RAMSES GROUP Finanza agevolata e consulenza a misura di azienda: analizziamo le necessità della tua azienda per individuare le giuste risorse

RAMSES GROUP NEWS n. 270 – 1 febbraio 2022 

Con RAMSES GROUP Finanza agevolata il SUCCESSO E’ GARANTITO

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Sintesi delle principali opportunità di Finanza agevolata: Bandi, crediti d’imposta, finanziamenti a fondo perduto, incentivi e agevolazioni disponibili al 2022

Bando Accordi per l’innovazione: 1 miliardo dal PNRR

Sta per essere pubblicato il nuovo bando nazionale dedicato a finanziare progetti di ricerca e sviluppo sperimentale di grande dimensione attraverso lo strumento degli Accordi per l’innovazione. Le risorse disponibili sul PNRR ammontano a 1 miliardo di euro.

La misura finanzia attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (materiali avanzati e nanotecnologia; fotonica e micro/nano elettronica; sistemi avanzati di produzione; tecnologie delle scienze della vita; intelligenza artificiale; connessione e sicurezza digitale).

Chi sono i beneficiari

La partecipazione è aperta sia alle pmi che alle grandi imprese, anche in partnership fra loro o con organismi di ricerca (max 5 soggetti).
I progetti congiunti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.
Ciascun proponente deve sostenere almeno il 10% dei costi se grande impresa, il 5% negli altri casi.

Cosa finanzia il Bando Accordi per l’Innovazione

I progetti devono essere finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle seguenti aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione Horizon Europe:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
  • Sistemi circolari

Qual è l’agevolazione

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto, e di un eventuale quota di finanziamento agevolato, nel limite massimo dell’intensità d’aiuto pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale.

Nel caso il progetto sia realizzato in forma congiunta tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, una maggiorazione del contributo diretto alla spesa fino al 10% per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino al 5% per le grandi imprese.

Come si presenta la domanda

Per quest’anno è prevista l’apertura di due sportelli per la presentazione delle domande sul bando Accordi Innovazione, il primo atteso per il mese di marzo. La procedura di valutazione prevede una fase negoziale con il Ministero.

E’ prevista una procedura di valutazione a carattere negoziale: il Ministero dello Sviluppo Economico ricevuta la proposta progettuale trasmette copia della proposta alla regione o alle regioni interessate allo scopo di acquisire una manifestazione d’interesse rispetto alla proposta progettuale e alla volontà di cofinanziare i progetti di ricerca e sviluppo.

MISE. Finanziamento a tasso agevolato e contributo a fondo perduto per progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare negli ambiti del Green New Deal italiano

DECRETO MISE


 Area Geografica: 
Italia

 Scadenza: BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2023

 Beneficiari: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

 Settore: Servizi/No Profit, Pubblico, Industria, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare

 Spese finanziate: Consulenze/Servizi, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari

 Agevolazione: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

DESCRIZIONE COMPLETA DEL BANDO

L’intervento del Fondo per la crescita sostenibile (FCS) definito con il decreto Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 1° dicembre 2021 prevede la concessione di agevolazioni finanziarie a sostegno dei progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare a sostegno delle finalità del “Green New Deal italiano”.La misura è destinata al sostegno dei progetti di imprese ammesse ai finanziamenti agevolati Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), e prevede la concessione di contributi a sostegno delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le PMI, di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo.

Soggetti beneficiari

Imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.I soggetti beneficiari possono presentare programmi anche congiuntamente tra loro, previa indicazione del soggetto capofila e fermo restando un importo progettuale a carico di ciascuna impresa partecipante di valore non inferiore a euro 3.000.000,00.

Contratti di sviluppo: per il 2022 in arrivo 2,2miliardi

Sale a 2,2 miliardi di euro la dotazione finanziaria disponibile per i Contratti di Sviluppo, lo strumento di Invitalia dedicato a sostenere progetti di investimento di grande dimensione su tutto il territorio nazionale e con un impatto positivo sull’occupazione.

Ai 450 milioni di euro stanziati nella legge di bilancio 2022 si aggiungono ora le risorse previste dal PNRR. Sono disponibili 750 milioni di euro per progetti d’investimento legati alla digitalizzazione, innovazione e competitività delle filiere del made in Italy e 1 miliardo di euro per rafforzare gli investimenti, anche in ricerca e innovazione, sulle principali filiere della transizione ecologica, favorendo anche i processi di riconversione industriale con la costruzione di Gigafactory per realizzare batterie e pannelli fotovoltaici e per l’eolico.

