Sogni il trattore nuovo? Tutto sulle agevolazioni 2021 per l’acquisto di TRATTORI e MACCHINE AGRICOLE

RAMSES GROUP NEWS n. 201 – 15 luglio 2021 

INVESTIMENTI FINANZIABILI

MACCHINE AGRICOLE PORTATE, TRAINATE E SEMOVENTI, MACCHINE PER L’AGRICOLTURA 4.0, ANCHE MOTRICI E OPERATRICI

TRATTORI E MULETTI, IMPIANTI D’IRRIGAZIONE, CARRELLI ELEVATORI, SOLLEVATORI, CARRI-PONTE,GRU MOBILI

SISTEMI DI SENSORI IN CAMPO, STAZIONI METEO E DRONI, MANIPOLATORI INDUSTRIALI, SISTEMI DI PALLETTIZZAZIONE, SISTEMI DI COINVOLGIMENTO EMOVIMENTAZIONE FLESSIBILI

1. CREDITO D’IMPOSTA MACCHINARI 4.0 50%

Il credito d’imposta per il 2021 prevede un contributo pari al:

  • 50%
  • per il 2022 il contributo scende al 40% dell’investimento e fino a 2,5 milioni di euro per macchine agricole con tecnologia 4.0
  • 10% dell’investimento e fino ad un massimo di 1 milione di euro per tutte le altre macchine agricole

Il contributo è utilizzabile come credito per la compensazione delle spese tributarie sostenute tramite F24 come IVA, IMU, contributi previdenziali, oltre che le imposte dirette (Irpef, Ires, Irap).

Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese agricole residenti nel territorio nazionale, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito. Sono perciò inclusi sia i contoterzisti, sia le imprese agricole, anche individuali, che si avvalgono del regime forfettario, ed il beneficio è valido indipendentemente dalla capacità o meno dell’azienda di produrre reddito.

Ma come si fa a sapere quando un’attrezzatura è 4.0 oppure non lo è?

RAMSES GROUP OFFRE soluzioni certificate 4.0 tramite perizia firmata!

Le macchine e le attrezzature che devono essere acquistate, sono soggette ad alcuni requisiti per essere considerate 4.0:

  1. Macchine dotate di sistemi hardware e software che ne facilitino la programmazione ed il controllo
  2. Interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program
  3. Integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo
  4. Interfaccia uomo-macchina semplice e intuitiva
  5. Rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro
  6. Sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto
  7. Monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo

(CIRCOLARE Agenzia entrate N.4/E del 30/03/2017)

RAMSES GROUP è in grado di fornirvi tutti i sistemi che permettono di rispondere a questi requisiti, così da rendere 4.0 il trattore o l’attrezzatura che dovete acquistare.

BENEFICIARI

Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito. 

Chi può richiederlo

Rispetto ai vecchi super e iper ammortamento, possono accedere al contributo tutte le imprese nazionali, indipendentemente dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dalla forma giuridica e dal regime fiscale. Sono perciò ora inclusi contoterzisti e imprese agricole, anche individuali, che si avvalgono del regime forfettario, indipendentemente dalla capacità o meno di produrre reddito.

AGEVOLAZIONE

Credito di imposta del

  • 50% per la quota di investimento fino a 2,5 milioni di euro per il 2021
  • 40% fino a 2,5 milioni euro nel 2022

Credito di imposta del

  • 30% per la quota di investimento oltre i 2,5 milioni di euro e fino ai 10 milioni di euro nel 2021
  • 20% nel 2022
  • 10% oltre i 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro sia nel 2021 che  nel  2022

Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni.

Il credito d’imposta spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno dell’avvenuta interconnessione

 Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito nonché della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.

INVESTIMENTI AMMISSIBILI

Sono ammissibili le seguenti categorie di intervento:

  • Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori;
  • Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità (es. sistemi di misura, sistemi di monitoraggio, sistemi per l’ispezione;
  • Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza (es. postazioni adattative, sistemi di movimentazione agevolata, dispositivi wearable, interfacce uomo macchina intelligenti).

Che tipo di tecnologia è ammessa

Oltre ai mezzi agricoli già forniti di tecnologie avanzate, rientrano tra i beni 4.0 quei dispositivi e software che garantiscono l’automazione e l’interconnessione:

  1. sistemi telematici
  2. monitoraggio delle condizioni di lavoro
  3. sistemi di guida automatica

ADEMPIMENTI

E’ necessaria la comunicazione al Ministero dello sviluppo economico.

