Riqualificazione dell’area di crisi industriale del Sistema locale del lavoro di Terni – Legge 181/1989 – IN ARRIVO dal 6 giugno 2023

RAMSES GROUP NEWS n. 550 – 18 maggio 2023

Presentazione domande di agevolazione dal 6 giugno 2023 e sino alle ore 12.00 del 18 luglio 2023

Le domande di agevolazione per la selezione di iniziative imprenditoriali nel territorio dell’area di crisi industriale complessa “Sistema locale del lavoro di Terni” devono essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 06/06/2023 e sino alle ore 12,00 del 18/07/2023. Lo ha previsto il MIMIT con la circolare Direttoriale 4 maggio 2023 n. 1422. Il Progetto è finalizzato al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale nel territorio dei Comuni appartenenti all’area di crisi industriale complessa del Sistema locale del lavoro di Terni.

Il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha pubblicato la circolare Direttoriale 4 maggio 2023 n. 1422 riguardante l’avviso pubblico per la selezione di iniziative imprenditoriali nel territorio dell’area di crisi industriale complessa “Sistema locale del lavoro di Terni” tramite ricorso al regime di aiuto di cui alla legge n. 181/1989.

L’avviso è stato adottato nell’ambito dell’attuazione del «Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa del sistema locale del lavoro di Terni» con Accordo di programma sottoscritto in data 30 marzo 2018 tra Ministero dello sviluppo economico, Agenzia nazionale delle politiche attive lavoro – ANPAL, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Regione Umbria, Comune di Terni, Comune di Narni, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia, registrato dalla Corte dei Conti in data 24/04/2018 n. 1-255. Con Atto integrativo del 9 agosto 2022, registrato dalla Corte dei Conti al n. 1262 del 30 dicembre 2022, la durata dell’Accordo di programma è stata prorogata di 36 mesi sino al 30 marzo 2024.

Finalità del progetto

Il Progetto è finalizzato al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale nel territorio dei Comuni appartenenti all’area di crisi industriale complessa del Sistema locale del lavoro di Terni.

Nello specifico, l’elenco dei Comuni dell’area di crisi industriale complessa è riportato nell’allegato n.1 dell’Avviso.

Chi può presentare le domande

Le domande di agevolazione devono essere presentate da imprese già costituite in forma di società di capitali; possono altresì presentare domanda di agevolazione le società cooperative e le società consortili.

Sono inoltre ammesse le reti di imprese, costituite da un minimo di 3 ed un massimo di 6 imprese, mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal regolamento (UE) n. 651/2014. Il finanziamento agevolato concedibile non può essere inferiore al 20% degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono determinati in relazione all’ammontare del finanziamento agevolato, nei limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER.

Come presentare le domande

Le domande di agevolazione devono essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.a. – Invitalia, a pena di invalidità, secondo le modalità e i modelli indicati nell’apposita sezione dedicata alla legge n. 181/1989 del sito internet dell’Agenzia medesima (www.invitalia.it) complete degli allegati indicati.

Le domande di agevolazione devono essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 06/06/2023 e sino alle ore 12,00 del 18/07/2023.

Risorse finanziarie

Il MIMIT mette a disposizione 14.757.050,74 euro – al lordo del compenso spettante a Invitalia in qualità di soggetto gestore – per la concessione delle agevolazioni per la riconversione e la riqualificazione dell’area di crisi industriale complessa di Terni.

La misura sarà concessa nella forma di:

  • contributo in conto impianti;
  • contributo diretto alla spesa;
  • finanziamento agevolato entro determinati limiti.

Area di crisi di Terni. Destinatari degli aiuti

La domanda di agevolazione potrà essere presentata da:

  • imprese già costituite in forma di società capitali;
  • società cooperative e società consortili;
  • reti di imprese, costituite da un minimo di 3 ed un massimo di 6 imprese entro i limiti delle intensità massime di aiuto del Regolamento Generale di Esenzione per Categoria c.d. “GBER”.

La misura è rivolta ai seguenti comuni Umbri dell’area di crisi industriale complessa: Acquasparta, Amelia, Arrone, Avigliano Umbro, Calvi dell’Umbria, Ferentillo, Giove, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montefranco, Narni, Otricoli, Penna in Teverina, Polino, San Gemini, Stroncone e il comune laziale di Configni in provincia di Rieti.

Progetti

I progetti devono essere finalizzati al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale.

In particolare, le iniziative devono realizzare:

  • programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale e da progetti per la formazione del personale, in grado di sostenere l’economia locale e tracciare traiettorie di sviluppo sostenibile;
  • programmi occupazionali finalizzati a mantenere o ad incrementare il numero degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.