L’obiettivo è di realizzare almeno 40 nuovi progetti d’investimento su tutto il territorio nazionale nei settori: automotive, microelettronica e semiconduttori, metallo ed elettromeccanica, chimico-farmaceutico, turismo, design, moda e arredo, agroindustria e tutela ambientale

Le novità 2022

Sono inoltre entrate in vigore ulteriori modifiche alla normativa dei Contratti di sviluppo che comporteranno, una semplificazione dell’iter amministrativo e una revisione dei criteri di attivazione della procedura “fast track”.

I  numeri dei Contratti di Sviluppo

Nel 2021 Invitalia ha concesso oltre 316 milioni di euro per 24 contratti di sviluppo attivando investimenti complessivi per 1,14 miliardi di euro: si tratta di interventi di ampliamento e di evoluzione tecnologica, spesso in linea con i criteri di Industria 4.0, e di attività di ricerca e sviluppo.Complessivamente in nove anni sono stati finanziati 200 progetti complessivamente con il contratto di sviluppo, per un ammontare di 3,1 miliardi di agevolazioni a fronte di  7,2 miliardi di euro di investimenti.

Cosa finanziano i Contratti di Sviluppo

I Contratti devono riguardare programmi di sviluppo 

  • industriale;
  • turistico;
  • per la tutela ambientale.

Possono prevedere uno o più progetti di investimento ed essere correlati da progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per programmi di 

Gli investimenti possono riguardare:

  • la creazione di una nuova unità produttiva,
  • l’ampliamento di un’unità produttiva esistente,
  • la riconversione di un’unità produttiva esistente,
  • la  ristrutturazione di un’unità produttiva esistente,,
  • nonché l’acquisizione di un’unità produttiva ubicata in un’area di crisi.

I programmi agevolabili devono avere un importo minimo di 20 milioni di euro (per le attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli si scende a 7,5 milioni).

Qual è l’agevolazione

Le agevolazioni sono concesse in diverse forme, anche in combinazione tra loro, quali: finanziamento agevolato, contributo in conto interessi, contributo in conto impianti e contributo diretto alla spesa.

L’entità dell’incentivo è definito in fase di negoziazione sulla base della tipologia dei progetti, della localizzazione, e della dimensione dell’impresa.

Come si partecipa

Le domande possono essere presentate ad Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A, accedendo alla piattaforma dedicata disponibile online.
L’intervento è aperto a sportello.

Contratti di filiera: pronti 1,2 miliardi di euro

Il ministro per le politiche agricole Patuanelli ha annunciato la firma del decreto che disciplina  i Contratti di Filiera. Le risorse a disposizione ammontano a 1,2 miliardi di euro, di cui 350 saranno utilizzati per lo scorrimento delle graduatorie del bando precedente e 850 milioni di euro per le nuove domande.

Il decreto rappresenta la base per l’emanazione dei provvedimenti attuativi, indicando modalità di finanziamento, l’iter istruttorio e la procedura di valutazione per la selezione dei progetti.

I Contratti di Filiera

I contratti di filiera, secondo lo schema del bando 2017, finanziano progetti di investimento di importo compreso tra 4 e 50 milioni di euro, per la realizzazione delle seguenti tipologie di interventi ammissibili:

  • a) investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;
  • b) investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e la commercializzazione di prodotti agricoli;
  • c) investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli;
  • d) partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità;
  • e) misure promozionali a favore dei prodotti agricoli;
  • f) progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo.

Le agevolazioni concedibili sono articolate nella forma di contributo in conto capitale e di finanziamento agevolato, subordinate alla concessione di un finanziamento bancario.

I beneficiari finali sono le imprese che concorrono direttamente alla produzione, raccolta, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (agroalimentari, ittici, forestali e florovivaistici) e le imprese che forniscono servizi e mezzi di produzione.Si attende a breve la pubblicazione del bando.

In arrivo i Distretti del Cibo

Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali promuove la creazione e il consolidamento dei distretti del cibo.

Chi può accedere

Possono presentare domanda i rappresentanti dei Distretti del Cibo individuati dalle Regioni.
Possono beneficiare degli aiuti le imprese, le società cooperative e le reti di imprese che operano nel settore agricolo e agroalimentare, le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli, le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione (ad alcune condizioni) e i distretti.

Cosa finanzia

Il Contratto di distretto si propone di promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari.

I programmi di investimento dovranno avere importo compreso tra 4 milioni e 50 milioni di euro.

L’agevolazione

L’agevolazione prevista consiste in un contributo in conto capitale fino al 50% per investimenti e al 100 % per le attività di ricerca.Il bando è in apertura

Al via il Fondo Impresa Donna

Il Fondo Impresa Donna è lo strumento dedicato a incentivare l’avvio di nuove attività imprenditoriali e la realizzazione di progetti innovativi, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

Chi può partecipare

L’accesso è riservato alle imprese femminili, di micro e piccola dimensione, con sede sul territorio nazionale, ovvero:

  • società cooperative e di persone in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60% dei componenti la compagine sociale;
  • società di capitali le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne;
  • imprese individuali con titolare donna;
  • le lavoratrici autonome.

