Fondo per il turismo sostenibile: finanziamenti a imprese e strutture ricettive

Con il disegno di legge di Bilancio 2023 arrivano finanziamenti attraverso il Fondo per il turismo sostenibile. L’obiettivo del Fondo è attenuare il sovraffollamento con la promozione di forme di turismo sostenibile, creando itinerari turistici innovativi e destagionalizzando il settore. Attraverso il Fondo per il turismo sostenibile si potranno supportare le strutture ricettive e le imprese turistiche verso la certificazione favorendo anche la cosiddetta transizione ecologica. Si potranno inoltre finanziare opere di riqualificazione e riconversione del patrimonio pubblico e privato in aree meno conosciute, oppure in zone periferiche di realtà urbane ad alta densità turistica, nonché finanziare l’individuazione di percorsi turistici intermodali. Con uno o più decreti saranno stabilite le modalità di ripartizione e di assegnazione delle risorse del Fondo.

La pandemia Covid-19 ha posto certamente sfide complesse per il settore turistico, ma ha anche aperto nuove prospettive nel suo rapporto con lo sviluppo sostenibile. I successi e i fallimenti dei paesi nelle loro risposte al Covid-19 suggeriscono di cogliere l’opportunità di mutare l’attuale modello basato su un elevato consumo di risorse ecosistemiche e su un’economia lineare (take-make-dispose) in un modello connotato da un basso consumo di risorse e basato sui principi dell’economia circolare.

Il turismo ha un ruolo fondamentale per la riduzione dell’impatto ambientale e delle emissioni da CO2, in particolare, molte delle lezioni apprese con la pandemia potrebbero essere utili a realizzare strategie per combattere il cambiamento climatico, riducendo le emissioni di carbonio.

Il disegno di legge di Bilancio 2023 prevede attraverso il Ministero del turismo, al fine di potenziare la promozione dell’ecoturismo e del turismo sostenibile e affinché si minimizzino gli impatti economici, ambientali e sociali, un fondo denominato Fondo per il turismo sostenibile, con una dotazione pari a 5 milioni di euro per l’anno 2023 e 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.

Se l’industria del turismo vuole tornare a crescere nel mondo post-Covid-19 non deve puntare al ritorno alla normalità del passato ma deve contribuire all’affermazione di un’economia globale più sostenibile

Turismo e sviluppo sostenibile

Accanto alle ricadute positive sull’economia e sulla società, il turismo presenta anche rischi per lo sviluppo sostenibile:

– i posti di lavoro creati dal turismo sono spesso stagionali e sottopagati;

– le ricadute sulla comunità ospitante non sempre sono positive;

– quando la domanda turistica dipende fortemente da un ambiente naturale sano, la sua impronta ambientale è spesso preoccupante.

Il Fondo per il turismo sostenibile è finalizzato a finanziare progetti relativi a tre aree tematiche:

– area tematica A) attenuazione del sovraffollamento turistico e creazione di itinerari turistici innovativi, con la destagionalizzazione del turismo;

– area tematica B) sviluppo del turismo ecosostenibile e intermodale;

– area tematica C) supporto alle strutture ricettive e imprese turistiche nelle attività utili al conseguimento di certificazioni di sostenibilità.

Gli obiettivi sono garantire che il turismo sostenibile riduca i suoi impatti negativi e aumenti quelli positivi sulla dimensione ambientale e socio-economica della sostenibilità secondo la definizione proposta dal United Nations Environment Programme (UNEP) e dal United Nations World Tourism Organization (UNWTO): il turismo sostenibile “tiene pienamente conto dei suoi impatti economici, sociali e ambientali attuali e futuri, rispondendo alle esigenze dei visitatori, dell’industria, dell’ambiente e delle comunità ospitanti”.

Area tematica A: attenuare il sovraffollamento e creare itinerari turistici innovativi

L’overtourism, o sovraffollamento turistico, è un fenomeno crescente che produce impatti negativi sui territori interessati. La concentrazione su specifiche destinazioni, che soffrono di un’eccessiva presenza turistica, viene attribuita a cause come:

– la facilità con la quale si possono raggiungere tali mete;

– l’influenza dei social media sulla scelta della meta turistica.

Con il Fondo per il turismo sostenibile l’obiettivo del finanziamento, pertanto, è quello di incentivare iniziative per il decongestionamento dei luoghi della città a rischio di overtourism, mediante la promozione di itinerari e proposte di visita alternativi.

