AGRISOLARE: Fondo perduto fino all’80% per realizzazione impianti fotovoltaici settore agricolo e agroindustriale USCITA IMMINENTE 

blue and white solar panels

RAMSES GROUP NEWS n. 540 – 27 aprile 2023

Impianti fotovoltaici, BANDO incentivi a fondo perduto fino all’80% delle spese USCITA IMMINENTE 

GLI INTERVENTI AMMISSIBILI

La bozza del nuovo Dm riguarda agricoltori e imprese agroindustriali

Non solo nuove costruzioni

Accanto agli impianti di nuova costruzione, da installare su fabbricati e serre esistenti, e alla messa in posa dei pannelli su immobili strumentali all’attività, le imprese possono anche eseguire interventi di riqualificazione per migliorare l’efficienza energetica delle strutture agricole o agroindustriali.

Rimozione o isolamento dell’amianto, sistemi di aerazione connessi alla sostituzione del tetto
sono alcuni degli interventi possibili. Il termine entro cui realizzarli è 18 mesi.

Il 40% delle risorse previste dalla bozza del decreto è riservato ad Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia

La bozza del nuovo decreto sul Parco Agrisolare (non ancora pubblicato dal ministero dell’Agricoltura, Masaf), per la realizzazione di impianti fotovoltaici nel settore agricolo e agroindustriale, modifica le spese ammissibili e le percentuali di agevolazione. L’incentivo, erogato sotto forma di contributo a fondo perduto, può arrivare fino all’80% delle spese.

L’obiettivo del Masaf è incrementare la produzione rinnovabile e la partecipazione degli imprenditori agricoli, beneficiari, insieme alle imprese agroindustriali, del bando, cui possono partecipare in forma aggregata.

Gli aiuti possono essere cumulati, in relazione agli stessi costi ammissibili, con altri aiuti di Stato e aiuti de minimis, nel rispetto del divieto del doppio finanziamento e purché tale cumulo non porti al superamento dell’intensità di aiuto stabilita per ciascuna tipologia di investimento.

Il 40% delle risorse è riservato ad Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.

I possibili interventi

Gli impianti dovranno essere di nuova costruzione, installati unicamente sulle coperture di fabbricati e serre esistenti e destinati a soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda agricola. Sono ammissibili interventi relativi all’acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici sulle coperture di fabbricati strumentali   all’attività dei soggetti beneficiari. Sono comprese anche le superfici coperte, destinate alla ricezione e ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica.

Le imprese possono anche eseguire interventi di riqualificazione per migliorare l’efficienza energetica delle strutture, come rimozione dell’amianto dai tetti e realizzazione dell’isolamento di essi o di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto. Il termine entro cui gli interventi devono essere realizzati è 18 mesi.

Le spese ammissibili

Sono ammissibili, fino a un massimo di 1.500 euro/kWp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici e fino a ulteriori 1.000 euro/kWh, se sono installati anche sistemi di accumulo: acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto, sistemi di accumulo, fornitura e messa in opera dei materiali necessari agli interventi, costi di connessione alla rete.

La spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo è di 100mila euro. In caso di installazione di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilita? sostenibile e le macchine agricole, è ammessa un’ulteriore spesa di 30mila euro.

Le percentuali

L’agevolazione per gli investimenti in attivi materiali o immateriali nelle aziende agricole, connessi alla produzione agricola primaria per il fotovoltaico, e nel settore della trasformazione di prodotti agricoli è dell’80%. Scende al 30 % l’agevolazione concessa agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, in esenzione regolamento Ue n. 651/2014. E anche nel settore della produzione agricola primaria, senza vincolo di autoconsumo, con possibilità di aumentare l’agevolazione, se sono rispettati determinati criteri di premialità, quali  essere Pmi o aver effettuato investimenti nelle zone assistite.

Bando “Parco Agrisolare”: finanziamento a fondo perduto per installazione impianti fotovoltaici nel settore agroindustriale

Pubblicazione decreto

Il 19 aprile 2023 il Ministro dell’agricoltura ha pubblicato il DM che da attuazione al “Parco Agrisolare” (PNRR -M2C1 – investimento 2.2).

