AREA CRATERE  – VIA AI BANDI DAL PRIMO SETTEMBRE – APERTO online il portale per accedere agli incentivi 

RAMSES GROUP NEWS n. 402 – 5 settembre 2022

Programma NextAppennino – Contributi per il rilancio economico e lo sviluppo dei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dal sisma

Area Geografica: territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dal sisma del 2009 e del 2016

Scadenza: PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Beneficiari: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

Settore: Turismo, Servizi/No Profit, Pubblico, Industria, Cultura, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

Spese finanziate: Consulenze/Servizi, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Avvio attività / StartUp, Attrezzature e macchinari

Agevolazione: Contributo a fondo perduto

LINK ELENCO COMUNI colpiti e danneggiati dal SISMA 2009 – 2016/2017 in Centro Italia 

È online ed operativo il portale internet nextappennino.gov.it attraverso il quale i cittadini, le imprese e le amministrazioni pubbliche potranno informarsi ed accedere alle risorse e alle agevolazioni del Fondo complementare al Pnrr per le aree danneggiate dai terremoti del 2009 e del 2016 in Centro Italia.

NextAppenino è il programma per il rilancio economico e sociale delle regioni del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016, finanziato dal Fondo Complementare al PNRR per le Aree Sisma, con una dotazione complessiva di 1 miliardo e 780 milioni di euro, 700 dei quali, per la maggior parte, a disposizione delle imprese per sostenere i loro investimenti sul territorio.

Sono disponibili quattro tipologie di incentivi articolati in 10 bandi in apertura a settembre 2022.

I bandi  riguardano molteplici tipologie di investimenti delle micro, piccole, medie e grandi imprese, con particolare attenzione a quelle aventi sede operativa nel cratere e danneggiate dal sisma, in diversi settori di attività, che rispecchiano i grandi obiettivi del Pnrr nazionale e del Next Generation Ue: la transizione ambientale, la valorizzazione dei beni artistici, ambientali e culturali, delle produzioni locali, l’inclusione sociale, l’occupazione dei giovani e delle donne, l’economia circolare.

I bandi, in particolare, riguardano investimenti produttivi di grande e media dimensione attraverso i Contratti di Sviluppo, la creazione, lo sviluppo e la ripresa delle attività delle microimprese e delle imprese piccole e medie, gli investimenti innovativi di queste ultime, la valorizzazione del patrimonio pubblico, progetti di sviluppo nel settore del turismo, della cultura e dello sport, le iniziative delle imprese sociali, delle cooperative di comunità e del terzo settore, le filiere agroalimentari e il riciclo delle macerie.

Le domande potranno essere presentate a partire dal 15 settembre e fino al 15 ottobre 2022, tranne per il bando relativo ai grandi investimenti delle imprese, che sarà aperto dal primo al 30 settembre, e quello per le iniziative di partenariato per la valorizzazione del patrimonio pubblico, che sarà aperto dal primo al 30 ottobre 2022.

La gran parte dei bandi, ed in particolare quelli che prevedono le agevolazioni per le micro, piccole e medie imprese, per le iniziative nei settori turistico, sportivo e culturale, per l’economia circolare e le filiere agroalimentari, saranno accessibili con un doppio canale, riservando una corsia preferenziale, con una procedura a sportello, per le imprese del cratere che hanno subito danni dal sisma. Una volta acquisiti i progetti e definite le graduatorie si procederà all’assegnazione delle risorse, come da cronoprogramma, entro la fine del 2022.

Sono disponibili quattro tipologie di incentivi articolati in 10 bandi in apertura a settembre 2022:

1) INTERVENTI A SOSTEGNO AGLI INVESTIMENTI

Con una dotazione di 190 milioni di euro, favorisce gli investimenti, principalmente di tipo innovativo, con un’attenzione particolare alla transizione economica, ecologica e digitale, all’impatto occupazionale e alla crescita dimensionale delle imprese. Favorisce anche gli interventi per aumentare l’efficienza del processo di smaltimento e riutilizzo del ciclo delle macerie.

L’intervento si divide in due linee:

1.1 Investimenti di grande dimensione (B1.1)

80 milioni di euro per programmi di sviluppo industriale, 

R&S, turistici e di tutela ambientale

Cosa

Attraverso la sottoscrizione di un Contratto di Sviluppo, sostiene gli investimenti produttivi di rilevante dimensione finanziaria e impatto sui territori dei crateri 2009 e 2016.

Per chi

Il programma di sviluppo può essere realizzato da imprese di qualsiasi dimensione, anche ricorrendo allo strumento del Contratto di Rete

Come

Il Contratto di Sviluppo prevede, su iniziative di una o più imprese, la realizzazione di:

  • Programmi di sviluppo industriale;
  • Programmi di sviluppo per la tutela ambientale;
  • Programmi di sviluppo di attività turistiche e culturali.

Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 36 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni. L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti non deve essere inferiore a 20 milioni di euro, ovvero non meno di 7,5 milioni di euro per attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e per i programmi di sviluppo di attività turistiche. 

Ambiti di intervento

  • Suolo aziendale e sue sistemazioni;
  • Opere murarie e assimilate;
  • Infrastrutture specifiche aziendali;
  • Macchinari, impianti e attrezzature varie;
  • Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate;
  • Consulenze (per le sole PMI).

Tempi

Procedura a Sportello

Data inizio presentazione delle domande > 1 settembre 2022, ore 10:00

Data fine presentazione delle domande > 30 settembre 2022, ore 23:59.


1.2 Investimenti medie dimensioni (B1.2)

100 milioni di euro per programmi di sviluppo

Investimenti di medie dimensioni (B1.2) e ciclo delle macerie (B3.3) fanno parte dello stesso bando e si dividono il budget complessivo di 110 milioni di euro (100 milioni per la sub misura B 1.2 e 10 milioni per la sub misura B3.3).

Cosa

Supporta programmi di sviluppo composti da uno o più progetti d’investimento, a carattere produttivo e/o ambientale, ai quali possono essere aggiunti anche progetti di ricerca e sviluppo.

Per chi

Imprese di qualsiasi tipologia e di qualsiasi dimensione che promuovono il programma e/o le eventuali altre imprese del Contratto di rete.

Come

Sono ammessi programmi di investimento produttivo a carattere industriale, turistico e di trasformazione di prodotti agroalimentari e i programmi di tutela ambientale e in misura complementare, progetti di R&S.

I programmi di investimento presentati devono avere un importo non inferiore a 1.500.000,00 euro e non superiore a 20 milioni di euro. In caso di programmi presentati da reti di imprese i singoli progetti dovranno avere spese ammissibili non inferiori a 300.000,00 euro. Per programmi con investimenti ammissibili superiori a 4.000.000,00 di euro, è possibile finanziare anche progetti di ricerca e sviluppo con spese minime ammissibili di 500.000,00 euro e nel limite massimo del 50% delle spese ammissibili del programma complessivo.

I programmi devono essere completati entro e non oltre il 31 dicembre 2024, salvo proroghe.

I programmi di investimento produttivo devono essere diretti alla:

  • Realizzazione di nuove unità produttive;
  • Ampliamento di unità produttive esistenti;
  • Riqualificazione di unità produttive esistenti attraverso la diversificazione della produzione in nuovi prodotti aggiuntivi o cambiamenti fondamentali del processo produttivo complessivo;
  • Ristrutturazione di un’unità produttiva esistente.

I programmi di investimento per la tutela ambientale devono essere diretti a:

  • Innalzare il livello di tutela ambientale;
  • Consentire l’adeguamento anticipato a nuove norme UE;
  • Ottenere una maggiore efficienza energetica;
  • Favorire la cogenerazione ad alto rendimento;
  • Promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • Permettere il risanamento dei siti contaminati;
  • Favorire il riciclaggio e il riutilizzo dei rifiuti. 

Ambiti di intervento

Le spese ammissibili per:

Programmi produttivi

  • Suolo aziendale e sue sistemazioni;
  • Opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali, ivi compreso l’acquisto di strutture dismesse (fabbricati e capannoni);
  • Macchinari, impianti e attrezzature varie;
  • Programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), ivi comprese le tecnologie digitali quali intelligenza artificiale, blockchain e IoT commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • Immobilizzazioni immateriali, quali brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate;
  • Consulenze (per le sole PMI).

Programmi di tutela ambientale:
Per le spese ammissibili relativamente ai programmi di tutela ambientale occorre far riferimento agli articoli 36, 37, 38, 40, 41, 45 e 47 del Regolamento GBER.

Progetti di Ricerca e Sviluppo

  • Personale;
  • Strumenti e attrezzature;
  • Ricerca contrattuale;
  • Spese generali;
  • Materiali di consumo.

Tempi

Procedura a Sportello

Data inizio presentazione delle domande > 15 settembre 2022, ore 10:00

Data fine presentazione delle domande > 14 ottobre 2022, ore 23:59


2) INVESTIMENTI A SOSTEGNO DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE

Sostiene, con una dotazione di 198 milioni di euro, la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle attività imprenditoriali, per contribuire al ripopolamento, alla valorizzazione e alla rivitalizzazione dei centri colpiti dagli eventi sismici del 2009 e del 2016. Si sviluppa in tre tipologie di intervento.

2.1 Avvio, crescita e rientro di microimprese (B1.3a)

100 milioni di euro per sostenere nascita, sviluppo e consolidamento della microimprenditorialità

Cosa

Incentiva la nascita, lo sviluppo e la rilocalizzazione di iniziative micro-imprenditoriali o professionali, anche per favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità locale, l’attrazione di nuovi imprenditori ed il rientro di quelli già attivi nel territorio del sisma.

Per chi

È possibile presentare domanda per:

  • Avvio di impresa, destinato alle imprese da costituire o costituite da non oltre 12 mesi alla data di presentazione della domanda, sia in forma individuale (incluse le libere professioni), sia societaria (incluse le società cooperative), o persona fisica/team di progetto. In entrambi i casi, almeno il 50% dei proponenti persone fisiche deve essere composto da soggetti “over 18” residenti nelle aree dei crateri sismici 2009 e 2016 o soggetti che vi trasferiranno la residenza preliminarmente all’ammissione alle agevolazioni delle imprese;
  • Sviluppo di impresa, destinato alle imprese costituite da più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda, in forma individuale o societaria (incluse le società cooperative), i cui soci persone fisiche devono essere, in misura almeno pari alla metà della compagine, composta da soggetti “over 18” residenti nelle aree dei crateri sismici 2009 e 2016 o che vi trasferiranno la residenza preliminarmente all’ammissione alle agevolazioni.