I vantaggi

Le imprese costituite da meno di 12 mesi (e in fase di start up) possono beneficiare di un contributo a fono perduto dal 50% all’80% delle spese ammissibili per un investimento massimo di 250 mila euro.

Le imprese costituite da almeno 12 mesi e da non più di 5 anni beneficiano invece di un’agevolazione che copre fino all’80% delle spese, per il 50% come contributo a fondo perduto e il restante 50% in forma di finanziamento tasso zero, per un investimento massimo di 400 mila euro.

Cosa finanzia il Fondo Impresa Donna

Il Fondo Impresa Donna consentirà di finanziare le spese relative a:

  • l’acquisto di impianti e macchinari nuovi,
  • i costi relativi a immobilizzazioni immateriali,
  • servizi in cloud,
  • le spese del personale  dipendente (assunto  dopo la data di presentazione della domanda),
  • e le esigenze di capitale circolante.

Il finanziamento iniziale del Fondo Impresa Donna è pari a 40 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno altri 400 milioni di euro dal PNRR.

Le scadenze

L’apertura dei termini per la presentazione delle domande è attesa a breve.

Superbonus 80% per Alberghi e Strutture ricettive

Con il  DECRETO LEGGE  6/11/2021  N. 152   è stato introdotto un nuovo Superbonus 80% per gli Alberghi e le Strutture Ricettive accompagnato da un fondo perduto fino al 50%.

Si tratta di una agevolazione prevista dal PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Misura M1C3, investimento 4.2.1) per favorire un importante comparto per l’economia italiana, duramente colpito dalla crisi legata alla pandemia.

BENEFICIARI

  • Possono accedere a queste agevolazioni:
  • Imprese alberghiere
  • Strutture che svolgono attivita’ agrituristica
  • Strutture ricettive all’aria aperta,
  • Imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici.

AGEVOLAZIONE

Contributo in credito di imposta fino all’80% delle spese ammissibili

Contributo a fondo perduto fino al 50% fino ad un massimo di 100.000 euro.

Il contributo a fondo perduto e’ riconosciuto per un importo massimo pari a 40.000 euro che puo’ essere aumentato anche cumulativamente:
a) fino ad ulteriori 30.000 euro, qualora l’intervento preveda una quota di spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15% cento dell’importo totale dell’intervento;
b) fino ad ulteriori 20.000 euro, qualora l’impresa o la societa’ abbia i requisiti previsti dall’articolo 53 del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, per l’imprenditoria femminile, per le societa’ cooperative e le societa’ di persone, costituite in misura non inferiore al 60% da giovani, le societa’ di capitali le cui quote di partecipazione sono possedute in misura non inferiore ai due terzi da giovani e i cui organi di amministrazione sono costituiti per almeno i due terzi da giovani, e le imprese individuali gestite da giovani, che operano nel settore del turismo.
A questi fini per giovani si intendono le persone con eta’ compresa tra i 18 anni e 35 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda;
c) fino ad ulteriori 10.000 euro, per le imprese la cui sede operativa e’ ubicata nei territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Gli incentivi sono cumulabili, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attivita’ produttive, non porti al superamento del costo sostenuto per gli interventi.

E’ possibile richiedere un’anticipazione del 30% del fondo perduto a fronte di fidejussione.

Per le spese ammissibili inerenti al medesimo progetto non coperte da questi incentivi e’ possibile fruire anche del finanziamento a tasso agevolato del Fondo nazionale per l’efficienza energetica a condizione che almeno il 50% di tali costi sia dedicato agli interventi di riqualificazione energetica.

Il credito d’imposta e’ utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dall’anno successivo a quello in cui
gli interventi sono stati realizzati.

Il credito d’imposta e’ cedibile, in tutto o in parte, con facolta’ di successiva cessione ad altri soggetti, comprese le banche e gli altri intermediari finanziari. Il credito d’imposta e’ usufruito dal cessionario con le stesse modalita’ con le quali sarebbe stato utilizzato dal soggetto cedente.Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito.

Patent Box, cambiano le regole

Cambia ancora il Patent Box. Dopo la recente revisione con il decreto Fiscale, il testo è stato ulteriormente modificato con la Legge di Bilancio 2022: viene confermato lo stop al vecchio regime, ora sostituito da una maxi deduzione per i costi immateriali di ricerca.

Il Governo  va a semplificare la normativa del Patent Box, di fatto sostituendolo con una maggiorazione del 110% (nella prima versione era al 90%)  dei costi di ricerca e sviluppo per i beni intangibili ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP.

Cosa finanzia

Costi di ricerca e sviluppo in relazione a

  • software protetto da copyright;
  • brevetti industriali;
  • disegni e modelli

utilizzati direttamente o indirettamente nello svolgimento della propria attività d’impresa.
Restano esclusi i marchi d’impresa e i costi di know how.

