RAMSES GROUP NEWS n.129 – 1 dicembre 2020
Nel DDL di Bilancio 2021 si parla di un rifinanziamento del Fondo per l’internazionalizzazione, gestito da SIMEST, fino al 2023. Confermata anche l’esenzione della presentazione della garanzia per le imprese che accedono ai finanziamenti, fino al 30 giugno 2021.
Rifinanziamento SIMEST: dotazione pari a 1,5 miliardi di euro
Il DDL di Bilancio 2021, approvato il 18 novembre dal Consiglio dei ministri, conferma il rifinanziamento del Fondo Rotativo 394/1981 di 1,5 miliardi di euro, assicurando la riapertura del Fondo SIMEST anche per il 2021.
La misura Simest, che concede finanziamenti agevolati per lo sviluppo internazionale delle imprese, aveva temporaneamente chiuso lo sportello il 21 ottobre per esaurimenti dei fondi messi in dotazione.
Dal DDL di Bilancio 2021, si evince che saranno stanziati 1.085 milioni di euro per il rifinanziamento del Fondo 394/1981 e di 465 milioni per il Fondo per la promozione integrata, istituito dal decreto cua italia a copertura della quota a fondo perduto pari al 50% dei finanziamenti Simest, per un totale appunto di 1,5 miliardi.
Entrambi i fondi saranno rifinanziati sia nel 2022 che nel 2023, rispettivamente con:
- 140 milioni di euro per il Fondo 394/8
- 160 milioni di euro per il Fondo per la promozione integrata
Esenzione garanzie sui finanziamenti agevolati SIMEST prevista dal DDL di Bilancio 2021
In base a quanto emerso dal DDL di Bilancio, il governo proroga l’esenzione sulla prestazione delle garanzie fino al 30 giugno 2021.
Prima dell’emergenza sanitaria la garanzia era una condizione necessaria per poter ottenere i finanziamenti agevolati di Simest.
L’intenzione è ora quella di promuovere l’internazionalizzazione delle imprese, facilitando l’accesso al Fondo per tutto il 2020.
Seguiranno aggiornamenti dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di Bilancio 2021 o eventuali comunicazioni da parte di Simest.
1,5 miliardi per i finanziamenti agevolati di SIMEST
Nel testo licenziato il 16 novembre dal Consiglio dei ministri (CDM) trovano posto 1,55 miliardi di euro che assicurano anche per il 2021 il funzionamento del Fondo SIMEST, nella sua versione anti-Covid.
Scendendo nel dettaglio dei numeri, la manovra ha stanziato 1.085 milioni di euro per il rifinanziamento del Fondo 394-81 e 465 milioni per il Fondo per la promozione integrata istituito dal Cura Italia e che assicura la quota a fondo perduto dei finanziamenti concessi da SIMEST, per un totale di 1,55 miliardi.
Se, in termini di risorse, la parte del leone la fa sicuramente l’anno 2021, i due Fondi (il 394-81 e quello per la promozione integrata) vengono finanziati anche per il 2022 e il 2023 rispettivamente con:
- 140 milioni di euro per ciascuno dei due anni, nel caso del Fondo SIMEST;
- 60 milioni di euro per quanto riguarda il Fondo per la promozione integrata (sempre per ciascuno degli anni 2022 e 2023).
Quella che era nata come un’ottima notizia per le imprese – che dal 218/10/2020 non avevano più potuto presentare le domande, a causa dell’esaurimento delle risorse – rischia di trasformarsi però in una delusione per il tessuto produttivo italiano. La dimensione del rifinanziamento, infatti, potrebbe essere modesta per permettere una nuova stagione di completa operatività del Fondo SIMEST, che nel 2020 ha segnato per la prima volta nella sua storia un boom di richieste che, verosimilmente, dovrebbe continuare anche il prossimo anno.
A lanciare l’alert è stato lo scorso 24 novembre lo stesso AD di SIMEST, Mauro Alfonso, durante un’audizione alla commissione affari esteri della Camera. Nel ricordare lo stop momentaneo alle domande dello scorso 21 ottobre, infatti, Alfonso ha comunicato che “le richieste pervenute dal 17 settembre sono sprovviste di copertura finanziaria”. E passando alla nuova legge di Bilancio ha aggiunto che il rifinanziamento previsto sarà “appena sufficiente a coprire le domande in eccesso giunte nel 2020”. “Per proseguire con la nostra attività anche negli anni a venire, così come ci richiedono insistentemente le imprese”, ha dunque affermato Alfonso, “abbiamo bisogno di ulteriori risorse”.
Niente garanzie sui finanziamenti SIMEST fino a fine giugno
Al di là delle risorse, preme sottolineare che l’altro elemendo importante previsto dalla Manovra sul Fondo SIMEST è il mantenimento dello schema di gioco varato quest’anno. Dato il successo raccolto in questi mesi dal Fondo grazie al restyling per affrontare meglio la crisi causata dal Covid, infatti, con la legge di Bilancio il governo ha deciso di estendere anche al prossimo anno le sua modalità di funzionamento.
Oltre a rifinanziarlo, pertanto, la Manovra proroga anche al 30 giugno 2021 l’esenzione sulla prestazione delle garanzie, che prima del Covid dovranno essere prestate per poter ottenere i finanziamenti agevolati di SIMEST. Davanti alla pandemia, invece, il governo aveva stabilito che per tutto il 2020 le aziende che si rivolgevano a SIMEST non dovevano più prestare garanzie, facilitando ed aumentando di molto l’accesso al Fondo. Un elemento che si è rivelato vincente e che pertanto adesso, con la nuova legge di Bilancio, Palazzo Chigi ha deciso di estendere fino alla fine di giugno 2021.
Fonte F.a.s.i.
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