ACCORDI PER L’INNOVAZIONE: quanto conviene alle imprese partecipare? – APERTURA SECONDO SPORTELLO 31 gennaio 2023

RAMSES GROUP NEWS n. 482 – 10 gennaio 2023

APERTURA SECONDO SPORTELLO 31 gennaio 2023

Il 31 gennaio 2023 aprirà il secondo sportello degli accordi per l’innovazione. La procedura di precompilazione delle domande sarà attiva dal 17 gennaio 2023. Sono finanziabili progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, di importo non inferiore a 5 milioni di euro, nell’ambito delle aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”. Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, qualora richiesto, del finanziamento agevolato. Quanto si risparmia?

Chi

Le domande di agevolazione possono essere presentate da imprese di qualsiasi dimensione con sede in Italia e costituite da almeno 2 anni:

– che esercitano in via prevalente un’attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi o un’attività di trasporto per terra, per acqua o per aria (attività di cui all’articolo 2195 del codice civile, numeri 1 e 3), comprese le imprese artigiane di cui alla legge n. 443/1985;

– agro – industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;

– che esercitano in via prevalente le attività ausiliarie di cui al numero 5) dell’art. 2195 del codice civile;

– che svolgono attività di ricerca, con personalità giuridica autonoma (centri di ricerca).

I progetti possono essere proposti anche in forma congiunta da un raggruppamento di massimo 5 proponenti che può comprendere anche Organismi di ricerca e – limitatamente alle linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari” – le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’articolo 2135 del codice civile.

Cosa

Sono ammissibili progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito delle seguenti aree di intervento riconducibili al secondo pilastro del programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”:

– tecnologie di fabbricazione;

– tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche;

– tecnologie abilitanti emergenti;

– materiale avanzati;

– intelligenza artificiale e robotica;

– industrie circolari;

– industria pulita a basse emissioni di carbonio;

– malattie rare e non trasmissibili;

– malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà;

– strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata;

– impianti industriali nella transizione energetica;

– competitività industriale nel settore dei trasporti;

– mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili;

– mobilità intelligente;

– stoccaggio dell’energia;

– sistemi alimentari;

– sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione;

– sistemi circolari.

I progetti devono:
– essere diretti allo sviluppo di una delle seguenti tecnologie abilitanti fondamentali (KETs-KeyEnabling Technologies): materiali avanzati e nanotecnologia; fotonica e micro/nano elettronica; sistemi avanzati di produzione; tecnologie delle scienze della vita; intelligenza artificiale; connessione e sicurezza digitale;
– essere finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti,
– prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro. Nel caso di progetti congiunti, ogni soggetto deve concorrere con almeno il 10% dei costi ammissibili o 5% se PMI;
– essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione;
– avere una durata non superiore a 36 mesi, prorogabili fino ad un massimo di 6 mesi (in ogni caso, i progetti dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2026).

Sono ammissibili le spese e i costi relativi a:

– personale tecnico, ricercatori e altro ausiliario impiegato nell’attività di R&S, dipendente o in rapporto di collaborazione o titolare di assegno di ricerca (le spese del personale dipendente sono ammesse sulla base dei costi standard definiti dal decreto 24 gennaio 2018);

– strumenti ed attrezzature di nuova fabbricazione, per quote di ammortamento nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;

– servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per l’attività del progetto, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how;

– spese generali calcolati su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili al progetto;

– materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

Come

Le agevolazioni consistono in un contributo diretto alla spesa fino ad un massimo del:

– il 50% dei costi ammissibili sostenuti per la ricerca industriale;

– 25% dei costi ammissibili sostenuti per lo sviluppo sperimentale.

Qualora richiesto, è previsto anche un finanziamento a tasso agevolato nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili.

Una maggiorazione del contributo, fino al 10% per PMI e Organismi di ricerca e al 5% per grandi imprese, può essere riconosciuto per i progetti congiunti in caso di collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca.

Quando

Le domande di agevolazione potranno essere presentate a partire dal 31 gennaio 2023 dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00, esclusivamente in via telematica sul sito fondocrescitasostenibile.mcc.it.

La procedura di pre-compilazione delle domande sarà attiva dal 17 gennaio 2023.

Calcola il risparmio

Risparmio %

Si ipotizzi che un’impresa industriale preveda la realizzazione di attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito della linea di intervento “Materiali avanzati”, di importo pari a 6,2 milioni di euro, di cui:

– 5 milioni di euro per la ricerca industriale;

– 1,2 milioni di euro per lo sviluppo sperimentale.

Presentando domanda a valere sugli accordi per l’innovazione, l’impresa potrà ottenere:

1) un contributo diretto alla spesa pari a 2,8 milioni di euro, di cui:

– 2.500.000 euro (5.000.000×50%) per la ricerca industriale;

– 300.000 euro (1.200.000×25%) per lo sviluppo sperimentale;

2) se richiesto: un finanziamento agevolato, per un massimo di 1.240.000 euro (6.200.000×20%).

Non considerando il risparmio sugli interessi del finanziamento, il risparmio corrisponde al contributo a fondo perduto.

Costi sostenutiContributo diretto alla spesa% di risparmio
6.200.0002.800.00045,16%

fonte  IPSOA


APPROFONDIMENTI

Accordi per l’innovazione – Secondo sportello Presentazione domande dal 31 gennaio 2023

RAMSES GROUP NEWS n. 469 – 7 dicembre 2022

Disposta, dalle ore 10.00 del giorno 31 gennaio 2023, l’apertura del secondo sportello per imprese, anche in forma congiunta, e organismi di ricerca. Compilazione della domanda dal 17 gennaio 2023

Lo strumento degli  Accordi per l’innovazione, per cui è prevista dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanzia progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale. 

Dalle ore 10.00 del giorno  31 gennaio 2023  le imprese possono presentare, anche in forma congiunta, le domande di agevolazione per progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale d’importo superiore a 5 milioni di euro.  La procedura di compilazione della domanda di agevolazione e della ulteriore documentazione allegata è resa disponibile nel sito internet del Soggetto gestore a partire dal 17 gennaio 2023. 

Gli Accordi per l’innovazione devono essere diretti al sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevante impatto tecnologico, in grado di favorire percorsi di innovazione coerenti con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione europea e di rilevanza strategica per l’accrescimento della competitività tecnologica di specifici settori, comparti economici ovvero determinati ambiti territoriali, anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e accrescere la presenza delle imprese estere nel territorio nazionale. 
Di seguito sono riportate le indicazioni relative ai soggetti beneficiari, alle caratteristiche delle proposte progettuali e alle modalità di finanziamento: 

Soggetti beneficiari 
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca.
 Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un numero massimo di cinque co-proponenti. In tali casi, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione quali, ad esempio, l’accordo di partenariato e il consorzio.
Possono essere soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti alle seguenti aree di intervento: Sistemi alimentari, Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia e Sistemi circolari, anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’articolo 2135 del codice civile.

Progetti ammissibili

 I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali, nell’ambito di specifiche aree di intervento

Tecnologie abilitanti
 

1. Materiali avanzati e nanotecnologia 

2. Fotonica e micro/nano elettronica 

3. Sistemi avanzati di produzione 

4. Tecnologie delle scienze della vita 

5. Intelligenza artificiale 

6. Connessione e sicurezza digitale  

Aree di intervento 

Tecnologie di fabbricazione 

Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche

Tecnologie abilitanti emergenti 

Materiali avanzati Intelligenza artificiale e robotica Industrie circolari

Industria pulita a basse emissioni di carbonio 

Malattie rare e non trasmissibili Impianti industriali nella transizione energetica 

Competitività industriale nel settore dei trasporti 

Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili 

Mobilità intelligente 

Stoccaggio dell’energia 

Sistemi alimentari 

Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia

Sistemi circolari 

Massimali di spesa ammissibili I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a  5 milioni di euro. 


Termini per l’avviamento e la realizzazione dell’Accordo
 

I progetti di ricerca e sviluppo devono avere una durata non inferiore ai 18 mesi e superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello sviluppo economico
A seguito della valutazione positiva dei progetti si potrà procedere alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Mise, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo

Mezzi propri 

I progetti qualora presentati congiuntamente da più soggetti, devono prevedere che ciascun proponente sostenga almeno il 10 per cento dei costi complessivi ammissibili, se di grande dimensione, e almeno il 5 per cento in tutti gli altri casi.

Intensità massime di aiuto 
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:
— il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale; il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

— Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, nel limite dell’intensità massima di aiuto stabilita dall’articolo 25, paragrafo 6, del regolamento (UE) 651/2014, una maggiorazione del contributo diretto fino a 10 punti percentuali per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese.

— Fermo restando l’ammontare massimo delle agevolazioni, le regioni e le altre amministrazioni pubbliche possono cofinanziare l’Accordo per l’innovazione mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie alla concessione di un contributo diretto alla spesa ovvero, in alternativa, di un finanziamento agevolato, per una percentuale almeno pari al 5% dei costi e delle spese ammissibili complessivi.

Erogazione 
Le agevolazioni sono erogate secondo le seguenti modalità:

Anticipazione: l’Accordo per l’innovazione può prevedere che  la prima erogazione sia disposta a titolo di anticipazione, nel limite massimo del  30% del totale delle agevolazioni concesse, in favore delle imprese di ogni dimensione, esclusivamente previa presentazione di fideiussione bancaria o polizza assicurativa o in alternativa, l’Accordo può prevedere, sempre previa presentazione di fideiussione bancaria o polizza assicurativa, che sia erogato a titolo di anticipazione l’intero finanziamento agevolato. 

Stato avanzamento lavori: l’ammontare complessivo delle erogazioni per ciascuna tipologia agevolativa (contributo alla spesa e, qualora presente, finanziamento agevolato), effettuate a stato avanzamento lavori ovvero a titolo di anticipazione, non può superare il 90% del relativo importo concesso o del relativo importo spettante, ove inferiore. Il residuo 10% delle agevolazioni, da sottrarre dall’ultimo stato di avanzamento o, se non sufficiente, anche da quello immediatamente –> precedente, ovvero dall’anticipazione, nel caso in cui il finanziamento agevolato sia interamente erogato in anticipazione, viene erogato a saldo

Erogazione a saldo: il soggetto beneficiario trasmette al Ministero, entro 3 mesi dalla data di ultimazione del progetto, un rapporto tecnico finale concernente il raggiungimento degli obiettivi e la documentazione relativa alle spese e ai costi complessivi sostenuti.

Fonte: Decreto 14 novembre 2022, Decreto 31 dicembre 2021, Decreto 18 marzo 2022, Decreto 31 dicembre 2021, Circolare2 luglio 2019, n. 40383, Circolare 23 gennaio 2019, n. 20588, Decreto 25 ottobre 2017, G.U.R.I. 31 ottobre 2017, n. 255, Decreto 24 maggio 2017, G.U.R.I. 18 agosto 2017, n. 192, Circolare 4 dicembre 2015, n. 94947, G.U.R.I. 18 dicembre 2015, n. 294, Decreto 1° aprile 2015, G.U.R.I. 13 maggio 2015, n. 109

Accordi per l’innovazione – Secondo sportello Presentazione domande dal 31 gennaio 2023

Progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale

Questa pagina è dedicata al secondo sportello previsto dalla misura. Se stai cercando informazioni sul primo sportello vai alla precedente pagina degli Accordi per l’innovazione.

A chi si rivolge

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca.

Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti. Possono essere soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti alle linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”, anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’art. 2135 c.c.

Un soggetto proponente può presentare una sola domanda di agevolazione in qualità di singolo proponente o in qualità di soggetto capofila di un progetto congiunto.

Cosa finanzia

Progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle seguenti aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”, di cui al Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 aprile 2021:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
  • Sistemi circolari

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero.

Agevolazioni concedibili

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:

  • il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
  • il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, nel limite dell’intensità massima di aiuto stabilita dall’articolo 25, paragrafo 6, del regolamento (UE) 651/2014, una maggiorazione del contributo diretto fino a 10 punti percentuali per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese.

Fermo restando l’ammontare massimo delle agevolazioni, le regioni e le altre amministrazioni pubbliche possono cofinanziare l’Accordo per l’innovazione mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie alla concessione di un contributo diretto alla spesa ovvero, in alternativa, di un finanziamento agevolato, per una percentuale almeno pari al 5% dei costi e delle spese ammissibili complessivi.

Come funziona

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste dal decreto ministeriale 31 dicembre 2021 è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero dello sviluppo economico, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa.

Per l’attivazione della procedura negoziale diretta alla definizione dell’Accordo per l’innovazione i soggetti proponenti devono presentare al Ministero dello sviluppo economico la domanda di agevolazioni corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto e, nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti, del contratto di collaborazione.

Il Ministero, ricevuta la domanda di agevolazione, verifica la disponibilità delle risorse finanziarie e provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata. In tale ambito, in particolare, valuta:

  • le caratteristiche tecnico-economico-finanziarie e di ammissibilità del soggetto proponente;
  • la coerenza del progetto con le finalità dichiarate e con quelle di cui al presente decreto;
  • la conformità del progetto alle disposizioni nazionali ed europee di riferimento;
  • la fattibilità tecnica, la sostenibilità economico-finanziaria, la qualità tecnica e l’impatto del progetto di ricerca e sviluppo e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità dello stesso;
  • la pertinenza e la congruità delle spese e dei costi previsti dal progetto di ricerca e sviluppo.

Nel caso in cui le valutazioni istruttorie si concludano con esito positivo si procede alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.

Successivamente alla stipula dell’Accordo, i soggetti proponenti sono tenuti a presentare la documentazione utile alla definizione del decreto di concessione.

Modalità e termini per la presentazione delle domande

Con decreto direttoriale 14 novembre 2022 sono stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione.

Novità

Le domande presentate nello stesso giorno sono considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione.

Nel caso in cui le risorse a disposizione non consentano l’accoglimento integrale delle domande presentate nello stesso giorno, quest’ultime sono ammesse in istruttoria, in base alla posizione assunta in una specifica graduatoria di merito, predisposta tenendo conto del punteggio determinato dalla somma dei punteggi degli indicatori, riportati in appendice “A” al provvedimento direttoriale.

Dalle ore 10.00 del giorno 31 gennaio 2023 le imprese possono presentare, anche in forma congiunta, le domande di agevolazione per progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale d’importo superiore a 5 milioni di euro.

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ARCHIVIO

ACCORDI PER L’INNOVAZIONE: a DICEMBRE 2022 APERTURA SECONDO SPORTELLO – dotazione 500 milioni di euro a valere sul Fondo nazionale complementare al PNRR

RAMSES GROUP NEWS n. 448 – 8 novembre 2022

Gli accordi per l’innovazione finanziano dei progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs). 

E’ in programma nel mese di dicembre l’apertura del secondo sportello con una dotazione finanziaria di ulteriori 500 milioni di euro a valere sul Fondo nazionale complementare al PNRR.

Accordi per l’Innovazione – Descrizione del bando

Progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle seguenti aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”, di cui al Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 aprile 2021:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
  • Sistemi circolari

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello sviluppo economico.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca.

Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti. Possono essere soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti alle linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”, anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’art. 2135 c.c.

Entità dell’Agevolazione

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:

  • il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
  • il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, nel limite dell’intensità massima di aiuto stabilita dall’articolo 25, paragrafo 6, del regolamento (UE) 651/2014, una maggiorazione del contributo diretto fino a 10 punti percentuali per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese.

Fermo restando l’ammontare massimo delle agevolazioni, le regioni e le altre amministrazioni pubbliche possono cofinanziare l’Accordo per l’innovazione mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie alla concessione di un contributo diretto alla spesa ovvero, in alternativa, di un finanziamento agevolato, per una percentuale almeno pari al 5% dei costi e delle spese ammissibili complessivi.

Link alla documentazione ufficiale Accordi per l’Innovazione – MISE

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ACCORDI PER L’INNOVAZIONE: a DICEMBRE 2022 APERTURA SECONDO SPORTELLO

RAMSES GROUP NEWS n. 414 – 21 settembre 2022

In programma nel mese di dicembre l’apertura del secondo sportello relativo agli Accordi per l’innovazione, con una dotazione finanziaria di ulteriori 500 milioni di euro a valere sul Fondo nazionale complementare al PNRR.

 Area Geografica: Italia

 Scadenza: PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

 Beneficiari: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

 Settore: Artigianato, Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare

 Spese finanziate: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari

 Agevolazione: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

DESCRIZIONE COMPLETA DEL BANDO

Il presente decreto provvede a ridefinire le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore di progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito di accordi per l’innovazione sottoscritti dal Ministero con i soggetti proponenti e con le regioni, le province autonome e le amministrazioni pubbliche.

Gli accordi devono essere diretti al sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevante impatto tecnologico, in grado di favorire percorsi di innovazione coerenti con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione europea e di rilevanza strategica per l’accrescimento della competitivita’ tecnologica di specifici settori, comparti economici ovvero determinati ambiti territoriali, anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e accrescere la presenza delle imprese estere nel territorio nazionale.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria nonché attività di ricerca.

Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti. Possono essere soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti alle linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”, anche le imprese agricole.

Tipologia di interventi ammissibili

Verranno finanziati i progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle seguenti aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
  • Sistemi circolari

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello sviluppo economico.

Entità e forma dell’agevolazione

La dotazione finanziaria è pari a  500.000.000,00

I progetti devono prevede spese e costi ammissibili non inferiori ad euro 5.000.000,00.

Non sono ammessi titoli di spesa il cui importo sia inferiore a 500,00 euro.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa ed eventualmente del finanziamento a tasso agevolato, nel rispetto dei seguenti limiti:

  • il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale
  • il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente ai soggetti elencati nel decreto ed alle imprese agricole, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

Il finanziamento agevolato:

  • non è assistito da forme di garanzia
  • ha una durata compresa tra uno e otto anni, oltre un periodo di preammortamento fino all’ultimazione del progetto e comunque, nel limite massimo di tre anni decorrenti dalla data del decreto di concessione
  • il tasso agevolato di finanziamento è pari al 20% del tasso di riferimento.

Scadenza

 In programma a dicembre l’apertura del secondo sportello.

Il ministero dello Sviluppo economico rifinanzia gli incentivi destinati alle aziende che intendono investire in ricerca e sviluppo in ottica di digitalizzazione e sostenibilità. A dicembre operativo lo sportello online per le nuove domande. I fondi si aggiungono ai 500 milioni già stanziati.

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BIS PER ACCORDI DI INNOVAZIONE: IN ARRIVO 591 MILIONI – Nuovo sportello in autunno

RAMSES GROUP NEWS n. 391 – 8 agosto 2022

– Il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale;

 – pari al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;

– il finanziamento agevolato è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

Incremento di oltre 591 milioni di euro di nuove risorse per la concessione di CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO E FINANZIAMENTI AGEVOLATI che si aggiungono alla dotazione finanziaria iniziale di 500 milioni di euro prevista dal Fondo nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

È quanto prevede il decreto del 25 maggio 2022 del ministero dello sviluppo economico il cui obiettivo è agevolare il finanziamento del maggior numero di progetti presentati dalle imprese nell’ambito degli Accordi per l’innovazione, attraverso l’immediato rifinanziamento della misura a sostegno degli investimenti in ricerca e sviluppo industriale realizzati da imprese manifatturiere e di servizi di ogni dimensione, nonché da centri di ricerca.

