RAMSES GROUP NEWS n. 661 – 8 maggio 2024
Fotovoltaico, c’è l’accordo sui pannelli in agricoltura
Dopo intense discussioni tra i tecnici che hanno preso tutto il weekend, è stato raggiunto un accordo, seppur limitato, riguardante il divieto di nuove installazioni di impianti fotovoltaici su suolo agricolo. Questo provvedimento fa parte del decreto emergenziale per l’agricoltura, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri e firmato dal Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Tale misura, inizialmente non concordata con il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha suscitato notevoli critiche dalle associazioni di categoria, come Italia Solare ed Elettricità Futura, per le implicazioni negative sullo sviluppo delle energie rinnovabili.
Nonostante le divergenze, i due ministeri hanno trovato un accordo, come riportato dal ministro Lollobrigida durante la conferenza stampa: «Con il provvedimento mettiamo fine all’installazione selvaggia di fotovoltaico a terra e interveniamo con pragmatismo salvaguardando alcune aree».
Il compromesso raggiunto prevede la sospensione dell’installazione di pannelli su terreni agricoli produttivi, ma permette il progresso delle rinnovabili in aree non agricole, come cave dismesse, terreni gestiti da Ferrovie dello Stato o da enti aeroportuali, e anche entro i 500 metri da impianti industriali o stabilimenti produttivi. È concesso il via libera a nuovi impianti green anche nelle zone adiacenti alle autostrade, entro un raggio di 300 metri, e nei siti dove sono già presenti impianti per rinnovamenti o modifiche senza ulteriore occupazione di suolo.
Con la riformulazione, cui hanno lavorato i tecnici, vengono poi salvaguardati i procedimenti già autorizzati, ma «servirà una procedura per valutare cosa includere e cosa no» spiega al termine del Cdm Pichetto Fratin dopo aver chiarito che con il decreto vengono salvaguardati anche gli investimenti previsti nel Pnrr, in particolare quelli legati alle comunità energetiche rinnovabili (Cer). Lo stop, si legge infatti nel Dl, «non si applica nel caso in cui gli impianti con moduli a terra siano oggetto di configurazioni di autoconsumo e Cer». Nulla toglie, assicura poi l’esponente di Forza italia, «al fatto che il Pniec al 2030 rimanga lo stesso con un obiettivo di rinnovabili sul fronte solare di circa 38 gigawatt». Che, nei piani del Mase, dovrebbero arrivare dal fotovoltaico nelle aree agricole, con un’occupazione dello 0,35% della superficie agricola totale.
Fonte
Sole 24 ore
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