Modalità di presentazione delle domande

Le imprese interessate potranno presentare le domande a partire dalle ore 12:00 del 6 giugno e fino alle ore 12:00 del 18 luglio 2023.

L’istanza potrà essere presentata online sul sito dell’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.a. – Invitalia.

Le domande saranno valutate in base all’ordine conseguito in graduatoria.

Al termine dell’istruttoria, le istanze valutate positivamente saranno ammesse fino a concorrenza delle risorse disponibile.

Allegati

Cosa finanzia

Sono ammissibili alle agevolazioni le iniziative che:

  • prevedano la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione di processo e l’innovazione dell’organizzazione, progetti per la formazione del personale e, nel caso di programmi di investimento con spese ammissibili di importo superiore a 5 milioni di euro, progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, con spese complessive ammissibili non inferiori a 1 milione di euro; nel caso di programma d’investimento presentato nella forma del contratto di rete, i singoli programmi d’investimento delle imprese partecipanti alla rete devono prevedere spese ammissibili complessive non inferiori a 400.000,00 euro;
    • comportino un incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.

Le agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse, anche in combinazione tra loro, nella forma del contributo in conto impianti, del contributo alla spesa e del finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal regolamento (UE) n. 651/2014 (“Regolamento GBER”). Il finanziamento agevolato concedibile non può essere inferiore al 20 per cento degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono determinati in relazione all’ammontare del finanziamento agevolato.

Come funziona

Gli adempimenti tecnici e amministrativi riguardanti l’istruttoria delle domande, la concessione e l’erogazione delle agevolazioni sono affidati al Soggetto gestore Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia, al quale vanno indirizzate le domande di accesso alle agevolazioni.

L’accordo di programma è  finalizzato a consolidare le produzioni e la ricerca nel settore della chimica verde in coerenza con gli obiettivi regionali di “specializzazione intelligente”, alla promozione delle imprese resilienti e della filiera metallurgica e agro alimentare che promuovono processi nell’ambito della manifattura intelligente e della riqualificazione energetica, a orientare e sostenere le PMI del settore manifatturiero verso specializzazioni a maggiore valore aggiunto, migliorando la compatibilità ambientale delle proprie produzioni, ad agevolare il reimpiego dei lavoratori appartenenti a uno specifico bacino di riferimento, alla promozione di azioni formative e scientifiche a supporto della imprenditoria locale, a potenziare l’infrastrutturazione digitale e logistica delle aree industriali. 

Nel PRRI, la cui attuazione è affidata a Invitalia in base alla vigente normativa in materia di riconversione e riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale complessa, sono previsti gli interventi di rispettiva competenza dei soggetti sottoscrittori dell’Accordo, che prevedono: 

  • la promozione di iniziative imprenditoriali in grado di sostenere l’economia locale e tracciare traiettorie di sviluppo sostenibile, incentivando gli investimenti volti a migliorare l’efficienza  energetica, la sostenibilità ambientale, i principi dell’economia circolare, orientare il settore manifatturiero verso specializzazioni a maggior valore aggiunto;
  •  la promozione e attuazione di servizi e misure di politica attiva, con particolare riferimento ai percorsi di riqualificazione e aggiornamento delle competenze, mirati al reimpiego di lavoratori appartenenti a uno specifico bacino, attraverso la cooperazione di tutti i soggetti competenti e l’integrazione delle risorse disponibili.

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato quasi 15 milioni di euro per la riconversione e la riqualificazione dell’area di crisi industriale complessa di Terni  con l’obiettivo di rilanciare le attività industriali della zona, salvaguardare l’occupazione e attrarre nuovi investimenti.

La misura, oltre alla città di Terni, interessa i comuni umbri di Acquasparta, Amelia, Arrone, Avigliano Umbro, Calvi dell’Umbria, Ferentillo, Giove, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montefranco, Narni, Otricoli, Penna in Teverina, Polino, San Gemini, Stroncone e il comune laziale di Configni in provincia di Rieti.

Possono accedere al bando le imprese già costituite in forma di società di capitali; possono altresì presentare domanda di agevolazione le società cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile e le società consortili di cui all’art. 2615-ter del codice civile. Sono inoltre ammesse le reti di imprese, costituite da un minimo di 3 ed un massimo di 6 imprese, mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.

