SIMEST INTERNAZIONALIZZAZIONE – Sospensione prenotazione accesso al Portale

RAMSES GROUP NEWS – 7 giugno 2021

AVVISO

Fondo 394 Finanziamenti Agevolati e misure straordinarie: sospensione prenotazione accesso al  Portale

Si comunica che – a seguito del massiccio afflusso di domande in relazione all’attuale disponibilità delle risorse finanziarie – dal 4 giugno 2021, alle ore 16:00 –  è stata temporaneamente SOSPESA l’attività di nuova prenotazione per l’accesso al Portale dei Finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione SIMEST (Fondo 394/81).
Sarà comunque garantita anche agli utenti con prenotazione valida la possibilità –  nella misura consentita dalle risorse finanziarie disponibili – di accedere al Portale per finalizzare la domanda di finanziamento.


SIMEST INTERNAZIONALIZZAZIONE

RAMSES GROUP NEWS n.184 – 31 maggio 2021

Era statoaperto il 3 GIUGNO 2021 lo sportello per la presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni gestite da Simest per l’internazionalizzazione delle imprese.

Con un comunicato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n° 80 del 2 aprile, il comitato agevolazioni ha disposto la riapertura dell’attività di ricezione di nuove domande di finanziamento agevolato.

La notizia è di grande interesse per le imprese: i contributi di Simest sono stati una delle agevolazioni più importanti per compensare la carenza di liquidità. Sono diverse le imprese che hanno ottenuto fino a 800mila euro di fondi, suddivisi tra un 40% a fondo perduto e un 60% come finanziamento agevolato.

Il nuovo sportello consentirà alle imprese di accedere a un mix di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per supportare programmi di internazionalizzazione

Nella prima fase di attuazione il contributo, che poteva teoricamente arrivare al 50% dell’importo dell’operazione, si è attestato ad una quota del 40%, comunque di sicuro interesse per le imprese.  A queste misure potevano partecipare, grazie alle più recenti modifiche alla normativa, tutte le imprese a prescindere dalla dimensione.

La misura più importante, per importi richiesti, era quella relativa alla capitalizzazione delle imprese. In questo caso, i beneficiari sono sole le piccole e medie imprese e le mid-cap. Per ottenere il contributo sulla patrimonializzazione, le imprese devono mantenere l’attività di ricerca, sviluppo, la direzione commerciale e una parte sostanziale delle attività produttive nel territorio italiano. Si devono impegnare a mantenere, per tutto il periodo di preammortamento, la forma di società di capitali e a non devono cedere a terzi il finanziamento.

Sono escluse le imprese che hanno procedure di cui alla legge fallimentare od altre procedure con effetti analoghi, incluse quelle che hanno in corso la presentazione di un piano di risanamento aziendale in base all’articolo 67 della legge fallimentare o di un piano di ristrutturazione basato sull’articolo 182 bis legge fallimentare o l’avvio delle procedure di cui al “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”. L’impresa deve applicare, nei confronti del personale dipendente, condizioni non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro della categoria e della zona.

SIMEST – IL DECRETO “SOSTEGNI BIS” INTERVIENE SUL FONDO PERDUTO

NOVITA’ D.L. SOSTEGNI BIS

Il decreto Sostegni bis (Decreto Legge 25 maggio 2021, n.73), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio, ridimensiona quelli che sono gli incentivi per l’internazionalizzazione proposti da Simest per i quali è prevista la riapertura degli sportelli il prossimo 3 giugno.

In particolare, l’articolo 11 della bozza circolata alla fine della scorsa settimana e approvata giovedì dal C.d.M., oltre ad incrementare i fondi per le misure (+1,2 miliardi di euro per l’anno 2021 per il fondo rotativo 394/81 e +400 milioni, sempre per il 2021, per il c.d. fondo di promozione integrata ex d.l. 18/2020, ovvero per la componente a fondo perduto), inserisce delle importanti limitazioni per la parte a fondo perduto delle agevolazioni Simest.

In particolare, al comma 2 del citato articolo 11 si legge testualmente: “sono escluse dai cofinanziamenti a fondo perduto di cui al presente comma le richieste di sostegno alle operazioni di patrimonializzazione presentate successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge”. Un comma quindi tranciante verso uno degli incentivi più “accattivanti” degli ultimi anni che ma che rimane un’ottima agevolazione anche privata della componente a fondo perduto.

Infatti, stiamo comunque parlando di un finanziamento a tasso “quasi” zero a 72 mesi, di cui due di preammortamento e, almeno inizialmente, senza garanzie. Se si valuta che il finanziamento non è legato ad investimenti specifici, risulta comunque molto interessante e rappresenta un’ottima opportunità per le imprese.