Come

Programmi finalizzati a:

  • Avvio di iniziative micro-imprenditoriali (importo compreso tra i 40.000 e 250.000 euro);
  • Sviluppo di micro e piccole imprese esistenti alla data di presentazione della domanda (importo compreso tra i 40.000 e 400.000 euro).

È prevista un’assegnazione prioritaria con valutazione a sportello per le imprese che hanno avuto un danno da sisma, mentre si procede con valutazione a graduatoria per le altre imprese.

Ambiti di intervento

  • Opere murarie e assimilate (entro il limite del 50% del totale del programma di spesa);
  • Macchinari, impianti, attrezzature e strumenti nuovi di fabbrica;
  • Programmi informatici e servizi per le nuove tecnologie: acquisto licenze d’uso SW, progettazione e/o sviluppo di software applicativi, di piattaforme digitali, di App
  • Brevetti, licenze ed altre immobilizzazioni immateriali, entro il limite del 40% del totale del programma di spesa, con specifico riferimento a:
    • progettazione o sviluppo di soluzioni innovative per i prodotti/servizi offerti, o per i relativi processi di produzione/erogazione;
    • progettazione, sviluppo, realizzazione e testing di prototipi, modelli, stampi e matrici;
    • acquisizione di know how finalizzato allo sviluppo di prodotti/servizi/processi ad alto contenuto tecnologico;
    • progettazione e sviluppo di portali web a scopo promozionale;
    • ideazione e realizzazione di marchi e denominazioni (brand naming) e, più in generale, progettazione e sviluppo del visual/digital brand;
    • servizi di accelerazione erogati in forma digitale e/o connessi a prodotti/servizi/processi digitali;
  • Consulenze specialistiche e spese di costituzione nel limite del 20% della spesa ammissibile;
  • Altre spese immateriali (entro il limite del 5% del totale del programma di spesa).

Tempi

Procedura a sportello

Data inizio presentazione delle domande >15 settembre 2022, ore 10:00
Data fine presentazione delle domande > 14 ottobre 2022, ore 23:59

Procedura a graduatoria

Data inizio presentazione delle domande >15 settembre 2022, ore 10:00
Data fine presentazione delle domande > 31 ottobre 2022, ore 23:59.


2.2 Investimenti innovativi delle PMI (B1.3b)

58 milioni di euro (di cui 8 milioni per la Fase 1 e 50 milioni per la Fase 2) per sostenere interventi per l’innovazione diffusa

Cosa

Finanzia programmi innovativi di sviluppo aziendale, incentivando il sistema produttivo dei comuni dei due crateri. La misura di aiuto si articola in due fasi:

Fase 1: Voucher Innovazione diffusa – consente di acquisire servizi di consulenza specialistica per migliorare e potenziare la competitività, le capacità digitali ed organizzative, e i processi d’innovazione dell’impresa;

Fase 2: Sostegno ai progetti di innovazione – consente di rafforzare e rilanciare la competitività delle imprese mediante la realizzazione di progetti di innovazione di processo, prodotto o dell’organizzazione nel sistema aziendale.

Per chi

Micro, piccole e medie imprese che alla data della presentazione dell’istanza:

  • Risultino regolarmente iscritte e attive nel Registro delle imprese, avendo depositato almeno un bilancio, ovvero, nel caso di imprese individuali e società di persone, avendo presentato almeno una dichiarazione dei redditi;
  • Abbiano almeno una sede operativa nei comuni dei crateri 2009 e 2016;
  • Non si trovino in uno stato difficoltà alla data del 31 dicembre 2019.

Possono presentare domanda anche le imprese non residenti nel territorio italiano purché siano costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza e iscritte nel relativo Registro delle imprese. Per tali soggetti, inoltre, fermo restando il possesso, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, degli ulteriori requisiti previsti dal bando, deve essere dimostrata alla data di richiesta della prima erogazione dell’agevolazione, la disponibilità di una sede operativa oggetto del programma di investimento nelle aree dei Comuni dei crateri sismici del Centro Italia 2009 e 2016.

Come

Sono ammissibili:

Fase 1 i servizi di consulenza specialistica per un periodo non inferiore a 2 mesi e non superiore a 6 mesi, che prevedono un percorso di innovazione con almeno una delle seguenti finalità:

  • Definire un percorso personalizzato di sviluppo innovativo (taylor made) diretto a migliorare la capacità competitiva dell’impresa attraverso l’introduzione di innovazioni di processo, innovazioni di prodotto e/o innovazioni organizzative in relazione alle specifiche potenzialità dell’impresa;
  • Definire un percorso di miglioramento delle capacità digitali dell’impresa, che le consentano di progredire nella transizione digitale dei propri processi produttivi;
  • Definire un percorso di miglioramento delle condizioni di impatto ambientale dell’impresa, che le consentano di progredire nella transizione ecologica dei propri processi produttivi.

Fase 2 i progetti di innovazione per l’introduzione nel sistema aziendale di:

  • Innovazioni di processo;
  • Innovazione dell’organizzazione.

I progetti devono avere una durata non superiore a 18 mesi e possono prevedere un importo complessivo di costi ammissibili da un minimo di 250 mila euro a un massimo di 2,5 milioni di euro. I progetti di innovazione possono essere presentati anche nell’ambito di progetti integrati, realizzati da un massimo di cinque PMI co-proponenti, qualora l’integrazione consenta alle PMI proponenti di realizzare effettivi vantaggi competitivi in relazione all’attività oggetto dell’iniziativa.

È prevista un’assegnazione prioritaria con valutazione a sportello per le imprese che hanno avuto un danno da sisma, mentre si procede con valutazione a graduatoria per le altre imprese.

Ambiti di intervento

  • Spese di personale;
  • Immobilizzazioni materiali quali strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
  • Immobilizzazioni immateriali quali brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato;
  • Costi di ricerca contrattuale;
  • Servizi di consulenza e sostegno all’innovazione;
  • Spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.

Le spese generali sono ammissibili in percentuale dei costi diretti del progetto come di seguito indicato:

  • 25% per le microimprese;
  • 20% per le piccole imprese;
  • 15% per le medie imprese;

Tempi

Procedura a sportello

Data inizio presentazione delle domande > 15 settembre 2022, ore 10:00
Data fine presentazione delle domande > 14 ottobre 2022, ore 23:59

Procedura a graduatoria

Data inizio presentazione delle domande >15 settembre 2022, ore 10:00
Data fine presentazione delle domande > 31 ottobre 2022, ore 23:59.


2.3 Avvio, crescita e rientro delle PMI (B1.3c)

40 milioni di euro per l’avvio e il riavvio delle attività economiche.

Incentiva la nascita, lo sviluppo e la rilocalizzazione di iniziative di piccole e media impresa, anche per favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità locale, l’attrazione di nuovi imprenditori ed il rientro di quelli già attivi nel territorio del sisma.

Soggetti beneficiari

Società già costituite con sede operativa nelle aree sisma 2009 e 2016 o persone fisiche che vogliano costituire una società dopo l’esito di valutazione istruttoria, purché rispettino i requisiti richiesti.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammissibili le spese per l’acquisto o la realizzazione di:

  • Opere murarie e assimilate (fino al 50% investimento ammesso);
  • Macchinari, Impianti e attrezzature;
  • Programmi informatici, servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
  • Brevetti, Licenze e Marchi;
  • Consulenze specialistiche (fino al 15% investimento ammissibile);
  • Oneri connessi alla stipula del contratto di finanziamento (spese notarili) e per la costituzione della società (solo per le costituende).

Entità e forma dell’agevolazione

Rientrano in questa agevolazione due tipi di progetto:

  • Nuovi progetti o di sviluppo, presentati dai team imprenditoriali o società costituite da non più di 60 mesi e per progetti con un investimento minimo di 400.000 euro e fino ad un massimo di 1,5 milioni di euro.
  • Consolidamento, rivolto a società costituite da oltre 60 mesi e per progetti con un investimento minimo di 400.000 euro fino ad un massimo di 2,5 milioni di euro.

È prevista un’assegnazione prioritaria con valutazione a sportello per le imprese che hanno avuto un danno da sisma, mentre si procede con valutazione a graduatoria per le altre imprese

Scadenza

Procedura a sportello

Data inizio presentazione delle domande > 15 settembre 2022, ore 10:00
Data fine presentazione delle domande > 14 ottobre 2022, ore 23:59

Procedura a graduatoria

Data inizio presentazione delle domande >15 settembre 2022, ore 10:00
Data fine presentazione delle domande > 31 ottobre 2022, ore 23:59.


3) INVESTIMENTI PER TURISMO, CULTURA, SPORT E INCLUSIONE

Con una dotazione di 180 milioni di euro, favorisce la valorizzazione dei territori e delle imprese e del Terzo settore, attraverso 3 specifici ambiti di iniziative a sostegno del turismo, delle attività imprenditoriali creative e culturali, e dell’inclusione sociale.

3.1 Sostegno a cultura, turismo, sport (B2.1)3)

60 milioni di euro per favorire imprese culturali, creative, turistiche, sportive, anche del terzo settore

Cosa

Sostiene le iniziative imprenditoriali per lo sviluppo e il consolidamento del settore culturale, creativo, turistico e sportivo, e anche del terzo settore.

Per chi

Micro, piccole e medie imprese, incluse le reti di impresa, le imprese sociali, le società e le associazioni sportive dilettantistiche, Enti religiosi Civilmente Riconosciuti, che operano nelle aree dei crateri 2009 e 2016, nei settori creativo, culturale, turistico e sportivo.

Come

Sono ammessi i seguenti programmi di investimento presentati da imprese operanti nella filiera creativa, culturale, turistica e sportiva:

  • Programmi di investimento da parte di nuove imprese in fase di avviamento, con un programma di spesa compreso tra 200.000 euro e 800.000 euro;
  • Programmi di investimento volti al consolidamento e allo sviluppo delle attività, con un programma di spesa compreso tra 300.000 euro e 1.500.000 euro;

Sono compresi programmi di investimento presentati da reti d’imprese.

È prevista un’assegnazione prioritaria con valutazione a sportello per le imprese che hanno avuto un danno da sisma, mentre si procede con valutazione a graduatoria per le altre imprese

Ambiti di intervento

Le spese finanziabili sono:

  • Opere murarie e assimilate (fino al 60% investimento ammesso);
  • Acquisto terreni (fino al 10% dell’investimento) e immobili (fino al 50% dell’investimento);
  • Immobilizzazioni materiali e immateriali ammortizzabili;
  • Programmi informatici, servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, big data ed altri contenuti digitali;
  • Brevetti, Licenze e Marchi;
  • Consulenze tecniche connesse alla realizzazione dell’investimento (entro il limite del 10% dell’investimento ammissibile);
  • Spese avviamento, spese tecniche e consulenze specialistiche, tutor, circolante, formazione (in regime de minimis).