Per il grande interesse manifestato dal sistema produttivo, l’11 maggio 2022 era stato raggiunto già nel corso della prima giornata di apertura dello sportello online il limite massimo di agevolazioni concedibili con 340 le domande in graduatoria. Alla luce di tale situazione il Mise aveva attivato la direzione incentivi per avviare da subito una ricognizione dei fondi disponibili, al fine di reperire ulteriori risorse in grado di soddisfare le richieste delle imprese e favorire lo scorrimento dei progetti ammessi alla fase di valutazione. Di qui lo stanziamento di 591 milioni di risorse per finanziare le imprese che investono nell’ambito degli Accordi per l’innovazione.

Accordi per l’innovazione

Gli Accordi per l’innovazione sono stati regolati con decreto del ministro dello sviluppo economico 24 maggio 2017 e sono finalizzati a favorire progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito di accordi sottoscritti dal ministero con i soggetti proponenti (imprese) e con le amministrazioni pubbliche interessate.

La sottoscrizione degli Accordi prevede la concessione di agevolazioni per le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 c.c. numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca. Gli Accordi riguardano progetti per lo svolgimento di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (Kets) nell’ambito delle seguenti aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”: tecnologie di fabbricazione; tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche; tecnologie abilitanti emergenti; materiali avanzati; intelligenza artificiale e robotica; industrie circolari; industria pulita a basse emissioni di carbonio; malattie rare e non trasmissibili; impianti industriali nella transizione energetica; competitività industriale nel settore dei trasporti; mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili; mobilità intelligente; stoccaggio dell’energia; sistemi alimentari; sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’unione; sistemi circolari.

I progetti finanziabili

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Mise. Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti. Possono essere soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche gli organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti alle linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”, anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’art. 2135 c.c..

Agevolazioni concedibili

Il decreto del Mise pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 151 del 30 giugno 2022 prevede la concessione di agevolazioni nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:

– il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;

– il finanziamento agevolato è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più organismi di ricerca, il ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti una maggiorazione del contributo diretto fino a 10 punti percentuali per le piccole e medie imprese e gli organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese.

Fermo restando l’ammontare massimo delle agevolazioni, le regioni e le altre amministrazioni pubbliche possono cofinanziare l’Accordo per l’innovazione mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie alla concessione di un contributo diretto alla spesa ovvero, in alternativa, di un finanziamento agevolato, per una percentuale almeno pari al 5% dei costi e delle spese ammissibili complessivi.

Per collaborazione effettiva si intende la collaborazione tra almeno due soggetti indipendenti, ossia che non si trovino nelle condizioni di cui all’art. 2359 c.c. o che non siano partecipate, anche cumulativamente o per via indiretta, per almeno il 25% da medesimi altri soggetti, finalizzata allo scambio di conoscenze o di tecnologie, o al conseguimento di un obiettivo comune basato sulla divisione del lavoro, nella quale i soggetti definiscono di comune accordo la portata del progetto di collaborazione, contribuiscono alla sua attuazione e ne condividono i rischi e i risultati. La ricerca contrattuale e la prestazione di servizi di ricerca e di consulenza non sono considerate forme di collaborazione.

Come accedere agli aiuti

Nel corso della prima giornata di apertura dello sportello online (11 maggio 2022) era stato raggiunto il limite massimo di agevolazioni concedibili, per un totale di 340 domande in graduatoria. Il Mise si è attivato per reperire ulteriori risorse, al fine di soddisfare le richieste delle imprese. Il rifinanziamento della misura consentirà di soddisfare le richieste che sono state inoltrate in seguito all’apertura dei termini per la presentazione delle domande dell’11 maggio scorso. Il Ministero prevede di aprire un secondo sportello per gli Accordi per l’innovazione il prossimo autunno con un ulteriore rifinanziamento di 500 milioni di euro a valere sul Fondo nazionale complementare al Pnrr. Sul piano operativo, ai fini dell’accesso alle agevolazioni è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il ministero dello sviluppo economico, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa. Per l’attivazione della procedura negoziale diretta alla definizione dell’Accordo i soggetti proponenti devono presentare al Mise la domanda di agevolazioni corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto e, nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti, del contratto di collaborazione.

Il Ministero, ricevuta la domanda di agevolazione, verifica la disponibilità delle risorse finanziarie e provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata. In tale ambito, in particolare, valuta:

– le caratteristiche tecnico-economico-finanziarie e di ammissibilità del soggetto proponente;

– la coerenza del progetto con le finalità dichiarate e con quelle di cui al presente decreto;

– la conformità del progetto alle disposizioni nazionali ed europee di riferimento;

– la fattibilità tecnica, la sostenibilità economico-finanziaria, la qualità tecnica e l’impatto del progetto di ricerca e sviluppo e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità dello stesso;

-la pertinenza e la congruità delle spese e dei costi previsti dal progetto di ricerca e sviluppo.

Nel caso in cui le valutazioni istruttorie si concludano con esito positivo si procede alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo. Dopo la stipula dell’Accordo i proponenti devono presentare la documentazione utile alla definizione del decreto di concessione.

Un secondo sportello in autunno

Il decreto è stato registrato dalla Corte dei Conti, ed è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Un secondo sportello relativo agli Accordi Innovazione è in programma per il prossimo autunno. Si prevede una dotazione finanziaria di ulteriori 591 milioni di euro a valere sul Fondo nazionale complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Maggiori informazioni qui

Accordi per l’innovazione APPROFONDIMENTI

Questa pagina è dedicata ai nuovi Accordi per l’innovazione. Se invece stai cercando informazioni sulla precedente normativa, vai alla sezione Accordi per l’innovazione (decreto 24 maggio 2017)

A chi si rivolge

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca.

Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti. Possono essere soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti alle linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”, anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’art. 2135 c.c.

Cosa finanzia

Progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle seguenti aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”, di cui al Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 aprile 2021:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
  • Sistemi circolari

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello sviluppo economico.

Agevolazioni concedibili

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:

  • il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
  • il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, nel limite dell’intensità massima di aiuto stabilita dall’articolo 25, paragrafo 6, del regolamento (UE) 651/2014, una maggiorazione del contributo diretto fino a 10 punti percentuali per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese.

Fermo restando l’ammontare massimo delle agevolazioni, le regioni e le altre amministrazioni pubbliche possono cofinanziare l’Accordo per l’innovazione mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie alla concessione di un contributo diretto alla spesa ovvero, in alternativa, di un finanziamento agevolato, per una percentuale almeno pari al 5% dei costi e delle spese ammissibili complessivi.

Come funziona

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste dal decreto ministeriale 31 dicembre 2021 è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero dello sviluppo economico, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa.

Per l’attivazione della procedura negoziale diretta alla definizione dell’Accordo per l’innovazione i soggetti proponenti devono presentare al Ministero dello sviluppo economico la domanda di agevolazioni corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto e, nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti, del contratto di collaborazione.

Il Ministero, ricevuta la domanda di agevolazione, verifica la disponibilità delle risorse finanziarie e provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata. In tale ambito, in particolare, valuta:

  • le caratteristiche tecnico-economico-finanziarie e di ammissibilità del soggetto proponente;
  • la coerenza del progetto con le finalità dichiarate e con quelle di cui al presente decreto;
  • la conformità del progetto alle disposizioni nazionali ed europee di riferimento;
  • la fattibilità tecnica, la sostenibilità economico-finanziaria, la qualità tecnica e l’impatto del progetto di ricerca e sviluppo e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità dello stesso;
  • la pertinenza e la congruità delle spese e dei costi previsti dal progetto di ricerca e sviluppo.

Nel caso in cui le valutazioni istruttorie si concludano con esito positivo si procede alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.

Successivamente alla stipula dell’Accordo, i soggetti proponenti sono tenuti a presentare la documentazione utile alla definizione del decreto di concessione.

Quadro finanziario complessivo delle risorse disponibili per il primo sportello agevolativo

Risorse finanziarie disponibili per il territorio nazionale: euro 447.440.000,00

Dettaglio delle risorse finanziare riservate con gli Accordi quadro

Regione/Provincia autonomaRisorse Regione/ Provincia autonomaRisorse Ministero sviluppo economico
Abruzzo4.800.000,009.600.000,00
Campania1.750.000,003.500.000,00
Friuli-Venezia Giulia1.000.000,002.000.000,00
Lazio2.000.000,004.000.000,00
Lombardia2.050.000,004.100.000,00
Piemonte4.000.000,008.000.000,00
Provincia Autonoma Trento3.000.000,006.000.000,00
Puglia1.680.000,003.360.000,00
Sicilia4.000.000,008.000.000,00
Veneto2.000.000,004.000.000,00
Totale (euro)26.280.000,0052.560.000,00

Dettaglio delle aree di intervento selezionate dalle regioni/province autonome

Abruzzo; Campania; Lazio; Lombardia; Piemonte; Provincia autonoma di Trento; Puglia; Sicilia: a) Tecnologie di fabbricazione; b) Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche; c) Tecnologie abilitanti emergenti; d) Materiali avanzati; e) Intelligenza artificiale e robotica; f) Industrie circolari; g) Industria pulita a basse emissioni di carbonio; h) Malattie rare e non trasmissibili; i) Malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà; l) Strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata; m) Impianti industriali nella transizione energetica; n) Competitività industriale nel settore dei trasporti; o) Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili; p) Mobilità intelligente; q) Stoccaggio dell’energia; r) Sistemi alimentari; s) Sistemi di bio-innovazione nella bioeconomia dell’Unione; t) Sistemi circolari.

Friuli-Venezia Giulia: a) Tecnologie di fabbricazione; c) Tecnologie abilitanti emergenti; d) Materiali avanzati; e) Intelligenza artificiale e robotica; f) Industrie circolari; g) Industria pulita a basse emissioni di carbonio; l) Strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata; m) Impianti industriali nella transizione energetica; o) Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili; q) Stoccaggio dell’energia; t) Sistemi circolari.

Veneto: a) Tecnologie di fabbricazione; b) Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche; c) Tecnologie abilitanti emergenti; d) Materiali avanzati; e) Intelligenza artificiale e robotica; f) Industrie circolari; g) Industria pulita a basse emissioni di carbonio; l) Strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata; m) Impianti industriali nella transizione energetica; n) Competitività industriale nel settore dei trasporti; o) Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili; p) Mobilità intelligente; q) Stoccaggio dell’energia; r) Sistemi alimentari; s) Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione; t) Sistemi circolari.

Accordi innovazione: 591 milioni di nuove risorse per le imprese

Giorgetti, “soluzioni concrete e veloci avvicinano pubblica amministrazione a imprenditori”

Con un incremento di nuove risorse pari a oltre 591 milioni di euro, che si aggiungono alla dotazione finanziaria iniziale di 500 milioni di euro prevista dal Fondo nazionale complementare al PNRR, il Ministero dello sviluppo economico potrà agevolare il finanziamento del maggior numero di progetti presentati dalle imprese nell’ambito degli Accordi per l’innovazione.

E’ quanto stabilisce un decreto del ministro Giancarlo Giorgetti che dispone l’immediato rifinanziamento della misura a sostegno degli investimenti in ricerca e sviluppo industriale sul territorio nazionale.

Per il grande interesse manifestato dal sistema produttivo, l’11 maggio era stato raggiunto già nel corso della prima giornata di apertura dello sportello online il limite massimo di agevolazioni concedibili: 340 le domande in graduatoria. Giorgetti aveva pertanto attivato la direzione incentivi del Mise che ha avviato da subito una ricognizione dei fondi disponibili, al fine di reperire ulteriori risorse in grado di soddisfare le richieste delle imprese e favorire così lo scorrimento dei progetti ammessi alla fase di valutazione. “Agire con velocità per individuare soluzioni concrete e recuperare nuove risorse necessarie a finanziare misure che si sono dimostrate valide è la via giusta per avvicinare la pubblica amministrazione agli imprenditori che hanno avuto coraggio di fare impresa e credere nel futuro”, dichiara il ministro Giorgetti.

Il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Un secondo sportello relativo agli Accordi per l’innovazione, con una dotazione finanziaria di ulteriori 591 milioni di euro a valere sul Fondo nazionale complementare al PNRR, è in programma nel prossimo autunno.

FONTE  MISE

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ACCORDI PER L’INNOVAZIONE: RIFINANZIATI CON ALTRI 591 milioni  A SCORRIMENTO DEL BANDO di MAGGIO 2022 ED ALTRI 500 milioni  per un NUOVO BANDO in AUTUNNO 2022

RAMSES GROUP NEWS n. 372 – 11 luglio 2022

Accordi Innovazione: rifinanziamento MiSE per accogliere i progetti ammessi e rimasti in graduatoria, un nuovo sportello previsto anche in autunno.

Con un rifinanziamento per oltre 591 milioni di euro, che si aggiungono ai 500 milioni del Fondo complementare al PNRR, il Ministero dello Sviluppo Economico finanzia i progetti delle imprese nell’ambito degli  ACCORDI PER L’INNOVAZIONE

Il decreto, registrato dalla Corte dei Conti, è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.  Il rifinanziamento permetterà di soddisfare le richieste delle imprese tramite scorrimento della graduatoria con i progetti ammessi alla fase di valutazione.

Le nuove risorse si sono rese necessarie a seguito dell’esaurimento immediato, lo scorso 11 maggio, dei fondi disponibili, in pratica già nel corso della prima giornata di apertura dello sportello online, con il raggiungimento del limite massimo di agevolazioni concedibili: 340 le domande in graduatoria.

Il secondo sportello relativo agli Accordi per l’innovazione, con una dotazione finanziaria di ulteriori 500 milioni di euro a valere sul Fondo nazionale complementare al PNRR, è invece in programma nel prossimo autunno.

Di cosa si tratta

Come visto in questo articolo, gli Accordi per l’innovazione sono strumenti promossi dal Ministero dello Sviluppo Economico volti a finanziare progetti e investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati in Italia attraverso l’assegnazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato

Il rifinanziamento della misura è stato reso necessario in virtù del grande successo registrato dall’incentivo. Lo scorso 11 maggio, infatti, alla data di apertura dello sportello in una sola giornata si è raggiunto il limite massimo delle agevolazioni concedibile portando alla chiusura immediata della finestra per la ricezione delle domande. 

Le ulteriori risorse in arrivo consentirebbero così lo scorrimento dei progetti ammessi alla fase valutativa

A chi si rivolge

I soggetti beneficiari sono le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività:

  • industriali
  • agroindustriali
  • artigiane
  • servizi all’industria 
  • attività di ricerca

che investono in ricerca e sviluppo industriale per realizzare nuovi prodotti e innovativi modelli produttivi.

Le imprese possono partecipare al bando anche in forma congiunta.

Cosa finanzia

La misura sostiene progetti relativi ad attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale volti alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs), nell’ambito dei seguenti ambiti:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
  • Sistemi circolari

L’agevolazione 

Gli Accordi per l’innovazione prevedono l’erogazione di un contributo a fondo perduto diretto alla spesa:

  • fino al 50% per i costi di ricerca industriale
  • fino al 25% per i costi di sviluppo sperimentale

Inoltre, le imprese possono richiedere un finanziamento agevolato – a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici – fino ad un massimo del 20% delle spese del progetto. 

Si attende pubblicazione nella G.U. del decreto.

L’apertura del prossimo sportello per gli Accordi per l’innovazione – a valere sulle risorse del FNC del PNRR (500 milioni) – è prevista per il prossimo autunno

APPROFONDIMENTI

Beneficiari 

  • Micro impresa, Università e centri di ricerca, Imprenditoria femminile, Imprenditoria giovanile, Piccola e Media Impresa, Grande impresa, Impresa individuale
  • Agevolazione Misto
  • Area geografica Tutta Italia
  • Scadenza A sportello

Cosa offre il bando

Con il bando “Accordi per l’innovazione” il MISE sostiene le imprese nella ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca.

Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti. Possono essere soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti alle linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”, anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’art. 2135 c.c.

Il bando finanzia progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle seguenti aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”, di cui al Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 aprile 2021:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
  • Sistemi circolari

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello sviluppo economico.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:

  • il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
  • il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, nel limite dell’intensità massima di aiuto stabilita dall’articolo 25, paragrafo 6, del regolamento (UE) 651/2014, una maggiorazione del contributo diretto fino a 10 punti percentuali per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese.

Fermo restando l’ammontare massimo delle agevolazioni, le regioni e le altre amministrazioni pubbliche possono cofinanziare l’Accordo per l’innovazione mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie alla concessione di un contributo diretto alla spesa ovvero, in alternativa, di un finanziamento agevolato, per una percentuale almeno pari al 5% dei costi e delle spese ammissibili complessivi.

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste dal decreto ministeriale 31 dicembre 2021 è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero dello sviluppo economico, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa.

 l bando intende sostenere la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale.

PIU’ IN DETTAGLIO

ACCORDI PER L’INNOVAZIONE: IN AUTUNNO NUOVO  BANDO CON 500 MILIONI DI DOTAZIONE

Gli accordi di innovazione devono essere diretti al sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevante impatto tecnologico, in grado di favorire percorsi di innovazione coerenti con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’unione europea e di rilevanza strategica  per l’accrescimento della competitività tecnologica di specifici settori.

SOGGETTI BENEFICIARI:

1)      Società di capitali che abbiano almeno 2 bilanci approvati. A tal fine il soggetto proponente può fare riferimento anche ai bilanci consolidati del gruppo a cui appartiene o ai bilanci di una delle società che ne detiene alla data di presentazione della domanda di agevolazioni una quota non inferiore al 20%  del proprio capitale sociale. In tale ultimo caso, il soggetto proponente è tenuto a presentare una specifica lettera di patronage con la quale la società che detiene la predetta quota di capitale soiale assume l’impegno alla regolare esecuzione dell’iniziativa proposta nonché l’impegno di natura finanziaria alla restituzione delle agevolazioni concesse a favore del soggetto proponente.

2)      Centri di ricerca

Possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro, fino ad un massimo di 5 soggetti co-proponenti.

PROGETTI AMMISSIBILI:

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali, come riportate nell’allegato 1, nell’ambito di specifiche aree di intervento riconducibili al secondi pilastro del programma “Orizzonte Europa” e riportate nell’allegato 2.

I progetti di ricerca e sviluppo devono:

          Essere realizzati dai soggetti beneficiare in una o più delle proprie unità locali ubicate nel territorio nazionale

          Riguardare una sola delle aree di intervento del Programma “Orizzonte Europa”

          Prevedere spese e costi ammissibili non inferiori ad euro 5.000.000

          Essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni e non oltre 3 mesi dalla data di sottoscrizione del decreto di concessione

          Avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi

          Qualora presentati congiuntamente da più soggetti, prevedere che ciascun proponente sostenga almeno il 10% dei costi complessivi ammissibili, se di grande dimensione, e almeno il 5% in tutti gli altri casi.

SPESE E COSTI AMMISSIBILI:

          Personale dipendente

          Strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo

          Servizi di consulenza

          Spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili dal progetto

          I materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

AGEVOLAZIONI CONCEDIBILI:

          CONTRIBUTO ALLA SPESA:

Contributo alla spesasingoloIn rete PMIIn rete G.I.
Ricerca industriale50%60%55%
Sviluppo sperimentale25%35%30%

          Finanziamento agevolato, qualora richiesto, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto. (durata 8 anni oltre un periodo di preammortamento massimo di 3 anni)

EROGAZIONE DELLE AGEVOLAZIONI:

Le agevolazioni sono erogate dal Ministero, sulla base delle richieste per stato di avanzamento del progetto presentate dal soggetto beneficiario, nel numero massimo di 5, più l’ultima a saldo, in relazione a stati di avanzamento del progetto. Le spese e i costi effettivamente sostenuti devono essere comprovati da fatture quietanzate.