Le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati devono contenere l’espresso riferimento alle disposizioni.

Se, entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di effettuazione dell’investimento, i beni agevolati sono ceduti a titolo oneroso o sono destinati a strutture produttive ubicate all’estero, anche se appartenenti allo stesso soggetto, il credito d’imposta è corrispondentemente ridotto escludendo dall’originaria base di calcolo il relativo costo

Per i beni di costo superiore ai 300.000 euro è obbligatoria una perizia tecnica o un attestato di conformità da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli negli elenchi di cui ai richiamati allegati A e B annessi alla legge n. 232 del 2016 e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

Per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro, l’onere documentale può essere adempiuto attraverso una dichiarazione resa dal legale rappresentante

SCADENZA

Investimenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, ovvero entro il 30 giugno 2021 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione

È cumulabile con altri incentivi

Il credito d’imposta 4.0 è cumulabile con le altre leggi in vigore quali:

  • la nuova Sabatini
  • il credito del Mezzogiorno

 SCHEDA  RIASSUNTIVA

Ambito applicativo temporaleInvestimenti effettuati:
– dal 16.11.2020 al 31.12.2022
ovvero
– entro il 30.06.2023 alle seguenti due condizioni, da verificarsi al 31.12.2022:
1) Ordine accettato dal fornitore
2) Pagamento di acconti pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione del bene.
Ambito applicativo oggettivoSono ammissibili gli investimenti nei seguenti beni:
– beni strumentali materiali ordinari e immateriali ordinari (software non 4.0) con maggiorazione in caso di strumenti e dispositivi tecnologici per lo smart working;
– beni strumentali materiali 4.0, compresi nell’allegato A delle Legge di Bilancio 2017;
– beni strumentali immateriali 4.0, compresi nell’allegato B delle Legge di Bilancio 2017.
Regole di fruizioneBeni strumentali materiali e immateriali ordinari:
– 3 quote annuali di pari importo,
– unica quota per soggetti con volume di ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro (solo per investimenti dal 16.11.2020 al 31.12.2021),
– a partire dall’anno di entrata in funzione del bene.
Beni materiali e immateriali 4.0
– 3 quote annuali di pari importo,
– a partire dall’anno di interconnessione del bene.
Oneri documentaliObbligo di perizia asseverata (non più semplice) per investimenti in beni 4.0 di costo di acquisizione unitario superiore a 300.000 euro.

Aliquote e tetti  di  spesa

Tipologia di benePeriodo di effettuazione investimentoAliquote e tetti di spesa complessivi
Beni materiali e immateriali ordinariDal 16.11.2020 al 31.12.2021
Fino al 30.06.2022 con prenotazione entro 31.12.2021
10%
15% smart working
Tetto 2 milioni di euro (materiale)
Tetto 1 milione di euro (immateriale)
Beni materiali e immateriali ordinariDal 01.01.2022 al 31.12.2022
Fino al 30.06.2023 con prenotazione entro 31.12.2022
6%
Tetto 2 milioni di euro (materiale)
Tetto 1 milione di euro (immateriale)
Beni materiali 4.0Dal 16.11.2020 al 31.12.2021
Fino al 30.06.2022 con prenotazione entro 31.12.2021
– 50% fino a 2,5 milioni di euro
– 30% oltre 2,5 fino a 10
– 10% oltre 10 fino a 20
Beni materiali 4.0Dal 01.01.2022 al 31.12.2022
Fino al 30.06.2023 con prenotazione entro 31.12.2022
– 40% fino a 2,5 milioni di euro
– 20% oltre 2,5 fino a 10
– 10% oltre 10 fino a 20
Beni immateriali 4.0Dal 16.11.2020 al 31.12.2022
Fino al 30.06.2023 con prenotazione entro 31.12.2022
20% fino a 1 milione di euro

2. CREDITO IMPOSTA  MACCHINARI  DEL MEZZOGIORNO (BONUS  SUD)

25% 35% 45% (aree 107.3.A)

10% 20% 30% (aree  107.3.C)

Un ulteriore incentivo all’acquisto di macchine agricole nel 2021 è rappresentato dal Credito del Mezzogiorno, per le regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Il CONTRIBUTO 

Il credito d’imposta prevede un contributo pari al:
– 45% per le piccole imprese PER REGIONI  107.3.A
– 35% per le medie imprese PER REGIONI  107.3.A
– 25% per le grandi imprese PER REGIONI  107.3.A  