Sono previste agevolazioni differenziate a seconda che i comuni di intervento ricadano/non ricadono nelle zone di cui all’art.107, paragrafo 3, lett.c del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Tempi

Procedura a sportello

Data inizio presentazione delle domande > 15 settembre 2022, ore 10:00
Data fine presentazione delle domande > 14 ottobre 2022, ore 23:59

Procedura a graduatoria


Data inizio presentazione delle domande > 15 settembre 2022, ore 10:00
Data fine presentazione delle domande > 31 ottobre 2022, ore 23:59.


3.2 Partenariato speciale per la valorizzazione del patrimonio pubblico (B2.2)

80 milioni di euro per la valorizzazione del patrimonio pubblico, storico-culturale, ambientale e sociale del territorio.

Promuove, per finalità culturali, di innovazione sociale, turistica e ricreativa, il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e pubblico dei comuni dei crateri 2009-2016, compresi i beni culturali diffusi e del paesaggio. Dovranno essere messe in campo innovative iniziative progettuali promosse dagli enti locali e da altri enti pubblici, in collegamento, mediante forme speciali di collaborazione con il mondo delle imprese e il mondo no profit (terzo settore, associazioni, fondazioni etc.).

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda gli enti locali (comuni, province, comunità montane, unioni montane e unioni di comuni), in forma singola o aggregata, e gli altri pubblici (Parchi Nazionali e Regionali, Università pubbliche, ecc.), con sede nei territori interessati.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammissibili:

  • Spese per l’esecuzione di lavori e attività e/o per lo sviluppo e/o l’acquisto di beni/servizi, materiali e immateriali;
  • Costi per il personale interno e/o esterno, specificatamente dedicato al progetto, nei limiti ammessi, anche con l’uso di opzioni semplificate di costi (OSC);
  • Acquisto immobili (nei limiti del 10% del valore complessivo della spesa ammissibile in progetto);
  • Ristrutturazione opere murarie (nei limiti del 60% del valore complessivo della spesa ammissibile in progetto);
  • Spese per pubblicazione bandi di gara e per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;
  • Spese tecniche di progettazione, direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, incentivi per funzioni tecniche, allacciamenti, sondaggi e accertamenti tecnici;
  • Spese per attrezzature, installazioni, impianti e beni strumentali finalizzati anche all’adeguamento degli standard di sicurezza, di fruibilità da parte dei soggetti disabili;
  • Spese di sviluppo e realizzazione di servizi digitali per la fruizione di beni e servizi culturali e sociali;
  • Spese per lo sviluppo e la realizzazione di attività, eventi, manifestazioni strettamente connessi alla realizzazione dell’iniziative e al conseguimento dei suoi obiettivi, comprese le spese per l’affitto di attrezzature, anche informatiche, di spazi e locali in cui si svolgono le iniziative programmate, per l’allestimento degli stessi spazi, per materiali e forniture e strutture temporanee per compensi agli artisti, ai relatori ecc.;
  • Spese per la realizzazione di studi/ricerche propedeutiche;
  • Servizi di consulenza professionale specialistica, strettamente connessi alla realizzazione dell’iniziativa;
  • Costi di promozione e comunicazione, anche digitale;
  • Costi per l’avvio della gestione di attività, servizi, piattaforme, etc.

Sono esclusi i costi di funzionamento e gestione a regime.

Entità e forma dell’agevolazione

I progetti, che si devono caratterizzare per creatività e originalità della proposta, dovranno promuovere la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile delle risorse del territorio, la rivitalizzazione sociale ed economica, il rilancio occupazionale, il contrasto dello spopolamento e contribuire a conseguire i seguenti risultati:

  • Miglioramento dell’attrattività, turistica e residenziale, e della qualità di vita del territorio interessato;
  • Sostenibilità economico-finanziario nel tempo delle attività e dei servizi previsti.

Il contributo richiesto, per ogni singolo progetto, non potrà essere inferiore a 200.000 euro e non potrà superare i 2.5 milioni di euro (3.5 milioni per beni culturali sottoposti a vincolo e per il riutilizzo di edifici scolastici siti nei centri storici).

Scadenza

Procedura a graduatoria

Data inizio presentazione delle domande > 30 settembre 2022, ore 10:00
Data fine presentazione delle domande > 31 ottobre 2022, ore 23:59.


3.3 Inclusione sociale, cooperazione e terzo settore (B2.3)

40 milioni di euro a sostegno degli interventi per l’inclusione e l’innovazione sociale.

Promuove la nascita, il consolidamento e la crescita di iniziative imprenditoriali da parte di imprese sociali, cooperative di comunità ed enti del terzo settore per favorire interventi per l’inclusione, l’innovazione sociale e il rilancio abitativo.

Soggetti beneficiari

E’ rivolto alle seguenti tipologie di imprese e soggetti del terzo settore:

  • Enti del Terzo Settore (ETS), cooperative di comunità; organizzazioni di volontariato (ODV); associazioni di promozione sociale (APS); enti filantropici; imprese sociali, incluse le cooperative sociali; reti associative; associazioni riconosciute dotate di personalità giuridica; fondazioni e gli altri enti di carattere privato;
  • Start-up innovative a vocazione sociale costituite anche in forma cooperativa;
  • Enti non commerciali e organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS);
  • Enti iscritti ai registri ADV/APS;
  • Agenzie per il lavoro ed Enti Formativi (orientamento e accompagnamento) autorizzati/accreditati;
  • Imprese sociali che svolgono attività agricole finalizzate all’inclusione sociale
  • Enti religiosi civilmente riconosciuti (art.4, c.3 del CTS).

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammissibili le spese per:

  • Suolo aziendale e sue sistemazioni nei limiti del 10% dell’investimento;
  • Fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni (max 5% dell’investimento);
  • Impianti, macchinari e attrezzature, inclusi gli arredi ed i mezzi di trasporto strettamente funzionali all’attività proposta;
  • Programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’organizzazione beneficiaria delle agevolazioni;
  • Brevetti, licenze e marchi;
  • Formazione specialistica dei soci e degli addetti dell’organizzazione beneficiaria dell’aiuto, purché funzionale alla realizzazione del progetto;
  • L’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità;
  • Consulenze specialistiche connesse alla realizzazione dell’investimento;
  • Spese di avviamento, spese tecniche e consulenze specialistiche, tutor, formazione (in regime de minimis). 

Entità e forma dell’agevolazione

I progetti di investimento devono prevedere, in caso di avvio, una durata non superiore a 24 mesi e spese ammissibili non inferiori a 100.000,00 euro e fino ad un massimo di 500.000 euro, in caso di consolidamento, una durata non superiore a 30 mesi e spese ammissibili non inferiori a 100.000,00 euro e fino ad un massimo di 2.000.000 di euro. I programmi di investimento devono riguardare i seguenti settori e attività:

  • Offerta di servizi alla comunità e alla persona, con particolare attenzione ai servizi di prossimità per l’infanzia, per le persone con fragilità e per gli anziani, inclusi alcuni servizi di natura socio-sanitaria, destinati a favorire la residenzialità nei contesti con un’alta percentuale di popolazione anziana e più a rischio di spopolamento, servizi di affiancamento e di inclusione sociale di persone vulnerabili e disabili, nonché i servizi di trasporto a chiamata per l’utenza fragile e il co-housing social, anche attraverso la strutturazione di servizi a carattere di welfare comunitario;
  • Attivazione di servizi per l’orientamento, l’occupabilità e l’inserimento lavorativo di donne e giovani Neet, delle persone fragili e/o con background migratorio, dei disoccupati e delle altre fasce deboli del MKT del lavoro, nonché di servizi per facilitare la conciliazione vita-lavoro;
  • Offerta di servizi di manutenzione, salvaguardia, recupero e valorizzazione dell’ambiente, del territorio e dei beni storico-culturali, nonché di servizi sportivi e aggregativi, anche attraverso l’utilizzo di piccoli impianti sportivi e di aggregazione sociale esistenti di proprietà pubblica;
  • Creazione/allestimento di spazi per lo smart/co working, nonché per la promozione di iniziative di contrasto alla povertà educativa;
  • Recupero e valorizzazione civica e socio-imprenditoriale di beni pubblici e/o di strutture/spazi dismessi anche attraverso lo strumento della gestione condivisa di beni comuni;
  • Avvio/consolidamento di attività economiche “social impact” o ad alto valore aggiunto ambientale e sociale, con particolare riferimento a quelle in grado di inserire al lavoro giovani, donne e persone svantaggiate, i disabili e le fasce deboli della popolazione, quali ad esempio quelle gestite da cooperative sociali di B;
  • Servizi e attività complementari e/o integrati con le iniziative finanziabili nell’ambito della misura B2.2 PNC Sisma.

Scadenza

Procedura a graduatoria

Data inizio presentazione delle domande > 15 settembre 2022, ore 10:00
Data fine presentazione delle domande > 31 ottobre 2022, ore 23:59.


4) ECONOMIA CIRCOLARE E CICLO DELLE MACERIE

Con una dotazione di 50 milioni di euro, sostiene la valorizzazione delle risorse ambientali, forestali e agroalimentari attraverso interventi di sistema per la realizzazione di piattaforme di raccolta e trasformazione delle risorse naturali e locali

4.1 Sostegno alla costituzione di associazioni agrosilvopastorali (B3.1) 3 milioni di euro a sostegno di forme associative per la gestione delle aree agro-silvo-pastorali

Il Bando relativo al sostegno alla costituzione di associazioni agrosilvopastorali (B3.1) è di prossima pubblicazione.


4.2 Economia circolare e filiere agroalimentari (B3.2)

47 milioni di euro per la realizzazione di piattaforme di trasformazione tecnologica

Cosa 

Programmi di investimento finalizzati ad un utilizzo più razionale, efficace e sostenibile delle produzioni agricole, della selvicoltura, dell’allevamento e delle risorse naturali delle aree interessate, attraverso progetti modulari in grado di attivare/consolidare/modernizzare i processi di trasformazione e commercializzazione dei prodotti o di movimentazione e stoccaggio degli stessi.

Per chi 

Imprese raggruppate in Consorzi oppure Reti di imprese già costituite, che localizzano il loro progetto di investimento all’interno dei Comuni dei crateri.

