RAMSES GROUP NEWS n. 185 – 3 giugno 2021
Disciplina ad hoc per nuovi finanziamenti a medio e lungo termine concessi a imprese che hanno fino a 499 dipendenti
Spazio alla copertura del Fondo centrale di garanzia (Fcg) anche per i grandi portafogli di finanziamenti a medio-lungo termine per progetti di ricerca e sviluppo e programmi di investimento. È questa la novità apportata dall’articolo 12 del Dl Sostegni-bis, che deroga la disciplina ordinaria del Fondo in relazione a nuovi finanziamenti a medio lungo termine concessi a imprese con numero di dipendenti non superiore a 499 (cosiddette mid cap) per la realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione o di programmi di investimenti.
La misura
In particolare questa misura prevede che:
1 l’ammontare massimo dei portafogli di finanziamenti è innalzato a 500 milioni;
2 i finanziamenti hanno durata non inferiore a sei anni e non superiore a 15 anni e sono finalizzati per almeno il 60% a progetti di ricerca, sviluppo e innovazione e/o di programmi di investimenti;
3 i soggetti beneficiari sono ammessi senza la valutazione economico finanziaria da parte del gestore del Fondo;
4 il punto di stacco e lo spessore della tranche junior del portafoglio di finanziamenti sono determinati utilizzando la probabilità di default calcolata dal soggetto richiedente sulla base dei propri modelli interni;
5 la garanzia è concessa a copertura di una quota non superiore al 80% della tranche junior del portafoglio di finanziamenti;
6 la quota della tranche junior coperta dal Fondo, non può superare il 25% dell’ammontare del portafoglio di finanziamenti;
7 in relazione ai singoli finanziamenti inclusi nel portafoglio garantito, il Fondo copre l’80% della perdita registrata sul singolo finanziamento;
8 la chiusura del periodo di costruzione del portafoglio di finanziamenti deve avvenire entro il termine indicato dai soggetti richiedenti in sede di richiesta della garanzia e non potrà comunque superare i 24 mesi dalla data di concessione della garanzia del Fondo.
Per queste finalità è prevista una dotazione di un miliardo di euro.
Vediamo quindi gli aspetti salienti della norma in base ai chiarimenti della relazione illustrativa.
La garanzia
La garanzia pubblica si innesta su grandi portafogli di finanziamenti secondo uno schema che è quello della cartolarizzazione sintetica. Che comporta il fatto che non ci sia il trasferimento del prestito ma solo del relativo rischio di credito. La finalità è quella di fornire, con il supporto di questa garanzia, liquidità alle imprese che escono dalla fase difficile del Covid-19 per la ripresa attraverso finanziamenti a medio lungo termine (da sei a 15 anni) di cui almeno il 60% abbia finalizzazione a R&D e investimento.
Si tratta di fornire capitale di credito più paziente a Pmi e small mid cap attraverso un’elevata copertura dei rischi “di prima perdita” e un’apprezzabile semplificazione procedurale (ammissione alla garanzia senza valutazione del gestore, con probabilità di default calcolata da richiedente con i propri modelli interni).
Imprese bancabili
Di fatto la logica sottostante è sulla scia di quella che aveva previsto (articolo 13 comma 2 del Dl 23/20) un’operatività del Fondo centrale su grandi portafogli di finanziamenti di imprese danneggiate dal Covid-19 la cui scadenza era fissata al 31 dicembre 2020. Con questa norma si agisce quindi per agevolare la ripartenza di quelle imprese che si ritengono bancabili e per le quali si innesta la garanzia pubblica a fronte di finanziamenti che sono finalizzati in larga parte a R&S e a programmi di investimento. Da notare che la tranche junior si spinge fino al 25%, al di sopra dunque del 15%-18% del meccanismo previgente, mentre in un’ottica di allineamento di interessi fra lo Stato garante e il soggetto finanziatore il Fondo copre l’80% della perdita registrata sul singolo finanziamento (contro il 90% precedente).
Infine la maggiore durata della fase di costruzione del portafoglio (ramp up) allungata a 24 mesi viene incontro alle esigenze di flessibilità sui flussi di cassa delle imprese nell’arco temporale più influenzato dall’emergenza Covid-19
Fonte Il sole 24 ore
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