Il comma 3 dello stesso articolo interviene anche sulle altre misure Simestabbassando l’aliquota di contributo a fondo perduto che, pur rimanendo, passa da un potenziale 50% (anche se in realtà sono state deliberate quasi tutte le operazioni al 40%) ad un 10%, “quale incentivo da riconoscere a fronte di iniziative caratterizzate da specifiche finalità o in settori o aree geografiche ritenuti prioritari”. Quindi, dal tenore letterale dell’articolo, sembrerebbe un fondo perduto “non per tutti” ma solo per alcune tipologie di progetto.

Questo elemento non è di poco conto: questi “criteri selettivi” devono essere esplicitati e questo comporterà la revisione delle circolari attuative con un potenziale ritardo sulla riapertura degli sportelli del 3 giugno (anche se, per ora, non si hanno riscontri su questo punto da parte dell’ente).

A parziale integrazione di quanto sopra, interviene l’ultimo capoverso che riporta “fino al 31 dicembre 2021 i cofinanziamenti a fondo perduto sono concessi fino al limite del quindici per cento dei finanziamenti concessi ai sensi dell’articolo 2, primo comma, del decreto-legge 28 maggio 1981 n.251, convertito, con modificazioni dalla legge 29 luglio 1981 n.394, tenuto conto delle risorse disponibili e dell’ammontare complessivo delle domande di finanziamento presentate nei termini e secondo le condizioni stabilite con una o più delibere del comitato agevolazioni”.

Quindi, almeno fino a fine anno, il contributo a fondo perduto sulle misure extra-patrimonializzazione è riconosciuto potenzialmente al 25% (10+15%), anche se dobbiamo attendere le disposizioni di Simest per avere maggiori dettagli su chi e come è possibile ottenerlo.

Seguiranno aggiornamenti non appena resi disponibili dall’ente.

Si segnala che, sul tema in oggetto, il Legislatore è intervenuto con il Dl 73/2021 (cd. D.L. Sostegni bis) prevedendo le seguenti novità: 

1. RIDUZIONE DEL COFINANZIAMENTO A FONDO PERDUTO AL 25% PER IL 2021. DAL 2022 FONDO PERDUTO AL 10% 
A partire dal 3 giugno p.v. la percentuale massima di cofinanziamento a fondo perduto erogabile è pari al 25% (in precedenza era il 50%).
Al riguardo si precisa che trattasi di un regime transitorio valido esclusivamente per le nuove domande presentate fino al 31 dicembre 2021. 
Dal 2022 tale percentuale è ridotta al 10%.
A titolo esemplificativo si segnala che, relativamente alla misura prevista per la Partecipazione a fiere internazionali (importo massimo finanziabile € 150.000), i soggetti richiedenti potranno ottenere un contributo a fondo perduto massimo di € 37.500 (25% di € 150.000). 

2. NIENTE FONDO PERDUTO PER LA MISURA DI “PATRIMONIALIZZAZIONE”
Si segnala che per le operazioni di “patrimonializzazione” non è più disponibile il co-finanziamento a fondo perduto. Il comma 2 dell’art. 11 del Dl Sostegni bis recita così: 
«Sono escluse dai cofinanziamenti a fondo perduto le richieste di sostegno alle operazioni di patrimonializzazione presentate successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge»

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1. Patrimonializzazione

2. Partecipazione fiere

3. Inserimento mercati esteri

4. Temporary Export Manager

5. E-commerce in Paesi esteri

6. Studi fattibilità mercati esteri

7. Assistenza tecnica

8. NOVITA’ D.L. Sostegni bis

1. Sostegno alla patrimonializzazione delle imprese esportatrici

Finanziamento fino a euro 800.000,00 concesso da SIMEST finalizzato al miglioramento o mantenimento del livello di solidità patrimoniale (rapporto patrimonio netto / attività immobilizzate nette) al momento della richiesta di finanziamento (“livello d’ingresso”) rispetto a un “livello soglia” predeterminato. Le imprese con “livello di ingresso” uguale o superiore al “livello soglia” possono accedere a una riduzione di garanzia.

Nessun fondo perduto per la misura di patromonializzazione (D.L. Sostegno Bis).

Beneficiari: PMI e MidCap esportatrici italiane, costituite in forma di società di capitali, con fatturato estero pari almeno al 20% del fatturato totale degli ultimi due anni o al 35% dell’anno precedente a quello di presentazione della domanda, e che abbiano depositato almeno due bilanci relativi a due esercizi completi. L’impresa già beneficiaria di un finanziamento per la patrimonializzazione, può richiedere un nuovo finanziamento solo dopo aver interamente rimborsato il precedente.