Come

Programmi di investimento, composti da minimo 3 ad un massimo di 6 progetti (uno per impresa appartenente al Consorzio/Rete), ricadenti nell’ambito della:

  • Trasformazione e commercializzazione dei prodotti della selvicoltura, dell’allevamento e dell’agricoltura;
  • Logistica e trasporto dei suddetti prodotti.

Il Programma di investimento complessivo deve avere un importo di spese ammissibili compreso tra 300mila e 5 milioni di euro.

Ambiti di intervento

  • Suolo aziendale e sue sistemazioni;
  • Acquisto di beni immobili;
  • Opere murarie e assimilate;
  • Macchinari, impianti e attrezzature;
  • Programmi informatici, brevetti, licenze, marchi commerciali;
  • Consulenze specialistiche.
     

Tempi

Procedura a sportello

Data inizio presentazione delle domande > 15 settembre 2022, ore 10:00
Data fine presentazione delle domande > 14 ottobre 2022, ore 23:59

Procedura a graduatoria

Data inizio presentazione delle domande > 15 settembre 2022, ore 10:00
Data fine presentazione delle domande > 31 ottobre 2022, ore 23:59.


4.3 Ciclo delle macerie (B3.3)

10 milioni di euro per la valorizzazione ambientale, l’economia circolare e il ciclo delle macerie

Investimenti di medie dimensioni (B1.2) e ciclo delle macerie (B3.3) fanno parte dello stesso bando e si dividono il budget complessivo di 110 milioni di euro (100 milioni per la sub misura B 1.2 e 10 milioni per la sub misura B3.3).

Cosa

È una misura agevolativa per la gestione delle macerie e dei materiali risultanti dall’attività di ricostruzione. Consiste nel finanziare gli investimenti per la trasformazione delle macerie in materie prime e seconde per l’edilizia, per la realizzazione di opere edili e stradali e di ripristino ambientale riducendo il volume da smaltire e attivando nuovi processi produttivi locali e nuove filiere produttive, attraverso il riuso e il riciclo dei materiali da costruzione e demolizione.



Per chi

Imprese di qualsiasi tipologia e dimensione, che promuovono il programma e/o le eventuali altre imprese del Contratto di rete.

Come

Programmi di investimento finalizzati al recupero e al riciclaggio di materiali edili provenienti principalmente dalle opere di demolizione degli edifici ubicati nelle aree del cratere.

Sono ammessi programmi di investimento produttivo a carattere industriale ed i programmi di tutela ambientale e in misura complementare, progetti di R&S.

I programmi devono essere completati entro e non oltre il 31 dicembre 2024, salvo proroghe, e contemplare spese ammissibili comprese tra 200mila e 3 milioni di euro.

Ambiti di intervento

Le spese ammissibili per:

Programmi produttivi

  • Suolo aziendale e sue sistemazioni;
  • Opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali;
  • Macchinari, impianti ed attrezzature varie;
  • Programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) ivi comprese le tecnologie digitali quali intelligenza artificiale, blockchain e IoT commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • Immobilizzazioni immateriali, quali brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate;
  • Consulenze (solo per le PMI).

Programmi di tutela ambientale:
Per le spese ammissibili relativamente ai programmi di tutela ambientale occorre far riferimento agli articoli 36, 37, 38, 40, 41, 45 e 47 del Regolamento GBER

Progetti di Ricerca e Sviluppo:

  • Personale;
  • Strumenti e attrezzature;
  • Ricerca contrattuale;
  • Spese generali;
  • Materiali di consumo.

Tempi

Procedura a sportello

Data inizio presentazione delle domande > 15 settembre 2022, ore 10:00
Data fine presentazione delle domande > 14 ottobre 2022, ore 23:59.

Fonte NextAppenino


LA RAMSES GROUP E’ PRONTA AD ASSISTERE ED ESSERE AL FIANCO DELLE AZIENDE DEI COMUNI DELLE AREE CRATERE INTERESSATE   

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APPROFONDIMENTI

CI SIAMO! AREA CRATERE 2009 E 2016/2017: EMANATI BANDI PER 700 MILIONI DI EURO 

RAMSES GROUP NEWS n. 381 -22 luglio 2022

FONDO AREE SISMA

La LISTA COMPLETA dei 140 COMUNI colpiti e danneggiati dal SISMA 2016/2017 in Centro Italia cui spetteranno gli aiuti ed i rimborsi previsti dal decreto legge terremoto:

Abruzzo
Barete (Aq); Cagnano Amiterno (Aq); Campli (TE) Campotosto (AQ); Capitignano (AQ); Castelcastagna (Te); Castelli (TE); Civitella del Tronto (TE);  Colledara (Te); Cortino (TE); Crognaleto (TE); Fano Adriano (Te). Farindola (Pe); Isola del Gran Sasso (Te); Montereale (AQ); Montorio al Vomano (TE); Pietracamela (Te) Pizzoli (Aq); Rocca Santa Maria (TE); Teramo; Torricella Sicura (TE); Tossicia (TE); Valle Castellana (TE).

Lazio
Accumoli (RI); Amatrice (RI); Antrodoco (RI); Borbona (RI); Borgo Velino (RI); Cantalice (RI); Castel Sant’Angelo (RI); Cittaducale (RI); Cittareale (RI); Leonessa (RI); Micigliano (RI); Poggio Bustone (RI) Posta (RI); Rieti;  Rivodutri (RI).

Marche
Acquacanina (MC); Acquasanta Terme (AP); Amandola (FM); Apiro (MC); Appignano del Tronto (AP); Arquata del Tronto (AP); Ascoli Piceno; Belforte del Chienti (MC); Belmonte Piceno (FM); Bolognola (MC); Caldarola (MC); Camerino (MC); Camporotondo di Fiastrone (MC); Castel di Lama (AP); Castelraimondo (MC); Castelsantangelo sul Nera (MC); Castignano (AP); Castorano (AP); Cerreto D’esi (AN); Cessapalombo (MC); Cingoli (MC); Colli del Tronto (AP); Colmurano (MC); Comunanza (AP); Corridonia (MC); Cossignano (AP); Esanatoglia (MC); Fabriano (AN); Falerone (FM); Fiastra (MC); Fiordimonte (MC); Fiuminata (MC); Folignano (AP); Force (AP); Gagliole (MC); Gualdo (MC); Loro Piceno (MC);  Macerata; Maltignano (AP); Massa Fermana (FM); Matelica (MC); Mogliano (MC); Monsapietro Morico (FM); Montalto delle Marche (AP);
Montappone (FM); Monte Rinaldo (FM); Monte San Martino (MC); Monte Vidon Corrado (FM);
Montecavallo (MC); Montedinove (AP);  Montefalcone Appennino (FM); Montefortino (FM); Montegallo (AP); Montegiorgio (FM); Monteleone (FM); Montelparo (FM); Montemonaco (AP);  Muccia (MC); Offida (AP); Ortezzano (FM); Palmiano (AP); Penna San Giovanni (MC); Petriolo (MC); Pieve Torina (MC); Pievebovigliana (MC);  Pioraco (MC); Poggio San Vicino (MC);  Pollenza (MC); Ripe San Ginesio (MC); Roccafluvione (AP); Rotella (AP); San Ginesio (MC); San Severino Marche (MC); Santa Vittoria in Matenano (FM); Sant’Angelo in Pontano (MC); Sarnano (MC); Sefro (MC); Serrapetrona (MC); Serravalle del Chienti (MC); Servigliano (FM); Smerillo (FM); Tolentino (MC); Treia (MC); Urbisaglia (MC); Ussita (MC); Venarotta (AP); Visso (MC).

Umbria
Arrone (TR); Cascia (PG); Cerreto di Spoleto (PG); Ferentillo (TR); Montefranco (TR); Monteleone di Spoleto (PG); Norcia (PG); Poggiodomo (PG); Polino (TR); Preci (PG); Sant’Anatolia di Narco (PG); Scheggino (PG); Sellano (PG); Spoleto (PG); Vallo di Nera (PG).

Comuni della regione Abruzzo che dal 6 aprile 2009 sono stati colpiti da scosse sismiche di intensità uguale o superiore al sesto grado della Scala Mercalli sono:

Provincia dell’Aquila:
Acciano, Barete, Barisciano, Castel del Monte, Campotosto, Capestrano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequo, Cocullo, Collarmele, Fagnano Alto, Fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, L’Aquila, Lucoli, Navelli, Ocre, Ofena, Ovindoli, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata d’Ansidonia, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, San Demetrio ne’ Vestini, San Pio delle Camere, Sant’Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villa Sant’Angelo e Villa Santa Lucia degli Abruzzi.

Provincia di Teramo:
Arsita, Castelli, Montorio al Vomano, Pietracamela e Tossicia.

Provincia di Pescara:
Brittoli, Bussi sul Tirino, Civitella Casanova, Cugnoli, Montebello di Bertona, Popoli e Torre de’ Passeri.

AGGIORNAMENTO del 21 luglio 2009 Ai comuni citati si aggiungono altri 8 COMUNI ovvero:

Provincia dell’Aquila: Bugnara, Cagnano Amiterno, Capitignano, Fontecchio e Montereale

Provincia di Teramo: Colledara, Fano Adriano e Penna Sant’Andrea.

Emanate le   Ordinanze   relative agli 11 bandi dal valore di circa 700 milioni di euro  della Macromisura B del Fondo complementare sisma al PNRR, che è dedicata al rilancio economico e sociale delle quattro regioni colpite dai terremoti del 2009 e del 2016, Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Un passo fondamentale, anche per rispettare le stringenti tempistiche dettate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il pacchetto di misure approvato dalla Cabina di Coordinamento integrata, presieduta dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione sisma 2016 Giovanni Legnini, mira a favorire lo sviluppo, la crescita occupazionale, l’inclusione sociale, anche attraverso il terzo settore, il turismo, la cultura, l’economia circolare, il riuso delle maceriela filiera del legno ed agroalimentare e le comunità energetiche, nei due crateri post-sisma 2009 e 2016-17 dell’Appennino centrale.

bandi sono già pubblicati sul sito www.sisma2016.gov.it

Con il completamento della procedura relativa al regime di aiuti da parte della Commissione Europea, i soggetti gestori Invitalia e Unioncamere provvederanno poi alla pubblicazione degli avvisi entro la metà di luglio con l’indicazione dei relativi tempi di apertura e chiusura degli sportelli.