L’Accordo di innovazione può prevedere che la prima erogazione sia disposta a titolo di anticipazione, nel limite massimo del 30% del totale delle agevolazioni concesse, previa presentazione di fideiussione bancaria o polizza assicurativa

Allegato n. 1

Con l’obiettivo di concentrazione e di efficacia degli interventi, al fine di massimizzare il valore delle risorse finanziarie disponibili e di individuare i settori nei quali la spinta delle nuove tecnologie meglio garantisce l’evoluzione continua di prodotti e processi e la conquista di nuova forza competitiva, si ritiene di restringere il campo di intervento del presente intervento alle seguenti specifiche tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) che riflettono gli obiettivi della strategia di politica industriale europea e che presentano adeguate ricadute nei poli tematici di particolare interesse per le specializzazioni manifatturiere nazionali, le cui aree di intervento, riconducibili al II Pilastro del Programma “Orizzonte Europa”, sono illustrate nell’allegato n. 2.

ELENCO DELLE TECNOLOGIE (KETs – Key Enabling Technologies)

1. Materiali avanzati e nanotecnologia

2. Fotonica e micro/nano elettronica

3. Sistemi avanzati di produzione

4. Tecnologie delle scienze della vita

5. Intelligenza artificiale

6. Connessione e sicurezza digitale

Allegato n. 2

Aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro “Sfide globali e competitività industriale” del Programma “Orizzonte Europa”.

Il secondo pilastro “Sfide globali e competitività industriale” del programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa” (regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 aprile 2021, pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 170 del 12 maggio 2021 e di cui alla Decisione (UE) 2021/764 del consiglio del 10 maggio 2021) sostiene la creazione e la migliore diffusione di nuove conoscenze, tecnologie e soluzioni sostenibili di alta qualità, rafforza la competitività dell’industria europea, accresce l’impatto della ricerca e innovazione nell’ambito dello sviluppo, del sostegno e dell’attuazione delle politiche dell’Unione e sostiene l’adozione di soluzioni innovative nel settore industriale e nella società al fine di affrontare le sfide globali. Al fine di ottenere i massimi risultati in termini di impatto, flessibilità e sinergie, il secondo pilastro è organizzato in Poli tematici, aree di intervento e linee generali.

Con lo scopo di definire una concentrazione tematica delle risorse più incisiva sul tessuto imprenditoriale nazionale, si ritiene di focalizzare l’ambito dell’intervento su specifiche aree di intervento e linee generali riconducibili ai Poli tematici caratterizzati da un’elevata presenza di PMI e che costituiscono gli assi portanti del tessuto produttivo del Paese, quali “Salute”, “Digitale, industria e spazio”, “Clima, energia e mobilità” e “Prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura e ambiente”.

AREE DI INTERVENTO

1. Tecnologie di fabbricazione

Linee generali:

– Tecnologie di fabbricazione pionieristiche come la produzione biotecnologica, la produzione additiva, la robotica industriale, collaborativa, flessibile e intelligente, i sistemi di produzione industriale integrati con risorse umane, promosse anche attraverso una rete dell’Unione di infrastrutture ad orientamento industriale, che forniscono servizi volti ad accelerare la trasformazione tecnologica e l’adozione da parte dell’industria dell’Unione;

– Innovazioni pionieristiche che impiegano differenti tecnologie abilitanti in tutta la catena del valore. Ne sono esempi le tecnologie convergenti, l’IA, i gemelli digitali, l’analisi di dati, le tecnologie di controllo, le tecnologie dei sensori, la robotica industriale, collaborativa e intelligente, i sistemi centrati sull’uomo, la produzione biotecnologica, le batterie di tecnologia avanzata e le tecnologie per l’idrogeno, compreso l’idrogeno basato su fonti rinnovabili, e le celle a combustibile, come pure le tecnologie laser e al plasma avanzate;

– Competenze, spazi lavorativi e imprese totalmente adattati alle nuove tecnologie, conformemente ai valori sociali europei;

– Impianti cognitivi flessibili, di alta precisione, privi di difetti, poco inquinanti e a bassa produzione di rifiuti, sostenibili e climaticamente neutri, conformemente all’approccio dell’economia circolare; sistemi di fabbricazione intelligenti ed efficienti sotto il profilo energetico che soddisfino le esigenze dei clienti;

– Innovazioni pionieristiche nelle tecniche per i sopralluoghi dei siti di costruzione, per una totale automazione del montaggio eseguito sul posto e dei componenti prefabbricati.

2. Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche

Linee generali:

– Microelettronica e nanoelettronica, compresa la concezione, le componenti e le attrezzature produttive della progettazione e dello sviluppo che rispondono alle esigenze specifiche della trasformazione digitale e delle sfide a livello mondiale, in termini di prestazioni, funzionalità, consumo energetico e materiale e integrazione;

– Tecnologie di telerilevamento e azionamento efficienti e sicure e relativa cointegrazione con le unità computazionali come fattore abilitante dell’industria e dell’Internet delle cose, incluse le soluzioni innovative su materiali flessibili e conformabili per oggetti interattivi a misura d’uomo;

– Tecnologie come complementi o alternative alla nano-elettronica, quali l’informatica, la trasmissione e il telerilevamento quantistici integrati nonché le componenti dell’informatica neuromorfica e la spintronica;

– Architetture di calcolo, acceleratori e processori a basso consumo per una vasta gamma di applicazioni, fra cui l’informatica neuromorfica che alimenta le applicazioni di IA, l’elaborazione al margine (edge computing), la digitalizzazione dell’industria, i megadati e il cloud computing, l’energia intelligente e la mobilità connessa e automatizzata;

– Progettazione di unità di calcolo dei computer che offra solide garanzie di esecuzione affidabile, dotate di misure intrinseche di protezione della vita privata e di sicurezza per i dati di input e output e l’informatica quantistica, nonché per le istruzioni di elaborazione e interfacce uomo-macchina adeguate;

– Tecnologie fotoniche che permettono applicazioni con progressi altamente innovativi in termini di funzionalità, integrazione e prestazioni;

– Tecnologie dell’ingegneria dei sistemi e di controllo a sostegno di sistemi flessibili, evolvibili e completamente autonomi per applicazioni affidabili che interagiscono con il mondo fisico e l’uomo, anche nei settori critici dell’industria e della sicurezza;

– Tecnologie di software che rafforzino la qualità, la cibersicurezza e l’affidabilità dei software con una migliore vita utile, incrementando lo sviluppo della produttività e introducendo l’IA integrata e la resilienza nei software e nella relativa architettura;

– Tecnologie emergenti che espandono le tecnologie digitali.

3. Tecnologie abilitanti emergenti

Linee generali:

– Sostegno alle tendenze future ed emergenti nelle tecnologie abilitanti fondamentali;

– Sostegno alle comunità emergenti aventi, fin dall’inizio, un approccio centrato sull’uomo;

– Valutazione del potenziale dirompente delle nuove tecnologie industriali emergenti e del loro impatto su cittadini, industria, società e ambiente, realizzando interfacce con le tabelle di marcia industriali;

– Ampliamento della base industriale per l’adozione di tecnologie e innovazioni aventi un potenziale rivoluzionario, compreso lo sviluppo delle risorse umane e nel contesto mondiale.

4. Materiali avanzati

Linee generali:

– Materiali (compresi polimeri, bio-, nano-, e multi-materiali, materiali bidimensionali e materiali intelligenti – tra cui le lignocellulose –, materiali compositi, metalli e leghe) e materiali avanzati (ad esempio materiali quantistici, responsivi, fotonici e superconduttori) progettati con nuove proprietà tramite il trattamento di funzionalizzazione e che soddisfino i requisiti regolamentari (ma senza portare a un aumento della pressione sull’ambiente durante il loro intero ciclo di vita, dalle fasi di produzione a quelle di utilizzo e di fine vita);

– Trattamenti e produzione di materiali integrati seguendo un approccio etico orientato al cliente, compresi le attività pre-regolamentari e la valutazione del ciclo di vita, l’approvvigionamento e la gestione delle materie prime, la durabilità, la riutilizzabilità e la riciclabilità, la sicurezza, la valutazione del rischio per la salute umana e l’ambiente e la gestione del rischio;

– Fattori abilitanti dei materiali avanzati come caratterizzazione (ad esempio per la garanzia di qualità), modellizzazione e simulazione, realizzazione di progetti pilota ed espansione;

– Un ecosistema di innovazione delle infrastrutture tecnologiche dell’Unione, in rete e accessibile a tutti i portatori di interessi pertinenti, identificato e basato sulle priorità in accordo con gli Stati membri, che fornisce servizi per accelerare la trasformazione tecnologica e l’adozione da parte dell’industria dell’Unione, in particolare da parte delle PMI; questo ecosistema di innovazione coprirà tutte le tecnologie chiave necessarie per consentire innovazioni nel campo dei materiali;

– Soluzioni basate su materiali avanzati per il patrimonio culturale, il design, l’architettura e la creatività in generale, con un forte orientamento all’utente, per aggiungere valore ai settori industriali e alle industrie creative.

5. Intelligenza artificiale e robotica

Linee generali:

– Le tecnologie dell’IA abilitanti, come l’IA intuitiva, l’IA etica, l’IA controllata dall’uomo, l’apprendimento automatico senza supervisione, l’efficienza dei dati e le interazioni uomo-macchina e macchina-macchina avanzate;

– Robotica sicura, intelligente, collaborativa ed efficiente e sistemi incorporati e autonomi complessi;

– Tecnologie relative all’IA incentrate sull’uomo per soluzioni basate sull’IA;

– Sviluppo e collegamento in rete di competenze di ricerca nel settore dell’IA in tutta Europa, in un’ottica aperta e collaborativa, rafforzando nel contempo la capacità di test chiuso;

– Utilizzo dell’IA e della robotica per sostenere le persone con disabilità e l’inclusione delle persone emarginate;

– Tecnologie per piattaforme aperte di IA, compresi algoritmi di software, archivi di dati, sistemi basati su agenti, robotica e piattaforme di sistemi autonomi.

6. Industrie circolari

Linee generali:

– Le simbiosi industriali con i flussi di risorse tra i settori e le comunità urbane; processi e materiali, per trasportare, trasformare, riutilizzare e immagazzinare risorse, combinando la valorizzazione dei sottoprodotti, dei rifiuti, delle acque reflue e di CO2;

– Valorizzazione e valutazione del ciclo di vita dei flussi di materiali e di prodotti con l’utilizzo di nuove materie prime alternative, controllo delle risorse, tracciamento e selezione dei materiali (compresi metodi di prova validati e strumenti per la valutazione del rischio per la salute umana e l’ambiente);

– Prodotti progettati in maniera ecocompatibile, servizi e nuovi modelli di business caratterizzati da un migliore rendimento durante il ciclo di vita, una maggiore durabilità, la possibilità di potenziamento (upgrading) e la facilità di riparazione, smontaggio, riutilizzo e riciclaggio;

– Industria del riciclaggio efficace, massimizzando il potenziale e la sicurezza dei materiali secondari e riducendo al minimo l’inquinamento (cicli di materiali non tossici), la perdita di qualità e quantità dopo il trattamento;

– Eliminazione o, in mancanza di alternative, manipolazione sicura delle sostanze che destano preoccupazione nelle fasi di produzione e di fine vita; sostituti sicuri e tecnologie di produzione sicure ed economicamente efficienti;

– Fornitura sostenibile e sostituzione di materie prime, comprese le materie prime strategiche, lungo l’intera catena del valore.

7. Industria pulita a basse emissioni di carbonio

Linee generali:

– Tecnologie di processo, compreso il riscaldamento e il raffrescamento, strumenti digitali, automazione e dimostrazioni su larga scala per le prestazioni di processo e l’efficienza dal punto di vista energetico e delle risorse; significative riduzioni o prevenzione delle emissioni industriali di gas a effetto serra e inquinanti, incluse le emissioni di particolato;

– Valorizzazione del CO2 prodotto dall’industria e da altri settori;

– Tecnologie di conversione per un utilizzo sostenibile delle risorse di carbonio per aumentare l’efficienza delle risorse e ridurre le emissioni, compresi i sistemi energetici ibridi per l’industria e il settore energetico con un potenziale di decarbonizzazione;

– Elettrificazione e l’uso di fonti di energia non convenzionali all’interno di impianti industriali e gli scambi di energia e risorse tra impianti industriali (ad esempio attraverso la simbiosi industriale);

– Prodotti industriali che richiedono processi di produzione a basse o a zero emissioni di carbonio durante l’intero ciclo di vita.

8. Malattie rare e non trasmissibili

Linee generali:

– Comprensione dei meccanismi all’origine dello sviluppo di malattie non trasmissibili, tra cui quelle cardiovascolari;

– Strumenti e tecniche diagnostici per diagnosi più precoci e precise e per trattamenti mirati e tempestivi, che consentano il rallentamento o l’inversione della progressione della malattia;

– Soluzioni integrate per l’automonitoraggio, la promozione della salute, la prevenzione delle malattie e la gestione delle patologie croniche e della multimorbilità, comprese le malattie neurodegenerative e cardiovascolari;

– Ambiti caratterizzati da esigenze cliniche fortemente insoddisfatte quali le malattie rare, compresi i tumori pediatrici.

9. Malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà

Linee generali:

– Comprendere i meccanismi relativi alle infezioni;

– Fattori che favoriscono l’emergenza o la ricomparsa delle malattie infettive e la loro diffusione, compresa la trasmissione dagli animali all’uomo (zoonosi), o da altre parti dell’ambiente (acqua, suolo, piante, alimenti) all’uomo, nonché l’impatto del cambiamento climatico e dell’evoluzione degli ecosistemi sulla dinamica delle malattie infettive;

– Previsione, diagnosi rapida e precoce, controllo e sorveglianza delle malattie infettive, delle infezioni associate all’assistenza sanitaria e dei fattori ambientali;

– Lotta alla resistenza antimicrobica, in particolare epidemiologia, prevenzione e diagnosi nonché sviluppo di nuovi antimicrobici e vaccini;

– Vaccini, comprese tecnologie di piattaforma per i vaccini, diagnosi, trattamenti e cure per le malattie infettive, incluse comorbilità e coinfezioni.

10. Strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata

Linee generali:

– Strumenti e tecnologie per applicazioni in tutti gli ambiti sanitari e qualsiasi indicazione medica pertinente, comprese le limitazioni funzionali;

– Strumenti integrati, tecnologie, dispositivi medici, immaginografia medica, biotecnologia, nanomedicina e terapie avanzate (comprese terapia cellulare e genica), e soluzioni digitali per la salute umana e l’assistenza, tra cui IA, soluzioni mobili e telemedicina; affrontare al contempo, ove opportuno e sin dalle fasi iniziali, gli aspetti connessi a una produzione efficiente in termini di costi al fine di ottimizzare la fase di industrializzazione e il potenziale di innovazione per arrivare a un prodotto medicinale accessibile;

– Progetti pilota, diffusioni su larga scala, ottimizzazione e acquisizione dell’innovazione delle tecnologie e degli strumenti per la salute e l’assistenza in contesti reali compresi gli studi clinici, la ricerca in materia di attuazione compresa la diagnosi basata sulla medicina personalizzata;

– Processi e servizi innovativi per lo sviluppo, la produzione e la realizzazione rapida di strumenti e tecnologie per la salute e l’assistenza;

– Gestione dei dati sanitari, compresa la loro interoperabilità, metodi di integrazione, analitici e di visualizzazione, processi decisionali, basandosi sull’IA, estrazione dei dati, tecnologie dei megadati, bioinformatica e tecnologie di calcolo ad alte prestazioni per promuovere la medicina personalizzata, anche in materia di prevenzione, e per ottimizzare il percorso sanitario.

11. Impianti industriali nella transizione energetica

Linee generali:

– Strumenti e infrastrutture per il controllo del processo degli impianti di produzione per ottimizzare i flussi di energia e i materiali in interazione con il sistema energetico;

– Processi, progetti e materiali pertinenti, compresi i processi industriali a basse o a zero emissioni;

– Strategie e tecnologie a basse emissioni volte a rivitalizzare le zone carbonifere e ad alta intensità di carbonio in fase di transizione;

– Flessibilità ed efficienza dell’energia elettrica, delle materie prime e del riscaldamento negli impianti industriali e nel sistema energetico.

12. Competitività industriale nel settore dei trasporti

Linee generali:

– Unione degli aspetti fisici e digitali di progettazione, sviluppo e dimostrazione, fabbricazione, funzionamento, normazione, certificazione, regolamentazione di aeromobili, veicoli e navi e integrazione (compresa l’integrazione tra progettazione digitale e produzione digitale);

– Concezione e progettazione di aeromobili, veicoli e navi, compresi le parti di ricambio e gli aggiornamenti software e tecnologici, soluzioni software; utilizzo di materiali e strutture migliori, riciclaggio e riutilizzo dei materiali; efficienza, stoccaggio e recupero di energia, caratteristiche di sicurezza e protezione tenendo conto delle esigenze degli utenti, con un minore impatto sul clima, sull’ambiente e sulla salute, compresi il rumore e la qualità dell’aria;

– Tecnologie e sottosistemi di bordo, comprese le funzioni automatizzate, per tutti i modi di trasporto, tenendo in considerazione le esigenze di interfaccia con le infrastrutture e approfondendo le sinergie tecnologiche tra modi di trasporto; sistemi di trasporto multimodali; sistemi di sicurezza e prevenzione incidenti e rafforzamento della cibersicurezza; sfruttamento dei progressi in materia di tecnologie dell’informazione e di IA; sviluppo dell’interfaccia uomo-macchina;

– Nuovi materiali, tecniche e metodi di costruzione, gestione e manutenzione delle infrastrutture, garantendo una disponibilità di rete affidabile, interfacce intermodali e interoperabilità multimodale, sicurezza dei lavoratori e un approccio basato sul ciclo di vita completo;

– Fusione della progettazione e dello sviluppo di infrastrutture fisiche e digitali, manutenzione dell’infrastruttura, rigenerazione e aggiornamento dell’integrazione, interoperabilità e intermodalità dei trasporti, resilienza a eventi meteorologici estremi, compreso l’adattamento ai cambiamenti climatici.

13. Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili

Linee generali:

– Elettrificazione di tutti i modi di trasporto, comprese nuove tecnologie ibride, basate su batterie e celle a combustibile per i sistemi di propulsione e i sistemi ausiliari di aeromobili, veicoli e navi, ricarica o rifornimento rapido, recupero di energia e interfacce di facile utilizzo e accesso con l’infrastruttura di ricarica o rifornimento, garantendo l’interoperabilità e la fornitura continua di servizi; lo sviluppo e la diffusione di batterie competitive, sicure, efficienti e sostenibili per veicoli a basse emissioni e a emissioni zero, prendendo in considerazione tutte le condizioni di utilizzo e durante le diverse fasi del ciclo di vita; lo sviluppo e la diffusione di accumulatori competitivi, sicuri, efficienti e sostenibili per veicoli a basse emissioni e a emissioni zero;

– Uso di combustibili sostenibili nuovi e alternativi, compresi biocarburanti avanzati, e nuovi aeromobili, veicoli e navi sicuri e intelligenti per modelli di mobilità e infrastrutture di sostegno esistenti e futuri, con un impatto ridotto sull’ambiente e sulla salute pubblica; componenti e sistemi di nicchia per soluzioni rispettose dell’ambiente (ad esempio sistemi avanzati di raccolta dati), tecnologie e soluzioni basate sull’utente per l’interoperabilità e la fornitura continua di servizi.

14. Mobilità intelligente

Linee generali:

– Cielo unico europeo: soluzioni a bordo e a terra per livelli simultaneamente più elevati di automazione, connettività, sicurezza, interoperabilità, efficienza, riduzione delle emissioni e servizi;

– Tecnologie ed operazioni ferroviarie per un sistema ferroviario di elevata capacità, silenzioso, interoperabile e automatizzato;

– Soluzioni di trasporto intelligenti per operazioni più sicure ed efficienti sulle vie navigabili;

– Tecnologie e operazioni relative alle vie navigabili per sistemi di trasporto sicuri e automatizzati che colgano le opportunità offerte dal trasporto per via navigabile;

– Sistemi e servizi di mobilità connessi, cooperativi, interoperabili e automatizzati, comprese soluzioni tecnologiche e gli aspetti non tecnologici, come l’evoluzione dei modelli di comportamento e di mobilità degli utenti.