Importo massimo finanziabile: euro 800.000,00 (fino al 40% del patrimonio netto dell’impresa).

Durata del finanziamento: 6 anni, di cui 2 di preammortamento.

Ulteriori benefici per l’impresa:

  • possibilità di richiedere l’esenzione dalle garanzie per le domande presentate entro il 30/06/2021;
  • rimborso quota restante a tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento UE in caso di miglioramento o mantenimento del livello di solidità patrimoniale.

Ai fini del finanziamento è individuato un livello di solidità patrimoniale di riferimento (“livello soglia”), costituito dal rapporto tra patrimonio netto ed attività immobilizzate nette. Il livello soglia è posto uguale a:

  • 0,65 per le imprese industriali/manifatturiere;
  • 1,00 per le imprese commerciali/di servizi.

Tale livello è calcolato sull’ultimo bilancio approvato dall’impresa prima dell’esame della domanda di finanziamento ed è definito “livello d’ingresso”. L’impresa può presentare domanda qualunque sia il suo livello d’ingresso rispetto al livello soglia (inferiore, uguale o superiore).

Non sono ammissibili al finanziamento domande di imprese con un livello soglia superiore a 2 se industriale/manifatturiera e superiore a 4 se commerciale/di servizi.

L’obiettivo del finanziamento è:

  • raggiungere o superare il livello soglia, qualora dall’ultimo bilancio approvato, il livello di ingresso risulti inferiore al livello soglia stesso;
  • mantenere o migliorare il livello di ingresso, qualora esso risulti uguale o superiore al livello soglia.

Nel caso in cui l’impresa presenti un livello di ingresso uguale o superiore al livello soglia di 0,65 e di 1,00, il Comitato Agevolazioni, valuta se richiedere l’eventuale rilascio di garanzia e la relativa misura.

Nel caso in cui l’impresa presenti un livello di ingresso inferiore al livello soglia di 0,65 per le imprese industriali/manifatturiere e a 1,00 per le imprese commerciali/di servizi la stessa, per garantire il rimborso del 100% del finanziamento concesso, dovrà prestare fideiussione bancaria o assicurativa o equivalente.

Regime di aiuto

  • esenzione dalle garanzie e finanziamento agevolato: de minimis.

Termini di presentazione delle domande: dal 03/06/2021 fino a esaurimento fondi.

Riferimento di legge: D.M. 07/09/2016 e s.m.i.

Note scadenza: Dal 03/06/2021 fino a esaurimento

2. Aiuti per la partecipazione a fiere, mostre e missioni all’estero

Finanziamento a tasso agevolato fino al 100% delle spese.

Possibilità di ottenere fino al 25% del finanziamento (entro il limite di euro 800.000,00 di aiuti pubblici) a fondo perduto.

Beneficiari: PMI, MidCap e grandi imprese (in forma singola o aggregata) che abbiano depositato presso il Registro imprese almeno un bilancio relativo a un esercizio completo. Non possono partecipare imprese operanti nei settori di attività esclusi ai sensi del regolamento UE n. 1407/2013.

E’ possibile ottenere un finanziamento a tasso agevolato delle spese per area espositiva, spese logistiche, spese promozionali e spese per consulenze connesse alla partecipazione a fiere/mostre in Paesi esteri, incluse le missioni di sistema promosse da MISE e MAECI e organizzate da ICE – Agenzia, Confindustria e altre istituzioni e associazioni di categoria.

Sono ammesse anche manifestazioni fieristiche internazionali che si svolgono in Italia e ad eventi di promozione virtuali.

Il finanziamento può coprire fino al 100% delle spese preventivate, fino a un massimo del 15% dei ricavi dell’ultimo esercizio.

Importo massimo finanziabile: euro 150.000,00.

Durata del finanziamento: 4 anni di cui 12 mesi di preammortamento.

Ulteriori benefici per le imprese:

  • possibilità di richiedere l’esenzione dalle garanzie per le domande presentate entro il 30/06/2021;
  • possibilità di ottenere fino al 25% del finanziamento (nel limite di euro 100.000,00) a fondo perduto; 
  • rimborso quota restante a tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento UE.
  • nessuna garanzia richiesta, salvo che per l’eventuale quota di finanziamento eccedente il margine operativo lordo dell’ultimo bilancio dell’impresa.

Ogni domanda può riguardare una singola iniziativa in un unico Paese. La domanda deve essere presentata prima della data prevista per l’inizio della fiera/mostra.

