RAMSES GROUP NEWS n. 681 – 24 giugno 2024 – AGGIORNAMENTO 21 ottobre 2024
In attesa del decreto attuativo
La nuova agevolazione, pensata per incentivare la creazione di nuove attività autonome e imprenditoriali nel Sud Italia, avrebbe già dovuto essere avviata.
Resto al Sud 2.0 rientra nel pacchetto di incentivi per l’occupazione previsto dal decreto Coesione e offre ai giovani under 35, che soddisfano determinati requisiti, l’opportunità di accedere a voucher fino a 50.000 euro. Inoltre, sono previsti contributi a fondo perduto che coprono fino al 75% delle spese, con l’obiettivo di sostenere l’autoimprenditorialità.
I beneficiari devono essere residenti in una delle seguenti regioni del Mezzogiorno:
– Abruzzo
– Basilicata
– Calabria
– Campania
– Molise
– Puglia
– Sardegna
– Sicilia
Per tutta la durata del finanziamento i beneficiari non possono essere titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto.
Possono presentare richiesta di finanziamento le società, anche cooperative, le ditte individuali e le persone fisiche che intendono costituirsi in società, dopo l’esito positivo della valutazione.
Requisiti di accesso
A poter beneficiare delle agevolazioni sono i giovani con meno di 35 anni d’età e che risultano in possesso di uno dei seguenti requisiti:
– si trovano in condizione di marginalità, di vulnerabilità sociale e di discriminazione, come definite dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027;
– sono inoccupati, inattivi e disoccupati;
– siano disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Programma GOL).
Obiettivo
Promuovere la costituzione di nuove attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, sia in forma individuale sia collettiva.
Come si legge al comma 2 dell’articolo 18 del decreto Coesione, le attività sono avviate:
– in forma individuale tramite l’apertura di partita IVA per la costituzione di impresa individuale o per lo svolgimento di attività libero-professionale;
– in forma collettiva attraverso la costituzione di società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società a responsabilità limitata e società cooperativa o società tra professionisti.
Spese finanziabili
Le spese finanziabili con il bando Resto al Sud 2.0 sono suddivise in tre categorie principali, ciascuna mirata a rispondere a una fase cruciale dello sviluppo di un’impresa: dalla concezione e pianificazione iniziale, al lancio operativo, fino alla crescita e maturazione. Questa strutturazione garantisce che ogni fase del percorso imprenditoriale riceva l’attenzione e le risorse necessarie per il successo. In questo modo, ogni impresa beneficia di un supporto mirato, che copre tutte le necessità specifiche di ciascuna fase, assicurando una crescita equilibrata e sostenibile nel tempo.
Investimenti
Il programma consente interventi di sostegno all’investimento, inclusi incentivi per l’acquisto di beni e servizi essenziali che potenziano l’operatività dell’impresa fin dal primo giorno. Questi possono includere tecnologie avanzate, strumenti digitali, e soluzioni volte a garantire la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico.
Tutoraggio
Il bando offre tutoraggio, finalizzato all’incremento delle competenze personali e professionali. Questo supporto è cruciale nelle fasi iniziali di realizzazione della tua nuova iniziativa, aiutandoti a affinare le tue competenze e massimizzare l’efficacia del tuo progetto imprenditoriale.
Formazione
È prevista l’erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare delle attività imprenditoriali. In linea con il Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027 e il programma GOL, questi interventi sono progettati per prepararti a gestire e far crescere la tua impresa.
Agevolazioni
1. Fondo perduto:
– contributo fino al 75% per l’avvio delle attività con sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016. Un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro;
– contributo fino al 70% per l’avvio delle attività con sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016. Un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa oltre 120.000 euro e fino a 200.00 euro
2. Voucher di avvio
Un voucher di avvio in regime de minimis, non soggetto a rimborso, utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio di nuove attività, per un importo massimo di 40.000 euro per le attività aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.
Nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico, l’importo massimo del voucher è di 50.000 euro.
Queste due agevolazioni non sono cumulabili.
I beneficiari devono quindi scegliere attentamente tra il Fondo Perduto e il Voucher di Avvio in base alle esigenze specifiche della loro impresa e al tipo di investimento che intendono effettuare.
Questa scelta implica una valutazione attenta del loro piano di affari e delle necessità finanziarie immediate e future, garantendo così che ogni euro investito sia diretto nel modo più efficace possibile.
Se le iniziative sono destinate ai disoccupati iscritti al programma GOL e beneficiari di Naspi, questi possono cumulare i benefici con la Naspi solo se richiesta in unica soluzione per utilizzarla come capitale d’avvio. Le iniziative dirette ai beneficiari del Supporto per la formazione e il lavoro sono compatibili con l’indennità percepita.
Come richiedere gli incentivi
Il processo di richiesta sarà gestito interamente tramite Invitalia. Le modalità esatte di candidatura, incluse le tempistiche e i canali attraverso i quali inviare le domande, saranno comunicate attraverso il sito ufficiale di Invitalia e altri canali governativi dopo l’emanazione del decreto attuativo.
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Dott. Alfredo Castiglione – Tributarista – Revisore Legale
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