 Il DM reca le disposizioni per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, tramite l’erogazione di un contributo a fondo perduto.

Il DM definisce i criteri e le modalità di erogazione delle risorse e, in particolare:

  1. i criteri per la concessione dell’aiuto individuale ai Soggetti beneficiari e la relativa entità dello stesso;
  2. la procedura per l’ammissione all’aiuto;
  3. i criteri di verifica e le modalità di concessione dell’aiuto.

Finalità e ambito di applicazione

Il Decreto fornisce le direttive per l’erogazione di un contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

Gli impianti fotovoltaici sono ammissibili unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il proprio autoconsumo, ovvero l’autoconsumo condiviso nel caso in cui le stesse aziende siano costituite in forma aggregata.

La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo, ovvero di autoconsumo condiviso, annuale.

Gli interventi agevolativi sono attuati con Provvedimenti successivi che individuano, oltre a quanto previsto nel presente Decreto, le spese ammissibili, la forma e l’intensità delle agevolazioni, le modalità concrete per assicurare il rispetto del principio “non arrecare danno significativo”, i termini e le modalità per la presentazione delle domande, i criteri di valutazione e le modalità per la concessione ed erogazione degli aiuti.

Risorse disponibili

Per gli anni dal 2022 al 2026 le risorse ammontano a 1.500 milioni di euro a valere sui fondi del PNRR, Missione 2, Componente 1, Investimento 2.2. e, a seguito del decreto del 21 dicembre 2022 e decreto del 30 marzo 2023, risultano risorse residue pari ad euro 993.031.470,19.

Le risorse sono destinate:

  • alle imprese del settore della produzione agricola primaria per una quota pari a 693.031.470,19 euro
  • alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli (tabella 2A di cui all’Allegato A del Decreto), per un importo pari a 150 milioni di euro
  • alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli (tabella 3A di cui all’Allegato A del Decreto), per un importo pari a 75 milioni di euro
  • alle imprese del settore della produzione agricola primaria (tabella 4A di cui all’Allegato A del Decreto), per un importo pari a 75 milioni di euro.

Un importo pari ad almeno il 40% delle risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Soggetti beneficiari

Sono Soggetti beneficiari:

  1. imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria
  2. imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO di cui all’Avviso da emanarsi
  3. le cooperative agricole

Criteri ed entità dell’aiuto

Per le imprese attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli si fa riferimento alle intensità di aiuto di cui all’Allegato A al presente Decreto, Tabella 2°.

Per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli le intensità di aiuto sono specificate nell’Allegato A Tabella 3A.

Il contributo è concesso fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Progetti ammissibili

La misura finanzia progetti che prevedono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici sulle coperture di fabbricati strumentali all’attività dei soggetti beneficiari, ivi compresi quelli destinati alla ricezione ed ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica.

Gli interventi ammissibili all’agevolazione, da realizzare sui tetti/coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp.

Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:

  1. rimozione e smaltimento dell’amianto (o, se del caso, dell’eternit)
  2. realizzazione dell’isolamento termico dei tetti:
  3. realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria).

Sono ammissibili, le seguenti spese:

  1. realizzazione di impianti fotovoltaici
  2. acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto
  3. sistemi di accumulo
  4. fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi
  5. costi di connessione alla rete fino a un limite massimo di euro 1.500,00/kWp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici
  6. demolizione e ricostruzione delle coperture e fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, fino ad un limite massimo ammissibile di euro 700,00/kWp.

Per tutti gli interventi innanzi elencati sono ammissibili le spese di progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali richieste dal tipo di lavori, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza, direzione lavori e collaudi, se prestate da soggetti esterni all’impresa.

Non sono ammissibili i seguenti costi:

  1. acquisto di beni in leasing
  2. acquisto di dispositivi per l’accumulo dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici già esistenti
  3. acquisto e modifica di mezzi di trasporto

È ammessa l’opera di bonifica anche su superfici superiori a quelle dell’installazione di impianti fotovoltaici, purché appartenenti allo stesso fabbricato.