15. Stoccaggio dell’energia

Linee generali:

– Tecnologie, compresi i combustibili rinnovabili liquidi e gassosi e le loro catene di valore associate, e tecnologie dirompenti per rispondere al fabbisogno di stoccaggio energetico sia giornaliero che stagionale, nonché il loro impatto sull’ambiente e sul clima;

– Batterie intelligenti, sostenibili e durevoli e loro catena del valore dell’Unione, tra cui il ricorso a soluzioni basate su materiali avanzati, la progettazione, le tecnologie di produzione di batterie su larga scala ed efficienti dal punto di vista energetico, i metodi di riutilizzo e riciclaggio, nonché il funzionamento efficace a basse temperature e le esigenze di standardizzazione;

– Idrogeno, in particolare idrogeno a basse emissioni di carbonio e idrogeno basato su fonti rinnovabili, comprese le celle a combustibile, e la sua catena del valore nell’Unione dalla progettazione all’utilizzo finale in varie applicazioni.

16. Sistemi alimentari

Linee generali:

– Moderni sistemi per la sicurezza e la genuinità alimentare, compresa la tracciabilità, che migliorano la qualità alimentare e rafforzano la fiducia dei consumatori nel sistema alimentare;

– Adattamento del sistema alimentare ai cambiamenti climatici e attenuazione dei loro effetti, compreso lo studio del potenziale e dell’utilizzo del microbioma, delle diverse colture alimentari e delle alternative alle proteine animali;

– Sistemi alimentari sostenibili a livello ambientale, circolari, efficienti in termini di risorse e resilienti, dalla terra e dal mare, verso l’acqua potabile sicura e le problematiche marittime, l’azzeramento dei rifiuti alimentari nell’intero sistema alimentare, attraverso il riutilizzo di alimenti e biomasse, il riciclaggio di rifiuti alimentari, nuovi imballaggi alimentari e domanda di prodotti alimentari locali e adatti alle necessità.

17. Sistemi di bio-innovazione nella bioeconomia dell’Unione

Linee generali:

– Sistemi logistici, di produzione e di approvvigionamento sostenibili di biomassa, ponendo l’attenzione su applicazioni e utilizzi di elevato valore, sostenibilità sociale e ambientale, impatto sul clima e sulla biodiversità, sulla circolarità e sull’efficienza complessiva delle risorse, compresa l’acqua;

– Scienze della vita e loro convergenza con le tecnologie digitali per comprensione, prospezione e uso sostenibile delle risorse biologiche;

– Catene del valore a base biologica, materiali a base biologica, compresi materiali, sostanze chimiche, prodotti, servizi e processi ispirati al biologico con qualità e funzionalità innovative e sostenibilità migliorata (compresa la riduzione delle emissioni di gas serra), promuovendo lo sviluppo di bioraffinerie avanzate (di piccole e grandi dimensioni) utilizzando una gamma più ampia di biomasse; sostituzione dell’attuale produzione di prodotti non sostenibili attraverso il superamento delle soluzioni a base biologica per applicazioni innovative di mercato;

– Biotecnologia, compresa la biotecnologia intersettoriale all’avanguardia, per l’applicazione in processi industriali, servizi ambientali e prodotti di consumo competitivi, sostenibili e innovativi;

– Circolarità della bioindustria nell’ambito della bioeconomia attraverso l’innovazione tecnologica, sistemica, sociale e del modello di business per aumentare radicalmente il valore generato per unità di risorsa biologica, mantenendo più a lungo il valore di tali risorse nell’economia, preservando e rafforzando il capitale naturale, progettando l’eliminazione di rifiuti e inquinamento, sostenendo il principio dell’utilizzo a cascata della biomassa sostenibile attraverso la R&I e tenendo conto della gerarchia dei rifiuti.

18. Sistemi circolari

Linee generali:

– Transizione sistemica verso un’economia efficiente sotto il profilo delle risorse, a base biologica e circolare con nuovi modelli di interazione dei consumatori, nuovi modelli di business per l’efficienza delle risorse e le prestazioni ambientali; prodotti e servizi che stimolino l’efficienza delle risorse e l’eliminazione o la sostituzione delle sostanze pericolose durante l’intero ciclo di vita; sistemi di condivisione, riutilizzo, riparazione, rigenerazione, riciclaggio e compostaggio;

– Eco-innovazioni per la prevenzione e il risanamento dell’inquinamento ambientale da sostanze pericolose e prodotti chimici che destano nuove preoccupazioni nonché eliminazione dell’esposizione agli stessi; considerazione dell’interfaccia tra prodotti chimici, prodotti e rifiuti nonché di soluzioni sostenibili per la produzione di materie prime primarie e secondarie;

– Uso circolare delle risorse idriche, compresi la riduzione della domanda di acqua, la prevenzione delle perdite, il riutilizzo dell’acqua, il riciclaggio e la valorizzazione delle acque reflue; soluzioni innovative per le sfide relative al legame tra acqua, alimenti ed energia tenendo conto degli impatti dell’uso dell’acqua per fini agricoli ed energetici e consentendo soluzioni sinergetiche.

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RAMSES GROUP NEWS n. 354 – 15 giugno 2022

1 – PROCEDURA DI COMPILAZIONE   

La procedura di compilazione della domanda di agevolazione e della ulteriore documentazione allegata è resa disponibile nel sito internet del Soggetto gestore a partire

dal 19 aprile 2022


2 – PRESENTAZIONE

Dalle ore 10.00 del giorno 11 maggio 2022

 le imprese potranno presentare, anche in forma congiunta, le domande di agevolazione per progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale d’importo superiore a 5 milioni di euro

Il Ministro dello Sviluppo economico ha siglato un nuovo decreto per disciplinare i (tanto attesi) accordi per l’innovazione, per cui è prevista dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza una dotazione finanziaria di 1 miliardo di euro. La nuova norma ridefinisce le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni, già previste dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico 24 maggio 2017, a favore dei progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito di accordi sottoscritti dal Ministero con i soggetti proponenti e con le amministrazioni pubbliche eventualmente interessate. Il decreto è al momento al vaglio della Corte dei Conti.

Gli accordi per l’innovazione devono essere diretti al sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevante impatto tecnologico, in grado di favorire percorsi di innovazione coerenti con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione europea e di rilevanza strategica per l’accrescimento della competitività tecnologica di specifici settori, comparti economici ovvero determinati ambiti territoriali, anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e accrescere la presenza delle imprese estere nel territorio nazionale.

Per la concessione delle agevolazioni di cui al presente decreto sono utilizzati euro 1.000.000.000.

Un unico obiettivo, come asserito dal Ministro Giorgetti: rafforzare la competitività del tessuto produttivo del nostro Paese.

Ambito soggettivo

Possono beneficiare delle agevolazioni i seguenti soggetti, anche qualora intendano procedere in forma congiunta:

a) le imprese che esercitano attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi ovvero di trasporto a terra ai sensi dell’art. 2195, n. 1) e n. 3), c.c., ivi comprese le imprese artigiane;

b) le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;

c) le imprese che esercitano le attività ausiliarie di cui al n. 5) dell’art. 2195 c.c. in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b);

d) i Centri di ricerca.

Inoltre, i beneficiari devono presentare taluni presupposti dettagliati nello stesso decreto, tra i quali si segnalano:

a) essere regolarmente costituiti in forma societaria e iscritti nel Registro delle imprese;

b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria, non essere sottoposte a procedure concorsuali e non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà;

c) trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati. A tal fine il soggetto proponente può fare riferimento anche ai bilanci consolidati del gruppo a cui appartiene o ai bilanci di una delle società che ne detiene, alla data di presentazione della domanda di agevolazioni, una quota non inferiore al 20% del proprio capitale sociale. In tale ultimo caso, il soggetto proponente è tenuto a presentare una specifica lettera di patronage con la quale la società che detiene la quota di capitale sociale assume l’impegno alla regolare esecuzione dell’iniziativa proposta, nonché l’impegno di natura finanziaria alla restituzione delle agevolazioni concesse a favore del soggetto proponente ed eventualmente revocate per una o più delle cause previste dalla normativa, comprensive degli eventuali interessi;

d) non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europ

Progetti ammissibili

Le progettualità agevolabili devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali, come riportate nell’allegato n. 1 al decreto, nell’ambito di specifiche aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma “Orizzonte Europa” e, cioè:

– tecnologie di fabbricazione;

– tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche;

– tecnologie abilitanti emergenti;

– materiali avanzati;

– intelligenza artificiale e robotica;

– industrie circolari;

– industria pulita a basse emissioni di carbonio;

– malattie rare e non trasmissibili;

– impianti industriali nella transizione energetica;

– competitività industriale nel settore dei trasporti;

– mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili;

– mobilità intelligente;

– stoccaggio dell’energia;

– sistemi alimentari;

– sistemi di bio innovazione nella bioeconomia;

– sistemi circolari.

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello sviluppo economico.

Requisiti progetti

progetti di ricerca e sviluppo dovranno:

– prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro;

– essere avviati successivamente alla data di presentazione della proposta progettuale e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data di sottoscrizione del decreto di concessione dell’agevolazione. Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante a ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento oppure la data di inizio dell’attività del personale interno, a seconda di quale condizione si verifichi prima;

– avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi. Su richiesta motivata del soggetto beneficiario, il Ministero dello Sviluppo Economico potrà concedere una proroga del termine di ultimazione del progetto non superiore a 6 mesi. In ogni caso, i progetti dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2026;

– qualora presentati congiuntamente da più soggetti, prevedere che ciascun proponente sostenga almeno il 10% dei costi complessivi ammissibili, se di grande dimensione, e almeno il 5% in tutti gli altri cas

Spese e costi ammissibili

Rientrano all’interno del perimetro dell’agevolazione i costi e le spese sostenute per:

– il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto (sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali);

– gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;

– i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;

– le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili del progetto, secondo quanto stabilito dall’art. 35 del regolamento UE n. 2021/695;

– i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

Tipologia agevolazioni

Lo strumento opera attraverso la concessione di un contributo diretto alla spesa ed, eventualmente, di un finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione.

Il finanziamento agevolato, qualora richiesto, sarà riconosciuto esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

In ogni caso, l’aiuto massimo sarà pari al:

– 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale;

– 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale.

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più organismi di ricerca, il Ministero dello Sviluppo Economico riconoscerà a ciascuno dei soggetti proponenti una maggiorazione del contributo diretto fino a 10 punti percentuali per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese.

Fermo restando l’ammontare massimo delle agevolazioni, le regioni e le altre amministrazioni pubbliche potranno cofinanziare l’Accordo per l’innovazione mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie alla concessione di un contributo diretto alla spesa ovvero, in alternativa, di un finanziamento agevolato, per una percentuale almeno pari al 5% dei costi e delle spese ammissibili complessivi.

Agevolazioni concedibili

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:

– il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;

– il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

Sono poi previste regole specifiche nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca.

Procedura e valutazione

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni occorre che sia definito l’accordo per l’innovazione tra il Ministero dello Sviluppo economico, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa.

Per l’attivazione della procedura negoziale, i proponenti devono presentare al Ministero dello Sviluppo economico la domanda di agevolazioni con l’intera documentazione tecnica inerente al progetto.

Il Ministero, ricevuta la domanda di agevolazione, verifica la disponibilità delle risorse finanziarie e provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata.

Nel caso in cui le attività istruttorie si concludano con esito positivo, si procederà alla definizione dell’accordo per l’innovazione tra il Ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.

Chi sono i soggetti beneficiari

Secondo la nuova disciplina, i soggetti destinatari dell’intervento sono le imprese di qualsiasi dimensione in forma singola o in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di 5 soggetti co-proponenti.

In particolare, potranno beneficiare delle agevolazioni le imprese che svolgono attività: industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del Codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché centri di ricerca.

Per i soli progetti congiunti, potranno essere soggetti co-proponenti anche gli organismi di ricerca e, per i progetti afferenti alle linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”, anche le imprese agricole.

Ai fini dell’ammissibilità, i soggetti proponenti (esclusi gli organismi di ricerca) dovranno essere regolarmente costituiti in forma societaria ed iscritti nel Registro delle imprese. Inoltre, dovranno trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno 2 bilanci approvati. A tal fine il soggetto proponente potrà fare riferimento anche ai bilanci consolidati del gruppo a cui appartiene o ai bilanci di una delle società che ne detiene alla data di presentazione della domanda di agevolazioni una quota non inferiore al 20% del proprio capitale sociale.

Ammessi anche i soggetti non residenti nel territorio italiano purché abbiano una personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza come risultante dall’omologo registro delle imprese. In tal caso, tali soggetti dovranno dimostrare la disponibilità di almeno una sede secondaria nel territorio nazionale alla data di richiesta della prima erogazione delle agevolazioni.

Procedure

Secondo le nuove disposizioni, per l’attivazione della fase di negoziazione finalizzata alla definizione dell’Accordo per l’Innovazione, le imprese proponenti dovranno sottoporre al Ministero dello Sviluppo Economico una proposta progettuale contenente:

– la scheda tecnica contenente dati e informazioni su ciascun soggetto proponente;

– il piano di sviluppo del progetto;

– il contratto di collaborazione, nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti.

Il Ministero dello Sviluppo Economico, ricevuta la proposta progettuale, avvia la fase di negoziazione con le Regioni e le Province autonome e valuta la validità strategica della proposta di iniziativa analizzando i seguenti elementi:

– le caratteristiche tecnico-economico-finanziarie e di ammissibilità del soggetto proponente;

– la coerenza del progetto con le finalità dichiarate e con quelle di cui al decreto 31 dicembre 2021 in commento;

– la conformità del progetto alle disposizioni nazionali e europee di riferimento

– la fattibilità tecnica, la sostenibilità economico-finanziaria, la qualità tecnica e l’impatto del progetto di ricerca e sviluppo e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità dello stesso;

– la pertinenza e la congruità delle spese e dei costi previsti dal progetto di ricerca e sviluppo.

In base alle nuove disposizioni, il Ministero dello Sviluppo Economico avrà 70 giorni di tempo per presentare le istruttorie.

Nel caso in cui le valutazioni si concludano con esito positivo, si definisce l’Accordo per l’Innovazione. A seguito della sottoscrizione dell’accordo, i soggetti proponenti dovranno presentare la documentazione utile alla definizione del decreto di concessione, qualora non già prodotta in precedenza

Tabella di sintesi

Riferimento normativoDecreto Ministero dello Sviluppo Economico 31 dicembre 2021
Soggetti beneficiariImprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e i centri di ricerca. Per i soli progetti congiunti (fino ad un massimo di 5 co-proponenti), potranno partecipare anche gli Organismi di ricerca e, in determinati casi, anche le imprese agricole,
Progetti ammissibiliProgetti – di importo non inferiore a 5 milioni di euro, avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello sviluppo economico e di durata non superiore a 36 mesi – di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi, servizi o al notevole loro miglioramento tramite lo sviluppo delle tecnologie chiave, in una delle 18 aree di intervento del programma Orizzonte Europa
AgevolazioniContributo diretto alla spesa e, eventualmente, finanziamento agevolato
Presentazione domandeSono previsti due sportelli per la presentazione delle domande, i cui termini di apertura saranno fissati con futuri decreti del direttore generale per gli incentivi

Come funziona

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste dal decreto registrato alla Corte dei conti Decreto (pdf) è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero dello sviluppo economico, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa.

Per l’attivazione della procedura negoziale diretta alla definizione dell’Accordo per l’innovazione i soggetti proponenti devono presentare al Ministero dello sviluppo economico la domanda di agevolazioni corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto e, nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti, del contratto di collaborazione.

Il Ministero, ricevuta la domanda di agevolazione, verifica la disponibilità delle risorse finanziarie e provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata. In tale ambito, in particolare, valuta:

  • le caratteristiche tecnico-economico-finanziarie e di ammissibilità del soggetto proponente;
  • la coerenza del progetto con le finalità dichiarate e con quelle di cui al presente decreto;
  • la conformità del progetto alle disposizioni nazionali ed europee di riferimento;
  • la fattibilità tecnica, la sostenibilità economico-finanziaria, la qualità tecnica e l’impatto del progetto di ricerca e sviluppo e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità dello stesso;
  • la pertinenza e la congruità delle spese e dei costi previsti dal progetto di ricerca e sviluppo.

Nel caso in cui le valutazioni istruttorie si concludano con esito positivo si procede alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.

Successivamente alla stipula dell’Accordo, i soggetti proponenti sono tenuti a presentare la documentazione utile alla definizione del decreto di concessione.

Normativa

MISE ACCORDI PER L’INNOVAZIONE 2022

PRONTI – PARTENZA  19 APRILE 2022

VIA CON LA PRESENTAZIONE 11 MAGGIO 2022

OGGETTO 

Gli “Accordi per l’innovazione” devono essere diretti a sostenere interventi di rilevante impatto tecnologico in grado di incidere sulla capacità competitiva delle imprese anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e accrescere la presenza delle imprese estere nel territorio nazionale. I progetti devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle seguenti 

tecnologie abilitanti fondamentali (KETs):

1. Materiali avanzati e nanotecnologia 

2. Fotonica e micro/nano elettronica 

3. Sistemi avanzati di produzione

4. Tecnologie delle scienze della vita

5. Intelligenza artificiale 

6. Connessione e sicurezza digitale 

I progetti devono inoltre essere focalizzati nell’ambito di una delle specifiche aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma “Orizzonte Europa” e di seguito riportate in forma breve:

 1. Tecnologie di fabbricazione 

2. Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche

 3. Tecnologie abilitanti emergenti 

4. Materiali avanzati 

5. Intelligenza artificiale e robotica 

6. Industrie circolari 

7. Industria pulita a basse emissioni di carbonio

 8. Malattie rare e non trasmissibili 

9. Malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà 

10. Strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata 

11. Impianti industriali nella transizione energetica 

12. Competitività industriale nel settore dei trasporti 

13. Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili 

14. Mobilità intelligente 

15. Stoccaggio dell’energia 

16. Sistemi alimentari 

17. Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione 

18. Sistemi circolari

DETTAGLIO AREE DI INTERVENTO

MiSE – Accordi per l’innovazione 2022 – aree di intervento

Si elencano di seguito le aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro “Sfide globali e competitività industriale” del Programma “Orizzonte Europa”. Una sola di queste aree deve essere scelta come focus per il progetto di ricerca e sviluppo da realizzarsi nell’ambito degli Accordi per l’innovazione 2022. 