I Vantaggi

E’ prevista una maggiorazione fiscale del 110% dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a beni immateriali giuridicamente tutelabili. La super deduzione richiede una opzione quinquennale, irrevocabile e rinnovabile.

L’agevolazione è cumulabile con il credito imposta ricerca e innovazione.

Chi ha esercitato l’opzione per il vecchio regime di patent box prima del 22 ottobre 2021 può aderire al nuovo regime di patent box previa comunicazione all’Agenzia dell’entrate.Fra gli aspetti positivi si segnala inoltre la possibilità di applicare la maggiorazione del 110% alle spese sostenute dall’ottavo periodo di imposta antecedente a quello nel quale l’immobilizzazione immateriale ottiene un titolo di privativa industriale.

Bandi PNRR | Prorogati i Contributi di Simest

Grazie ai fondi stanziati dal PNRR italiano nell’ambito del Piano NextGenerationEU è aperto uno sportello ad hoc del Fondo 394 di Simest con una dotazione di 1,2 miliardi di euro per sostenere l’internazionalizzazione delle Pmi.

Novità! Il bando è stato prorogato al 31 maggio 2022.

L’opportunità è di accedere a un finanziamento a tasso agevolato in abbinamento a un contributo a fondo perduto fino al 25%, senza garanzie.

Sono 3 le misure attivate grazie ai fondi stanziati a valere sul Piano Nazionale Ripresa e Resilienza con un focus sui temi della transizione digitale e green, partecipazione a fiere e sviluppo dell’ e-commerce.

Queste le principali novità dello Sportello Simest – PNRR

  • Invito riservato alle Pmi
  • Contributo elevato al 40% per il Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia)
  • Solo 3 Misure attive: transizione digitale e verde, partecipazione a fiere ed e-commerce
  • Si potrà presentare solo una domanda per impresa

Le Misure Attivate

TRANSIZIONE DIGITALE E VERDE

Fino a 300 mila euro per le Pmi esportatrici.
Finanzia investimenti per la transizione digitale (almeno il 50%) e per la transizione ecologica e la competitività internazionale.

PARTECIPAZIONE A FIERE INTERNAZIONALI IN ITALIA E ALL’ESTERO

Fino a 150 mila euro per la partecipazione a una fiera, mostra o missione di carattere internazionale, anche virtuale, per promuovere l’attività d’impresa sui mercati esteri o in Italia.

SVILUPPO E COMMERCE

Fino a 300 mila euro per la creazione o miglioramento di una piattaforma e-commerce. Fino a 200 mila euro per l’accesso ad market place per la commercializzazione di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano.

Come si presenta la domanda

Le domande possono essere presentate a sportello entro il 31 maggio 2022, salvo esaurimento fondi

Bandi PNRR | Economia Circolare: ci sono 600 mln di euro

Grazie ai fondi del PNRR ci sono 600 milioni di euro per la realizzazione di “progetti faro” di economia circolare promossi dalle imprese. Il 60% delle risorse sarà destinato alle Regioni del Centro sud.

Chi può partecipare

Possono presentare domanda le imprese – piccole e grandi – che esercitano in via prevalente le attività di beni e servizi e quelle di trasporto, comprese le imprese artigiane di produzione di beni, nonché le imprese che esercitano attività ausiliarie alle precedenti.

Cosa finanzia

Sono 4 gli inviti aperti e riguardano:

  • l’ ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche d. RAEE comprese pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici;
  • l’ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti in carta e cartone;
  • la realizzazione di nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti plastici (attraverso riciclo meccanico, chimico, “Plastic Hubs”), compresi i rifiuti di plastica in mare cd. “Marine litter”;
  • l’infrastrutturazione della raccolta delle frazioni di tessili pre-consumo e post consumo, ammodernamento dell’impiantistica e realizzazione di nuovi impianti di riciclo delle frazioni tessili in ottica sistemica cd. “Textile Hubs”.

Rientrano fra le spese ammesse l’acquisto di impianti e macchinari nuovi, l’acquisto del suolo, le opere murarie, i programmi informatici e i brevetti, le consulenze.

Qual è l’agevolazione

E’ prevista la concessione di un contributo a fondo perduto fino al 35 % dei costi ammissibili, con una maggiorazione del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese.

Come partecipare

Le scadenze sono così fissate:

  • invio delle domande entro il 14 febbraio 2022 per la Linea 1.2 A e B per il settore RAE e carta cartone,
  • entro il 18 febbraio per la Linea C per il riciclo della plastica
  • ed entro il 21 febbraio per la Linea D per la raccolta delle frazioni Tessili.