Spese ammissibili (si veda il dettaglio QUI):

  • costi di iscrizione con relativi oneri e diritti fissi obbligatori;
  • spese per area espositiva;
  • spese logistiche;
  • spese promozionali;
  • spese per consulenze connesse alla partecipazione alla fiera/mostra.

Tempistica delle spese: dalla data di arrivo della domanda di finanziamento a SIMEST e fino a 12 mesi dopo la data di stipula del contratto di finanziamento. Sono ammissibili le spese spese relative a fiere, mostre o missioni/eventi la cui data di inizio è successiva alla data di presentazione della domanda di finanziamento, e le spese sostenute nel periodo di realizzazione dell’iniziativa.

Regime di aiuto

  • esenzione dalle garanzie e finanziamento agevolato: de minimis;
  • fondo perduto: temporary framework.

Termini di presentazione delle domande: dal 03/06/2021 fino a esaurimento fondi.

Riferimento di legge: L. 133/08 art. 6 comma 2 lett. C

Note scadenza: Dal 03/06/2021 fino a esaurimento

3. Sostegno a programmi di inserimento in mercati esteri

Finanziamento a tasso agevolato fino al 100% delle spese.

Possibilità di ottenere fino al 25% del finanziamento (entro il limite di euro 800.000,00 di aiuti pubblici) a fondo perduto.

Obiettivo: agevolare il lancio e la diffusione di nuovi prodotti e servizi ovvero l’acquisizione di nuovi mercati per prodotti e servizi già esistenti, attraverso l’utilizzo di strutture permanenti.

Beneficiari: tutte le imprese, in forma singola o aggregata sotto forma di “Rete Soggetto”, e che abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.

Sono escluse le imprese operanti nei settori di attività esclusi ai sensi dell’art. 1 del regolamento UE n. 1407/2013.

Caratteristiche del finanziamento.

Finanziamento a tasso agevolato delle spese per il potenziamento o la realizzazione di un ufficio, show room, negozio o corner, centro di assistenza post vendita o magazzino in un Paese estero e relative attività promozionali. Sono ammesse anche le spese per le certificazioni internazionali di prodotto.
Con effetto dal 17/09, è prevista la finanziabilità del magazzino e dei centri assistenza post vendita anche in Italia.

Spese ammissibili.

  1. spese di funzionamento della struttura;
  2. spese per attività promozionali;
  3. quota riconoscibile in misura forfettaria – massimo 20% della somma delle spese di cui ai punti 1 e 2, sostenute e rendicontate.

Le spese di cui al punto 1 possono essere riferite alle seguenti tipologie di strutture: fino a 3 uffici, uno showroom, un magazzino, un negozio, un corner e fino a 3 centri di assistenza post vendita. L’apertura di tali strutture, risultante dal contratto di locazione/acquisto, non può essere antecedente i 12 mesi alla data di presentazione della richiesta di finanziamento.

Il magazzino e un centro di assistenza post vendita sono finanziabili anche se ubicati in Italia purché strettamente funzionali alla realizzazione del programma all’estero. Il costo di tali strutture (locali, allestimento e gestione) non deve superare il 30% delle spese di cui al punto 1.
Le spese del punto 1 devono essere almeno pari al 50% del totale delle spese dei punti 1 e 2.
È consentita una compensazione tra gli importi delle singole voci di spesa fino ad un massimo del 30%, fermo restando l’ammontare totale del programma.

Possono essere oggetto di finanziamento agevolato le spese sostenute nel periodo di realizzazione del programma.

L’importo massimo finanziabile può raggiungere il 100% del totale preventivato e non può superare il 25% del fatturato medio dell’ultimo biennio; finanziamento minimo euro 50.000,00, massimo euro 4.000.000,00.

Durata del finanziamento: 6 anni, di cui 2 di preammortamento.

Al momento della presentazione a SIMEST della domanda di finanziamento, l’impresa può chiedere il parziale intervento delle risorse del Fondo Crescita Sostenibile.

Ulteriori benefici per le imprese:

  • possibilità di richiedere l’esenzione dalle garanzie per le domande presentate entro il 30/06/2021;
  • possibilità di ottenere fino al 25% del finanziamento (nel limite di euro 800.000,00) a fondo perduto; 
  • rimborso quota restante a tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento UE.

Gli investimenti possono riguardare tutti i Paesi esteri. Ciascuna domanda di finanziamento deve riguardare un programma che deve essere realizzato in un solo Paese di destinazione e due Paesi target per lo sviluppo nella stessa area geografica (Paesi in cui sostenere solo spese per attività promozionali e relativi viaggi del personale che svolge la propria attività in via esclusiva all’estero); fermi restando i suddetti limiti, l’impresa può presentare più domande di finanziamento.