Di particolare rilievo l’approvazione dei progetti per la prima rete integrata territoriale per la ricerca e l’innovazione, per la realizzazione di quattro centri di ricerca e alta formazione, uno per ogni regione e ciascuno dedicato a un ambito specifico: economia circolare e salute nel Lazio, con sede principale a Rieti, digitalizzazione, valorizzazione, conservazione e fruizione dei beni culturali e ambientali in Umbria, in Abruzzo il centro sulla sicurezza e tecnologie agroalimentari, nelle Marche quello dedicato alla scienza e tecnica delle ricostruzioni. A questi si aggiunge la nuova sede decentrata della Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione a L’Aquila in accordo con l’Università.

La Cabina di Coordinamento ha preso inoltre atto dello stato attuativo degli oltre 800 progetti finanziati con la Macromisura A, dal valore di 1 miliardo e 80 milioni di euro, che hanno raggiunto gli obiettivi fissati dal Mef grazie al lavoro intenso dei Comuni e degli Uffici Speciali alla Ricostruzione.

Il pacchetto di misure approvato dalla Cabina di Coordinamento integrata, presieduta dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione sisma 2016 Giovanni Legnini, mira a favorire lo sviluppo, la crescita occupazionale, l’inclusione sociale, anche attraverso il terzo settore, il turismo, la cultura, l’economia circolare, il riuso delle macerie, la filiera del legno ed agroalimentare e le comunità energetiche, nei due crateri post-sisma 2009 e 2016-17 dell’Appennino centrale.

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VAI DIRETTAMENTE NEL DETTAGLIO

 Scheda Intervento Sub–Misura B1 

Panoramica Sub-Misura Titolo Sub-Misura Sostegno agli investimenti innovativi

Linee di intervento 

B 1.1 Sostegno agli investimenti di rilevante dimensione finanziaria 

B 1.2 Interventi per progettualità di “dimensione intermedia”

B 1.3 Interventi diffusivi di sostegno alle attività produttive

B 1.4 Interventi per la crescita dimensionale

Localizzazione Aree Sisma 2009 e 2016 

Soggetto Attuatore 

Sulla base del territorio di competenza

Fonte di Finanziamento

Fondo complementare al PNRR approvato ai sensi dell’art. 1 del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101 

Dotazione Finanziaria 

380 mln/€ Specifiche Sub-Misura 

Finalità della SubMisura 

La finalità generale della sub-misura è quella di sostenere il rafforzamento delle attività produttive, comprese quelle legate al settore agricolo, a quello turistico, alla filiera agroalimentare, nonché al settore farmaceutico, e i progetti di avvio di impresa o di ampliamento delle attività esistenti, attraverso l’adozione di un insieme di interventi specifici, premiali e rafforzati rispetto a quelli ordinari, differenziati per obiettivi, beneficiari target, procedure di accesso, regimi di aiuto sottostanti, attività e spese ammissibili, forma e intensità delle agevolazioni.

Obiettivo della SubMisura 

L’obiettivo è sostenere gli investimenti, principalmente di tipo innovativo, con particolare attenzione alla transizione economica, ecologica e digitale, all’impatto occupazionale e alla crescita dimensionale delle imprese. 

Tipo di procedura

• Medio-grande dimensione: valutativa di tipo negoziale, con procedimento a sportello; 

• Piccola dimensione: valutativa ad accesso semplificato, con procedimento a sportello, basata su requisiti oggettivi, con iter istruttorio, di concessione e successiva erogazione, in tempi ristretti. 

Regime di aiuto Ipotesi:

 • Temporary framework; 

• GBER; 

• De minimis.

 Forma dell’aiuto 

Supporto finanziario nelle varie forme di contribuzione (conto capitale, contributo alla spesa, equity e finanziamento agevolato). Laddove possibile si adotterà il criterio dei costi standard per la rendicontazione. Confronto con Stakeholder È opportuno avviare nel breve termine dei tavoli con gli stakeholder al fine meglio identificare le esigenze dei singoli territori e imprese. In tal modo sarà possibile identificare più nel dettaglio i contenuti dei singoli interventi.

 Punti di attenzione 

• Evoluzione normativa aiuti di stato (nuova carta degli aiuti a finalità regionale e modifiche GBER); 

• Cumulabilità – circolare MEF 14 ottobre 2021 n.21; 

• Complementarità/integrazione con altre misure esistenti (PNRR e non).

B1.1

• Investimenti di grande dimensione – Il primo bando, per un importo di 80 milioni di euro, riguarda gli investimenti di grande dimensione, per la realizzazione di programmi di sviluppo industriale (inclusa la trasformazione dei prodotti agroalimentari), per la tutela ambientale e per lo sviluppo di investimenti per attività turistiche e culturali. L’importo minimo degli investimenti è di 20 milioni di euro, o 7,5 milioni di euro per attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e per i programmi di sviluppo di attività turistiche. Lo strumento con cui si attueranno questi investimenti sarà il Contratto di Sviluppo, che potrà essere promosso anche da Reti di impresa, a prescindere dalla dimensione delle singole attività. 

 Scheda Intervento Sub–Misura B1.1

Panoramica Intervento Sub-Misura Titolo Sub-Misura Sostegno agli investimenti innovativi  Linea di intervento B 1.1 Sostegno agli investimenti di rilevante dimensione finanziaria Localizzazione Aree Sisma 2009 e 2016 Soggetto Attuatore Sulla base del territorio di competenza 

Finalità della linea di intervento 

Fornire sostegno a investimenti di natura industriale e di ricerca, anche nel settore agroalimentare e turistico, o di tutela ambientale, realizzati da imprese di qualsiasi dimensione, anche in collaborazione tra loro o con organismi di ricerca, in relazione a iniziative di dimensione finanziaria elevata (non inferiore a 20 mln/€ complessivi), in grado di:

 • supportare gli investimenti produttivi, specialmente rivolti alla digitalizzazione, all’aumento delle capacità produttive, alla ricerca e lo sviluppo industriale, nonché all’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta turistica, al riposizionamento sul mercato; 

• supportare la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo;

 • rafforzare le imprese aventi sede nelle aree del cratere prima del sisma, favorirne il loro riposizionamento sul mercato e la loro crescita; 

• attivare filiere produttive;

 • consolidare, o attrarre dall’esterno, presenze imprenditoriali strategiche per la competitività delle aree oggetto di intervento; 

• favorire eventuali iniziative di reshoring; 

• determinare tangibili effetti occupazionali sia diretti che indiretti e in termini di sviluppo ed aggiornamento delle competenze professionali. È possibile finanziare la realizzazione di infrastrutture di prossimità e cofinanziare, con le eventuali risorse residue, i programmi di investimento di natura produttiva e di ricerca attraverso specifici accordi di programma con le regioni

Strumento Agevolativo Definito sulla base dei Contratti di sviluppo (compresi Accordi di programma e Accordi di sviluppo e comunque tutte le opzioni attuative previste dal DM 9 dicembre 2014 e s.m.i.) e Accordi per l’innovazione

Soggetto gestore Invitalia Beneficiari Imprese di qualsiasi dimensione (comprese imprese cooperative), anche in forma aggregata quali rete di impresa o società consortili.

Iniziative finanziabili 

• Programmi di sviluppo industriale e di Trasformazione Prodotti Agricoli – investimenti non inferiori a 20 mln/€ e non inferiori a 7,5 mln/€ per TPA;

Programmi di ricerca e sviluppo nei settori applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente;

 • Programmi turistici – investimenti non inferiori a 20 mln/€. la soglia di accesso allo strumento agevolativo dei contratti di sviluppo, pari a 20 milioni di euro, è ridotta a 7,5 milioni di euro per i programmi di investimento che prevedono interventi da realizzare nelle aree interne, anche attraverso il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse;

 • Programmi tutela ambientale – investimenti non inferiori a 20 mln/€. 

Spese ammissibili

In funzione delle pertinenti norme di riferimento della normativa applicabile in tema di aiuti di Stato. A titolo esemplificativo le spese ammissibili comprendono: 

a) Suolo aziendale e sue sistemazioni; 

b) Opere murarie e assimilate; 

c) Infrastrutture specifiche aziendali; 

d) Macchinari, impianti e attrezzature; 

e) Programmi informatici brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate; 

f) Spese per consulenze; 

g) Spese connesse ai progetti di R&S;.

 h) Spese generali.

 Forme e intensità delle agevolazioni

 Contributo in conto capitale, contributo diretto alla spesa, contributo in conto interessi, finanziamento agevolato, anche in combinazione tra loro con massimizzazione dell’intensità di aiuto rispetto alla categoria di aiuti pertinente

Sinergie e complementarietà 

• Coinvolgimento amministrazioni regionali e locali nella fase negoziale, senza obbligo di contribuzione. 

• CDP e/o Mediocredito Centrale possono concedere finanziamenti a condizioni di mercato sulla quota di investimenti non coperta dai Contratti di sviluppo, alle imprese target che superino positivamente la valutazione del merito creditizio. 

• Mediocredito Centrale. Finanziamento ordinario a medio/lungo termine, con importo minimo di 30.000 euro, dedicato alle imprese Italiane di ogni dimensione e tipologia, destinato a finanziare la parte di investimento non coperta da un provvedimento agevolativo. Il finanziamento (chirografario) è a tasso variabile con una durata minima di 18 mesi e massima 72 mesi, con un piano di ammortamento La durata è comprensiva dell’eventuale periodo di preammortamento fino alla durata massima di 24 mesi, in dipendenza della durata del progetto di investimento e della sua entrata a regime.

Di seguito le principali caratteristiche dell’eventuale intervento di cofinancing a mercato di CDP:

 – Finalità: lo Statuto di CDP (art. 3, comma 1, lettera (B)) prevede la possibilità di concedere finanziamenti per la realizzazione di: i) opere, impianti, reti e dotazioni, destinati a iniziative di pubblica utilità; ii) investimenti finalizzati a ricerca, sviluppo, innovazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, promozione del turismo, ambiente, efficientamento energetico, promozione dello sviluppo sostenibile, green economy; iii) iniziative per la crescita, anche per aggregazione, delle imprese, in Italia e all’estero 

– Imprese target: fatturato minimo pari a 50 mln/€, fatta salva la possibilità, in casi di progetti caratterizzati da particolare valenza strategica, di valutare imprese che presentino un fatturato inferiore a tale soglia 

– Dimensione: la quota di finanziamento CDP ha un importo minimo pari a 5 mln/€. Su specifici interventi relativi a progetti caratterizzati da particolare valenza strategica, tale soglia può essere ridotta fino a un ammontare minimo pari a 3 mln€

 – Processo istruttorio: potranno essere individuati meccanismi di raccordo operativo per i quali ogni operazione approvata/ in fase di approvazione da Invitalia sarà valutata da CDP per la concessione di finanziamenti, anche in pool con settore bancario. Le strutture interne di CDP effettuano una valutazione creditizia della controparte, con assegnazione di un rating interno (livello minimo finanziabile: B+/BB-). In alcuni casi, il processo istruttorio potrebbe concludersi con un esito negativo o con la richiesta di acquisire un security package rafforzato per mitigare l’esposizione al rischio 

– Durata: la durata dei finanziamenti corporate può raggiungere un massimo di 10 anni e deve risultare, in ogni caso, in linea con le caratteristiche del progetto di investimento e il merito creditizio dell’impresa target

– Rimborso: amortising (anche con possibilità di prevedere piani di ammortamento taylor made) o bullet 

– Principali forme tecniche: finanziamenti corporate, sottoscrizione di quote di bond pubblici o in private placement e project financing.