Bando INAIL 2021 – Contributi a Fondo perduto per progetti da realizzare nel 2022

AGEVOLAZIONE BANDO INAIL

65% a fondo perduto

Importo Minimo 5’000,00 euro Massimo 130’000,00 euro

Per i progetti Settore rifiuti
Importo Minimo 2’000,00  euro Massimo 50’000,00 euro

SETTORE AGRICOLTURA

50% a fondo perduto per i giovani agircoltori

40% a fondo perduto per la generalità delle imprese agricole

Importo Minimo 1’000,00  euro Massimo 60’000,00 euro

Nuove Imprese a Tasso Zero per Giovani e Donne

SI RIAPRIRA’ A BREVE MOMENTANEAMENTE SOSPESO 

BENEFICIARI

Le agevolazioni sono rivolte alle imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di tutte le età, su tutto il territorio nazionale.

Le imprese devono:

  • essere costituite da non più di 60 mesi
  • essere Piccole o Micro Imprese
  • essere costituite in forma di societaria
  • avere la compagine societaria composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni ovvero da donne;

Possono, altresì, richiedere le agevolazioni le persone fisiche che intendono costituire un’impresa purché esse, entro i termini indicati nella comunicazione di ammissione

Non sono ammesse agli aiuti le imprese controllate da soci controllanti imprese che abbiano cessato, nei dodici mesi precedenti la data di presentazione della richiesta, un’attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di agevolazione.

RESTO AL SUD

Cos’è

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.  È rivolto a chi ha un’età compresa tra 18 e 55 anni

A chi è rivolto

Le agevolazioni sono rivolte agli under 56* che:

·        al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), nelle isole minori marine del Centro-Nord, nonché in quelle lagunari e lacustri (guarda l’elenco delle isole)
oppure
trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria

non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017

·        non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio

·        non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento

L’incentivo si rivolge a:

·        imprese costituite dopo il 21/06/2017

·        imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni – o 120 giorni in caso di residenza all’estero – dall’esito positivo dell’istruttoria)

Fermo restando quanto sopra elencato, possono inoltre chiedere i finanziamenti:

·        i liberi professionisti ( in forma societaria o individuale ) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice Ateco non identico fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche).

SMART & START ITALIA 2020 

Pubblicati i dati di agosto 2020 della principale misura agevolativa nazionale per le nuove imprese innovative.

BENEFICIARI 

start-up innovative, iscritte nell’apposita sezione speciale del registro delle imprese,  che presentano un progetto imprenditoriale caratterizzato da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o  mirato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, e/o  finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata. Le società devono essere di piccola dimensione ed essere costituite da non più di 60 mesi. Per richiedere le agevolazioni non sarà necessario aver già costituito la società.

TERRITORIALITA’

Le agevolazioni Smart&Start Italia sono riservate alle startup innovative localizzate su tutto il territorio nazionale.

LA BUSINESS IDEA dovrà avere caratteristiche tecnologiche e innovative, oppure sviluppare prodotti, servizi o soluzioni nel mondo dell’economia digitale, o valorizzare economicamente i risultati del sistema della ricerca.

L’AGEVOLAZIONE consiste in un mutuo senza interessi per la copertura dei costi di investimento e di gestione legati all’avvio del progetto proposto. 


Per le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, è previsto un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo.

Bonus formazione 4.0, si avvicina il capolinea

La legge di Bilancio 2022 non prevede la proroga del termine di validità del bonus formazione 4.0. L’agevolazione quindi  resta operativa fino al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2022. Il credito d’imposta varia in base alla dimensione aziendale ed è aumentato al 60% per tutte le imprese nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati.

Misura del credito d’imposta

Il credito d’imposta è riconosciuto:

– per le piccole imprese: in misura pari al 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 300.000 euro;

– per le medie imprese: in misura pari al 40% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 250.000 euro;

– per le grandi imprese: in misura pari al 30% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 250.000 euro

Credito d’imposta Ricerca e Sviluppo 2021-2031

BENEFICIARI

Imprese di qualsiasi settore e dimensione (sia PMI che Grandi Imprese),

Consorzi e Reti di Impresa (con personalità giuridica)

Enti non commerciali e Imprese agricole.

AGEVOLAZIONE 2021 – 2022

  • Credito d’imposta del 20% nel limite massimo di 4 milioni di euro per la Ricerca e sviluppo (comma 200) (l’aliquota era del 12% ed il limite massimo 3 milioni per il 2020)
  • Credito d’imposta del 10% nel limite massimo di 2 milioni di euro per l’innovazione tecnologica (comma 201) (l’aliquota era del 6% ed il limite massimo 1,5 milioni per il 2020)
  • Credito d’imposta del 15% nel limite massimo di 2 milioni di euro per l‘innovazione tecnologica (comma 201) finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.(l’aliquota era del 10% ed il limite massimo 1,5 milioni per il 2020)
  • Credito d’imposta del 10% nel limite massimo di 2 milioni di euro per il design e ideazione estetica (comma 202) (l’aliquota era del 6% ed il limite massimo 1,5 milioni per il 2020)

Il credito d’imposta spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione in 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione

Per le attività di Ricerca e Sviluppo svolte da imprese operanti nel Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) la misura del credito d’imposta è del

  • 25% per le grandi imprese
  • 35% per le medie imprese
  • 45% per le piccole imprese.

