RAMSES GROUP NEWS n. 103 – 10 Agosto 2020
Dal 5 novembre 2020 le imprese potranno presentare, anche in forma congiunta, le domande.
Pubblicato ufficialmente il decreto che stabilisce i termini e le modalità per la presentazione delle domande relative alle agevolazioni del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) in favore di progetti di ricerca e sviluppo, per la riconversione produttiva in ambito economia circolare.
In particolare, le domande potranno essere presentate ufficialmente a partire dal 5 novembre 2020, mentre la procedura di pre-compilazione delle domande e degli allegati sarà disponibile dal 26 ottobre.
Le agevolazioni saranno concesse con procedura valutativa a sportello, sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione.
I progetti finanziabili
Il bando vuole finanziare la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative e sostenibili al fine di promuovere la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare, in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse abbia una maggiore durata e la produzione di rifiuti sia ridotta al minimo.
I progetti di ricerca e sviluppo dovranno:
- essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500.000 e non superiori a euro 2 milioni;
- avere una durata non inferiore a dodici mesi e non superiore a trentasei mesi;
- prevedere attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla riconversione produttiva delle attività economiche attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali – Key Enabling Technologies (KETs), relative a:
- – innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a «rifiuto zero» e di compatibilità ambientale (innovazioni eco-compatibili);
- progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime;
- sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
- sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati;sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.
Imprese e centri di ricerca potranno presentare progetti anche congiuntamente tra loro, fino ad un massimo di tre soggetti co-proponenti, tramite il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.
Finalità
Sostiene la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative per l’utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse, con la finalità di promuovere la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile, e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo.
Beneficiari
Imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.
Per i soli progetti congiunti, sono ammessi anche gli organismi di ricerca, pubblici e privati, in qualità di co-proponenti.
Cosa finanzia
L’intervento sostiene attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (Key Enabling Technologies, KETs) di cui all’allegato n. 1 al decreto 11 giugno 2020.
I progetti devono essere finalizzati alla riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare, in una o più delle seguenti linee di intervento:
1. innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti;
2. progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale;
3. sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
4. strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
5. sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati;
6. sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.
Sono ammissibili progetti con elevato contenuto di innovazione tecnologica e sostenibilità, realizzati negli ambiti del ciclo produttivo rilevanti per l’economia circolare individuati dall’allegato n. 2 al decreto 11 giugno 2020.
I progetti ammissibili inoltre devono:
1. essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
2. prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500 mila e non superiori a euro 2 milioni;
3. avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi.
Le risorse
Per l’agevolazione dei progetti sono disponibili:
§ 155 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI);
§ 62 milioni di euro per la concessione dei contributi alla spesa, di cui:
§ 40 milioni a valere sul Fondo sviluppo e coesione, destinati per l’80% ai progetti realizzati nelle regioni del Mezzogiorno, e per il 20% a quelli realizzati nelle regioni del Centro-nord;
§ 20 milioni a valere sul Fondo per la crescita sostenibile, destinati ai progetti realizzati sull’intero territorio nazionale;
§ 2 milioni a valere sulle risorse rese disponibili dalla Regione Basilicata, per l’agevolazione di progetti realizzati nel territorio regionale.
Le agevolazioni
L’agevolazione è composta da un finanziamento agevolato pari al 50% delle spese e da una quota di contributo a fondo perduto
Contributi alla spesa, (contributo a fondo perduto) in misura delle seguenti percentuali delle spese e dei costi ammissibili di progetto:
§ 20% per le micro e piccole imprese, e per gli organismi di ricerca
§ 15% per le medie imprese;
§ 10% per le grandi imprese.
Scadenze | Bando a sportello |
Link | MISE: firmato il decreto attuativo (giugno 2020)MISE: firmato il decreto direttoriale (agosto 2020) |
Quadro di finanziamento | MISE Ministero dello sviluppo economico |
Beneficiari | Organismi di ricercaGrandi impresePMIStartup |
Fabbisogni | Ricerca e innovazione |
Area di interesse | Territorio nazionale |
Tipo di finanziamento | Contributo nella spesa / Cofinanziamento |
Stanziamento in euro | 217.000.000 |
Fonte Ramses Group e First
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