 • Creazione, in collaborazione con le Regioni e le finanziarie regionali ed eventualmente CDP, di strumenti per il finanziamento delle aziende agevolate sullo schema basket bond.

B1.2

• Investimenti di media dimensione – Il secondo bando, del valore di 110 milioni di euro, riguarda poi gli investimenti di media dimensione, con un importo non inferiore a 1.500.000,00 euro e non superiore a 20 milioni di euro. Anche in questo caso a promuovere il Contratto di Sviluppo può essere una singola impresa o più imprese in rete, e sono compresi investimenti in ricerca e sviluppo, in tutela ambientale e progetti per applicare i principi dell’economia circolare nel settore edile.

Scheda Intervento Sub–Misura B1.2

Panoramica Intervento Sub-Misura Titolo Sub-Misura Sostegno agli investimenti innovativi

Linea di intervento B1.2 Interventi per progettualità di “dimensione intermedia” Localizzazione Aree Sisma 2009 e 2016 Soggetto Attuatore Sulla base del territorio di competenza

Finalità della linea di intervento

La finalità della sub–misura B1.2 è la realizzazione di programmi di sviluppo unitari composti da uno o più progetti d’investimento strettamente connessi e funzionali tra loro, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, sviluppo delle competenze, digitalizzazione, aumento della capacità produttiva, efficientamento energetico nonché a iniziative di consolidamento, nonché rafforzare le imprese aventi sede nelle aree del cratere prima del sisma, favorirne il loro riposizionamento sul mercato e la loro crescita e la costituzione di reti ed aggregazioni di imprese per programmi di investimento di carattere innovativo.

 È possibile finanziare la realizzazione di infrastrutture di prossimità e cofinanziare, con le eventuali risorse residue, i programmi di investimento di natura produttiva e di ricerca attraverso specifici accordi di programma con le regioni. 

Strumento agevolativo

 Nuovo strumento da definire (Contratto di sviluppo di dimensione media e Accordi per l’innovazione in forma semplificata)

Soggetto gestore 

Invitalia 

Beneficiari

 Imprese di qualsiasi dimensione (comprese imprese cooperative), anche in forma aggregata quali rete di impresa o società consortili.

Iniziative finanziabili 

Programmi di sviluppo industriale, turistici e di Trasformazione Prodotti Agricoli Programmi di ricerca e sviluppo nei settori applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente Possono essere finanziati investimenti delle imprese commerciali purché orientate alla digitalizzazione delle attività di impresa ai fini della promozione e valorizzazione in forma innovativa dei prodotti delle identità economiche territoriali. 

Investimenti ammissibili compresi tra 1,5 mln/€ e 20 mln/€.

Spese ammissibili 

In funzione delle pertinenti norme di riferimento della normativa applicabile in tema di aiuti di Stato.

 A titolo esemplificativo le spese ammissibili comprendono: 

i) Suolo aziendale e sue sistemazioni; 

j) Opere murarie e assimilate; 

k) Infrastrutture specifiche aziendali; 

l) Macchinari, impianti e attrezzature; 

m) Programmi informatici brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate;

 n) Spese per consulenze; 

o) Spese connesse ai progetti di R&S; 

p) Spese generali. Forme e intensità delle agevolazioni Contributo in conto capitale, contributo diretto alla spesa, contributo in conto interessi, finanziamento agevolato, anche in combinazione tra loro con massimizzazione dell’intensità di aiuto rispetto alla categoria di aiuti pertinente.

Sinergie e complementarietà 

• Coinvolgimento amministrazioni regionali e locali, senza obbligo di contribuzione per interventi collegati complementari (e.g. formazione, riqualificazione del personale, etc). 

• CDP e/o Mediocredito Centrale possono concedere finanziamenti a condizioni di mercato sulla quota di investimenti non coperta dai Contratti di sviluppo, alle Imprese target che superino positivamente la valutazione del merito creditizio. 

• Mediocredito Centrale. Finanziamento ordinario a medio/lungo termine, con importo minimo di 30.000 euro, dedicato alle imprese Italiane di ogni dimensione e tipologia, destinato a finanziare la parte di investimento non coperta da un provvedimento agevolativo. Il finanziamento (chirografario) è a tasso variabile con una durata minima di 18 mesi e massima 72 mesi, con un piano di ammortamento. La durata è comprensiva dell’eventuale periodo di preammortamento fino alla durata massima di 24 mesi, in dipendenza della durata del progetto di investimento e della sua entrata a regime. 

• In relazione ai soli progetti di investimento di ammontare compatibile con l’importo minimo di finanziamento CDP (5 mln/€), si potrebbe attivare un intervento di co-finanziamento a mercato con le medesime caratteristiche descritte per l’intervento sub B1.1. /€ • Di seguito i principali elementi dell’eventuale intervento di cofinanziamento a mercato di CDP:

 • Finalità: lo Statuto di CDP (art. 3, comma 1, lettera (B)) prevede la possibilità di concedere finanziamenti per la realizzazione di: i) opere, impianti, reti e dotazioni, destinati a iniziative di pubblica utilità; ii) investimenti finalizzati a ricerca, sviluppo, innovazione, tutela e valorizzazione del patrimonio  culturale, promozione del turismo, ambiente, efficientamento energetico, promozione dello sviluppo sostenibile, green economy; iii) iniziative per la crescita, anche per aggregazione, delle imprese, in Italia e all’estero

• Imprese target: fatturato minimo pari a 50 mln, fatta salva la possibilità, in casi di progetti caratterizzati da particolare valenza strategica, di valutare imprese che presentino un fatturato inferiore a tale soglia Dimensione: la quota di finanziamento CDP ha un importo minimo pari a 5 mln/€. Su specifici interventi relativi a progetti caratterizzati da particolare valenza strategica, tale soglia può essere ridotta fino a un ammontare minimo pari a 3 mln€ 

• Processo istruttorio: potranno essere individuati meccanismi di raccordo operativo per i quali ogni operazione approvata/ in fase di approvazione da Invitalia sarà valutata da CDP per la concessione di finanziamenti, anche in pool con settore bancario. Le strutture interne di CDP effettuano una valutazione creditizia della controparte, con assegnazione di un rating interno (livello minimo finanziabile: B+/BB-). In alcuni casi, il processo istruttorio potrebbe concludersi con un esito negativo o con la richiesta di acquisire un security package rafforzato per mitigare l’esposizione al rischio 

• Durata: la durata dei finanziamenti corporate può raggiungere un massimo di 10 anni e deve risultare, in ogni caso, in linea con le caratteristiche del progetto di investimento e il merito creditizio dell’impresa target 

• Rimborso: amortising (anche con possibilità di prevedere piani di ammortamento taylor made) o bullet

 • Principali forme tecniche: finanziamenti corporate, sottoscrizione di quote di bond pubblici o in private placement e project financing.

 • Creazione, in collaborazione con le Regioni e le finanziarie regionali ed eventualmente CDP, di strumenti per il finanziamento delle aziende agevolate sullo schema basket bond

Scheda Intervento Sub–Misura B1.3  

Panoramica Intervento Sub-Misura Titolo del Macro intervento Sostegno agli investimenti innovativi Linea di intervento B 1.3  

Interventi diffusivi di sostegno alle attività produttive

Specifiche Linea di Intervento Finalità della linea di intervento

 • Interventi per la nascita di nuove iniziative imprenditoriali e il consolidamento, lo sviluppo e il miglioramento delle imprese; • Interventi per l’innovazione diffusa; 

• Interventi per il rientro di attività economiche; 

• Particolare rilevanza potranno assumere gli interventi di sostegno al ripopolamento e rivitalizzazione dei centri storici nei comuni colpiti dagli eventi sismici, mediante incentivi per il rientro o il riavvio delle attività economiche, o per la loro ricollocazione, riconversione, riqualificazione e ristrutturazione, nonché per favorire l’avvio di nuove attività. 

Tipo di provvedimento 

Ordinanza del Commissario straordinario finalizzata, con la previsione di procedure amministrative semplificate anche in deroga alla normativa vigente. Beneficiari PMI (comprese le micro imprese), anche in forma di rete di impresa nel caso di interventi per l’innovazione diffusa, ed esercenti liberi professioni nella linea di intervento B1.3.a con eventuali limitazioni

B1.3A

 • Avvio, crescita e rientro delle microimprese – Il terzo bando mette a disposizione 100 milioni di euro per l’avvio, la crescita o il rientro di microimprese, per sostenere la nuova imprenditorialità, contribuendo a finanziare investimenti per importi compresi tra i 40mila e i 250mila euro o per accompagnare lo sviluppo di micro imprese esistenti, per importi compresi tra i 40mila e i 400mila euro. Le microimprese che hanno avuto un danno diretto da sisma avranno un’assegnazione prioritaria dei fondi con modalità a sportello. 

B1.3.a Interventi per la nascita, lo sviluppo e il consolidamento di iniziative microimprenditoriali e per l’attrazione e il rientro di imprenditori 

Soglie investimenti ammissibili

 Da 20k a 400k € 

Strumento Agevolativo 

Nuovo strumento agevolativo rafforzato sul modello “Resto al Sud” 

Attivazione intervento 

Ordinanza commissariale finalizzata, con la previsione di procedure amministrative semplificate anche in deroga alla normativa vigente. 

Iniziative finanziabili

 Programmi di investimento, nel settore della: 

a) produzione manifatturiera; 

b) trasformazione dei prodotti agricoli; 

c) fornitura di servizi

d) turismo, con premialità per le iniziative orientate all’innovazione, digitalizzazione, alla sostenibilità ambientale e sociale (uso ottimale delle risorse ambientali; preservazione del patrimonio naturale e la biodiversità; preservazione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale); 

e) esercizi di vicinato come definiti dalla L. 114/98. 