1. Tecnologie di fabbricazione

Linee generali: 

Tecnologie di fabbricazione pionieristiche come la produzione biotecnologica, la produzione additiva, la robotica industriale, collaborativa, flessibile e intelligente, i sistemi di produzione industriale integrati con risorse umane, promosse anche attraverso una rete dell’Unione di infrastrutture ad orientamento industriale, che forniscono servizi volti ad accelerare la trasformazione tecnologica e l’adozione da parte dell’industria dell’Unione; 

Innovazioni pionieristiche che impiegano differenti tecnologie abilitanti in tutta la catena del Ne sono esempi le tecnologie convergenti, l’IA, i gemelli digitali, l’analisi di dati, le tecnologie di controllo, le tecnologie dei sensori, la robotica industriale, collaborativa e intelligente, i   sistemi centrati sull’uomo, la produzione biotecnologica, le batterie di tecnologia avanzata e le tecnologie per l’idrogeno, compreso l’idrogeno basato su fonti rinnovabili, e le celle a combustibile, come pure le tecnologie laser e al plasma avanzate; 

Competenze, spazi lavorativi e imprese totalmente adattati alle nuove tecnologie, conformemente ai valori sociali europei; 

Impianti cognitivi flessibili, di alta precisione, privi di difetti, poco inquinanti e a bassa produzione di rifiuti, sostenibili e climaticamente neutri, conformemente all’approccio dell’economia circolare; sistemi di fabbricazione intelligenti ed efficienti sotto il profilo energetico che soddisfino le esigenze dei clienti; 

Innovazioni pionieristiche nelle tecniche per i sopralluoghi dei siti di costruzione, per una totale automazione del montaggio eseguito sul posto e dei componenti 

2. Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche

 Linee generali: 

Microelettronica e nanoelettronica, compresa la concezione, le componenti e le attrezzature produttive della progettazione e dello sviluppo che rispondono alle esigenze specifiche della trasformazione digitale e delle sfide a livello mondiale, in termini di prestazioni, funzionalità, consumo energetico e materiale e integrazione; 

Tecnologie di telerilevamento e azionamento efficienti e sicure e relativa cointegrazione con le unità computazionali come fattore abilitante dell’industria e dell’Internet delle cose, incluse le soluzioni innovative su materiali flessibili e conformabili per oggetti interattivi a misura d’uomo; 

Tecnologie come complementi o alternative alla nano-elettronica, quali l’informatica, la trasmissione e il telerilevamento quantistici integrati nonché le componenti dell’informatica neuromorfica e la spintronica; 

Architetture di calcolo, acceleratori e processori a basso consumo per una vasta gamma di applicazioni, fra cui l’informatica neuromorfica che alimenta le applicazioni di IA, l’elaborazione al margine (edge computing), la digitalizzazione dell’industria, i megadati e il cloud computing, l’energia intelligente e la mobilità connessa e automatizzata; 

Progettazione di unità di calcolo dei computer che offra solide garanzie di esecuzione affidabile, dotate di misure intrinseche di protezione della vita privata e di sicurezza per i dati di input e output e l’informatica quantistica, nonché per le istruzioni di elaborazione e interfacce uomo-macchina adeguate; 

Tecnologie fotoniche che permettono applicazioni con progressi altamente innovativi in termini di funzionalità, integrazione e prestazioni; 

Tecnologie dell’ingegneria dei sistemi e di controllo a sostegno di sistemi flessibili, evolvibili e completamente autonomi per applicazioni affidabili che interagiscono con il mondo fisico e l’uomo, anche nei settori critici dell’industria e della sicurezza; 

Tecnologie di software che rafforzino la qualità, la cibersicurezza e l’affidabilità dei software con una migliore vita utile, incrementando lo sviluppo della produttività e introducendo l’IA integrata e la resilienza nei software e nella relativa architettura; 

Tecnologie emergenti che espandono le tecnologie 

3. Tecnologie abilitanti emergenti 

Linee generali: 

Sostegno alle tendenze future ed emergenti nelle tecnologie abilitanti fondamentali; 

Sostegno alle comunità emergenti aventi, fin dall’inizio, un approccio centrato sull’uomo; 

Valutazione del potenziale dirompente delle nuove tecnologie industriali emergenti e del loro impatto su cittadini, industria, società e ambiente, realizzando interfacce con le tabelle di marcia industriali; 

Ampliamento della base industriale per l’adozione di tecnologie e innovazioni aventi un potenziale rivoluzionario, compreso lo sviluppo delle risorse umane e nel contesto 

4. Materiali avanzati 

Linee generali: 

Materiali (compresi polimeri, bio-, nano-, e multi-materiali, materiali bidimensionali e materiali intelligenti – tra cui le lignocellulose –, materiali compositi, metalli e leghe) e materiali avanzati (ad esempio materiali quantistici, responsivi, fotonici e superconduttori) progettati con nuove proprietà tramite il trattamento di funzionalizzazione e che soddisfino i requisiti regolamentari (ma senza portare a un aumento della pressione sull’ambiente durante il loro intero ciclo di vita, dalle fasi di produzione a quelle di utilizzo e di fine vita); 

Trattamenti e produzione di materiali integrati seguendo un approccio etico orientato al cliente, compresi le attività preregolamentari e la valutazione del ciclo di vita, l’approvvigionamento e la gestione delle materie prime, la durabilità, la riutilizzabilità e la riciclabilità, la sicurezza, la valutazione del rischio per la salute umana e l’ambiente e la gestione del rischio; 

Fattori abilitanti dei materiali avanzati come caratterizzazione (ad esempio per la garanzia di qualità), modellizzazione e simulazione, realizzazione di progetti pilota ed espansione; 

Un ecosistema di innovazione delle infrastrutture tecnologiche dell’Unione, in rete e accessibile a tutti i portatori di interessi pertinenti, identificato e basato sulle priorità in accordo con gli Stati membri, che fornisce servizi per accelerare la trasformazione tecnologica e l’adozione da parte dell’industria dell’Unione, in particolare da parte delle PMI; questo ecosistema di innovazione coprirà tutte le tecnologie chiave necessarie per consentire innovazioni nel campo dei materiali; 

Soluzioni basate su materiali avanzati per il patrimonio culturale, il design, l’architettura e la creatività in generale, con un forte orientamento all’utente, per aggiungere valore ai settori industriali e alle industrie creative. 

5. Intelligenza artificiale e robotica

 Linee generali:

 Le tecnologie dell’IA abilitanti, come l’IA intuitiva, l’IA etica, l’IA controllata dall’uomo, l’apprendimento automatico senza supervisione, l’efficienza dei dati e le interazioni uomomacchina e macchina-macchina avanzate; 

Robotica sicura, intelligente, collaborativa ed efficiente e sistemi incorporati e autonomi complessi; 

Tecnologie relative all’IA incentrate sull’uomo per soluzioni basate sull’IA; 

Sviluppo e collegamento in rete di competenze di ricerca nel settore dell’IA in tutta Europa, in un’ottica aperta e collaborativa, rafforzando nel contempo la capacità di test chiuso; 

Utilizzo dell’IA e della robotica per sostenere le persone con disabilità e l’inclusione delle persone emarginate; 

Tecnologie per piattaforme aperte di IA, compresi algoritmi di software, archivi di dati, sistemi basati su agenti, robotica e piattaforme di sistemi autonomi. 

6. Industrie circolari 

Linee generali:

 Le simbiosi industriali con i flussi di risorse tra i settori e le comunità urbane; processi e materiali, per trasportare, trasformare, riutilizzare e immagazzinare risorse, combinando la valorizzazione dei sottoprodotti, dei rifiuti, delle acque reflue e di CO2; 

Valorizzazione e valutazione del ciclo di vita dei flussi di materiali e di prodotti con l’utilizzo di nuove materie prime alternative, controllo delle risorse, tracciamento e selezione dei materiali (compresi metodi di prova validati e strumenti per la valutazione del rischio per la salute umana e l’ambiente); 

Prodotti progettati in maniera ecocompatibile, servizi e nuovi modelli di business caratterizzati da un migliore rendimento durante il ciclo di vita, una maggiore durabilità, la possibilità di potenziamento (upgrading) e la facilità di riparazione, smontaggio, riutilizzo e riciclaggio; 

Industria del riciclaggio efficace, massimizzando il potenziale e la sicurezza dei materiali secondari e riducendo al minimo l’inquinamento (cicli di materiali non tossici), la perdita di qualità e quantità dopo il trattamento; 

Eliminazione o, in mancanza di alternative, manipolazione sicura delle sostanze che destano preoccupazione nelle fasi di produzione e di fine vita; sostituti sicuri e tecnologie di produzione sicure ed economicamente efficienti; 

Fornitura sostenibile e sostituzione di materie prime, comprese le materie prime strategiche, lungo l’intera catena del valore. 

7. Industria pulita a basse emissioni di carbonio 

Linee generali: 

Tecnologie di processo, compreso il riscaldamento e il raffrescamento, strumenti digitali, automazione e dimostrazioni su larga scala per le prestazioni di processo e l’efficienza dal punto di vista energetico e delle risorse; significative riduzioni o prevenzione delle emissioni industriali di gas a effetto serra e inquinanti, incluse le emissioni di particolato; 

Valorizzazione del CO2 prodotto dall’industria e da altri settori; 

Tecnologie di conversione per un utilizzo sostenibile delle risorse di carbonio per aumentare l’efficienza delle risorse e ridurre le emissioni, compresi i sistemi energetici ibridi per l’industria e il settore energetico con un potenziale di decarbonizzazione; 

Elettrificazione e l’uso di fonti di energia non convenzionali all’interno di impianti industriali e gli scambi di energia e risorse tra impianti industriali (ad esempio attraverso la simbiosi industriale); 

Prodotti industriali che richiedono processi di produzione a basse o a zero emissioni di carbonio durante l’intero ciclo di vita. 

8. Malattie rare e non trasmissibili 

Linee generali: 

Comprensione dei meccanismi all’origine dello sviluppo di malattie non trasmissibili, tra cui quelle cardiovascolari; 

Strumenti e tecniche diagnostici per diagnosi più precoci e precise e per trattamenti mirati e tempestivi, che consentano il rallentamento o l’inversione della progressione della malattia; 

Soluzioni integrate per l’automonitoraggio, la promozione della salute, la prevenzione delle malattie e la gestione delle patologie croniche e della multimorbilità, comprese le malattie neurodegenerative e cardiovascolari; 

Ambiti caratterizzati da esigenze cliniche fortemente insoddisfatte quali le malattie rare, compresi i tumori pediatrici.

9. Malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà 

Linee generali: 

Comprendere i meccanismi relativi alle infezioni;

 Fattori che favoriscono l’emergenza o la ricomparsa delle malattie infettive e la loro diffusione, compresa la trasmissione dagli animali all’uomo (zoonosi), o da altre parti dell’ambiente (acqua, suolo, piante, alimenti) all’uomo, nonché l’impatto del cambiamento climatico e dell’evoluzione degli ecosistemi sulla dinamica delle malattie infettive; 

Previsione, diagnosi rapida e precoce, controllo e sorveglianza delle malattie infettive, delle infezioni associate all’assistenza sanitaria e dei fattori ambientali; 

Lotta alla resistenza antimicrobica, in particolare epidemiologia, prevenzione e diagnosi nonché sviluppo di nuovi antimicrobici e vaccini; 

Vaccini, comprese tecnologie di piattaforma per i vaccini, diagnosi, trattamenti e cure per le malattie infettive, incluse comorbilità e coinfezioni. 

10. Strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata

 Linee generali

Strumenti e tecnologie per applicazioni in tutti gli ambiti sanitari e qualsiasi indicazione medica pertinente, comprese le limitazioni funzionali; 

Strumenti integrati, tecnologie, dispositivi medici, immaginografia medica, biotecnologia, nanomedicina e terapie avanzate (comprese terapia cellulare e genica), e soluzioni digitali per la salute umana e l’assistenza, tra cui IA, soluzioni mobili e telemedicina; affrontare al contempo, ove opportuno e sin dalle fasi iniziali, gli aspetti connessi a una produzione efficiente in termini di costi al fine di ottimizzare la fase di industrializzazione e il potenziale di innovazione per arrivare a un prodotto medicinale accessibile;

 Progetti pilota, diffusioni su larga scala, ottimizzazione e acquisizione dell’innovazione delle tecnologie e degli strumenti per la salute e l’assistenza in contesti reali compresi gli studi clinici, la ricerca in materia di attuazione compresa la diagnosi basata sulla medicina personalizzata; 

Processi e servizi innovativi per lo sviluppo, la produzione e la realizzazione rapida di strumenti e tecnologie per la salute e l’assistenza; 

Gestione dei dati sanitari, compresa la loro interoperabilità, metodi di integrazione, analitici e di visualizzazione, processi decisionali, basandosi sull’IA, estrazione dei dati, tecnologie dei megadati, bioinformatica e tecnologie di calcolo ad alte prestazioni per promuovere la medicina personalizzata, anche in materia di prevenzione, e per ottimizzare il percorso

11. Impianti industriali nella transizione energetica

 Linee generali

Strumenti e infrastrutture per il controllo del processo degli impianti di produzione per ottimizzare i flussi di energia e i materiali in interazione con il sistema energetico; 

Processi, progetti e materiali pertinenti, compresi i processi industriali a basse o a zero emissioni; 

Strategie e tecnologie a basse emissioni volte a rivitalizzare le zone carbonifere e ad alta intensità di carbonio in fase di transizione; 

Flessibilità ed efficienza dell’energia elettrica, delle materie prime e del riscaldamento negli impianti industriali e nel sistema energetico. 

12. Competitività industriale nel settore dei trasporti

Linee generali:

 Unione degli aspetti fisici e digitali di progettazione, sviluppo e dimostrazione, fabbricazione, funzionamento, normazione, certificazione, regolamentazione di aeromobili, veicoli e navi e integrazione (compresa l’integrazione tra progettazione digitale e produzione digitale); 

Concezione e progettazione di aeromobili, veicoli e navi, compresi le parti di ricambio e gli aggiornamenti software e tecnologici, soluzioni software; utilizzo di materiali e strutture migliori, riciclaggio e riutilizzo dei materiali; efficienza, stoccaggio e recupero di energia, caratteristiche di sicurezza e protezione tenendo conto delle esigenze degli utenti, con un minore impatto sul clima, sull’ambiente e sulla salute, compresi il rumore e la qualità dell’aria; 

Tecnologie e sottosistemi di bordo, comprese le funzioni automatizzate, per tutti i modi di trasporto, tenendo in considerazione le esigenze di interfaccia con le infrastrutture e approfondendo le sinergie tecnologiche tra modi di trasporto; sistemi di trasporto multimodali; sistemi di sicurezza e prevenzione incidenti e rafforzamento della cibersicurezza; sfruttamento dei progressi in materia di tecnologie dell’informazione e di IA; sviluppo dell’interfaccia uomo-macchina; 

Nuovi materiali, tecniche e metodi di costruzione, gestione e manutenzione delle infrastrutture, garantendo una disponibilità di rete affidabile, interfacce intermodali e interoperabilità multimodale, sicurezza dei lavoratori e un approccio basato sul ciclo di vita completo; 

Fusione della progettazione e dello sviluppo di infrastrutture fisiche e digitali, manutenzione dell’infrastruttura, rigenerazione e aggiornamento dell’integrazione, interoperabilità e intermodalità dei trasporti, resilienza a eventi meteorologici estremi, compreso l’adattamento ai cambiamenti climatici.

13. Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili 

Linee generali: 

Elettrificazione di tutti i modi di trasporto, comprese nuove tecnologie ibride, basate su batterie e celle a combustibile per i sistemi di propulsione e i sistemi ausiliari di aeromobili, veicoli e navi, ricarica o rifornimento rapido, recupero di energia e interfacce di facile utilizzo e accesso con l’infrastruttura di ricarica o rifornimento, garantendo l’interoperabilità e la fornitura continua di servizi; lo sviluppo e la diffusione di batterie competitive, sicure, efficienti e sostenibili per veicoli a basse emissioni e a emissioni zero, prendendo in considerazione tutte le condizioni di utilizzo e durante le diverse fasi del ciclo di vita; lo sviluppo e la diffusione di accumulatori competitivi, sicuri, efficienti e sostenibili per veicoli a basse emissioni e a emissioni zero; 

Uso di combustibili sostenibili nuovi e alternativi, compresi biocarburanti avanzati, e nuovi aeromobili, veicoli e navi sicuri e intelligenti per modelli di mobilità e infrastrutture di sostegno esistenti e futuri, con un impatto ridotto sull’ambiente e sulla salute pubblica; componenti e sistemi di nicchia per soluzioni rispettose dell’ambiente (ad esempio sistemi avanzati di raccolta dati), tecnologie e soluzioni basate sull’utente per l’interoperabilità e la fornitura continua di servizi. 

14. Mobilità intelligente 

Linee generali: 

Cielo unico europeo: soluzioni a bordo e a terra per livelli simultaneamente più elevati di automazione, connettività, sicurezza, interoperabilità, efficienza, riduzione delle emissioni e servizi; 

Tecnologie ed operazioni ferroviarie per un sistema ferroviario di elevata capacità, silenzioso, interoperabile e automatizzato; 

Soluzioni di trasporto intelligenti per operazioni più sicure ed efficienti sulle vie navigabili; 

Tecnologie e operazioni relative alle vie navigabili per sistemi di trasporto sicuri e automatizzati che colgano le opportunità offerte dal trasporto per via navigabile; 

Sistemi e servizi di mobilità connessi, cooperativi, interoperabili e automatizzati, comprese soluzioni tecnologiche e gli aspetti non tecnologici, come l’evoluzione dei modelli di comportamento e di mobilità degli utenti. 

15. Stoccaggio dell’energia 

linee  generali

Tecnologie, compresi i combustibili rinnovabili liquidi e gassosi e le loro catene di valore associate, e tecnologie dirompenti per rispondere al fabbisogno di stoccaggio energetico sia giornaliero che stagionale, nonché il loro impatto sull’ambiente e sul clima; 

Batterie intelligenti, sostenibili e durevoli e loro catena del valore dell’Unione, tra cui il ricorso a soluzioni basate su materiali avanzati, la progettazione, le tecnologie di produzione di batterie su larga scala ed efficienti dal punto di vista energetico, i metodi di riutilizzo e riciclaggio, nonché il funzionamento efficace a basse temperature e le esigenze di standardizzazione; 

Idrogeno, in particolare idrogeno a basse emissioni di carbonio e idrogeno basato su fonti rinnovabili, comprese le celle a combustibile, e la sua catena del valore nell’Unione dalla progettazione all’utilizzo finale in varie applicazioni. 

16. Sistemi alimentari 

Linee generali: 

Moderni sistemi per la sicurezza e la genuinità alimentare, compresa la tracciabilità, che migliorano la qualità alimentare e rafforzano la fiducia dei consumatori nel sistema alimentare; 

Adattamento del sistema alimentare ai cambiamenti climatici e attenuazione dei loro effetti, compreso lo studio del potenziale e dell’utilizzo del microbioma, delle diverse colture alimentari e delle alternative alle proteine animali; 

Sistemi alimentari sostenibili a livello ambientale, circolari, efficienti in termini di risorse e resilienti, dalla terra e dal mare, verso l’acqua potabile sicura e le problematiche marittime, l’azzeramento dei rifiuti alimentari nell’intero sistema alimentare, attraverso il riutilizzo di alimenti e biomasse, il riciclaggio di rifiuti alimentari, nuovi imballaggi alimentari e domanda di prodotti alimentari locali e adatti alle necessità. 

17. Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione

 Linee generali: 

Sistemi logistici, di produzione e di approvvigionamento sostenibili di biomassa, ponendo l’attenzione su applicazioni e utilizzi di elevato valore, sostenibilità sociale e ambientale, impatto sul clima e sulla biodiversità, sulla circolarità e sull’efficienza complessiva delle risorse, compresa l’acqua; 

Scienze della vita e loro convergenza con le tecnologie digitali per comprensione, prospezione e uso sostenibile delle risorse biologiche; 

Catene del valore a base biologica, materiali a base biologica, compresi materiali, sostanze chimiche, prodotti, servizi e processi ispirati al biologico con qualità e funzionalità innovative e sostenibilità migliorata (compresa la riduzione delle emissioni di gas serra), promuovendo lo sviluppo di bioraffinerie avanzate (di piccole e grandi dimensioni) utilizzando una gamma più ampia di biomasse; sostituzione dell’attuale produzione di prodotti non sostenibili attraverso il superamento delle soluzioni a base biologica per applicazioni innovative di mercato; 

Biotecnologia, compresa la biotecnologia intersettoriale all’avanguardia, per l’applicazione in processi industriali, servizi ambientali e prodotti di consumo competitivi, sostenibili e innovativi; 

Circolarità della bioindustria nell’ambito della bioeconomia attraverso l’innovazione tecnologica, sistemica, sociale e del modello di business per aumentare radicalmente il valore generato per unità di risorsa biologica, mantenendo più a lungo il valore di tali risorse nell’economia, preservando e rafforzando il capitale naturale, progettando l’eliminazione di rifiuti e inquinamento, sostenendo il principio dell’utilizzo a cascata della biomassa sostenibile attraverso la R&I e tenendo conto della gerarchia dei 

18. Sistemi circolari 

Linee generali: 

Transizione sistemica verso un’economia efficiente sotto il profilo delle risorse, a base biologica e circolare con nuovi modelli di interazione dei consumatori, nuovi modelli di business per l’efficienza delle risorse e le prestazioni ambientali; prodotti e servizi che stimolino l’efficienza delle risorse e l’eliminazione o la sostituzione delle sostanze pericolose durante l’intero ciclo di vita; sistemi di condivisione, riutilizzo, riparazione, rigenerazione, riciclaggio e compostaggio;

 Ecoinnovazioni per la prevenzione e il risanamento dell’inquinamento ambientale da sostanze pericolose e prodotti chimici che destano nuove preoccupazioni nonché eliminazione dell’esposizione agli stessi; considerazione dell’interfaccia tra prodotti chimici, prodotti e rifiuti nonché di soluzioni sostenibili per la produzione di materie prime primarie e secondarie; 

Uso circolare delle risorse idriche, compresi la riduzione della domanda di acqua, la prevenzione delle perdite, il riutilizzo dell’acqua, il riciclaggio e la valorizzazione delle acque reflue; soluzioni innovative per le sfide relative al legame tra acqua, alimenti ed energia tenendo conto degli impatti dell’uso dell’acqua per fini agricoli ed energetici e consentendo soluzioni

SOGGETTI AMMESSI 

I soggetti ammissibili sono i seguenti: 

a. le imprese che esercitano un’attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi o un’attività di trasporto per terra, acqua, aria (c.c. art. 2195 numeri 1) e 3)) e le imprese artigiane (legge 8 agosto 1985, n. 443);

b. le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;

c. le imprese che esercitano le attività ausiliarie in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b) (c.c. art. 2195 numero 5); 

d. i Centri di ricerca. 

I soggetti possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro o con Organismi di ricerca, fino a un massimo di 5 soggetti co-proponenti. In tali casi, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato. 

Nel caso i progetti si svolgano nelle aree di intervento 16-17-18 possono partecipare in qualità di co-proponenti anche le imprese agricole.

 I progetti devono essere realizzati nell’ambito di una o più delle proprie unità locali ubicate nel territorio nazionale, inoltre, qualora presentati congiuntamente da più soggetti, si deve prevedere che ciascun proponente sostenga almeno il 10% dei costi complessivi ammissibili, se di grande dimensione, e almeno il 5% in tutti gli altri casi. 

Nella valutazione che verrà effettuata sull’ammissibilità dei beneficiari, sarà verificato che il rapporto tra l’importo di costo ammissibile del progetto proposto a carico del singolo soggetto proponente e la media del fatturato dello stesso beneficiario, in base ai dati contabili relativi agli esercizi indicati nella domanda di agevolazione, non sia superiore a 0,6. 

DURATA 

I progetti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione. 

Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante a ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento oppure la data di inizio dell’attività del personale interno, a seconda di quale condizione si verifichi prima; 

Il progetto dovrà avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi.

SPESE AMMISSIBILI 

I progetti devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni €. Sono ammissibili le tipologie di spese seguenti: 

1. il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali. Per il personale dipendente viene utilizzato il sistema dei costi orari standard (Dir 75, Quadri 43, imp/op 27). 

2. gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo; 

3. i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del knowhow, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato; 

4. le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili del progetto (reg. (UE) n. 2021/695, art. 35); 

5. i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

DOTAZIONE 

Le risorse disponibili ammontano a 1 Miliardo €, a valere sul Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR e saranno utilizzate tramite l’apertura di due sportelli agevolativi, per ciascuno dei quali sono destinati 500 milioni €.

 Le risorse finanziarie possono essere integrate da ulteriori risorse finanziarie comunitarie, nazionali, regionali e locali. 

CONTRIBUTO 

Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto, comprensive delle eventuali maggiorazioni previste dal GBER, nella forma del contributo diretto alla spesa e/o del finanziamento agevolato, a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione come indicato di seguito. 

1. Contributo diretto alla spesa: il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;

 2. Finanziamento agevolato: qualora richiesto, è concedibile nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto. 

MAGGIORAZIONI 

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, nel limite dell’intensità massima di aiuto GBER, una maggiorazione del contributo diretto alla spesa fino a 10 punti % per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti % per le grandi imprese.

 Per ottenere questa maggiorazione, uno o più Organismi di ricerca partecipanti al progetto devono sostenere complessivamente almeno il 10% dei costi ammissibili. 

Inoltre, regioni, province autonome e altre amministrazioni pubbliche interessate al sostegno delle iniziative di ricerca e sviluppo possono cofinanziare le iniziative solo previa sottoscrizione di un Accordo quadro con il Ministero. Nel caso l’Accordo venga sottoscritto entro il 3 maggio 2022 potranno essere cofinanziati i progetti presentati nel I° sportello, altrimenti concorreranno in quello successivo. Per questi Accordi il Ministero intende riservare una quota specifica di risorse, da definirsi entro il 4 maggio 2022.

TERMINI 

Apertura del I° sportello: 11 maggio 2022, ore 10:00

 Apertura del II° sportello: non prima di 180 giorni dalla chiusura del I° sportello

 INDISPENSABILE PRESENTARE ALL’APERTURA DELLO SPORTELLO 

Il Ministero comunica tempestivamente l’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie e la conseguente chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione. 

ISTRUTTORIA

 L’attività istruttoria è articolata nelle seguenti fasi: 

1. verifica della completezza della documentazione presentata e dei requisiti e delle condizioni formali di ammissibilità;

2. valutazione istruttoria della domanda, da completarsi entro 70 giorni dalla data di presentazione della domanda di agevolazioni; 

A conclusione delle attività istruttorie, in caso di esito positivo, il Ministero provvede a comunicare tale esito al soggetto proponente, invitando alla sottoscrizione dell’Accordo per l’innovazione e del decreto di concessione. 

 6/12 mesi previsti per la procedura

1. PRESENTAZIONE DOMANDA DI AGEVOLAZIONE

2. ISTRUTTORIA DELLA DOMANDA DA CONCLUDERSI ENTRO 7O GIORNI

3. CONCLUSIONE  VALUTAZIONE E TRASMISSIONE

4. SOTTOSCRIZIONE DELL’ACCORDO DI INNOVAZIONE AL MINISTERO DELLE RISULTANZE DELLE ISTRUTTORIE

5. SOTTOSCRIZIONE DEL DECRETO DI CONCESSIONE AGEVOLAZIONI ENTRO 45 GIORNI DALLA FIRMA DELL’ACCORDO

Normativa

Nuovi Accordi per l’innovazione al via dall’11 maggio

Fra gli strumenti atti a incentivare e finanziare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevante impatto tecnologico, secondo direttrici innovative coerenti con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione Europea, spiccano gli Accordi per l’innovazione, istituiti con D.M. 01.04.2015 e modificati dapprima con D.M. 24.05.2017 e in ultimo con D.M. 31.12.2021.

Gli Accordi per l’innovazione, diretti al sostenimento di grandi progetti di R&S, sono stipulati dal Ministero dello sviluppo economico con i soggetti proponenti ed eventualmente con le regioni, le province autonome e le altre amministrazioni pubbliche sottoscrittrici di specifici accordi quadro.

Nell’ambito di tali strumenti sono concesse agevolazioni sulla base di una procedura valutativa negoziale, secondo quanto stabilito dall’articolo 6 D.Lgs. 123/1998 e ss.mm.ii., nella forma del contributo diretto alla spesa ed eventualmente del finanziamento agevolato entro i seguenti limiti (suscettibili di incremento in caso di progetti congiunti):

  • il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi di ricerca industriale e al 25% dei costi di sviluppo sperimentale;
  • il finanziamento agevolato, laddove richiesto, nel limite del 20% dei costi ammissibili.

Il D.M. 31.12.2021 ha ridefinito la procedura valutativa negoziale in ottica semplificativa, prevedendo, per i soggetti proponenti, l’immediata presentazione della domanda di agevolazioni e del relativo progetto definitivo anziché di una proposta progettuale di massima, in modo da ridurre i tempi di effettiva concessione: la procedura “one step” comporta dunque una sola valutazione di natura tecnica, direttamente sul progetto definitivo.

L’iter di accesso alle agevolazioni prevede, in estrema sintesi, i seguenti step:

  • presentazione al Mise della domanda di agevolazioni corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto e, nel caso di progetto congiunto, del contratto di collaborazione;
  • istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata;
  • in caso di esito positivo delle valutazioni istruttorie, definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche;
  • presentazione della documentazione utile alla definizione del decreto di concessione.

I soggetti destinatari dello strumento sono le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, esercenti le seguenti attività:

  • industriali;
  • agroindustriali;
  • artigiane;
  • servizi all’industria;
  • ricerca.

I progetti possono essere presentati in forma congiunta da un massimo di 5 co-proponenticompresi organismi di ricerca e imprese agricole, queste ultime esclusivamente per i progetti afferenti le linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bio innovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”.

I progetti finanziabili nell’ambito degli Accordi per l’innovazione sono relativi ad attività di Ricerca industriale e Sviluppo sperimentale da realizzare sul territorio nazionale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti tramite lo sviluppo delle Key Enabling Technologies (KETs), nel rispetto delle seguenti caratteristiche:

  • ammontare minimo di spesa pari a 5 milioni di euro;
  • avvio successivo alla presentazione della domanda di agevolazione e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data di sottoscrizione del decreto di concessione;
  • durata compresa tra 18 mesi e 36 mesi;
  • ambito innovativo afferente una sola delle Aree di intervento del Programma “Orizzonte Europa”.

Le tecnologie abilitanti fondamentali, come riportate nell’allegato 1 D.M. 31.12.2021, sono le seguenti:

  • Materiali avanzati e nanotecnologia
  • Fotonica e micro/nano elettronica
  • Sistemi avanzati di produzione
  • Tecnologie delle scienze della vita
  • Intelligenza artificiale
  • Connessione e sicurezza digitale.

Le aree di intervento, riconducibili al secondo Pilastro “Sfide globali e competitività industriale” del Programma “Orizzonte Europa” e meglio definite all’allegato 2 D.M. 31.12.2021, sono le seguenti:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà
  • Strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
  • Sistemi circolari.

Le risorse finanziarie complessivamente stanziate per le agevolazioni ammontano a un miliardo di euro (di cui il 34% riservato alle regioni del Mezzogiorno), rese disponibili tramite l’apertura di due sportelli agevolativi con dotazione di 500 milioni di euro cadauno.

A partire dal 19.04.2022 sarà possibile la compilazione della documentazione sul sito web https://fondocrescitasostenibile.mcc.it, mentre l’apertura formale del primo sportello agevolativo è fissata l’11.05.2022 con invio delle domande, esclusivamente online, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10:00 alle 18:00.

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APPROFONDIMENTI

MISE – Accordi per l’innovazione: cosa cambia con le nuove regole per gli incentivi alle imprese

RAMSES GROUP NEWS n. 276 – 10 febbraio 2022

Il decreto  registrato alla Corte dei conti Decreto (pdf)

Pronta la riforma degli Accordi per l’innovazione

Il Ministro dello Sviluppo Economico, infatti, con decreto del 31 dicembre 2021, ha ridefinito le disposizioni attuative del regime di aiuto, istituito nel 2015 ed integrato nel 2017, diretto a sostenere le imprese che investono in ricerca e sviluppo sperimentale per realizzare:

– nuovi prodotti;

– innovativi modelli produttivi.

Gli Accordi per l’innovazione vengono attuati attraverso una procedura di valutazione di tipo negoziale, con il coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico ed, eventualmente, della Regione e/o della Provincia autonoma in cui ha sede l’impresa beneficiaria.

Diverse le novità apportate con il nuovo regolamento. In primo luogo, vengono aggiornate le tecnologie chiave e le aree di intervento dei progetti, per conformarle agli obiettivi del Programma Orizzonte Europa 2021-2027.

Vengono poi semplificate e velocizzate le procedure amministrative per l’erogazione delle agevolazioni, nella forma di contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato.

A disposizione 1 miliardo di euro. Le risorse arrivano dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), istituito dal D.L. n. 59/2021. Si tratta di 100 milioni di euro per l’anno 2021, 150 milioni di euro per l’anno 2022 e 250 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2025.

Le risorse finanziarie saranno rese disponibili tramite l’apertura di due sportelli agevolativi, i cui termini di apertura per la presentazione delle domande saranno fissati con due distinti decreti del direttore generale per gli incentivi.

Chi sono i soggetti beneficiari

Secondo la nuova disciplina, i soggetti destinatari dell’intervento sono le imprese di qualsiasi dimensione in forma singola o in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di 5 soggetti co-proponenti.

In particolare, potranno beneficiare delle agevolazioni le imprese che svolgono attività: industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del Codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché centri di ricerca.

Per i soli progetti congiunti, potranno essere soggetti co-proponenti anche gli organismi di ricerca e, per i progetti afferenti alle linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”, anche le imprese agricole.

Ai fini dell’ammissibilità, i soggetti proponenti (esclusi gli organismi di ricerca) dovranno essere regolarmente costituiti in forma societaria ed iscritti nel Registro delle imprese. Inoltre, dovranno trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno 2 bilanci approvati. A tal fine il soggetto proponente potrà fare riferimento anche ai bilanci consolidati del gruppo a cui appartiene o ai bilanci di una delle società che ne detiene alla data di presentazione della domanda di agevolazioni una quota non inferiore al 20% del proprio capitale sociale.

Ammessi anche i soggetti non residenti nel territorio italiano purché abbiano una personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza come risultante dall’omologo registro delle imprese. In tal caso, tali soggetti dovranno dimostrare la disponibilità di almeno una sede secondaria nel territorio nazionale alla data di richiesta della prima erogazione delle agevolazioni.

Cosa viene agevolato

Con riferimento ai progetti agevolabili, in base alle nuove regole, saranno finanziati progetti che prevedono la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale nell’ambito di una delle seguenti aree di intervento:

– tecnologie di fabbricazione;

– tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche;

– tecnologie abilitanti emergenti;

– materiali avanzati;

– intelligenza artificiale e robotica;

– industrie circolari;

– industria pulita a basse emissioni di carbonio;

– malattie rare e non trasmissibili;

– impianti industriali nella transizione energetica;

– competitività industriale nel settore dei trasporti;

– mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili;

– mobilità intelligente;

– stoccaggio dell’energia;

– sistemi alimentari;

– sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’unione;

– sistemi circolari.

Le proposte progettuali dovranno essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti e basarsi sulle seguenti tecnologie abilitanti individuate nell’ambito del programma Orizzonte Europa:

– materiali avanzati e nanotecnologia;

– fotonica e micro/nano elettronica;

– sistemi avanzati di produzione;

– tecnologie delle scienze della vita;

– intelligenza artificiale;

– connessione e sicurezza digitale.

Requisiti progetti

I progetti di ricerca e sviluppo dovranno:

– prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro;

– essere avviati successivamente alla data di presentazione della proposta progettuale e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data di sottoscrizione del decreto di concessione dell’agevolazione. Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante a ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento oppure la data di inizio dell’attività del personale interno, a seconda di quale condizione si verifichi prima;

– avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi. Su richiesta motivata del soggetto beneficiario, il Ministero dello Sviluppo Economico potrà concedere una proroga del termine di ultimazione del progetto non superiore a 6 mesi. In ogni caso, i progetti dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2026;

– qualora presentati congiuntamente da più soggetti, prevedere che ciascun proponente sostenga almeno il 10% dei costi complessivi ammissibili, se di grande dimensione, e almeno il 5% in tutti gli altri casi.

Tipologia agevolazioni

Lo strumento opera attraverso la concessione di un contributo diretto alla spesa ed, eventualmente, di un finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione.

Il finanziamento agevolato, qualora richiesto, sarà riconosciuto esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

In ogni caso, l’aiuto massimo sarà pari al:

– 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale;

– 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale.

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più organismi di ricerca, il Ministero dello Sviluppo Economico riconoscerà a ciascuno dei soggetti proponenti una maggiorazione del contributo diretto fino a 10 punti percentuali per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese.

Fermo restando l’ammontare massimo delle agevolazioni, le regioni e le altre amministrazioni pubbliche potranno cofinanziare l’Accordo per l’innovazione mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie alla concessione di un contributo diretto alla spesa ovvero, in alternativa, di un finanziamento agevolato, per una percentuale almeno pari al 5% dei costi e delle spese ammissibili complessivi.

Procedure

Secondo le nuove disposizioni, per l’attivazione della fase di negoziazione finalizzata alla definizione dell’Accordo per l’Innovazione, le imprese proponenti dovranno sottoporre al Ministero dello Sviluppo Economico una proposta progettuale contenente:

– la scheda tecnica contenente dati e informazioni su ciascun soggetto proponente;

– il piano di sviluppo del progetto;

– il contratto di collaborazione, nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti.

Il Ministero dello Sviluppo Economico, ricevuta la proposta progettuale, avvia la fase di negoziazione con le Regioni e le Province autonome e valuta la validità strategica della proposta di iniziativa analizzando i seguenti elementi:

– le caratteristiche tecnico-economico-finanziarie e di ammissibilità del soggetto proponente;

– la coerenza del progetto con le finalità dichiarate e con quelle di cui al decreto 31 dicembre 2021 in commento;

– la conformità del progetto alle disposizioni nazionali e europee di riferimento

– la fattibilità tecnica, la sostenibilità economico-finanziaria, la qualità tecnica e l’impatto del progetto di ricerca e sviluppo e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità dello stesso;

– la pertinenza e la congruità delle spese e dei costi previsti dal progetto di ricerca e sviluppo.

In base alle nuove disposizioni, il Ministero dello Sviluppo Economico avrà 70 giorni di tempo per presentare le istruttorie.

Nel caso in cui le valutazioni si concludano con esito positivo, si definisce l’Accordo per l’Innovazione. A seguito della sottoscrizione dell’accordo, i soggetti proponenti dovranno presentare la documentazione utile alla definizione del decreto di concessione, qualora non già prodotta in precedenza.

Tabella di sintesi

Riferimento normativoDecreto Ministero dello Sviluppo Economico 31 dicembre 2021
Soggetti beneficiariImprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e i centri di ricerca. Per i soli progetti congiunti (fino ad un massimo di 5 co-proponenti), potranno partecipare anche gli Organismi di ricerca e, in determinati casi, anche le imprese agricole,
Progetti ammissibiliProgetti – di importo non inferiore a 5 milioni di euro, avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello sviluppo economico e di durata non superiore a 36 mesi – di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi, servizi o al notevole loro miglioramento tramite lo sviluppo delle tecnologie chiave, in una delle 18 aree di intervento del programma Orizzonte Europa
AgevolazioniContributo diretto alla spesa e, eventualmente, finanziamento agevolato
Presentazione domandeSono previsti due sportelli per la presentazione delle domande, i cui termini di apertura saranno fissati con futuri decreti del direttore generale per gli incentivi

Fonte Ipsoa

PNRR, riforma degli Accordi per l’Innovazione

Procedure semplificate per la concessione di contributi e finanziamenti agevolati per realizzare progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per la competitività tecnologica di imprese e centri di ricerca presenti sul territorio nazionale, anche al fine di favorire l’innovazione di specifici settori, salvaguardare l’occupazione e rafforzare la presenza di prodotti italiani in mercati caratterizzati da una forte competizione internazionale.

