissibili solo progetti realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nei territori delle regioni meno sviluppate:
– Basilicata
– Calabria
– Campania
– Molise
– Puglia
– Sardegna
– Sicilia.
Al bando possono accedere anche soggetti che abbiano una sede legale fuori dalle regioni in questione (ma anche fuori dall’Italia) purché dispongano di tali unità ubicate al Sud.
Il decreto mira a incentivare progetti di R&S coerenti con le aree tematiche della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI). Queste aree includono settori chiave per l’economia italiana come:
– aerospazio
– automotive
– agroalimentare
– chimica verde
– informatica.
Oltre alle aree tematiche della SNSI, il decreto mira a promuovere la ricerca e lo sviluppo di nuove traiettorie tecnologiche e applicative. Questo implica che il decreto intende sostenere progetti con il potenziale di creare nuovi mercati e rivoluzionare settori industriali già esistenti. Per il perseguimento di questi obiettivi, il decreto stanzia risorse pari a 2 miliardi di euro per il periodo 2024-2026.
Chi può richiedere agevolazioni
– imprese che esercitano le attività di cui all’ ART. 2195 del codice civile, numeri 1) e 3), ivi comprese le imprese artigiane di produzione di beni;
– imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
– imprese che esercitano le attività ausiliarie di cui al numero 5) dell’ART. 2195 del codice civile, in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b);
– centri di ricerca, vale a dire imprese con personalità giuridica autonoma che svolgono attività di ricerca di base, di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale;
– le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’ ART. 2135 del codice civile, che operino come soggetti co-proponenti di un progetto congiunto.
Le imprese, alla data di presentazione della domanda di agevolazioni, devono trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati ovvero, per le imprese individuali e le società di persone, disporre di almeno due dichiarazioni dei redditi presentate.
Progetti ammissibili
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali, nell’ambito delle aree tematiche e delle traiettorie di sviluppo definite dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente.
I progetti devono mirare a introdurre avanzamenti tecnologici significativi, andando oltre la semplice fase di ricerca, e devono includere attività strettamente correlate tra loro in funzione dell’obiettivo del progetto.
Agevolazioni
Le spese e i costi ammissibili non devono essere inferiori a 3 milioni di euro e superiori a 20 milioni. L’accesso alle agevolazioni avverrà mediante procedura negoziale.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto e del finanziamento agevolato, a cui deve essere associato un finanziamento bancario.
I finanziamenti agevolati sono concessi:
– per una percentuale massima del 50% delle spese e dei costi ammissibili per le grandi imprese;
– per una percentuale massima del 40% per le piccole e medie imprese.
Gli incentivi concessi nella forma del fondo perduto sono ripartiti sulla base della dimensione dell’impresa proponente:
– 30% per le piccole imprese;
– 25% per le medie imprese;
– 15% per le grandi imprese.
La banca finanziatrice viene individuata da ciascuna impresa che richiede di accedere alle agevolazioni nell’ambito dell’apposito elenco reso disponibile sui siti web di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana; nel caso di progetti proposti congiuntamente da più imprese, data la complessità dell’intervento, le banche finanziatrici possono costituire un pool di finanziamento senza rilevanza esterna.
Su questo aspetto diverse FAQ sottolineano che, in assenza di finanziamento bancario, la domanda non possa essere inviata. Le imprese hanno però la possibilità di sostituire anche successivamente la banca finanziatrice con un’altra.
Spese ammissibili
– personale dell’impresa proponente, limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto.
Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
– strumenti e le attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
– servizi di consulenza, di ricerca contrattuale e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
– spese generali relative al progetto;
– materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
Presentazione delle domande
Il Ministero ha stabilito un calendario preciso per la presentazione delle domande.
A partire dal 2 settembre 2024, sarà possibile precompilare le domande attraverso una procedura informatica disponibile sul sito di Mediocredito Centrale.
Dal 10 settembre 2024, le imprese di qualsiasi dimensione che operano nei settori industriale, agroindustriale, artigianale, dei servizi all’industria e della ricerca, potranno ufficialmente presentare le loro istanze per accedere agli incentivi tramite lo sportello online di Mediocredito Centrale, l’ente gestore della misura per conto del Ministero.
Complessivamente, i progetti possono essere presentati dai singoli beneficiari oppure congiuntamente in gruppi che comprendano fino a 5 imprese, attraverso contratti di rete e altre forme di collaborazione, come consorzi e accordi di partenariato.
È importante sottolineare che l’istruttoria delle domande avverrà in base all’ordine cronologico di arrivo. Ciò significa che sarà importante essere tempestivi nella presentazione delle richieste di accesso al “bando specializzazione intelligente”.
Fonti
Mimit
F.A.S.I. EU.
Ipsoa
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