Possono essere finanziate imprese commerciali il cui investimento sia significativamente orientato alla promozione e valorizzazione in forma innovativa dei prodotti delle identità economiche territoriali o alla digitalizzazione delle attività d’impresa.

 Possono essere sostenuti progetti di “trasmissione di impresa” e successione generazionale, con la possibilità di rilevare le aziende che esprimono difficoltà di successione aziendale (per esempio con titolari over 60).

Spese ammissibili 

In funzione delle pertinenti norme di riferimento della normativa applicabile in tema di aiuti di Stato. 

A titolo esemplificativo le spese ammissibili comprendono:

• Opere murarie e assimiliate (con massimale da definire)

• Macchinari, impianti, strumenti ed attrezzature varie, inclusi eventuali beni strumentali specifici per il turismo 

• Programmi informatici e servizi per le tecnologie, compresi quelli di marketing digitale 

• Brevetti, licenze ed altre immobilizzazioni immateriali (con massimale da definire)

Agevolazioni concedibili 

Modulabili in funzione della tipologia di impresa e dell’ammontare dell’investimento. 

• Contributo a fondo perduto (eventualmente anche in forma di voucher in relazione all’acquisizione di specifici beni e servizi) in misura non superiore all’80% della spesa ammessa alle agevolazioni, comprensivo delle premialità previste, e modulabile in base alla forma giuridica e/o alla composizione societaria 

• Finanziamento bancario, a concorrenza del 100% della spesa ammessa alle agevolazioni, assistito da Fondo di garanzia PMI e con interessi a carico della misura agevolativa

Premialità 

Intensità di aiuto aumentata per uno o più dei seguenti possibili aspetti:

 • Imprese aventi sede nei Comuni maggiormente colpiti del cratere 2016 

• Imprese localizzate nei centri storici dei Comuni (Zone A PRG) 

• Imprese giovanili e/o femminili 

• Imprese associate in forma di rete o altre forme giuridiche aggregate come i consorzi e le associazioni temporanee di impresa 

• Attrazione e/o rientro di nuovi imprenditori (solo per l’avvio di nuove attività) 

• Presenza di soggetti in difficoltà occupazionale e disagio psicofisico 

• Imprese con infrastrutture danneggiate dal sisma 

• Presenza ed intensità del cofinanziamento privato 

Regime di aiuto 

• De minimis 

• Temporary framework – 3.1 (De minimis 2,3 mln/€) e 3.13 (Investimenti a supporto di una ripresa sostenibile

Note ed elementi di attenzione 

Validità temporale del Temporary framework ai fini della concessione delle agevolazioni 

Sinergie e complementarietà 

• Coinvolgimento delle amministrazioni locali nella fase di definizione e attuazione degli interventi. 

• Mediocredito Centrale potrebbe concedere finanziamenti a condizioni di mercato sulla quota di investimenti non coperta dal contributo. 

B1.3.B

• Investimenti innovativi delle Pmi – La stessa clausola di priorità nell’assegnazione dei fondi vale per anche per le piccole e medie imprese che intendano accedere al bando dedicato agli investimenti innovativi e che mette a disposizione 58 milioni di euro per programmi di sviluppo aziendale, che innovino processi, prodotti o organizzazione, finanziando anche voucher destinati alla progettazione.

B1.3.b Interventi per l’innovazione diffusa

SOGLIA DI INVESTIMENTO  

dovrebbe  essere Da 30k a 2,5 mln/€

Attivazione intervento 

Ordinanza commissariale finalizzata, con la previsione di procedure amministrative semplificate anche in deroga alla normativa vigente. 

Soggetto gestore

 Invitalia 

INIZIATIVE FINANZIABILI

Programmi innovativi di sviluppo aziendale inclusi programmi di ricerca e sviluppo ed investimenti finalizzati all’ampliamento della capacità produttiva, all’aggiornamento tecnologico degli impianti e all’acquisizione di servizi avanzati

 Possono essere finanziate imprese commerciali il cui investimento sia significativamente orientato alla promozione e valorizzazione in forma innovativa dei prodotti delle identità economiche territoriali o alla digitalizzazione delle attività d’impresa. 

SPESE  AMMISSIBILI

In funzione delle pertinenti norme di riferimento della normativa applicabile in tema di aiuti di Stato. 

A titolo esemplificativo le spese ammissibili comprendono: 

• Servizi di consulenza a sostegno dei processi di innovazione, quali, ad esempio, servizi avanzati finalizzati   all’assesment tecnologico e digitale dell’impresa e per il trasferimento tecnologico 

• Costi per l’ottenimento, la convalida e la difesa di brevetti e altri attivi immateriali 

• Costi di messa a disposizione di personale altamente qualificato 

• Strumentazioni, attrezzature e immobili 

• Servizi e tecnologie Transizione 4.0 

• Ricerca contrattuale, (in presenza di un programma di sviluppo competitivo e/o innovazione); 

• Spese connesse ai progetti e programmi di ricerca e sviluppo

AGEVOLAZIONI  CONCEDIBILI

Contributo a fondo perduto (eventualmente anche in forma di voucher in relazione all’acquisizione di specifici beni e servizi) nella misura massima prevista da normativa comunitaria

PREMIALITA’

Intensità di aiuto aumentata per uno o più dei seguenti possibili aspetti:

• Imprese aventi sede nei Comuni maggiormente colpiti del cratere 2016 

• Imprese localizzate nei centri storici dei Comuni (Zone A PRG)

• Imprese giovanili e/o femminili; 

• Imprese associate in forma di rete o altre forme giuridiche aggregate come i consorzi e le associazioni temporanee di impresa; 

• Investimenti realizzati in beni pubblici recuperati 

• Altro 

NOTE ED ELEMENTI DI ATTENZIONE

• Validità temporale del Temporary framework ai fini della concessione delle agevolazioni 

• Eventuali modifiche del GBER.

SINERGIE E COMPLEMENTARIETA’

• Coinvolgimento delle amministrazioni locali nella fase di definizione e attuazione degli interventi.

 • Mediocredito Centrale potrebbe concedere finanziamenti a condizioni di mercato sulla quota di investimenti non coperta dal contributo.

B1.3.C

Avvio, crescita e rientro delle Pmi – bando dedicato alle imprese è quello per l’avvio, la crescita o il rientro delle Pmi, che assegna 40 milioni di euro per incentivare la nascita, lo sviluppo, la rilocalizzazione, l’attrazione di nuovi imprenditori e il rientro di quelli già attivi nelle aree del sisma. Rientrano due tipi di progetti: quelli nuovi, presentati da società costituite da non più di cinque anni, che per il consolidamento di attività già esistenti, con un investimento minimo di 400mila euro fino a un massimo di 2,5 milioni di euro. Anche in questo caso ad avere la priorità saranno le imprese danneggiate dal sisma, mentre per le altre si procederà con valutazione a graduatoria.

B1.3.c Interventi per l’avvio, il riavvio e il consolidamento di attività economiche e per il rientro di quelle temporaneamente delocalizzate 

SOGLIA INVESTIMENTO

Da 400k a 2,5 mln/€

STRUMENTO AGEVOLATIVO

Nuovo strumento agevolativo rafforzato sul modello “ON-Nuove Imprese a tasso 0”

Attivazione intervento 

Ordinanza commissariale finalizzata, con la previsione di procedure amministrative semplificate anche in deroga alla normativa vigente. 

INIZIATIVE FINANZIABILI

Programmi di investimento finalizzati al rientro, riavvio, consolidamento, rafforzamento e riposizionamento delle attività economiche esistenti, nonché  ’avvio di nuove attività economiche nei comuni del cratere

 Possono essere finanziate imprese commerciali il cui investimento sia significativamente orientato alla promozione e valorizzazione in forma innovativa dei prodotti delle identità economiche territoriali o alla digitalizzazione delle attività d’impresa. 

SPESE AMMISSIBILI

In funzione delle pertinenti norme di riferimento della normativa applicabile in tema di aiuti di Stato. A titolo esemplificativo le spese ammissibili comprendono: 

• Suolo aziendale e sue sistemazioni 

• Opere murarie e assimiliate

• Macchinari, impianti ed attrezzature varie, inclusi eventuali beni strumentali specifici per il turismo 

• Programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione, compresi quelli di marketing digitale 

• Acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso

 • Consulenze specialistiche, nel limite del cinque per cento dell’investimento ammissibile 

AGEVOLAZIONI CONCEDIBILI

Finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto (eventualmente anche in forma di voucher in relazione all’acquisizione di specifici beni e servizi) nella misura massima prevista da normativa comunitaria. Il contributo a fondo perduto in de minimis può arrivare fino a un massimo dell’80% comprensivo delle premialità previste.

PREMIALITA’

Intensità di aiuto aumentata per uno o più dei seguenti possibili aspetti: 

• Imprese aventi sede nei Comuni maggiormente colpiti del cratere 2016 • Imprese localizzate nei centri storici dei Comuni (Zone A PRG) 

• Imprese giovanili e/o femminili

 • Soggetti in disagio occupazionale e disagio psicofisico 

• Imprese associate in forma di rete o altre forme giuridiche aggregate come i consorzi e le associazioni temporanee di impresa 

• Progetti di trasmissione di impresa, con la possibilità di rilevare le aziende che esprimono difficoltà di successione aziendale (per esempio con titolari over 60) 

• Intensità del cofinanziamento privato

 • Livello di innovazione dell’iniziativa imprenditoriale (solo per l’avvio di nuove attività) 

• Imprese con infrastrutture danneggiate dal sisma

REGIME D’AIUTO

• Art. 22 GBER 

• De minimis

 • Temporary framework – 3.1 (De minimis 2,3 mln/€) e 3.13 (Investimenti a supporto di una ripresa sostenibile)

NOTE ED ELEMENTI DI ATTENZIONE

• Validità temporale del Temporary framework ai fini della concessione delle agevolazioni 

• Eventuali modifiche del GBER

SINERGIE E COMPLEMENTARIETA’

Coinvolgimento delle amministrazioni locali nella fase di definizione e attuazione degli interventi.

 • Mediocredito Centrale potrebbe concedere finanziamenti a condizioni di mercato sulla quota di investimenti non coperta dal contributo

B1.4

• Investimenti innovativi delle Pmi – La stessa clausola di priorità nell’assegnazione dei fondi vale per anche per le piccole e medie imprese che intendano accedere al bando dedicato agli investimenti innovativi e che mette a disposizione 58 milioni di euro per programmi di sviluppo aziendale, che innovino processi, prodotti o organizzazione, finanziando anche voucher destinati alla progettazione.