E’ quanto prevede il decreto firmato dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che riforma lo strumento degli Accordi per l’innovazione, per cui è prevista dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza una dotazione finanziaria di 1 miliardo di euro.

Con la riforma degli Accordi per l’Innovazione puntiamo a semplificare e velocizzare le procedure amministrative per erogare in tempi brevi i contributi e finanziamenti agevolati per le imprese che investono su ricerca e lo sviluppo sperimentale per realizzare nuovi prodotti e innovativi modelli produttivi”, dichiara il ministro Giorgetti.  “Si tratta di un altro importante strumento di politica industriale messo in campo dal Mise – aggiunge – per rafforzare la competitività del tessuto produttivo del nostro Paese. L’obiettivo è incentivare, anche attraverso le risorse previste dal PNRR, i progetti d’investimento che promuovono la capacità d’innovazione e la sostenibilità ambientale all’interno dei settori industriali, incidendo positivamente anche sulla formazione e lo sviluppo delle competenze professionali”, conclude Giorgetti.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane e che presentano progetti, anche in forma congiunta tra loro, di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi, servizi o al notevole loro miglioramento tramite lo sviluppo delle tecnologie definite dal programma : “Orizzonte Europa”:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia
  • Sistemi circolari

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello sviluppo economico.

A seguito della valutazione positiva dei progetti si potrà procedere alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Mise, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.

In ogni fase del procedimento, il Ministero effettuerà un attento monitoraggio sulle iniziative agevolate, al fine di verificare le condizioni per la fruizione e il mantenimento delle agevolazioni, nonché lo stato di attuazione degli interventi finanziati.

Il decreto è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.

A chi si rivolge

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca.

Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti. Possono essere soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti alle linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”, anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’art. 2135 c.c.

Cosa finanzia

Progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle seguenti aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”, di cui al Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 aprile 2021:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
  • Sistemi circolari

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello sviluppo economico.

Agevolazioni concedibili

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:

  • il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
  • il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, nel limite dell’intensità massima di aiuto stabilita dall’articolo 25, paragrafo 6, del regolamento (UE) 651/2014, una maggiorazione del contributo diretto fino a 10 punti percentuali per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese.

Fermo restando l’ammontare massimo delle agevolazioni, le regioni e le altre amministrazioni pubbliche possono cofinanziare l’Accordo per l’innovazione mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie alla concessione di un contributo diretto alla spesa ovvero, in alternativa, di un finanziamento agevolato, per una percentuale almeno pari al 5% dei costi e delle spese ammissibili complessivi.

Come funziona

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste dal decreto registrato alla Corte dei conti Decreto (pdf) è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero dello sviluppo economico, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa.

Per l’attivazione della procedura negoziale diretta alla definizione dell’Accordo per l’innovazione i soggetti proponenti devono presentare al Ministero dello sviluppo economico la domanda di agevolazioni corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto e, nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti, del contratto di collaborazione.

Il Ministero, ricevuta la domanda di agevolazione, verifica la disponibilità delle risorse finanziarie e provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata. In tale ambito, in particolare, valuta:

  • le caratteristiche tecnico-economico-finanziarie e di ammissibilità del soggetto proponente;
  • la coerenza del progetto con le finalità dichiarate e con quelle di cui al presente decreto;
  • la conformità del progetto alle disposizioni nazionali ed europee di riferimento;
  • la fattibilità tecnica, la sostenibilità economico-finanziaria, la qualità tecnica e l’impatto del progetto di ricerca e sviluppo e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità dello stesso;
  • la pertinenza e la congruità delle spese e dei costi previsti dal progetto di ricerca e sviluppo.

Nel caso in cui le valutazioni istruttorie si concludano con esito positivo si procede alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.

Successivamente alla stipula dell’Accordo, i soggetti proponenti sono tenuti a presentare la documentazione utile alla definizione del decreto di concessione.

Accordi per l’innovazione, nuove regole per la ridefinizione delle procedure

Con il decreto ministeriale del 31 dicembre 2021 a firma del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, viene attuata la riforma dello strumento degli Accordi per l’innovazione, per cui è prevista dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza una dotazione finanziaria di 1 miliardo di euro.

Gli Accordi citati devono essere diretti al sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevante impatto tecnologico, in grado di favorire percorsi di innovazione coerenti con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione europea e di rilevanza strategica per l’accrescimento della competitività tecnologica di specifici settori, comparti economici ovvero determinati ambiti territoriali, anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e accrescere la presenza delle imprese estere nel territorio nazionale.

Accordi di sviluppo, soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane e che presentano progetti, anche in forma congiunta tra loro, di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi, servizi o al notevole loro miglioramento tramite lo sviluppo delle tecnologie definite dal programma “Orizzonte Europa”:

  • Tecnologie di fabbricazione
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
  • Tecnologie abilitanti emergenti
  • Materiali avanzati
  • Intelligenza artificiale e robotica
  • Industrie circolari
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio
  • Malattie rare e non trasmissibili
  • Impianti industriali nella transizione energetica
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
  • Mobilità intelligente
  • Stoccaggio dell’energia
  • Sistemi alimentari
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia
  • Sistemi circolari

progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al MiSE.

A seguito della valutazione positiva dei progetti si potrà procedere alla definizione  dell’accordo per l’innovazione

tra il Ministero stesso, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di R&S

ACCORDI DI SVILUPPO, AGEVOLAZIONI PER LE IMPRESE

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:

  • il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
  • il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, nel limite dell’intensità massima di aiuto stabilita dall’articolo 25, paragrafo 6, del regolamento (UE) 651/2014, una maggiorazione del contributo diretto fino a 10 punti percentuali per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese.

Il finanziamento agevolato non è assistito da forme di garanzia ed ha una durata compresa tra uno e otto anni, oltre un periodo di preammortamento fino all’ultimazione del progetto e, comunque, nel limite massimo di tre anni decorrenti dalla data del decreto di concessione.

Necessario definire l’Accordo per l’innovazione tra il MiSE e i soggetti proponenti

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste  è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero dello sviluppo economico, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa.

Per l’attivazione della procedura negoziale diretta alla definizione dell’Accordo per l’innovazione i soggetti proponenti devono presentare al Ministero dello sviluppo economico la domanda di agevolazioni corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto e, nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti, del contratto di collaborazione.

Il Ministero, ricevuta la domanda di agevolazione, verifica la disponibilità delle risorse finanziarie e provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata e se le valutazioni istruttorie si concludono con esito positivo si procede alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.

Accordi per l’innovazione: nuove procedure

Gli Accordi per l’innovazione devono essere diretti al sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevante impatto tecnologico, in grado di favorire percorsi di innovazione coerenti con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione europea e di rilevanza strategica per l’accrescimento della competitività tecnologica di specifici settori, comparti economici ovvero determinati ambiti territoriali, anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e accrescere la presenza delle imprese estere nel territorio nazionale

Di seguito sono riportate le indicazioni relative ai soggetti beneficiari, alle caratteristiche delle proposte progettuali e alle modalità di finanziamento: 

Soggetti beneficiari 

1-Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca.

2- Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un numero massimo di cinque co-proponenti. In tali casi, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione quali, ad esempio, l’accordo di partenariato e il consorzio. 

3-Possono essere soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti alle seguenti aree di intervento: Sistemi alimentari, Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia e Sistemi circolari, anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’articolo 2135 del codice civile

Progetti ammissibili 

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali, nell’ambito di specifiche aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma “Orizzonte Europa”. 

 . Tecnologie abilitanti 

1. Materiali avanzati e nanotecnologia 

2. Fotonica e micro/nano elettronica 

3. Sistemi avanzati di produzione 

4. Tecnologie delle scienze della vita 

5. Intelligenza artificiale 

6. Connessione e sicurezza digitale 

Aree di intervento 

Tecnologie di fabbricazione 

Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche 

Tecnologie abilitanti emergenti 

Materiali avanzati Intelligenza artificiale e robotica Industrie circolari Industria pulita a basse emissioni di carbonio 

Malattie rare e non trasmissibili Impianti industriali nella transizione energetica 

Competitività industriale nel settore dei trasporti 

Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili 

Mobilità intelligente Stoccaggio dell’energia

Sistemi alimentari 

Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia 

Sistemi circolari

Massimali di spesa ammissibili 

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a  5 milioni di euro. 

Termini per l’avviamento e la realizzazione dell’Accordo

 -I progetti di ricerca e sviluppo devono avere una durata non inferiore ai 18 mesi e superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello sviluppo economico. 

-A seguito della valutazione positiva dei progetti si potrà procedere alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Mise, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo. 

Mezzi propri

 I progetti qualora presentati congiuntamente da più soggetti, devono prevedere che ciascun proponente sostenga almeno il 10 per cento dei costi complessivi ammissibili, se di grande dimensione, e almeno il 5 per cento in tutti gli altri casi. 

Intensità massime di aiuto

 -Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:

 -il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;

 -il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto. 

–Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, nel limite dell’intensità massima di aiuto stabilita dall’articolo 25, paragrafo 6, del regolamento (UE) 651/2014, una maggiorazione del contributo diretto fino a 10 punti percentuali per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese. 

–Fermo restando l’ammontare massimo delle agevolazioni, le regioni e le altre amministrazioni pubbliche possono cofinanziare l’Accordo per l’innovazione mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie alla concessione di un contributo diretto alla spesa ovvero, in alternativa, di un finanziamento agevolato, per una percentuale almeno pari al 5% dei costi e delle spese ammissibili complessivi. 

Erogazione

 Le agevolazioni sono erogate secondo le seguenti modalità: 

Anticipazione: l’Accordo per l’innovazione può prevedere che  la prima erogazione sia disposta a titolo di anticipazione, nel limite massimo del  30% del totale delle agevolazioni concesse, in favore delle imprese di ogni dimensione, esclusivamente previa presentazione di fideiussione bancaria o polizza assicurativa o in alternativa, l’Accordo può prevedere, sempre previa 

presentazione di fideiussione bancaria o polizza assicurativa, che sia erogato a titolo di anticipazione l’intero finanziamento agevolato.

 Stato avanzamento lavori: l’ammontare complessivo delle erogazioni per ciascuna tipologia agevolativa (contributo alla spesa e, qualora presente, finanziamento agevolato), effettuate a stato avanzamento lavori ovvero a titolo di anticipazione, non può superare il 90% del relativo importo concesso o del relativo importo spettante, ove inferiore. Il residuo 10% delle agevolazioni, da sottrarre dall’ultimo stato di avanzamento o, se non sufficiente, anche da quello immediatamente precedente, ovvero dall’anticipazione, nel caso in cui il finanziamento agevolato sia interamente erogato in anticipazione, viene erogato a saldo.

 Erogazione a saldo: il soggetto beneficiario trasmette al Ministero, entro 3 mesi dalla data di ultimazione del progetto, un rapporto tecnico finale concernente il raggiungimento degli obiettivi e la documentazione relativa alle spese e ai costi complessivi sostenuti

Il decreto  registrato alla Corte dei conti Decreto (pdf)

MiSE – Accordi per l’innovazione 2022 – aree di intervento

Si elencano di seguito le aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro “Sfide globali e competitività industriale” del Programma “Orizzonte Europa”.

Una sola di queste aree deve essere scelta come focus per il progetto di ricerca e sviluppo da realizzarsi nell’ambito degli Accordi per l’innovazione 2022.

1.   Tecnologie di fabbricazione

Linee generali:

  • Tecnologie di fabbricazione pionieristiche come la produzione biotecnologica, la produzione additiva, la robotica industriale, collaborativa, flessibile e intelligente, i sistemi di produzione industriale integrati con risorse umane, promosse anche attraverso una rete dell’Unione di infrastrutture ad orientamento industriale, che forniscono servizi volti ad accelerare la trasformazione tecnologica e l’adozione da parte dell’industria dell’Unione;
  • Innovazioni pionieristiche che impiegano differenti tecnologie abilitanti in tutta la catena del Ne sono esempi le tecnologie convergenti, l’IA, i gemelli digitali, l’analisi di dati, le tecnologie di controllo, le tecnologie dei sensori, la robotica industriale, collaborativa e intelligente, i sistemi centrati sull’uomo, la produzione biotecnologica, le batterie di tecnologia avanzata e le tecnologie per l’idrogeno, compreso l’idrogeno basato su fonti rinnovabili, e le celle a combustibile, come pure le tecnologie laser e al plasma avanzate;
  • Competenze, spazi lavorativi e imprese totalmente adattati alle nuove tecnologie, conformemente ai valori sociali europei;
  • Impianti cognitivi flessibili, di alta precisione, privi di difetti, poco inquinanti e a bassa produzione di rifiuti, sostenibili e climaticamente neutri, conformemente all’approccio dell’economia circolare; sistemi di fabbricazione intelligenti ed efficienti sotto il profilo energetico che soddisfino le esigenze dei clienti;
  • Innovazioni pionieristiche nelle tecniche per i sopralluoghi dei siti di costruzione, per una totale automazione del montaggio eseguito sul posto e dei componenti

2.   Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche

Linee generali:

  • Microelettronica e nanoelettronica, compresa la concezione, le componenti e le attrezzature produttive della progettazione e dello sviluppo che rispondono alle esigenze specifiche della trasformazione digitale e delle sfide a livello mondiale, in termini di prestazioni, funzionalità, consumo energetico e materiale e integrazione;
  • Tecnologie di telerilevamento e azionamento efficienti e sicure e relativa cointegrazione con le unità computazionali come fattore abilitante dell’industria e dell’Internet delle cose, incluse le soluzioni innovative su materiali flessibili e conformabili per oggetti interattivi a misura d’uomo;
  • Tecnologie come complementi o alternative alla nano-elettronica, quali l’informatica, la trasmissione e il telerilevamento quantistici integrati nonché le componenti dell’informatica neuromorfica e la spintronica;
  • Architetture di calcolo, acceleratori e processori a basso consumo per una vasta gamma di applicazioni, fra cui l’informatica neuromorfica che alimenta le applicazioni di IA, l’elaborazione al margine (edge computing), la digitalizzazione dell’industria, i megadati e il cloud computing, l’energia intelligente e la mobilità connessa e automatizzata;
  • Progettazione di unità di calcolo dei computer che offra solide garanzie di esecuzione affidabile, dotate di misure intrinseche di protezione della vita privata e di sicurezza per i dati di input e output e l’informatica quantistica, nonché per le istruzioni di elaborazione e interfacce uomo-macchina adeguate;
  • Tecnologie fotoniche che permettono applicazioni con progressi altamente innovativi in termini di funzionalità, integrazione e prestazioni;
  • Tecnologie dell’ingegneria dei sistemi e di controllo a sostegno di sistemi flessibili, evolvibili e completamente autonomi per applicazioni affidabili che interagiscono con il mondo fisico e l’uomo, anche nei settori critici dell’industria e della sicurezza;
  • Tecnologie di software che rafforzino la qualità, la cibersicurezza e l’affidabilità dei software con una migliore vita utile, incrementando lo sviluppo della produttività e introducendo l’IA integrata e la resilienza nei software e nella relativa architettura;
  • Tecnologie emergenti che espandono le tecnologie

3.   Tecnologie abilitanti emergenti

Linee generali:

  • Sostegno alle tendenze future ed emergenti nelle tecnologie abilitanti fondamentali;
  • Sostegno alle comunità emergenti aventi, fin dall’inizio, un approccio centrato sull’uomo;
  • Valutazione del potenziale dirompente delle nuove tecnologie industriali emergenti e del loro impatto su cittadini, industria, società e ambiente, realizzando interfacce con le tabelle di marcia industriali;
  • Ampliamento della base industriale per l’adozione di tecnologie e innovazioni aventi un potenziale rivoluzionario, compreso lo sviluppo delle risorse umane e nel contesto

4.   Materiali avanzati

Linee generali:

  • Materiali (compresi polimeri, bio-, nano-, e multi-materiali, materiali bidimensionali e materiali intelligenti – tra cui le lignocellulose –, materiali compositi, metalli e leghe) e materiali avanzati (ad esempio materiali quantistici, responsivi, fotonici e superconduttori) progettati con nuove proprietà tramite il trattamento di funzionalizzazione e che soddisfino i requisiti regolamentari (ma senza portare a un aumento della pressione sull’ambiente durante il loro intero ciclo di vita, dalle fasi di produzione a quelle di utilizzo e di fine vita);
  • Trattamenti e produzione di materiali integrati seguendo un approccio etico orientato al cliente, compresi le attività preregolamentari e la valutazione del ciclo di vita, l’approvvigionamento e la gestione delle materie prime, la durabilità, la riutilizzabilità e la riciclabilità, la sicurezza, la valutazione del rischio per la salute umana e l’ambiente e la gestione del rischio;
  • Fattori abilitanti dei materiali avanzati come caratterizzazione (ad esempio per la garanzia di qualità), modellizzazione e simulazione, realizzazione di progetti pilota ed espansione;
  • Un ecosistema di innovazione delle infrastrutture tecnologiche dell’Unione, in rete e accessibile a tutti i portatori di interessi pertinenti, identificato e basato sulle priorità in accordo con gli Stati membri, che fornisce servizi per accelerare la trasformazione tecnologica e l’adozione da parte dell’industria dell’Unione, in particolare da parte delle PMI; questo ecosistema di innovazione coprirà tutte le tecnologie chiave necessarie per consentire innovazioni nel campo dei materiali;
  • Soluzioni basate su materiali avanzati per il patrimonio culturale, il design, l’architettura e la creatività in generale, con un forte orientamento all’utente, per aggiungere valore ai settori industriali e alle industrie creative.

5.   Intelligenza artificiale e robotica

 Linee generali:

  • Le tecnologie dell’IA abilitanti, come l’IA intuitiva, l’IA etica, l’IA controllata dall’uomo, l’apprendimento automatico senza supervisione, l’efficienza dei dati e le interazioni uomo- macchina e macchina-macchina avanzate;
  • Robotica sicura, intelligente, collaborativa ed efficiente e sistemi incorporati e autonomi complessi;
  • Tecnologie relative all’IA incentrate sull’uomo per soluzioni basate sull’IA;
  • Sviluppo e collegamento in rete di competenze di ricerca nel settore dell’IA in tutta Europa, in un’ottica aperta e collaborativa, rafforzando nel contempo la capacità di test chiuso;
  • Utilizzo dell’IA e della robotica per sostenere le persone con disabilità e l’inclusione delle persone emarginate;
  • Tecnologie per piattaforme aperte di IA, compresi algoritmi di software, archivi di dati, sistemi basati su agenti, robotica e piattaforme di sistemi autonomi.

6.   Industrie circolari

Linee generali:

  • Le simbiosi industriali con i flussi di risorse tra i settori e le comunità urbane; processi e materiali, per trasportare, trasformare, riutilizzare e immagazzinare risorse, combinando la valorizzazione dei sottoprodotti, dei rifiuti, delle acque reflue e di CO2;
  • Valorizzazione e valutazione del ciclo di vita dei flussi di materiali e di prodotti con l’utilizzo di nuove materie prime alternative, controllo delle risorse, tracciamento e selezione dei materiali (compresi metodi di prova validati e strumenti per la valutazione del rischio per la salute umana e l’ambiente);
  • Prodotti progettati in maniera ecocompatibile, servizi e nuovi modelli di business caratterizzati da un migliore rendimento durante il ciclo di vita, una maggiore durabilità, la possibilità di potenziamento (upgrading) e la facilità di riparazione, smontaggio, riutilizzo e riciclaggio;
  • Industria del riciclaggio efficace, massimizzando il potenziale e la sicurezza dei materiali secondari e riducendo al minimo l’inquinamento (cicli di materiali non tossici), la perdita di qualità e quantità dopo il trattamento;
  • Eliminazione o, in mancanza di alternative, manipolazione sicura delle sostanze che destano preoccupazione nelle fasi di produzione e di fine vita; sostituti sicuri e tecnologie di produzione sicure ed economicamente efficienti;
  • Fornitura sostenibile e sostituzione di materie prime, comprese le materie prime strategiche, lungo l’intera catena del valore.