I programmi di investimento devono riguardare beni e/o servizi prodotti in Italia, o comunque distribuiti con il marchio di imprese italiane. Sono inammissibili le domande di finanziamento per programmi relativi a operazioni di mero trading commerciale di prodotti interamente realizzati in Paesi extra UE.

I programmi possono essere realizzati:

  • tramite gestione diretta (apertura di una filiale);
  • tramite partecipata locale (costituzione di una società locale controllata);
  • tramite trader locale (contratto di collaborazione con un distributore locale non partecipato).

Le spese sono finanziabili dalla data di arrivo della domanda di finanziamento a SIMEST, fino a 24 mesi dopo la data di stipula del contratto di finanziamento.

Regime di aiuto

  • esenzione dalle garanzie e finanziamento agevolato: de minimis;
  • fondo perduto: temporary framework.

Termini di presentazione delle domande: dal 03/06/2021 fino a esaurimento fondi.

Riferimento di legge: D.M. 07/09/2016 e s.m.i.

Note scadenza: Dal 03/06/2021 fino a esaurimento

4. Aiuti per Temporary Export Manager

Finanziamento a tasso agevolato fino al 100% delle spese, fino a un massimo di euro 150.000,00, in regime “de minimis”.

Possibilità di ottenere fino al 25% del finanziamento (entro il limite di euro 800.000,00 di aiuti pubblici) a fondo perduto.

Beneficiari: tutte le società di capitali (anche costituite in forma di “Rete Soggetto”). Per poter accedere al finanziamento è necessario aver depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.

Settori esclusi

  • SEZIONE A – Agricoltura, Silvicoltura e Pesca tutte le attività;
  • SEZIONE C: 
    10.11 – Produzione di carne non di volatili e dei prodotti della macellazione (attività dei mattatoi);
    10.12 – Produzione di carne di volatili e dei prodotti della macellazione (attività dei mattatoi). 
       

Il finanziamento è relativo alle spese per l’inserimento temporaneo in azienda di figure professionali specializzate (Temporary Export Manager), attraverso la sottoscrizione di un apposito contratto di prestazioni consulenziali (durata minima 6 mesi) erogate esclusivamente da società di servizi che forniscono servizi professionali di accompagnamento ai processi di internazionalizzazione di impresa, nonché ad altre spese accessorie connesse alla realizzazione del progetto. 
Sono inoltre finanziabili le spese relative a ulteriori figure temporanee destinate allo sviluppo dell’impresa (ad es. Digital Manager).

Il progetto deve essere finalizzato alla realizzazione di progetti di internazionalizzazione in Paesi esteri (massimo 3 Paesi).

Ulteriori spese ammesse: integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali, realizzazione/ammodernamento dei modelli organizzativi e gestionali, ideazione per l’innovazione di prodotto e/o servizio.

TEM: tutte le figure professionali con qualsiasi specializzazione purché funzionali alla realizzazione di progetti di internazionalizzazione.

Requisiti della società di servizi. La società fornitrice dei servizi di TEM può avere sede all’estero. Essa deve essere costituita nella forma di società di capitali; deve aver realizzato almeno cinque progetti di internazionalizzazione tramite TEM negli ultimi due anni precedenti la richiesta. Sono escluse le semplici attività di consulenza.

Spese ammissibili: spese relative alle prestazioni di figure professionali specializzate (TEM), almeno pari al 60% del finanziamento concesso; spese strettamente connesse alla realizzazione del progetto elaborato con l’assistenza del TEM.
Dettaglio delle spese QUI.

Le spese devono essere sostenute nel periodo di realizzazione del progetto. Le spese sono finanziabili dalla data di arrivo della domanda di finanziamento a SIMEST, fino a 24 mesi dopo la data di stipula del contratto di finanziamento.

Il finanziamento può coprire fino al 100% delle spese preventivate, fino a un massimo del 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati.

Importo massimo finanziabile: euro 150.000,00.

Importo minimo finanziabile: euro 25.000,00.

Durata del finanziamento: 4 anni di cui 2 di pre-ammortamento, in cui si corrispondono i soli interessi e 2 anni di ammortamento per il rimborso del capitale e degli interessi; le rate sono semestrali posticipate a capitale costante.

Ulteriori benefici per le imprese:

  • possibilità di richiedere l’esenzione dalle garanzie per le domande presentate entro il 30/06/2021;
  • possibilità di ottenere fino al 25% del finanziamento (nel limite di euro 100.000,00) a fondo perduto; 
  • rimborso quota restante a tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento UE. 