Le iniziative imprenditoriali devono prevedere:

a.   la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale e da progetti per la formazione del personale, in grado di sostenere l’economia locale e tracciare traiettorie di sviluppo sostenibile;

b.   la realizzazione di programmi occupazionali finalizzati a mantenere o ad incrementare il numero degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento. Nel caso di domande presentate da reti di impresa il mantenimento o l’incremento occupazionale dovrà essere garantito da ciascuna impresa partecipante alla rete.

Spese ammissibili di importo non inferiore a euro 1.000.000,00 (unmilione/00). Nel caso di programma d’investimento presentato da reti di imprese i singoli programmi d’investimento delle imprese partecipanti alla rete devono prevedere spese ammissibili complessive non inferiori a euro 400.000,00 (quattrocentomila/00). 

LINK UTILI

Ministero delle Imprese e del Made in Italy, circolare direttoriale 04/05/2023, n. 1422

Caratteristiche delle iniziative imprenditoriali e settori di attività ammissibili 

1. Le iniziative imprenditoriali devono prevedere la realizzazione di: 

a. programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale e da progetti per la formazione del personale, in grado di sostenere l’economia locale e tracciare traiettorie di sviluppo sostenibile;

 b. programmi occupazionali finalizzati a mantenere o ad incrementare il numero degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento. Nel caso di domande presentate da reti di impresa ai sensi del precedente punto A.5 il mantenimento o l’incremento occupazionale dovrà essere garantito da ciascuna impresa partecipante alla rete.

2. In attuazione di quanto previsto dall’articolo 7, comma 10, del decreto 24 marzo 2022 e del punto 7.16 della circolare 16 giugno 2022, le imprese che intendono realizzare iniziative imprenditoriali che rivestono carattere di ecosostenibilità possono richiedere le agevolazioni ai sensi della sezione 3.13 del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”, recante misure di sostegno agli investimenti verso una ripresa sostenibile. A tal fine il Soggetto gestore verifica il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (DNSH), con le modalità definite dalla circolare del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello sviluppo economico 28 marzo 2022, n. 120820. 

3. Le iniziative imprenditoriali debbono prevedere programmi di investimento con spese ammissibili di importo non inferiore a euro 1.000.000,00 (unmilione/00). Nel caso di programma d’investimento presentato da reti di imprese di cui al punto A.5, i singoli programmi d’investimento delle imprese partecipanti alla rete devono prevedere spese ammissibili complessive non inferiori a euro 400.000,00 (quattrocentomila/00).

 4. Sono ammesse le iniziative imprenditoriali inerenti alle attività individuate come ammissibili dalla normativa di riferimento indicata al precedente punto A.4. 

5. Sono considerate prioritarie le attività economiche dettagliate nella griglia di valutazione di cui all’allegato n. 2.

  Risorse finanziarie disponibili 

1. L’ammontare complessivo delle risorse per la concessione delle agevolazioni di cui al presente Avviso è di euro 14.757.050,74 (quattordicimilionisettecentocinquantasettemilaecinquanta/74) a valere sulle risorse della legge n. 181/1989 assegnate dall’Accordo di programma, al lordo dei rimborsi spettanti al Soggetto gestore.

 2. Come previsto al comma 3 dell’art. 4 dell’Atto Integrativo, si procede contestualmente allo scorrimento delle iniziative già presenti nella graduatoria relativa all’Avviso emanato con Circolare 24 aprile 2018 n. 186916, ma non finanziate per esaurimento del plafond originariamente assegnato. A seguito della conclusione delle attività di valutazione di cui al citato Avviso, l’ammontare delle risorse disponibili potrebbe essere rideterminato al ribasso per soddisfare una richiesta di agevolazione presente in graduatoria con “valutazione sospesa per mancanza di fondi”.

 3. L’importo succitato potrà per contro essere incrementato in caso di reinvenienza di ulteriori risorse nell’ambito della gestione dell’Accordo di Programma

Obblighi dei soggetti beneficiari 

1. I soggetti beneficiari, oltre agli altri obblighi previsti dalla normativa di cui al punto A.4,

si impegnano a: 

a. concludere, entro il dodicesimo mese successivo alla data di ultimazione del programma di investimento, il programma occupazionale proposto. Nel caso di decremento dell’obiettivo occupazionale nei limiti del 50% di quanto previsto, le agevolazioni sono proporzionalmente revocate. Per decrementi superiori al 50% la revoca è totale; 

b. procedere, nel caso in cui sia previsto un incremento occupazionale, nell’ambito del rispettivo fabbisogno di addetti e previa verifica della sussistenza dei requisiti professionali, prioritariamente all’assunzione dei lavoratori residenti nel territorio ove viene localizzato l’investimento che risultino percettori di interventi di sostegno al reddito, ovvero risultino disoccupati a seguito di procedure di licenziamento collettivo e, successivamente, all’assunzione dei lavoratori delle aziende del territorio di riferimento coinvolte dai tavoli di crisi attivi presso il MIMIT. 