7.   Industria pulita a basse emissioni di carbonio

Linee generali:

  • Tecnologie di processo, compreso il riscaldamento e il raffrescamento, strumenti digitali, automazione e dimostrazioni su larga scala per le prestazioni di processo e l’efficienza dal punto di vista energetico e delle risorse; significative riduzioni o prevenzione delle emissioni industriali di gas a effetto serra e inquinanti, incluse le emissioni di particolato;
  • Valorizzazione del CO2 prodotto dall’industria e da altri settori;
  • Tecnologie di conversione per un utilizzo sostenibile delle risorse di carbonio per aumentare l’efficienza delle risorse e ridurre le emissioni, compresi i sistemi energetici ibridi per l’industria e il settore energetico con un potenziale di decarbonizzazione;
  • Elettrificazione e l’uso di fonti di energia non convenzionali all’interno di impianti industriali e gli scambi di energia e risorse tra impianti industriali (ad esempio attraverso la simbiosi industriale);
  • Prodotti industriali che richiedono processi di produzione a basse o a zero emissioni di carbonio durante l’intero ciclo di vita.

8.   Malattie rare e non trasmissibili

Linee generali:

  • Comprensione dei meccanismi all’origine dello sviluppo di malattie non trasmissibili, tra cui quelle cardiovascolari;
  • Strumenti e tecniche diagnostici per diagnosi più precoci e precise e per trattamenti mirati e tempestivi, che consentano il rallentamento o l’inversione della progressione della malattia;
  • Soluzioni integrate per l’automonitoraggio, la promozione della salute, la prevenzione delle malattie e la gestione delle patologie croniche e della multimorbilità, comprese le malattie neurodegenerative e cardiovascolari;
  • Ambiti caratterizzati da esigenze cliniche fortemente insoddisfatte quali le malattie rare, compresi i tumori pediatrici.

9.   Malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà

Linee generali:

  • Comprendere i meccanismi relativi alle infezioni;
  • Fattori che favoriscono l’emergenza o la ricomparsa delle malattie infettive e la loro diffusione, compresa la trasmissione dagli animali all’uomo (zoonosi), o da altre parti dell’ambiente (acqua, suolo, piante, alimenti) all’uomo, nonché l’impatto del cambiamento climatico e dell’evoluzione degli ecosistemi sulla dinamica delle malattie infettive;
  • Previsione, diagnosi rapida e precoce, controllo e sorveglianza delle malattie infettive, delle infezioni associate all’assistenza sanitaria e dei fattori ambientali;
  • Lotta alla resistenza antimicrobica, in particolare epidemiologia, prevenzione e diagnosi nonché sviluppo di nuovi antimicrobici e vaccini;
  • Vaccini, comprese tecnologie di piattaforma per i vaccini, diagnosi, trattamenti e cure per le malattie infettive, incluse comorbilità e coinfezioni.

10.   Strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata

Linee generali:

  • Strumenti e tecnologie per applicazioni in tutti gli ambiti sanitari e qualsiasi indicazione medica pertinente, comprese le limitazioni funzionali;
  • Strumenti integrati, tecnologie, dispositivi medici, immaginografia medica, biotecnologia, nanomedicina e terapie avanzate (comprese terapia cellulare e genica), e soluzioni digitali per la salute umana e l’assistenza, tra cui IA, soluzioni mobili e telemedicina; affrontare al contempo, ove opportuno e sin dalle fasi iniziali, gli aspetti connessi a una produzione efficiente in termini di costi al fine di ottimizzare la fase di industrializzazione e il potenziale di innovazione per arrivare a un prodotto medicinale accessibile;
  • Progetti pilota, diffusioni su larga scala, ottimizzazione e acquisizione dell’innovazione delle tecnologie e degli strumenti per la salute e l’assistenza in contesti reali compresi gli studi clinici, la ricerca in materia di attuazione compresa la diagnosi basata sulla medicina personalizzata;
  • Processi e servizi innovativi per lo sviluppo, la produzione e la realizzazione rapida di strumenti e tecnologie per la salute e l’assistenza;
  • Gestione dei dati sanitari, compresa la loro interoperabilità, metodi di integrazione, analitici e di visualizzazione, processi decisionali, basandosi sull’IA, estrazione dei dati, tecnologie dei megadati, bioinformatica e tecnologie di calcolo ad alte prestazioni per promuovere la medicina personalizzata, anche in materia di prevenzione, e per ottimizzare il percorso

11.   Impianti industriali nella transizione energetica

Linee generali:

  • Strumenti e infrastrutture per il controllo del processo degli impianti di produzione per ottimizzare i flussi di energia e i materiali in interazione con il sistema energetico;
  • Processi, progetti e materiali pertinenti, compresi i processi industriali a basse o a zero emissioni;
  • Strategie e tecnologie a basse emissioni volte a rivitalizzare le zone carbonifere e ad alta intensità di carbonio in fase di transizione;
  • Flessibilità ed efficienza dell’energia elettrica, delle materie prime e del riscaldamento negli impianti industriali e nel sistema energetico.

12.   Competitività industriale nel settore dei trasporti

Linee generali:

  • Unione degli aspetti fisici e digitali di progettazione, sviluppo e dimostrazione, fabbricazione, funzionamento, normazione, certificazione, regolamentazione di aeromobili, veicoli e navi e integrazione (compresa l’integrazione tra progettazione digitale e produzione digitale);
  • Concezione e progettazione di aeromobili, veicoli e navi, compresi le parti di ricambio e gli aggiornamenti software e tecnologici, soluzioni software; utilizzo di materiali e strutture migliori, riciclaggio e riutilizzo dei materiali; efficienza, stoccaggio e recupero di energia, caratteristiche di sicurezza e protezione tenendo conto delle esigenze degli utenti, con un minore impatto sul clima, sull’ambiente e sulla salute, compresi il rumore e la qualità dell’aria;
  • Tecnologie e sottosistemi di bordo, comprese le funzioni automatizzate, per tutti i modi di trasporto, tenendo in considerazione le esigenze di interfaccia con le infrastrutture e approfondendo le sinergie tecnologiche tra modi di trasporto; sistemi di trasporto multimodali; sistemi di sicurezza e prevenzione incidenti e rafforzamento della cibersicurezza; sfruttamento dei progressi in materia di tecnologie dell’informazione e di IA; sviluppo dell’interfaccia uomo-macchina;
  • Nuovi materiali, tecniche e metodi di costruzione, gestione e manutenzione delle infrastrutture, garantendo una disponibilità di rete affidabile, interfacce intermodali e interoperabilità multimodale, sicurezza dei lavoratori e un approccio basato sul ciclo di vita completo;
  • Fusione della progettazione e dello sviluppo di infrastrutture fisiche e digitali, manutenzione dell’infrastruttura, rigenerazione e aggiornamento dell’integrazione, interoperabilità e intermodalità dei trasporti, resilienza a eventi meteorologici estremi, compreso l’adattamento ai cambiamenti climatici.

13.   Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili

Linee generali:

  • Elettrificazione di tutti i modi di trasporto, comprese nuove tecnologie ibride, basate su batterie e celle a combustibile per i sistemi di propulsione e i sistemi ausiliari di aeromobili, veicoli e navi, ricarica o rifornimento rapido, recupero di energia e interfacce di facile utilizzo e accesso con l’infrastruttura di ricarica o rifornimento, garantendo l’interoperabilità e la fornitura continua di servizi; lo sviluppo e la diffusione di batterie competitive, sicure, efficienti e sostenibili per veicoli a basse emissioni e a emissioni zero, prendendo in considerazione tutte le condizioni di utilizzo e durante le diverse fasi del ciclo di vita; lo sviluppo e la diffusione di accumulatori competitivi, sicuri, efficienti e sostenibili per veicoli a basse emissioni e a emissioni zero;
  • Uso di combustibili sostenibili nuovi e alternativi, compresi biocarburanti avanzati, e nuovi aeromobili, veicoli e navi sicuri e intelligenti per modelli di mobilità e infrastrutture di sostegno esistenti e futuri, con un impatto ridotto sull’ambiente e sulla salute pubblica; componenti e sistemi di nicchia per soluzioni rispettose dell’ambiente (ad esempio sistemi avanzati di raccolta dati), tecnologie e soluzioni basate sull’utente per l’interoperabilità e la fornitura continua di servizi.

14.   Mobilità intelligente

Linee generali:

  • Cielo unico europeo: soluzioni a bordo e a terra per livelli simultaneamente più elevati di automazione, connettività, sicurezza, interoperabilità, efficienza, riduzione delle emissioni e servizi;
  • Tecnologie ed operazioni ferroviarie per un sistema ferroviario di elevata capacità, silenzioso, interoperabile e automatizzato;
  • Soluzioni di trasporto intelligenti per operazioni più sicure ed efficienti sulle vie navigabili;
  • Tecnologie e operazioni relative alle vie navigabili per sistemi di trasporto sicuri e automatizzati che colgano le opportunità offerte dal trasporto per via navigabile;
  • Sistemi e servizi di mobilità connessi, cooperativi, interoperabili e automatizzati, comprese soluzioni tecnologiche e gli aspetti non tecnologici, come l’evoluzione dei modelli di comportamento e di mobilità degli utenti.

15.   Stoccaggio dell’energia

Linee generali:

  • Tecnologie, compresi i combustibili rinnovabili liquidi e gassosi e le loro catene di valore associate, e tecnologie dirompenti per rispondere al fabbisogno di stoccaggio energetico sia giornaliero che stagionale, nonché il loro impatto sull’ambiente e sul clima;
  • Batterie intelligenti, sostenibili e durevoli e loro catena del valore dell’Unione, tra cui il ricorso a soluzioni basate su materiali avanzati, la progettazione, le tecnologie di produzione di batterie su larga scala ed efficienti dal punto di vista energetico, i metodi di riutilizzo e riciclaggio, nonché il funzionamento efficace a basse temperature e le esigenze di standardizzazione;
  • Idrogeno, in particolare idrogeno a basse emissioni di carbonio e idrogeno basato su fonti rinnovabili, comprese le celle a combustibile, e la sua catena del valore nell’Unione dalla progettazione all’utilizzo finale in varie applicazioni.

16.   Sistemi alimentari

Linee generali:

  • Moderni sistemi per la sicurezza e la genuinità alimentare, compresa la tracciabilità, che migliorano la qualità alimentare e rafforzano la fiducia dei consumatori nel sistema alimentare;
  • Adattamento del sistema alimentare ai cambiamenti climatici e attenuazione dei loro effetti, compreso lo studio del potenziale e dell’utilizzo del microbioma, delle diverse colture alimentari e delle alternative alle proteine animali;
  • Sistemi alimentari sostenibili a livello ambientale, circolari, efficienti in termini di risorse e resilienti, dalla terra e dal mare, verso l’acqua potabile sicura e le problematiche marittime, l’azzeramento dei rifiuti alimentari nell’intero sistema alimentare, attraverso il riutilizzo di alimenti e biomasse, il riciclaggio di rifiuti alimentari, nuovi imballaggi alimentari e domanda di prodotti alimentari locali e adatti alle necessità.

17.   Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione

Linee generali:

  • Sistemi logistici, di produzione e di approvvigionamento sostenibili di biomassa, ponendo l’attenzione su applicazioni e utilizzi di elevato valore, sostenibilità sociale e ambientale, impatto sul clima e sulla biodiversità, sulla circolarità e sull’efficienza complessiva delle risorse, compresa l’acqua;
  • Scienze della vita e loro convergenza con le tecnologie digitali per comprensione, prospezione e uso sostenibile delle risorse biologiche;
  • Catene del valore a base biologica, materiali a base biologica, compresi materiali, sostanze chimiche, prodotti, servizi e processi ispirati al biologico con qualità e funzionalità innovative e sostenibilità migliorata (compresa la riduzione delle emissioni di gas serra), promuovendo lo sviluppo di bioraffinerie avanzate (di piccole e grandi dimensioni) utilizzando una gamma più ampia di biomasse; sostituzione dell’attuale produzione di prodotti non sostenibili attraverso il superamento delle soluzioni a base biologica per applicazioni innovative di mercato;
  • Biotecnologia, compresa la biotecnologia intersettoriale all’avanguardia, per l’applicazione in processi industriali, servizi ambientali e prodotti di consumo competitivi, sostenibili e innovativi;
  • Circolarità della bioindustria nell’ambito della bioeconomia attraverso l’innovazione tecnologica, sistemica, sociale e del modello di business per aumentare radicalmente il valore generato per unità di risorsa biologica, mantenendo più a lungo il valore di tali risorse nell’economia, preservando e rafforzando il capitale naturale, progettando l’eliminazione di rifiuti e inquinamento, sostenendo il principio dell’utilizzo a cascata della biomassa sostenibile attraverso la R&I e tenendo conto della gerarchia dei

18.   Sistemi circolari

Linee generali:

  • Transizione sistemica verso un’economia efficiente sotto il profilo delle risorse, a base biologica e circolare con nuovi modelli di interazione dei consumatori, nuovi modelli di business per l’efficienza delle risorse e le prestazioni ambientali; prodotti e servizi che stimolino l’efficienza delle risorse e l’eliminazione o la sostituzione delle sostanze pericolose durante l’intero ciclo di vita; sistemi di condivisione, riutilizzo, riparazione, rigenerazione, riciclaggio e compostaggio;
  • Ecoinnovazioni per la prevenzione e il risanamento dell’inquinamento ambientale da sostanze pericolose e prodotti chimici che destano nuove preoccupazioni nonché eliminazione dell’esposizione agli stessi; considerazione dell’interfaccia tra prodotti chimici, prodotti e rifiuti nonché di soluzioni sostenibili per la produzione di materie prime primarie e secondarie;
  • Uso circolare delle risorse idriche, compresi la riduzione della domanda di acqua, la prevenzione delle perdite, il riutilizzo dell’acqua, il riciclaggio e la valorizzazione delle acque reflue; soluzioni innovative per le sfide relative al legame tra acqua, alimenti ed energia tenendo conto degli impatti dell’uso dell’acqua per fini agricoli ed energetici e consentendo soluzioni

Fonte MISE

Orizzonte Europa: il programma quadro di ricerca e innovazione

Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la decisione che istituisce il programma specifico di attuazione di Orizzonte Europa — il programma quadro di ricerca e innovazione. In particolare la decisione stabilisce:

il programma specifico di attuazione di Orizzonte Europa – il programma quadro di ricerca e innovazione; gli obiettivi operativi del programma specifico;

il bilancio per il periodo 2021-2027;

le modalità di attuazione del programma specifico e le attività da svolgere nel suo ambito.

La dotazione finanziaria per l’attuazione del programma specifico per il periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2027 è di 83.397.000.000 di euro a prezzi correnti.

In sostanza la decisione stabilisce:

– il programma specifico di attuazione di Orizzonte Europa – il programma quadro di ricerca e innovazione;

– gli obiettivi operativi del programma specifico;

– il bilancio per il periodo 2021-2027;

– le modalità di attuazione del programma specifico e le attività da svolgere nel suo ambito.

Il programma comprende tre pilastri:

– il pilastro “Scienza di eccellenza” che sosterrà i progetti di ricerca di frontiera, sviluppati e condotti dai ricercatori stessi mediante il Consiglio europeo della ricerca (CER). Finanzierà borse di studio e scambi per ricercatori tramite le azioni Marie Skłodowska-Curie e investirà in infrastrutture di ricerca;

– il pilastro “Sfide globali e competitività industriale europea” che sosterrà direttamente la ricerca relativa alle sfide della società e alle capacità tecnologiche e industriali, e definirà l’interesse principale delle missioni di ricerca a livello dell’UE. Comprende anche le attività svolte dal Centro comune di ricerca (JRC), che sostiene le autorità politiche a livello nazionale ed europeo con informazioni scientifiche indipendenti e assistenza tecnica;

– il pilastro “Europa innovativa” che mira a rendere l’Europa leader nell’innovazione creatrice di nuovi mercati e, rafforzando ulteriormente l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT), a stimolare l’integrazione delle attività economiche, della ricerca, dell’istruzione superiore e dell’imprenditorialità.

Obiettivi operativi

Gli obiettivi operativi del programma specifico sono i seguenti:

a) rafforzare la ricerca di frontiera e di base d’eccellenza anche favorendo una più ampia partecipazione in tutta l’Unione;

b) rafforzare il legame tra la ricerca, l’innovazione e, se del caso, l’istruzione e le altre politiche, incluse le complementarità con le politiche e le attività di R&I a livello nazionale, regionale e dell’Unione;

c) sostenere l’attuazione delle priorità d’intervento dell’Unione, inclusi in particolare gli SDG e l’accordo di Parigi;

d) promuovere la R&I responsabile, tenendo conto del principio precauzionale;

e) rafforzare la dimensione di genere nell’ambito del programma specifico;

f) accrescere i legami di collaborazione nella R&I europea attraverso i settori e le discipline, incluse le scienze sociali e umane;

g) rafforzare la cooperazione internazionale;

h) collegare e sviluppare le infrastrutture di ricerca in tutto lo Spazio europeo della ricerca (SER) e fornire un accesso transnazionale;

i) attrarre i talenti, formare e trattenere i ricercatori e gli innovatori nel SER, anche tramite la mobilità;

j) promuovere la scienza aperta e garantire la visibilità al pubblico e il libero accesso alle pubblicazioni scientifiche e ai dati di ricerca, incluse le opportune eccezioni;

k) incoraggiare lo sfruttamento dei risultati della R&I e diffondere attivamente e sfruttare i risultati, in particolare per l’effetto leva sugli investimenti privati e lo sviluppo di politiche;

l) raggiungere, attraverso le missioni di R&I, obiettivi ambiziosi entro un termine stabilito;

m) migliorare la relazione e l’interazione tra scienza e società, incluse la visibilità della scienza nella società e la comunicazione scientifica, e promuovere il coinvolgimento dei cittadini e degli utenti finali nei processi di coprogettazione e cocreazione;

n) accelerare la trasformazione industriale, anche mediante competenze migliorate per l’innovazione;

o) stimolare le attività di R&I nelle PMI e la creazione e l’espansione di imprese innovative, in particolare le start-up, le PMI e in casi eccezionali le piccole imprese a media capitalizzazione;

p) migliorare l’accesso al capitale di rischio, anche tramite sinergie con il programma InvestEU istituito dal regolamento (UE) 2021/523 del Parlamento europeo e del Consiglio (11), in particolare quando il mercato non fornisce finanziamenti sostenibili.

Dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria per l’attuazione del programma specifico per il periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2027 è di 83.397.000.000 di euro a prezzi correnti.

L’importo è maggiorato di una dotazione aggiuntiva pari a 2.790.000.000 di euro a prezzi costanti 2018 per il programma specifico.

La decisione stabilisce che gli importi indicati saranno indicativamente ripartiti nel seguente:

– 25 % per il polo tematico «Salute»;

– 25 % per il polo tematico «Digitale, industria e spazio»;

– 25 % per il polo tematico «Clima, energia e mobilità»;

– 25 % per il CEI.

Entrata in vigore

La decisione è entrata in vigore il 12 maggio 2021 e si applica a decorrere dal 1° gennaio 2021.

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