RAMSES GROUP NEWS n. 10 – 3 settembre 2019 Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2019 (Legge 145/2018) ci sono importanti novità per le imprese che intendono usufruire del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo nel 2019.
Si tratta di uno degli incentivi finora più utilizzati e apprezzati dalle imprese che investono in innovazione, perché ha carattere automatico e si applica senza distinzione a tutti i settori.
Credito d’Imposta: cosa cambia
Sarà possibile spesare solo il 25% dei costi di ricerca per le voci relative a:
- quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di beni materiali, diversi dai terreni e dai fabbricati, non necessariamente tipici di laboratorio, ma che sono solitamente utilizzati dall’impresa per svolgere le attività di ricerca;
- competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale anche acquisite da fonti esterne.
Resteranno agevolate al 50% le voci relative a:
- i contratti di ricerca con le università, le startup e pmi innovative
- le spese del personale.
L’importo massimo dell’agevolazione scenderà inoltre a 10 milioni di euro.
L’aspetto positivo è che fra le voci di spesa ammesse rientreranno anche i materiali e le forniture impiegati anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, finora esclusi dalla normativa. In questo caso l’agevolazione copre il 25% del costo.
Nuovi adempimenti
Le imprese beneficiarie saranno tenute a redigere e conservare una relazione tecnica che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività di ricerca e sviluppo svolte in ciascun periodo d’imposta in relazione ai progetti o ai sottoprogetti in corso di realizzazione.
Le Regole in vigore per il 2018
Per l’anno 2018 il credito di imposta per la ricerca e sviluppo è riconosciuto fino al 50% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media incrementale degli investimenti, con un tetto massimo per impresa di 20 milioni di euro
Contributi per le imprese che fanno Ricerca
La maggior parte delle imprese investe in attività di ricerca e sviluppo per realizzare un nuovo prodotto o migliorare un processo esistente, ma non tutte sanno che possono accedere ai contributi previsti dal Credito di Imposta per la Ricerca e Sviluppo per le spese sostenute.
Vediamo nel dettaglio in cosa consiste l’incentivo.
Chi può richiedere il Credito di Imposta
Tutte le imprese senza distinzioni.
Cosa finanzia
Attività di Ricerca e Sviluppo riferite alle seguenti spese:
- il personale, non solo quello laureato;
- i contratti di ricerca siglati con le università, i centri di ricerca, e altre aziende;
- le quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature da laboratorio;
- le competenze tecniche e i brevetti,
- la realizzazione di campionari.
L’importo minimo di investimenti in R&S deve essere almeno pari a 30 mila euro nel periodo di imposta per il quale si intende beneficiare dell’agevolazione
Qual è l’agevolazione
E’ previsto un credito d’imposta nella misura pari al 50% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nel triennio 2012-2014.
E’ inoltre cumulabile con gli incentivi previsti da:
– superammortamento
– iperammortamento
– patent box
Come si usufruisce dell’agevolazione
L’incentivo è automatico ed è utilizzabile in compensazione sui pagamenti effettuati tramite modello F24.
Azienda leader nel campo della Finanza Agevolata
è l’interlocutore privilegiato nei rapporti con
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