IL CONTRIBUTO SCENDE PER LE REGIONI 107.3.C E SOLO X ALCUNE AREE

–  10  %  PER GRANDI AZIENDE E SOLO PER NUOVI INVESTIMENTI

–   20% PER MEDIE AZIENDE E SOLO PER NUOVI INVESTIMENTI

–   30% PER PICCOLE AZIENDE E SOLO PER NUOVI INVESTIMENTI

Il contributo è utilizzabile esclusivamente in compensazione delle spese tributarie sostenute tramite F24 come IVA, IMU, contributi previdenziali, mediante Entratel o Fisconline. Il Credito del Mezzogiorno è cumulabile sia con la misura del credito d’imposta 2021 sia con Nuova Sabatini. ​L’obiettivo del contributo è quello di supportare e incentivare le imprese che investono nel Mezzogiorno.

CHI PUÒ ACCEDERE? 

Possono accedere al Credito del Mezzogiorno le imprese di qualsiasi natura giuridica e dimensione a prescindere dal settore economico.

QUALI MACCHINE AGRICOLE RIENTRANO
Rientrano tutti gli investimenti in macchine agricole (trattori, macchine da raccolta e attrezzature) che siano: strumentali all’attività d’impresa e parte del ciclo produttivo aziendale, inoltre devono essere beni nuovi. Sono agevolabili anche i beni acquisiti tramite leasing.

​LE SCADENZE 

Il Credito del Mezzogiorno è applicabile su investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2022.

  • Sicilia AREA 107.3.A
  • Sardegna AREA 107.3.A
  • Puglia AREA 107.3.A
  • Campania AREA 107.3.A
  • Calabria AREA 107.3.A
  • Basilicata AREA 107.3.A
  • Abruzzo  NON TUTTA LA REGIONE MA SOLO   le zone  107.3.C
  • Molise NON TUTTA LA REGIONE MA SOLO   le zone  107.3.C

L’aliquota di detrazione prevista dal bonus Sud e massimali   :

  1. 25% (20% ZONE  107.3.C Abruzzo-Molise)  per le imprese di grandi dimensioni per un massimale di spesa di 15 milioni di euro;
  2. 35% (20% ZONE  107.3.C  Abruzzo-Molise)  per le medie imprese per un massimale di spesa di 10 milioni di euro;
  3. 45% (30% ZONE  107.3.C  Abruzzo-Molise)nel caso di piccole imprese per un massimale di spesa di 3 milioni di euro.

Precisiamo che il credito d’imposta così ottenuto è spendibile solamente durante lo stesso anno in cui si richiede la detrazione.

QUESTA MISURA NON E’ COMPATIBILE CON LA SABATINI

SI FACCIA ATTENZIONE CHE PER LE GRANDI IMPRESE RIENTRANTI NELLE AREE 107.3.C IL BONUS DI CUI SI TRATTA VALE SOLO QUALORA CI SI TROVASSE DI FRONTE AD UN NUOVO INSEDIAMENTO PRODUTTIVO.

3. NUOVA SABATINI 10%

NUOVA SABATINI una misura volta a sostenere le imprese che richiedono finanziamenti bancari per investimenti in nuovi beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali. L’agevolazione permette alle imprese che richiedono finanziamenti bancari per acquisto di macchine agricole, attrezzature, impianti ed altro, di ottenere un contributo in conto capitale, investendo su nuovi beni strumentali; funzionali all’attività d’impresa. Inoltre riguarda la possibilità di erogare il contributo in un’unica soluzione se l’investimento non supera i 200.000,00 euro.

QUAL È L’OBIETTIVO?

L’agevolazione supporta le imprese italiane, con la possibilità di investire in nuovi macchinari, rinnovando:
– i propri sistemi produttivi;
– aumentando la competitività nazionale.

CHI SONO I BENEFICIARI?

Le piccole e medie imprese, presenti sul territorio italiano  

QUALI MACCHINARI SONO AMMESSI?

Tale legge stabilita dal ministero dello Sviluppo Economico, prevede un contributo in conto capitale per tutte le imprese, che effettuano investimenti, per acquistare:
– Trattori nuovi
– Mietitrebbie nuove
– Attrezzature nuove
– beni strumentali ad uso produttivo;
– hardware, software e tecnologie digitali.

QUAL È IL CONTRIBUTO?