AGEVOLAZIONE 2023 – 2025

  • Credito d’imposta del 10% nel limite massimo di 5 milioni di euro per la Ricerca e sviluppo (comma 200)
  • Credito d’imposta del 5% nel limite massimo di 2 milioni di euro per l’innovazione tecnologica (comma 201)
  • Credito d’imposta del 10% nel limite massimo di 4 milioni di euro per l‘innovazione tecnologica (comma 201) finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.
  • Credito d’imposta del 5% nel limite massimo di 2 milioni di euro per il design e ideazione estetica (comma 202)

Il credito d’imposta spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione in 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione

AGEVOLAZIONE 2026 – 2031

  • Credito d’imposta del 10% nel limite massimo di 5 milioni di euro per la Ricerca e sviluppo (comma 200)

Il credito d’imposta spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione in 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione

Bonus Investimenti 4.0 Credito d’imposta4.0

Viene prorogato e rimodulato il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi 4.0 (art. 1, comma 44). In particolare la proroga riguarda gli investimenti realizzati a partire dal 1° gennaio 2023 fino al 2025, in quanto l’anno 2022 era già stato previsto dalla precedente Legge di Bilancio.

Le agevolazioni sono viste a ribasso. Di seguito il dettaglio con un confronto con l’anno 2022:

 

Bonus Sud 2022

Abbiamo quindi precisato che, essendo stata approvata la Carta Italiana degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 dalla Commissione Europea è stato che prorogato il Bonus Sud al 2022. Ma in cosa consiste questa agevolazione?

Sostanzialmente si tratta di una proroga al credito per gli investimenti che le imprese realizzano a decorrere:

  • dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2022, per gli investimenti effettuati nel Mezzogiorno;
  • dal 7 aprile 2018 al 31 dicembre 2020, per gli investimenti effettuati nei Comuni delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici succedutisi dal 24 agosto 2016;
  • dalla data del DPCM istitutivo della Zona economica speciale (ZES) al 31 dicembre 2022, per gli investimenti effettuati nelle ZES (art. 5 D.L. 91/2017).

Come funziona il bonus sud per gli investimenti nel Mezzogiorno?

Il Bonus Sud è stato istituito per la prima volta dalla legge di stabilità del 2016 (L. 208/2015). Il beneficio, istituito sotto forma di credito d’imposta, può essere fruito dalle imprese che effettuano in investimenti in beni strumentali nuovi nelle regioni del Mezzogiorno.

Il bonus Sud 2022, come nelle versioni precedenti, potrà essere richiesto anche retroattivamente per gli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2022. L’agevolazione varia in base alle dimensioni aziendali pertanto possiamo individuare 3 scaglioni:

Regioni ammesse 

PER LE REGIONI

  • Campania,
  • Puglia,
  • Basilicata,
  • Calabria,
  • Sicilia,
  • Molise,
  • Sardegna
  • 25% per le grandi aziende;
  • 35% per le imprese di medie dimensioni;
  • 45% per le piccole imprese.

In Campania, Sicilia, Calabria e Puglia fondo perduto fino al 60%

Le nuove percentuali applicabili agli aiuti concessi alle imprese sono rese note sul sito del Mise dedicato ai contratti di sviluppo. 

Ora gli aiuti diventano di conseguenza pari al 40% per le grandi imprese, al 50% per le medie, al 60% per le piccole imprese che operano in regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.

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PER LA REGIONE

Abruzzo  

10%  grandi aziende

20% medie aziende30 % piccole aziende.

PNRR | Sì al cumulo degli aiuti

La Ragioneria generale dello Stato è intervenuta con la circolare del 31 dicembre per fornire specifici chiarimenti in relazione ai concetti di doppio finanziamento e di cumulo delle misure agevolative, al fine di scongiurare dubbi ed incertezze nell’attuazione degli interventi previsti all’interno del PNRR.

La definizione di “doppio finanziamento”

La regola generale del divieto di doppio finanziamento, previsto espressamente dalla normativa europea, prescrive che il medesimo costo di un intervento non possa essere rimborsato due volte a valere su fonti di finanziamento pubbliche anche di diversa natura.