Regime di aiuto

  • esenzione dalle garanzie e finanziamento agevolato: de minimis;
  • fondo perduto: temporary framework.

Termini di presentazione delle domande: dal 03/06/2021 fino a esaurimento fondi.

Riferimento di legge: D.M. 08/04/2019 e s.m.i.Note scadenza: Dal 03/06/2021 fino a esaurimento.

5. Aiuti per e-commerce in Paesi esteri

Finanziamento fino al 100% delle spese, a tasso agevolato, in regime “de minimis”, per lo sviluppo di soluzioni di e-Commerce in Paesi esteri attraverso l’utilizzo di un Market Place o la realizzazione di una piattaforma informatica sviluppata in proprio, per la diffusione di beni e/o servizi prodotti in Italia o distribuiti con marchio italiano.

Possibilità di ottenere fino al 25% del finanziamento (entro il limite di euro 800.000,00 di aiuti pubblici) a fondo perduto

Beneficiari: società di capitali (anche costituite in forma di “Rete Soggetto”) che abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.

Settori esclusi:

  • SEZIONE A – Agricoltura, Silvicoltura e Pesca tutte le attività;
  • SEZIONE C
    10.11 – Produzione di carne non di volatili e dei prodotti della macellazione (attività dei mattatoi); 

    10.12 – Produzione di carne di volatili e dei prodotti della macellazione (attività dei mattatoi).

Interventi ammissibili:

  • a) realizzazione diretta della propria piattaforma informatica finalizzata al commercio elettronico;
  • b) utilizzo di un market place fornito da soggetti terzi e finalizzato al commercio elettronico.

Entrambe le soluzioni devono avere un dominio di primo livello nazionale registrato nel Paese di destinazione, o un dominio di primo livello generico, e devono riguardare beni e/o servizi prodotti in Italia o distribuiti con marchio italiano. Ciascuna domanda deve riguardare un solo Paese di destinazione nel quale registrare un dominio di primo livello.

Possono essere finanziate anche le spese per affitto di un magazzino e per le certificazioni internazionali di prodotto.

Il finanziamento può coprire fino al 100% delle spese preventivate, fino a un massimo del 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati.

Importo massimo finanziabile: euro 450.000,00 per la realizzazione di una piattaforma propria e euro 300.000,00 per l’utilizzo di un market place fornito da soggetti terzi.

Importo minimo finanziabile: euro 25.000,00 in entrambi i casi.

Durata del finanziamento: 4 anni di cui 1 di pre-ammortamento, in cui si corrispondono i soli interessi e 3 anni di ammortamento per il rimborso del capitale e degli interessi; le rate sono semestrali posticipate a capitale costante.

Ulteriori benefici per le imprese:

  • possibilità di richiedere l’esenzione dalle garanzie per le domande presentate entro il 30/06/2021;
  • possibilità di ottenere fino al 25% del finanziamento (nel limite di euro 800.000,00) a fondo perduto; 
  • rimborso quota restante a tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento UE.

Spese ammissibili:

  • relative alla creazione e sviluppo di una propria piattaforma informatica;
  • relative alla gestione/funzionamento della propria piattaforma informatica/market place;
  • relative alle attività promozionali e alla formazione connesse allo sviluppo del programma.  

Dettaglio delle spese QUI.

Tempistica delle spese: dalla data di arrivo della domanda di finanziamento a SIMEST, fino a 12 mesi dopo la data di stipula del contratto di finanziamento, e comunque nel periodo di realizzazione del programma.

Regime di aiuto

  • esenzione dalle garanzie e finanziamento agevolato: de minimis;
  • fondo perduto: temporary framework.

Termini di presentazione delle domande: dal 03/06/2021 fino a esaurimento fondi.

Riferimento di legge: D.M. 08/04/2019 e ss.mm.ii.

Note scadenza: Dal 03/06/2021 fino a esaurimento.

6. Agevolazioni per studi di fattibilità in mercati esteri

Finanziamento, a tasso agevolato e fino al 100% delle spese, per studi di fattibilità finalizzati a valutare l’opportunità di effettuare un investimento commerciale o produttivo in Paesi esteri.

Possibilità di ottenere fino al 25% del finanziamento (entro il limite di euro 800.000,00 di aiuti pubblici) a fondo perduto.

Beneficiari: tutte le imprese, in forma singola o aggregata sotto forma di “Rete Soggetto”, e che abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.

Esclusioni: imprese operanti nei settori di attività esclusi ai sensi dell’art. 1 del regolamento UE n. 1407/2013.

Caratteristiche dell’agevolazione.