La “Nuova Sabatini” a livello nazionale stabilisce sulle macchine agricole, un contributo del 7,7% sulle macchine agricole ordinarie, il 10% sulle macchine agricole 4.0, mentre per le piccole e medie imprese ubicate nelle regioni del Sud la percentuale di contribuzione è del 10% per le macchine ordinarie e del 15,4% per le macchine 4.0.

Si tratta di una misura volta a sostenere le imprese che richiedono finanziamenti bancari per investimenti in nuovi beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali. L’incentivo è un contributo a parziale copertura degli interessi pagati sul finanziamento, che equivalgono ad un risparmio sul valore dell’investimento pari a:
– 7,7% su Macchine Agricole Ordinarie;
– 10% su Macchine Agricole 4.0;
– 15,4% su Macchine Agricole 4.0 per le Micro e Piccole Imprese ubicate nelle regioni del SUD.

Una delle novità riguarda la possibilità di erogare il contributo in un’unica soluzione indipendentemente dall’importo del finanziamento. l’obiettivo del contributo “Nuova sabatini” è quello di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi ordinari e in Tecnologia 4.0. ​Si rivolge a tutte le micro, piccole e medie imprese presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dal settore economico in cui operano. Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca.

Rientrano tutti gli investimenti in macchine agricole (trattori, macchine da raccolta e attrezzature) a patto che siano nuovi investimenti e non sostituzioni del parco esistente.
Il nuovo investimento deve essere finalizzato con un finanziamento dalla durata massima di 5 anni e il bene oggetto di contributo non può essere alienato prima di 3 anni di utilizzo.

NON E’ COMPATIBILE CON IL CREDITO D’IMPOSTA MACCHINARI MEZZOGIORNO


COME PROCEDE LA RAMSES GROUP SRL NELLA VALUTAZIONE DEI VANTAGGI

LE FASI DEL PROCESSO

1. Verifica ammissibilità alle agevolazioni (pre-valutazione gratuita)

2. Ricerca delle soluzioni tecniche, normative e fiscali applicabili

3. Sviluppo dell’Analisi tecnica

4. Elaborazione di Perizie tecniche giurate (con ingegneri e periti autorizzati e assicurati)

5. Supporto e assistenza tecnica in caso di controlli per tutto il periodo di accertamento

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FORNIAMO ORA ALCUNE INFORMAZIONI UTILI

1–Immatricolazione trattore agricolo

Immatricolare un trattore agricolo comporta la richiesta presso l’UMC nel proprio ambito territoriale in cui è ubicata l’azienda agricola.

Deve essere redatta una domanda che al suo interno contiene:

  • Una dichiarazione per le operazioni che riguardano le macchine agricole;
  • Fattura originale e fotocopia dell’acquisto;
  • Certificato di approvazione valido;
  • Se presenti, gli allegati tecnici;
  • Certificato di iscrizione alla C.C.I.A.;
  • Fotocopia del documento di identità e codice fiscale del proprietario;
  • Attestazione dei versamenti (tariffa motorizzazione, imposta di bollo, acquisto targa);
  • Il cosiddetto Mod. 16 nel caso figuri più di un proprietario.

Da specificare che l’intestazione del mezzo può avvenire solo a nome di:

  • Titolare di azienda agricola o forestale;
  • Titolare di impresa che effettua delle lavorazioni agro-meccaniche per conto di terzi;
  • Titolare di impresa che effettua attività di locazione delle macchine agricole:
  • Enti o consorzi pubblici che effettuano lavorazioni agricole, forestali o di manutenzione dei parchi e dei giardini pubblici.

2—Assicurazione trattore agricolo

Il codice della strada obbliga l’assicurazione dei veicoli a motore, attraverso una RCA che tutela il risarcimento danni a persone o cose che possono essere causati dalla circolazione dei veicoli.

Nel caso del trattore agricolo ci sono delle differenze rispetto agli altri veicoli, che vedono la presenza di una tariffa fissa e l’impossibilità di avvalersi del meccanismo bonus/malus.

Infatti, il contratto di assicurazione del trattore agricolo prevede un impegno da parte delle compagnie di assicurazione, entro un certo limite, definito massimale di garanzia, che vede risarcire il danno a terzi a causa degli eventuali danni provocati dalla circolazione del veicolo.

Mentre il conducente del mezzo, che è responsabile del sinistro, non viene considerato come terzo danneggiato, non beneficiando pertanto del risarcimento.