La definizione di “cumulo”

Il concetto di cumulo si riferisce invece alla possibilità di stabilire una sinergia tra diverse forme di sostegno pubblico di un intervento, che vengono in tal modo “cumulate” a copertura di diverse quote parti di un progetto/investimento.

La circolare conferma che le misure finanziate all’interno del PNRR possono essere cumulate con altre agevolazioni, salvo il divieto di doppio finanziamento e i limiti esistenti dalla normativa nazionale ed europea vigente.A titolo di esempio se una misura del PNRR finanzia il 40% del valore di un bene/progetto, la quota rimanente del 60% può essere finanziata attraverso altre fonti, purché si rispettino le disposizioni di cumulo di volta in volta applicabili e, complessivamente, non si superi il 100% del relativo costo. Ciò vale anche per la misura PNRR Transizione 4.0.

Fondo Nuove Competenze – rifinanziato per il 2022

In particolare, come specificato dall’art. 11-ter, la riforma prevederà due linee di intervento:

  • l’adozione del Programma Nazionale per la Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL), quale programma nazionale di presa in carico, erogazione di servizi specifici e progettazione professionale personalizzata;
  • l’adozione del Piano Nazionale Nuove Competenze, con l’obiettivo di riorganizzare la formazione dei lavoratori in transizione e disoccupati, mediante il rafforzamento del sistema della formazione professionale.

Per l’attuazione dell’intero Programma, il PNRR ha messo, complessivamente, a disposizione 4,4 miliardi di euro, a cui si aggiungono appunto ulteriori 500 milioni di euro a valere sulle risorse del Programma REACT-EU.

Un tesoretto che aiuterà il rilancio delle imprese dopo l’emergenza Covid e che potrà essere investito nella formazione del proprio personale, accrescendo le competenze dei lavoratori con percorsi formativi personalizzati, in linea con i fabbisogni emergenti del mercato.

BREVETTI+

Entità e forma dell’agevolazione

Brevetti+ è stato rifinanziato con una dotazione di 23 milioni di euro.

È prevista la concessione di un’agevolazione in conto capitale del valore massimo di € 140.000 (centoquarantamila/00)

Tale agevolazione non può essere superiore all’80% dei costi ammissibili

EFFETTUIAMO ANCHE LA VALUTAZIONE E REGISTRAZIONE DI MARCHI E BREVETTI  A LIVELLO ITALIA ED ESTERO

DISEGNI+

Le agevolazioni sono concesse fino all’80% delle spese ammissibili entro l’importo massimo di euro 60.000,00 (sessantamila) e nel rispetto degli importi massimi previsti per ciascuna tipologia di servizio specialistico esterno richiesto.

MARCHI+

l programma prevede due linee di intervento:

· Misura A – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione Europea presso EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici

· Misura B – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici.

AGEVOLAZIONE

Per la Misura A, le agevolazioni sono concesse nella misura del 50% delle spese ammissibili sostenute per le tasse di deposito e dell’80% delle spese ammissibili sostenute per l’acquisizione dei servizi specialistici e nel rispetto degli importi massimi previsti – secondo il seguente prospetto – per ciascuna tipologia e comunque entro l’importo massimo complessivo per marchio di € 6.000,00.

Per la Misura B, le agevolazioni sono concesse nella misura dell’80% (90% per USA o CINA) delle spese ammissibili sostenute per l’acquisizione dei servizi specialistici di cui all’articolo 5 e nel rispetto degli importi massimi previsti – secondo il seguente prospetto – per ciascuna tipologia e comunque entro l’importo massimo complessivo per marchio di € 8.000,00.

Agricoltura: contributi per gli investimenti innovativi

Debutta con una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro il Fondo per gli Investimenti Innovativi delle Imprese Agricole del Ministero dello Sviluppo economico.

A chi si rivolge

L’intervento è aperto alle micro, piccole e medie imprese agricole attive nel settore della produzione agricola primaria, della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli che effettuano investimenti per innovare i sistemi produttivi.

Cosa finanzia

L’intervento finanzia l’acquisto e l’installazione di nuovi beni strumentali, materiali e immateriali, che dovranno essere utilizzati esclusivamente nelle sedi o negli stabilimenti dell’imprese situate sul territorio nazionale.

L’agevolazione

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto nella misura del 30 %delle spese ammissibili, e fino al 40% per beni 4.0 compresi negli allegati A o B della legge n. 232/2016, con un massimo di 20 mila euro per impresa.

Non sono ammissibili alle agevolazioni le spese relative a beni usati, o sostenute con locazione finanziaria.

Come si richiede l’agevolazione

La concessione delle agevolazioni avviene sulla base di una procedura valutativa a sportello.Si attende a breve la pubblicazione dei termini per la presentazione delle domande.

Contributi Simest: rifinanziato il Fondo 394

Il Disegno di Legge di Bilancio prevede il rifinanziamento del Fondo 394 di Simest garantendo stabilità all’incentivo: ci sono 1,5 miliardi all’anno fino al 2026.