Se si riuscisse nel decongestionare (o addirittura delocalizzare) l’accoglienza ricettiva alla necessità di rendere l’alloggio turistico sostenibile, basato sul miglioramento della qualità della vita per i cittadini residenti, in questo caso l’obiettivo sarebbe raggiunto dal Fondo in oggetto.

Pertanto, favorire la sostenibilità significa migliorare l’esperienza turistica stessa, il Fondo per il turismo sostenibile intende finanziare opere di riqualificazione e riconversione del patrimonio pubblico e privato in aree meno conosciute oppure in zone periferiche di realtà urbane ad alta densità turistica.

Il turismo sostenibile è un fenomeno che nel tempo si è arricchito di molte declinazioni:

1) ecoturismo: pone al centro la protezione delle aree naturali e rurali e ha tra i suoi obiettivi il miglioramento degli standard di vita dei residenti locali;

2) geoturismo: forma di turismo che sostiene o accentua il carattere geografico del luogo visitato, il suo ambiente, il suo patrimonio, la sua estetica, la sua cultura e il benessere dei suoi abitanti, che rafforza cioè oltre che il carattere naturale, la sua storia, le radici culturali, le tradizioni;

3) pro-poor tourism: la UNWTO Sustainable TourismEliminating Poverty Initiative (ST-EP) promuove la riduzione della povertà attraverso il supporto a progetti di turismo sostenibile con attività che specificamente alleviano la povertà, favoriscono lo sviluppo e creano posti di lavoro;

4) turismo di comunità: la comunità locale è responsabile di sviluppare iniziative e gestire l’itinerario delle attività turistiche. Il turismo di comunità combina gli obiettivi di uno sviluppo turistico equilibrato con una profonda sensibilità per le questioni ecologiche. In particolare, nel turismo di comunità, il concetto di sviluppo sostenibile viene applicato per migliorare la qualità della vita dei residenti preservando il paesaggio naturale e antropico, fornendo un’esperienza di alta qualità ai turisti;

5) turismo culturale: è incentrato sulla conoscenza e sulla protezione del patrimonio naturale (vegetazione, fauna selvatica, idrologia ecc.) e culturale (riti, artigianato, musica, beni storici immobili e mobili).

Con questo intervento, attraverso la pubblicazione di appositi avvisi e bandi, grazie all’art. 106 del disegno di legge di Bilancio 2023, possono essere finanziate proposte progettuali presentate da parte di soggetti privati, proprietari di immobili in aree meno conosciute ovvero zone periferiche di realtà urbane ad alta densità turistica, che intendono riconvertire quest’ultimi in strutture ricettive a basso impatto ambientale.

Si intende promuovere e alimentare lo sviluppo e la creazione di iniziative che migliorino la conoscenza del territorio a fini turistici, che consentano non solo il decongestionamento dei siti a maggiore attrattività, ma anche la destagionalizzazione del turismo.

Inoltre, si prevede di istituire un finanziamento a fondo perduto per gli enti locali, con competenze territoriali, per la riqualificazione di siti pubblici ad alto potenziale turistico ubicati in zone periferiche.

Con il Fondo per il turismo sostenibile si prevede di pubblicare avvisi mirati, sia a soggetti privati sia agli enti locali presenti sul territorio. Diventa fondamentale il sostegno all’ideazione e alla successiva promozione di itinerari e proposte di viaggio alternative, come:

– stimolare un turismo in periodi diversi (ad esempio: fuori stagione) e in fasce orarie diverse;

– favorire un turismo lento e sostenibile;

– promuovere il turismo esperienziale (ad esempio turismo enogastronomico, naturalistico, religioso, sportivo, culturale, ecc.);

– migliorare le condizioni di accesso per le persone portatrici di bisogni speciali anche mediante offerta di opportuni servizi.

Requisito fondamentale per l’efficacia degli interventi proposti: è il ricorso a strumenti di marketing digitale, anche in ottica di integrazione con il Tourism Digital Hub.

Area tematica B: sviluppare il turismo intermodale e sostenibile

Per ridurre l’impatto dell’inquinamento nell’ attività turistica sull’ambiente, riveste un ruolo fondamentale il settore dei trasporti.

In particolare, l’individuazione di percorsi turistici intermodali che facciano leva anche sull’utilizzo di mezzi di trasporto elettrici, consente di agire con la stessa efficienza del trasporto turistico tradizionale, garantendo allo stesso tempo una riduzione dell’impatto ambientale.