I progetti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda da parte del soggetto beneficiario.

Procedura di richiesta del contributo

Modalità e termini sono fissati con successivi Provvedimenti.

Gli interventi dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi e comunque entro il 30 giugno 2026.

Al via nuovo decreto Parco Agrisolare, focus sull’autoconsumo

Il Ministero dell’Agricoltura chiude la bozza del DM e invia la proposta a Bruxelles per l’approvazione comunitaria. Lollobrigida: “Introdotto nuovo concetto di autoconsumo condiviso”

Via libera alle nuove configurazioni dell’autoconsumo condiviso, aumentati incentivi e limiti di spesa, eliminati i vecchi vincoli. Queste le principali novità del nuovo decreto Parco Agrisolare, l’atto ministeriale di programmazione delle risorse residuedel PNRR per l’omonimo intervento. Il provvedimento è stato adottato ieri dal Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e oggi è pronto a “volare” a Bruxelles per la consueta fase d’approvazione della Commissione Europea.

L’ok arriva a pochi giorni dalla firma di un altro intervento fondamentale per il settore agricolo legato al PNRR. Parliamo del decreto sugli incentivi agli impianti agrivoltaici avanzati, la cui proposta è stata approvata dal Ministero dell’Ambiente il 14 aprile.  In entrambi i casi i destinatari sono aziende agricole e zootecniche. Ma se quest’ultimo atto si focalizza sugli impianti fotovoltaici integrati direttamente nei campi, il DM Agrisolare 2023 contempla l’opera di solarizzazione solo a livello di fabbricati, capannoni o edifici ad uso produttivo. Ampliando tuttavia i contributi anche a interventi di efficientamento e ammodernamento degli stabili.

“Per il Dicastero che rappresento la misura Parco Agrisolare realizza un obiettivo particolarmente importante nella direzione della sempre maggiore sostenibilità dell’intero comparto agricolo. Non solo perché consente di incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili ma anche perché ciò avviene senza alcun consumo di suolo”, ha commentato il ministro Lollobrigida a margine dell’approvazione.

Nuovo decreto Parco Agrisolare, quali novità per il settore?

Essendo già stati assegnati i primi 500 milioni di euro ad oltre 7.000 imprese beneficiarie (bando del 2022), al Decreto Parco Agrisolare 2023 tocca il compito di completare l’opera. Ossia di programmare circa 1 miliardo di euro degli 1,5 assegnati complessivamente dal PNRR al progetto. Ma rispetto al primo Decreto Parco Agrisolare 2022, il MASAF ha introdotto alcune sensibili novità. A partire dalla possibilità per gruppi di imprese agricole di realizzare impianti fotovoltaici integrati per investimenti di “autoconsumo condiviso” con una taglia massima di 1 MW.

 “Con questo nuovo decreto – ha proseguito il ministro – introduciamo importanti novità finalizzate a rendere la misura più attrattiva: incremento del contributo a fondo perduto concesso alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale; introduzione del nuovo concetto di autoconsumo condiviso; eliminazione, in diversi casi, del vincolo di autoconsumo; raddoppio della potenza installabile senza consumo di suolo; raddoppio della spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo e ricarica”. 

Nel dettaglio il Dicastero ha assegnato circa 775 milioni di euro a favore delle aziende della produzione agricola, ripetendo le risorse tra: contributi a fondo perduto pari all’80% con vincolo di autoconsumo (anche condiviso) per quasi 700 milioni; contributi a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo per 75 milioni. Il nuovo DM assegna anche 150 milioni a favore delle imprese della trasformazione agricola con contributo a fondo perduto fino all’80% ma senza vincolo di autoconsumo. E 75 milioni di euro al comparto agroindustriale, con contributo a fondo perduto pari al 30%( sempre senza vincolo di autoconsumo).

Fonte Rinnovabili.it


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