Finanziamento a tasso agevolato delle spese di personale, viaggi e soggiorni per la redazione di studi di fattibilità collegati a investimenti produttivi o commerciali in Paesi esteri.
Per il personale interno sono ammesse esclusivamente spese per viaggi, soggiorni e indennità di trasferta; per il personale esterno sono ammesse spese per compensi, viaggi e soggiorni.
Può rientrare anche il costo del personale interno dell’azienda italiana richiedente fino a un massimo del 15%.
Possono essere oggetto di finanziamento agevolato le spese sostenute nel periodo di realizzazione dell’iniziativa. È consentita una compensazione tra gli importi delle singole voci di spesa del preventivo fino ad un massimo del 30%, fermo restando l’ammontare totale dello stesso preventivo.

Il finanziamento può coprire fino al 100% dell’importo delle spese preventivate, fino al 15% del fatturato medio dell’ultimo biennio.

Importo massimo finanziabile: euro 200.000,00 per studi collegati a investimenti commerciali e euro 350.000,00 per studi collegati a investimenti produttivi.

Durata del finanziamento: 4 anni, di cui 12 mesi di preammortamento.

Ulteriori benefici per le imprese:

  • possibilità di richiedere l’esenzione dalle garanzie per le domande presentate entro il 30/06/2021;
  • possibilità di ottenere fino al 25% del finanziamento (nel limite di euro 800.000,00) a fondo perduto; 
  • rimborso quota restante a tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento UE. 

Gli studi di fattibilità devono riguardare lo stesso settore di attività dell’impresa richiedente o del suo Gruppo di appartenenza. Gli studi possono essere relativi a tutti i paesi esteri. Ogni singola domanda deve riguardare uno studio da realizzare in un solo Paese. Fermo restando tale limite, l’impresa può presentare più domande di finanziamento contemporaneamente.

Le spese sono finanziabili dalla data di arrivo della domanda di finanziamento a SIMEST e fino a 12 mesi dopo la data della stipula del relativo contratto di finanziamento.

Regime di aiuto

  • esenzione dalle garanzie e finanziamento agevolato: de minimis;
  • fondo perduto: temporary framework.

Termini di presentazione delle domande: dal 03/06/2021 fino a esaurimento fondi.

Riferimento di legge: D.M. 07/09/2016 e s.m.i.

Note scadenza: Dal 03/06/2021 fino a esaurimento.

7. Agevolazioni per assistenza tecnica in Paesi esteri

Finanziamento agevolato, fino al 100% delle spese, della formazione del personale in loco legata a iniziative di investimento in Paesi esteri.

Possibilità di ottenere fino al 25% del finanziamento (entro il limite di euro 800.000,00 di aiuti pubblici) a fondo perduto.

Beneficiari: tutte le imprese, in forma singola o aggregata sotto forma di una “Rete Soggetto”, e che abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi. Sono escluse le imprese operanti nei settori di attività esclusi ai sensi dell’art. 1 del Regolamento UE n. 1407/2013.

Caratteristiche dell’agevolazione.

Finanziamento a tasso agevolato delle spese per personale, viaggi, soggiorni e consulenze, sostenute per l’avviamento di un programma di formazione del personale operativo all’estero. Dal 17/09 sono ammissibili le spese legate all’assistenza post vendita a valere su un contratto di fornitura (max. 5%, fino a 100.000 euro).

Spese ammissibili per programmi di assistenza tecnica per la formazione: retribuzioni del personale interno per il tempo dedicato al programma di assistenza tecnica; viaggi, soggiorni e indennità di trasferta del personale interno adibito all’iniziativa finanziata; compensi per il personale esterno documentati da specifico contratto (contratto di assistenza tecnica per il programma di formazione).

Possono essere oggetto di finanziamento agevolato le spese sostenute nel periodo di realizzazione dell’iniziativa.
È consentita una compensazione tra gli importi delle singole voci di spesa del preventivo fino ad un massimo del 30%, fermo restando l’ammontare totale del preventivo.

Per i programmi di assistenza tecnica post vendita è finanziabile un importo pari al 5% del valore della fornitura relativa ai beni strumentali e/o accessori esportati.

L’assistenza tecnica deve riguardare un investimento avviato da non più di 6 mesi prima della data di presentazione della domanda di finanziamento. Le iniziative relative alla formazione tecnica del personale in loco devono riguardare un investimento avviato da non più di 12 mesi prima della data di presentazione della domanda di finanziamento.
Le iniziative relative alla assistenza post vendita devono essere incluse in un contratto di fornitura e previste durante il periodo di realizzazione.