Il Fondo per il turismo sostenibile sarà utilizzato per la selezione e il finanziamento di progetti di partnership tra il pubblico-privato finalizzati a raggiungere aree interne e remote dell’Italia attraverso:

1) promozione del turismo nelle aree interne;

2) migliorando la qualità e potenziando i servizi, inerenti al settore dei trasporti e alle infrastrutture funzionali agli stessi servizi;

3) realizzando percorsi turistici che facciano leva sulle esistenti infrastrutture di ricarica elettrica e finanziando nuove stazioni di ricarica;

4) implementando soluzioni digitali anche per interagire con il tourism digital hub;

5) aumentando le infrastrutture di ricarica per imbarcazioni elettriche nei porti, al fine di favorire la creazione di nuovi mercati, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento e attirando flussi turistici appartenenti ad un segmento “lusso”;

6) individuando percorsi intermodali, caratterizzati da requisiti di accessibilità e con un basso impatto ambientale, quantificando la riduzione in termini di CO2.

Il Ministero del turismo, proprio con l’obiettivo di potenziare la promozione dell’ecoturismo e del turismo sostenibile, affinché si possano raggiungere gli obiettivi sopraindicati e minimizzando gli impatti economici, ambientali e sociali, ha stabilito il “Fondo per il turismo sostenibile”, con una dotazione pari a 5 milioni di euro per l’anno 2023.

Area tematica C: sostegno al conseguimento delle certificazioni di sostenibilità

La guerra in Ucraina ai confini dell’Europa impone di approfondire anche nel turismo i temi dell’autosufficienza energetica, dell’efficientamento delle imprese e delle strutture, quindi, un approccio “verde” alle attività economiche.

La certificazione è importante, in quanto, attesta che il turismo sostenibile non pregiudica l’ambiente a livello globale e locale, ma al contrario assicura la conservazione della diversità biologica.

Vengono promosse attività turistiche low carbon nel rispetto della neutralità climatica, soluzioni di mobilità ecologica, l’efficienza energetica e l’uso delle fonti rinnovabili nei servizi turistici, la protezione delle risorse naturali e un approccio plastic free.

Pertanto, il rilascio della certificazione “verde” porta un beneficio agli operatori del settore turistico in quanto:

– fornisce nuovi elementi di comunicazione esterna con i propri clienti;

– valorizza l’impegno delle strutture ricettive in tema di sostenibilità.

I turisti, infatti, sono sempre più sensibili al tema della sostenibilità e le imprese avrebbero una certificazione di sostenibilità. In realtà esiste una certificazione già esistente poco applicata che è la ISO 14001, che si pone come obiettivo quello di:

– ottemperare ai requisiti legali applicabili dalla normativa vigente;

– migliorare il sistema di gestione e impatto ambientale delle imprese;

– limitare l’inquinamento.

La certificazione “verde” attesta che il turismo sostenibile non pregiudica l’etica e garantisce una migliore integrazione sociale tra i visitatori e gli abitanti, tutelando il patrimonio storico, artistico e culturale del posto. Invece di un’offerta turistica globalizzata e standardizzata sono valorizzate le contaminazioni socioculturali, seguendo comportamenti etici nel rispetto delle leggi e delle tradizioni di ogni paese e comunità.

La certificazione ISO 14001 garantisce che l’organizzazione abbia un sistema di gestione ambientale idoneo, attestando che l’organizzazione abbia:

– definito obiettivi ambientali che siano misurabili, ove praticabile, prendendo in considerazione requisiti di legge e fattori ambientali significativi, e ha predisposto programmi per raggiungere questi obiettivi;

– definito una politica ambientale idonea alla natura, alle dimensioni e agli impatti ambientali delle sue attività e dei suoi prodotti e servizi;

– attivato controlli efficaci per controllare e diminuire i rischi ambientali;

– identificato gli aspetti che potrebbero avere un impatto ambientale importante;

– attuato procedure per la comunicazione interna ed esterna;

– garantisce che il personale abbia la competenza utile a monitorare e prevenire impatti ambientali;

– definito gli aspetti ambientali delle sue attività, dei suoi prodotti e servizi che è in grado di controllare e/o influenzare.

La certificazione, inoltre, attesta che il turismo sostenibile non pregiudichi l’economia: i flussi turistici rappresentano un potenziale enorme per l’economia dei paesi e non devono penalizzare le comunità locali, in particolare le collettività più vulnerabili.

I vantaggi del turismo sostenibile sono legati a un minore inquinamento e alla preservazione degli ecosistemi, della biodiversità e delle risorse naturali, oltre al rispetto delle culture locali e al sostegno di uno sviluppo turistico green, equo e solidale.

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