Ci sono poi delle tipologie diverse di contratti assicurativi:

  • Quando si tratta di macchina agricola semovente a 2 assi, questa deve essere assicurata in maniera obbligatoria;
  • Quando si tratta di macchine agricole trainanti rimorchi con una massa complessiva inferiore a 1,5 t, questi vengono considerati parte integrante del mezzo, per cui è sufficiente assicurare solo il trattore;
  • Quando la massa complessiva dei rimorchi risulti superiore a 1,5 t, in questo caso la copertura assicurativa si deve estendere anche al traino.

3–Guidare un trattore agricolo

Ai sensi dell’art. 73, comma 5. Del D.Lgs. 81/08, chi utilizza trattori agricoli, deve essere in possesso di una specifica e adeguata formazione, così da utilizzare il mezzo in maniera idonea e sicura.

L’abilitazione per il  trattore  agricolo si consegue con corsi che possono essere organizzati da enti pubblici, come Regioni e Province autonome, Ministero del Lavoro o INAIL, ma anche da associazioni datoriali, ordini professionali o enti privati accreditati.

Il corso prevede sia lezioni teoriche sia esercitazioni pratiche: tre moduli, uno giuridico, uno tecnico e uno pratico (due pratici se si abilita anche al trattore a cingoli) per i quali è prevista una verifica finale.

L’abilitazione conseguita avrà validità di 5 anni e il rinnovo prevede un corso di aggiornamento di almeno 4 ore.

Il patentino per il trattore agricolo è obbligatorio per chiunque ne faccia utilizzo, quindi anche pensionati, familiari o collaboratori che provengono da altri settori lavorativi o chiunque collabori con un’azienda agricola pur non facendone direttamente parte.

4–La scelta degli pneumatici

Saper scegliere le gomme per il trattore agricolo è un passaggio importante soprattutto per garantire la sicurezza del mezzo e quindi del lavoratore.

Le gomme adatte ai trattori sono generalmente costituite da un rivestimento esterno e al loro interno hanno una camera che contiene aria.

Bisogna anche sapere quale livello di pressione è più adatto, per cui bisogna prima controllare sul libretto del trattore agricolo.

Il giusto pneumatico aiuta a:

  • Garantire la direzione corretta del mezzo;
  • Sostenere la trattrice e ammortizzare i colpi;
  • Consentire la giusta aderenza a terra, comfort e sicurezza durante il lavoro;
  • Ridurre il rischio di impantanarsi in caso di pioggia o terreno bagnato;
  • Risparmiare carburante.

Le gomme da trattore agricolo si differenziano tra quelle di tipo radiale, ovvero con le tele disposte in diagonale, fornendo al mezzo grande stabilità e poche vibrazioni, e quelle con strutture diagonali che invece sono meno rumorose e assicurano un maggiore comfort poiché hanno le fibre di rinforzo indirizzate nella direzione di marcia.

5–La revisione

Questo è un aspetto abbastanza complesso e ha visto il succedersi di norme spesso difficili da mettere in pratica.

Nello specifico, riguardo la revisione del trattore agricolo bisogna tenere presente diversi aspetti:

  • Verificare l’efficienza del mezzo e la sicurezza nella circolazione su strada (impianti di frenatura, sterzo, segnalazione visiva, acustica e di illuminazione;
  • Considerare l’aspetto che si riferisce alla sicurezza sul lavoro (protezione in caso di ribaltamento, le protezioni delle parti in movimento o di quelle sottoposte a temperatura e pressione elevata, la facilità di accesso o discesa dal posto di guida).

Finalmente con un decreto attuativo è stata regolamentata e categorizzata la revisione dei mezzi agricoli, i quali vengono suddivisi per fasce temporali di immatricolazione e le relative tempistiche entro le quali effettuare la revisione.


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 con il suo TEAM ed i suoi ESPERTI  in innovazione aziendale, welfare e incentivi fiscali e finanziari è al fianco di qualsiasi tipo d’impresa in un percorso di crescita personalizzato. Da sempre Ramses Group finalizza i suoi  progetti alla sostenibilità aziendale e a valorizzare  le capacità e le competenze interne, le innovazioni relative a ciascun settore di attività e gli strumenti finanziari utilizzabili e realizzabili sulle singole realtà.

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Dott. Alfredo Castiglione – Tributarista – Revisore Legale
Presidente RAMSES GROUP
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Dott.ssa Lucia Di Paolo – Commercialista – Revisore Legale
Direttore RAMSES GROUP
cell 349 4734793 dipaololucia@gmail.com

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