RAMSES GROUP NEWS n.27 – 22 Novembre 2019
Tutti i dettagli della proposta di Patuanelli
Un nuovo credito d’imposta triennale che sostituisca super e iper ammortamento, ma anche modifiche all’incentivo per la formazione 4.0 e ampliamento del credito d’imposta per la ricerca e sviluppo: in occasione della prima riunione del Tavolo Transizione 4.0 il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli ha ufficialmente presentato alle imprese la proposta di modifica del piano Industria 4.0 – Impresa 4.0. Una soluzione che è alternativa al rinnovo “tal quale” del piano per un anno così come attualmente previsto del disegno di legge di bilancio.
Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta.
Il nuovo credito d’imposta
Addio a super e iper ammortamento e spazio a un nuovo credito d’imposta valido per tre anni. Ecco con quali modalità.
Il credito d’imposta per gli investimenti in beni immateriali (software) sarebbe invece del 15%. Anche in questo caso ci sarebbe un limite – 500 mila euro – per gli investimenti agevolati. Attualmente questi investimenti sono coperti da un maxi ammortamento al 140% che vale il 9,6% del costo di acquisizione. Da una parte quindi si introduce un limite di spesa, dall’altra si aumenta il beneficio. Inoltre la proposta del Ministero prevede di rendere la fruizione di questo incentivo indipendente rispetto all’acquisizione di un bene materiale, che oggi è un prerequisito indispensabile. Un grande vantaggio.
Il nuovo credito d’imposta per Ricerca & Sviluppo
Modifiche significative anche per il credito d’imposta per Ricerca e sviluppo che si allarga agli “investimenti in innovazione e design“, ma non è l’unica novità. Per saperne di più
Il credito d’imposta per la Formazione 4.0
Anche il credito d’imposta per la Formazione 4.0, per la quale viene stimato un utilizzo molto basso (20 milioni di euro) rispetto allo stanziamento (250 milioni) riceverebbe un leggero restyling per andare incontro alle richieste delle imprese. In particolare sarebbe eliminata la necessità di concordare il piano di formazione con le forze sindacali a livello aziendale o territoriale.
Il commento di Patuanelli
“L’obiettivo che ci siamo posti è di ampliare il bacino di imprese che possono fruire del pacchetto di incentivi 4.0. Penso per esempio alle aziende agricole o a chi oggi opera in regime forfettario”, spiega Patuanelli. Con i nuovi strumenti – spiega il Ministro – la platea dei potenziali beneficiari potrebbe crescere del 40%. “Il confronto con le associazioni di categoria è stato molto costruttivo. La discussione non è chiusa, il confronto con le imprese è aperto, ma questo è l’orientamento del Ministero”, prosegue il ministro. “Ci sono state alcune perplessità da parte delle associazioni, ma non tanto nel merito delle misure quanto sul fatto di cambiare delle misure alle quali le imprese si erano abituate. Un punto di vista comprensibile, che richiederà un importante lavoro di informazione”.
Positive le reazioni dell’industria
In attesa di leggere la proposta nero su bianco e di capire se ci sono le risorse necessarie, le prime reazioni delle imprese sono state sostanzialmente positive.
Fonte Innovation Post – Franco Canna
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