Il finanziamento può coprire fino al 100% dell’importo delle spese preventivate, fino al 15% dei ricavi medi dell’ultimo biennio.

Importo massimo finanziabile: euro 300.000,00.

Durata del finanziamento: 4 anni, di cui 12 mesi di preammortamento.

Ulteriori benefici per le imprese:

  • possibilità di richiedere l’esenzione dalle garanzie per le domande presentate entro il 30/06/2021;
  • possibilità di ottenere fino al 25% del finanziamento (nel limite di euro 800.000,00) a fondo perduto; 
  • rimborso quota restante a tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento UE. 

L’investimento può aver luogo in tutti i Paesi esteri. Ogni singola domanda deve riguardare un programma di assistenza tecnica da realizzare in un solo Paese. Fermo restando tale limite, l’impresa può presentare più domande di finanziamento.

Le spese sono finanziabili dalla data di arrivo della domanda di finanziamento a SIMEST e fino a 12 mesi dopo la data della stipula del relativo contratto di finanziamento.

Regime di aiuto

  • esenzione dalle garanzie e finanziamento agevolato: de minimis;
  • fondo perduto: temporary framework.

Termini di presentazione delle domande: dal 03/06/2021 fino a esaurimento fondi.

8. NOVITA’ D.L. SOSTEGNI BIS

Il decreto Sostegni bis (Decreto Legge 25 maggio 2021, n.73), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio, ridimensiona quelli che sono gli incentivi per l’internazionalizzazione proposti da Simest per i quali è prevista la riapertura degli sportelli il prossimo 3 giugno.

In particolare, l’articolo 11 della bozza circolata alla fine della scorsa settimana e approvata giovedì dal C.d.M., oltre ad incrementare i fondi per le misure (+1,2 miliardi di euro per l’anno 2021 per il fondo rotativo 394/81 e +400 milioni, sempre per il 2021, per il c.d. fondo di promozione integrata ex d.l. 18/2020, ovvero per la componente a fondo perduto), inserisce delle importanti limitazioni per la parte a fondo perduto delle agevolazioni Simest.

In particolare, al comma 2 del citato articolo 11 si legge testualmente: “sono escluse dai cofinanziamenti a fondo perduto di cui al presente comma le richieste di sostegno alle operazioni di patrimonializzazione presentate successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge”. Un comma quindi tranciante verso uno degli incentivi più “accattivanti” degli ultimi anni che ma che rimane un’ottima agevolazione anche privata della componente a fondo perduto.

Infatti, stiamo comunque parlando di un finanziamento a tasso “quasi” zero a 72 mesi, di cui due di preammortamento e, almeno inizialmente, senza garanzie. Se si valuta che il finanziamento non è legato ad investimenti specifici, risulta comunque molto interessante e rappresenta un’ottima opportunità per le imprese.

Il comma 3 dello stesso articolo interviene anche sulle altre misure Simestabbassando l’aliquota di contributo a fondo perduto che, pur rimanendo, passa da un potenziale 50% (anche se in realtà sono state deliberate quasi tutte le operazioni al 40%) ad un 10%, “quale incentivo da riconoscere a fronte di iniziative caratterizzate da specifiche finalità o in settori o aree geografiche ritenuti prioritari”. Quindi, dal tenore letterale dell’articolo, sembrerebbe un fondo perduto “non per tutti” ma solo per alcune tipologie di progetto.

Questo elemento non è di poco conto: questi “criteri selettivi” devono essere esplicitati e questo comporterà la revisione delle circolari attuative con un potenziale ritardo sulla riapertura degli sportelli del 3 giugno (anche se, per ora, non si hanno riscontri su questo punto da parte dell’ente).

A parziale integrazione di quanto sopra, interviene l’ultimo capoverso che riporta “fino al 31 dicembre 2021 i cofinanziamenti a fondo perduto sono concessi fino al limite del quindici per cento dei finanziamenti concessi ai sensi dell’articolo 2, primo comma, del decreto-legge 28 maggio 1981 n.251, convertito, con modificazioni dalla legge 29 luglio 1981 n.394, tenuto conto delle risorse disponibili e dell’ammontare complessivo delle domande di finanziamento presentate nei termini e secondo le condizioni stabilite con una o più delibere del comitato agevolazioni”.

Quindi, almeno fino a fine anno, il contributo a fondo perduto sulle misure extra-patrimonializzazione è riconosciuto potenzialmente al 25% (10+15%), anche se dobbiamo attendere le disposizioni di Simest per avere maggiori dettagli su chi e come è possibile ottenerlo.

Seguiranno aggiornamenti non appena resi disponibili dall’ente.

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