Le risorse permetteranno la riapertura dello sportello dal 2022 a sostegno dei progetti di internazionalizzazione delle imprese italiane e della promozione del made in Italy.

Il Fondo 394 è suddiviso in 7 misure e finanzia:

  • Partecipazione a Fiere  internazionali sia in Italia che all’estero (anche virtuali)
  • Sviluppo si soluzioni E commerce per beni e servizi prodotti in Italia
  • Inserimento di un Temporary Export Manager in azienda
  • Programmi di Inserimento nei mercati esteri  (ad esempio l’apertura di un ufficio, uno showroom, un negozio o corner),
  • il rafforzamento patrimoniale delle imprese esportatrici
  • la realizzazione di Studi di fattibilità
  • i programmi di formazione post vendita e assistenza tecnica.

Gli incentivi gestiti da Simest sono rivolti alle piccole e medie imprese, e per alcune misure è stata estesa la partecipazione alle midcap e alle grandi imprese.

Anche per il prossimo anno è prevista la possibilità di accedere a un finanziamento a tasso agevolato e a una quota di contributo a fondo perduto (tranne per la misura patrimonializzazione).Gli incentivi per l’internazionalizzazione hanno riscosso grande successo grazie alle modifiche introdotte nel corso degli ultimi anni, che hanno reso gli aiuti più appetibili per gli imprenditori, con la possibilità di finanziare progetti all’interno dell’Unione europea, l’estensione delle categorie di spese ammissibili e l’aumento dei massimali di spesa.

MISE: nuovo bando IPCEI in ambito salute

Il Ministero dello sviluppo economico è impegnato con gli Stati Membri e la Commissione Europea nella costruzione di Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (IPCEI) nell’ambito delle catene strategiche del valore nel settore della salute.

L’IPCEI si propone quindi di assicurare all’Italia e all’Unione Europea la creazione di competenze e capacità industriali e tecnologiche tali da rafforzare la loro autonomia strategica di ricerca e produzione nonché la competitività nel panorama internazionale.

Il MISE ha quindi pubblicato un avviso a manifestare interesse dedicato a imprese con lo scopo di individuare progetti caratterizzati da innovatività e capacità di generare cambiamento candidabili a partecipare all’IPCEI.

In particolare, i soggetti interessati devono presentare formale manifestazione di interesse, entro il 28 febbraio 2022, per progetti rispondenti a uno o più degli obiettivi indicati:

·        Prevenzione e contrasto alle crisi sanitarie e alla diffusione di malattie altamente prevalenti e/o a carattere emergenziale e che necessitano di nuove cure;

·        Innovazione di prodotto e medicina personalizzata;

·        Innovazione nei processi produttivi;

·        Contrasto all’antimicrobico resistenza;

·        Salute Digitale.

I progetti che verranno selezionati potranno essere finanziati in deroga alla normativa europea sugli aiuti di Stato, per affrontare sfide di mercato e sociali che non potrebbero essere superate in altro modo.

Scadenze·   28/02/2022
Beneficiari·   Grandi imprese
·   PMI
Area di interesse·   Territorio nazionale

FONDI DIRETTI EUROPEI

Programma Horizon Europe

Obiettivi del programma Horizon Europe 2021-2027  sono:

· promuovere la competitività e l’efficienza industriale nel campo delle innovazioni;

· rafforzare la scienza e la tecnologia con maggiori investimenti in persone altamente qualificate e nelle attività di ricerca d’avanguardia;

· attuare le priorità strategiche, come l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, e risolvere le problematiche globali che influenzano la qualità della nostra vita.

EIC Accelerator 

prevede la concessione di un contributo a fondo perduto compreso fra 500 mila e 2,5 milioni di euro, nel limite del 70% delle spese ammissibili.

Per progetti più vicini al mercato è inoltre possibile accedere ad un cofinanziamento in equity fino a un massimo di 15 milioni di euro tramite l’EIC Fund.

Le PMI possono inoltre beneficiare di servizi di coaching e mentoring gratuiti.

Programma Life

Il Programma Life è il principale strumento dell’Unione europea a sostegno dei progetti di  salvaguardia dell’ambiente e della natura.

Gli obiettivi generali del Programma sono perseguiti attraverso due sottoprogrammi: Ambiente (Ambiente e uso efficiente delle risorse, Natura e biodiversità, Governance e informazione in materia ambientale) e Azione per il clima (Mitigazione dei cambiamenti climatici, Adattamento ai cambiamenti climatici, Governance e informazione in materia di clima), a loro volta articolati in tre settori prioritari ciascuno.

Bandi LEGATI AL PNRR RIVOLTI AL SISTEMA IMPRESE

LINK UTILI Il Pnrr per le imprese


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