2. In caso di agevolazioni richieste ai sensi della Sezione 3.13 del Quadro temporaneo (Sostegno agli investimenti per una ripresa sostenibile) di cui al precedente punto C.2, i soggetti beneficiari, si impegnano affinché le iniziative da agevolare non arrechino un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell’articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852 (principio “non arrecare un danno significativo” – DNSH) e risultino conformi alla normativa ambientale nazionale e unionale applicabile nonché a quanto prescritto dalla circolare RGSMEF n. 32 del 30 dicembre 2021.

  Agevolazioni concedibili 

1. Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal regolamento (UE) n. 651/2014 (cosiddetto “Regolamento GBER”). Il finanziamento agevolato concedibile non può essere inferiore al 20% degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono determinati in relazione all’ammontare del finanziamento agevolato, nei limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER.

2. In caso di programmi di investimento presentati ai sensi di quanto previsto al punto C.2, le agevolazioni sono concesse nei limiti di quanto previsto dal punto 89, lettera d) del Quadro temporaneo (Sezione 3.13 – Sostegno agli investimenti per una ripresa sostenibile) e comunque dell’importo, in termini nominali e indipendentemente dalla forma di aiuto individuata, previsto dal citato punto 89, lettere a) ed e). 

3. La somma del finanziamento agevolato, del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 75% degli investimenti e delle spese ammissibili relative alle spese di consulenza, a quelle degli eventuali progetti di innovazione di processo e di innovazione dell’organizzazione e per la formazione del personale e a quelli di ricerca e sviluppo sperimentale. 

4. I programmi di investimento produttivo proposti da Grandi Imprese possono essere ammessi alle agevolazioni anche alle condizioni ed entro i limiti previsti dal regolamento (UE) n. 1407/2013 sugli aiuti “de minimis”. 

5. Alle singole erogazioni del contributo in conto impianti e dell’eventuale contributo diretto alla spesa viene operata una ritenuta, in aggiunta a quella prevista dalla normativa di riferimento, sino a concorrenza del 3% della spesa ammissibile. Tale ritenuta viene erogata al verificarsi delle seguenti condizioni: 

a. accertamento del regolare completamento del programma degli investimenti e integrale conseguimento dell’obiettivo occupazionale; 

b. assunzione prioritaria di personale del bacino di riferimento di cui al punto E-1-B, salvo che il beneficiario dimostri di non aver potuto individuare le professionalità idonee nel bacino di riferimento per cause a esso non imputabili. 

Modalità e termini di presentazione delle domande di agevolazione 

1. Le domande di agevolazione debbono essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.a. – Invitalia, a pena di invalidità, secondo le modalità e i modelli indicati nell’apposita sezione dedicata alla legge n. 181/1989 del sito internet dell’Agenzia medesima (www.invitalia.it) complete degli allegati ivi indicati. 

2. Le domande di agevolazione debbono essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 06/06/2023 e sino alle ore 12,00 del 18/07/2023.

Criteri di valutazione 

1. Al termine della verifica della sussistenza dei requisiti per l’accesso alle agevolazioni di tutte le domande presentate, e comunque entro 30 giorni dal termine finale indicato al punto G.2, è predisposta, con le modalità descritte nell’allegato n. 2 al presente Avviso e sulla base delle risorse finanziarie disponibili, la graduatoria di ammissione alla fase di valutazione istruttoria. 

2. Le domande sono avviate alla fase di valutazione istruttoria secondo l’ordine conseguito in graduatoria e sono valutate secondo le modalità e i criteri di cui all’art. 10 del decreto e al punto 10 della circolare. Le domande valutate positivamente sono ammesse alle agevolazioni fino a concorrenza delle risorse disponibili.

 3. Le domande di agevolazione presentate a valere sulla sezione 3.13 del Quadro temporaneo che, a seguito della formazione della graduatoria di cui al punto H.1, risultino prive di copertura finanziaria potranno accedere alla fase di valutazione istruttoria, a seguito di eventuale scorrimento della graduatoria, se ammissibili ai sensi del Regolamento GBER o del regolamento de minimis.

LINK UTILI

Ministero delle Imprese e del Made in Italy, circolare direttoriale 04/05/2023, n. 1422

Fonte Ipsoa

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