RAMSES GROUP NEWS n. 709 – 15 gennaio 2025
Aggiornamenti e novità 2025
Il credito d’imposta per le Zone Economiche Speciali (ZES) rappresenta uno degli strumenti di incentivazione più rilevanti per favorire lo sviluppo economico e la crescita delle imprese situate in aree svantaggiate del Paese.
Grazie alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024) e ai recenti provvedimenti normativi, il quadro regolatorio è stato aggiornato per semplificare l’accesso ai benefici e aumentare l’attrattività degli investimenti nelle ZES.
Definizione di ZES
Una Zona Economica Speciale (ZES) è una zona delimitata del territorio nazionale dove le aziende, sia già operative che di nuova costituzione, possono beneficiare di speciali condizioni economiche e fiscali per incentivare gli investimenti e lo sviluppo imprenditoriale.
Dal 1° gennaio 2024, è stata istituita la Zona Economica Speciale del Mezzogiorno – ZES unica, comprendente le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Il Piano strategico della ZES unica, della durata triennale, definisce gli obiettivi di sviluppo coerenti con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), individuando settori prioritari, investimenti e modalità di attuazione.
Novità introdotte dalla Manovra 2025
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto le seguenti modifiche per rendere più accessibile il credito d’imposta e migliorare la competitività delle imprese:
– Proroga dei termini: l’agevolazione è estesa fino al 31 dicembre 2025
– Ampliamento delle spese agevolabili: inclusione di costi relativi alla digitalizzazione e alla transizione ecologica come parte integrante di progetti di investimento produttivo
– Maggiore integrazione con il PNRR: i benefici fiscali sono ora strettamente connessi agli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Beneficiari
Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese, comprese quelle attive nei settori della produzione primaria di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura.
Sono escluse le imprese operanti nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, dei trasporti, dell’energia, delle infrastrutture energetiche e della banda larga, nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo.
Le imprese devono mantenere l’attività nelle aree agevolate per almeno cinque anni dal completamento dell’investimento.
Agevolazione
L’incentivo consiste in un contributo sotto forma di credito d’imposta calcolato sui costi ammissibili degli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2025.
Limiti e condizioni:
– Importo massimo per progetto: 100 milioni di euro
– Importo minimo per progetto: 200.000 euro
– Beni agevolabili: nuovi macchinari, impianti, attrezzature, terreni e immobili strumentali
– Esclusioni: investimenti che non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo o beni dismessi entro cinque anni dall’acquisizione.
Per investimenti superiori a 50 milioni di euro, l’aiuto deve essere calcolato secondo la metodologia dell’«importo di aiuto corretto».
Spese ammissibili
Sono agevolabili:
– macchinari, impianti e attrezzature destinati a strutture produttive;
– acquisto, realizzazione e ampliamento di immobili strumentali.
Il valore dei terreni e dei fabbricati non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.
Cumulabilità
Il credito d’imposta può essere combinato con altri aiuti, come gli aiuti “de minimis” e altri incentivi statali. Questo però è possibile solo se il cumulo non supera i limiti di intensità o di importo previsti dalle normative europee. In altre parole, è importante rispettare le soglie massime consentite per non incorrere in irregolarità.
Procedura di accesso
Richiedere il credito d’imposta è piuttosto semplice. Le imprese devono inviare una domanda all’Agenzia delle Entrate tra il 31 marzo 2025 e il 30 maggio 2025. Nella domanda, devono essere indicati i dettagli del progetto d’investimento, i beni oggetto del beneficio e la localizzazione degli interventi.
Una volta terminato il periodo per presentare le domande, entro 10 giorni sarà comunicato l’eventuale riparto dei fondi disponibili. Infine, le imprese devono inviare una comunicazione integrativa tra il 18 novembre 2025 e il 2 dicembre 2025 per attestare la realizzazione degli investimenti.
Domanda e utilizzo del credito
Il credito d’imposta riconosciuto può essere utilizzato esclusivamente in compensazione attraverso il modello F24. Le imprese devono indicare il codice tributo specifico, che sarà fornito dall’Agenzia delle Entrate.
È essenziale che le imprese conservino tutta la documentazione che attesti:
– la natura e l’ammissibilità delle spese sostenute;
– la correlazione tra i beni oggetto del beneficio e le attività produttive svolte all’interno delle ZES.
L’utilizzo del credito deve rispettare i limiti temporali e le modalità definite, garantendo la trasparenza e la tracciabilità delle operazioni effettuate.
Fondi disponibili
Il Governo ha stanziato risorse significative per questo incentivo: 1.800 milioni di euro per l’anno 2024 e 2.200 milioni di euro per il 2025. Questi fondi dimostrano l’impegno a sostenere lo sviluppo economico nelle zone svantaggiate e a incentivare le imprese a investire nelle ZES.
Obblighi e controlli
Per garantire che il beneficio sia utilizzato correttamente, le imprese devono rispettare precisi obblighi. È fondamentale che i beni agevolati rimangano all’interno della ZES per almeno cinque anni (tre anni per le PMI). Inoltre, le imprese non possono alienare o dismettere i beni prima dei termini previsti.
Ogni anno, le imprese devono presentare una relazione tecnica che documenti l’uso dei beni e gli effetti economici generati dagli investimenti. L’Agenzia delle Entrate eseguirà controlli accurati, che possono includere sia verifiche documentali che ispezioni dirette presso le strutture produttive, per assicurarsi che le agevolazioni siano state correttamente applicate.
Conclusioni
Il credito d’imposta per le ZES si conferma una misura strategica per promuovere lo sviluppo delle aree economicamente svantaggiate del Paese, stimolando investimenti produttivi e sostenendo la competitività delle imprese. Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 rappresentano un passo importante verso una maggiore accessibilità e flessibilità dell’incentivo, in linea con gli obiettivi del PNRR.
Questa opportunità offre alle imprese un sostegno concreto per crescere e innovare, contribuendo al rilancio economico del Mezzogiorno e favorendo uno sviluppo sostenibile e inclusivo. È fondamentale che le aziende interessate si preparino adeguatamente per cogliere i benefici di questa misura e rispettino gli obblighi previsti, garantendo trasparenza e correttezza nella gestione degli incentivi.
Se vuoi maggiori informazioni compila subito senza impegno la scheda informativa e ti contatteremo il prima possibile
RAMSES GROUP Scheda informativa
PER INFORMAZIONI SCRIVI A info@ramsesgroup.it
CONTATTACI AI NUMERI T 085 9493758 – 085 9495867
RAMSES GROUP
Finanza e Progetti
IL TUO CONSULENTE SU MISURA PER ACCEDERE AI FINANZIAMENTI E CONTRIBUTI È A DISPOSIZIONE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PRATICHE
RAMSES GROUP Nasce dall’iniziativa e dall’esperienza ventennale del suo Amministratore Unico, dott. Alfredo Castiglione – Tributarista e Revisore Legale (Iscritto Sez. A del M.E.F.). Assieme ad un qualificato e professionale staff di collaboratori e partner siamo mossi da un’unica missione:
essere al fianco degli imprenditori!
Ascoltare le loro necessità, essere uno strumento di supporto delle iniziative di sviluppo e di crescita dell’azienda idoneo a garantire una consulenza strategica, individuare di volta in volta le risposte per le diverse domande di assistenza.