Scheda Intervento Sub–Misura B1.4 

Sostegno agli investimenti innovativi B 1.4 Interventi per la crescita dimensionale

Finalità della linea di intervento 

Rafforzamento patrimoniale e crescita dimensionale delle PMI.

 Tipo di provvedimento

 Ordinanza del Commissario Straordinario 

Strumento Agevolativo  

 Nuovo strumento agevolativo sul modello di “Cresci al Sud” 

Attivazione Intervento  

Ordinanza del Commissario straordinario finalizzata, con la previsione di procedure semplificate anche in deroga alla normativa vigente.

Soggetto gestore  

Invitalia

Beneficiari  

Imprese di dimensione piccola e media 

Iniziative finanziabili  

Progetti di sviluppo e crescita dimensionale, anche attraverso processi di acquisizione ed aggregazione aventi un valore indicativamente compreso in un range tra 500 mila euro e 5 milioni di euro 

Agevolazioni concedibili

Acquisire partecipazioni, prevalentemente di minoranza nelle imprese destinatarie aventi ad oggetto i seguenti strumenti finanziari: azioni/titoli rappresentativi delle società destinatarie, obbligazioni, altri strumenti finanziari partecipativi. 

Normativa  Aiuti 

Investimenti effettuati a condizioni di mercato.

Il soggetto gestore opera investendo le risorse finanziarie del fondo unitamente e contestualmente a investitori privati indipendenti che contribuiscono all’investimento per almeno il 50% delle risorse previste. 

Note ed elementi di attenzione  

Verificare l’attivazione di ulteriori strumenti (prestiti subordinati e prestiti partecipativi) oltre a equity e quasi equity alla luce delle normative comunitarie vigenti in tema di Orientamenti sugli aiuti di Stato destinati a promuovere gli investimenti per il finanziamento del rischio.

Sinergie e complementarietà 

Verificare l’eventuale ruolo delle amministrazioni locali e delle finanziarie regionali nella collaborazione con il soggetto gestore.

Consultare con attenzione le relative ordinanze:

Ordinanza n. 20 del 27 aprile 2022 ai sensi dell’art. 14-bis del decreto legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito in legge 28 luglio 2021, n. 108. “Approvazione schema bando relativo all’attuazione della macro-misura B “Rilancio economico sociale” sub misura B1 “Sostegno agli investimenti” linea B1.1 “Sostegno agli investimenti di rilevante dimensione finanziaria” del Programma unitario di intervento – Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016 del Piano nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza”.27 maggio 2022Ordinanza attuativa Fondo Pnrr n. 20 del 27 aprile 2022, registrata in data 26 maggio al numero 1340
Ordinanza n. 21 del 27 aprile 2022 ai sensi dell’art. 14-bis del decreto legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito in legge 28 luglio 2021, n. 108. “Approvazione schema bando relativo all’attuazione della misura B “Rilancio economico e sociale” sub-misura 1 “Sostegno agli investimenti”, linea 2 “Interventi per progettualità di dimensione intermedia”, e sub-misura B3 “Valorizzazione ambientale, economia circolare”, linea 3 “Ciclo delle macerie” del Programma unitario di intervento – Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016 del Piano nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza”.27 maggio 2022Ordinanza attuativa Fondo Pnrr n. 21 del 27 aprile 2022, registrata in data 26 maggio al numero 1341
“Modifiche, integrazioni e correzioni formali alle Ordinanze n.ri 20 e 21 del 2022 Piano nazionale complementare al PNRR nei territori interessati dagli eventi sismici del 2009 e del 2016”30 giugno 2022Ordinanza attuativa Fondo Pnrr n. 31 del 30 giugno 2022, dichiarata immediatamente efficace
Approvazione dei bandi relativi all’attuazione della macro-misura B “Rilancio economico sociale”, sub misura B1 “Sostegno agli investimenti”, misura B1.3 “Interventi diffusivi di sostegno alle attività produttive”, linea di intervento B1.3.a “Interventi per la nascita, lo sviluppo e il consolidamento di iniziative micro-imprenditoriali e per l’attrazione e il rientro di imprenditori”, linea di intervento B1.3.b “Interventi per l’innovazione diffusa” e linea di intervento B1.3.c “Interventi per l’avvio, il riavvio e il consolidamento di attività economiche e per il rientro di quelle temporaneamente delocalizzate” del Programma unitario di intervento – Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016, del Piano nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza.30 giugno 2022Ordinanza attuativa Fondo Pnrr n. 25 del 30 giugno 2022, dichiarata immediatamente efficace

Scheda Intervento Sub–Misura B2 

Turismo, cultura, sport e inclusione Linee di intervento 

B 2.1

 Interventi per lo sviluppo delle imprese culturali, creative, turistiche, sportive, anche del terzo settore, attraverso forme di sostegno a progetti di investimento e progetti collaborativi di innovazione e di sviluppo di attrattori turistici.

B 2.2 

Contributi destinati a soggetti pubblici per lo sviluppo delle attività culturali, creative, sportive e per l’innovazione dell’offerta turistica.

B 2.3 

Interventi per l’inclusione e innovazione sociale ed il rilancio abitativo, rivolti ad enti locali, imprese sociali, terzo settore e cooperative di comunità.  

 Finalità  della SubMisura 

La sottomisura riguarda tre specifici ambiti di iniziativa per la valorizzazione del territorio delle aree dei sismi dell’Appennino centrale, destinate alle imprese private, a enti pubblici e al terzo settore e dirette ad interventi che riguardano il turismo, le imprese creative e culturali, l’inclusione sociale.

Obiettivo della SubMisura 

Attraverso le tre linee di intervento è possibile perseguire i seguenti obiettivi:

• una gestione coordinata delle risorse finanziarie destinate al Terzo settore e già allocate presso i due soggetti promotori;

 • il supporto alla pubblica amministrazione nazionale e regionale per la progettazione e gestione dei fondi destinati al Terzo settore;

 • la semplificazione delle procedure di accesso ai finanziamenti pubblici per il Terzo settore;

 • la diffusione presso il Terzo settore di conoscenze e competenze in materia di finanza per il sociale; 

• lo scouting e il finanziamento di interventi scalabili e replicabili poi su tutto il territorio nazionale; 

• la valorizzazione delle esperienze di successo e delle competenze ad esse collegate, attraverso la costituzione di reti di collaborazione tra i soggetti/luoghi di sperimentazione e realizzazione di azioni/iniziative in grado di coniugare lo sviluppo economico con il perseguimento di finalità di interesse generale; 

• favorire e motivare la rinascita e lo sviluppo del territorio, attraverso la nascita e lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali culturali, creative e del turismo; 

• favorire la nascita e/o lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali legate all’inclusione sociale ed il sostegno all’innovazione ed al turismo sociale ; 

• favorire il reinsediamento abitativo dei territori, attraverso l’attrazione di nuovi residenti e lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali;

• la possibilità di promuovere progetti di trasmissione di impresa utili al passaggio generazionale e di rilevare le aziende che esprimono difficoltà di successione aziendale (per esempio con titolari over 60); • creare un sistema di attrattività turistica, attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale, materiale e immateriale;

 • creare reti di partenariato fra enti pubblici, imprese e società civile finalizzate a promuovere il territorio e a renderlo attrattivo, in una logica di sostenibilità; • favorire la nascita di iniziative di ricerca, sviluppo e innovazione delle industrie culturali e creative, allo scopo di arricchire il territorio attraverso l’attrazione di competenze e talenti. Tipo di procedura 

• Codice degli appalti: PPP; affidamento mediante dialogo competitivo; finanza di progetto; coinvolgimento di società di progetto tra più imprese aggregate; programmi di investimento integrati.

 • Incentivi ad imprese: valutativa ad accesso semplificato, con procedimento a sportello, basata su requisiti oggettivi, con iter istruttorio, di concessione e successiva erogazione, in tempi ristretti.

Regime di aiuto Ipotesi:

 • Temporary framework;

 • GBER; 

• De minimis. 

Forma dell’aiuto  

Supporto finanziario nelle varie forme di contribuzione (conto capitale, contributo alla spesa, equity e finanziamento agevolato) e Contributi a soggetti pubblici per l’attivazione di PPP. Laddove possibile si adotterà il criterio dei costi standard per la rendicontazione

Confronto con Stakeholder

 È opportuno avviare dei tavoli con gli stakeholder al fine meglio identificare le esigenze dei singoli territori e imprese. In tal modo sarà possibile identificare più nel dettaglio i contenuti dei singoli interventi.

B2.1

• Sostegno a cultura, turismo e sport – Un bando è dedicato in modo specifico, con una dotazione di 60 milioni di euro, a sostenere le iniziative imprenditoriali per lo sviluppo e il consolidamento del settore culturale, turistico e sportivo, anche con iniziative promosse da enti del terzo settore. È rivolto alle micro, piccole e medie imprese, alle reti d’impresa, le imprese sociali, le società e associazioni sportive, anche dilettantistiche e agli enti religiosi civilmente riconosciuti con programmi per nuove iniziative da parte società costituite da meno di 5 anni, e per il consolidamento di quelle delle imprese costituite da oltre 3 anni. 

Scheda Intervento Sub–Misura B2.1  Misura Turismo, cultura, sport e inclusione

Linea di intervento B2.1 – Interventi per lo sviluppo delle imprese culturali, creative, turistiche, agrituristiche, sportive, anche del terzo settore, attraverso forme di sostegno a progetti di investimento e progetti collaborativi di innovazione, anche sociale, e lo sviluppo di attrattori turistici.

Finalità della linea di intervento 

Sviluppo e consolidamento del settore artistico, culturale, creativo, turistico e sportivo. 

Strumento Agevolativo 

Creazione di uno nuovo strumento agevolativo rafforzato, sul modello di “Cultura Crea”, che preveda progetti integrati di investimento, ricerca, innovazione e formazione. I progetti dovranno avere un importo non inferiore a € 70.000 e non superiore a € 3.000.000. 

Normativa di riferimento 

DL. 152/2021

Attivazione intervento 

Ordinanza commissariale finalizzata all’estensione della norma ai settori previsti dal programma unitario, con la previsione di procedure amministrative semplificate anche in deroga alla normativa vigente. 

Soggetto gestore 

Invitalia 

Beneficiari  

 PMI, anche in forma di rete o altre forme giuridiche aggregate come le società consortili

Dotazione Finanziaria 

60 mln/€ E’ prevista una riserva destinata alle imprese aventi sede legale nelle aree del cratere prima del sisma 

Iniziative Finanziabili

 Investimenti finalizzati allo sviluppo e al consolidamento dei settori artistico, culturale, creativo, turistico e sportivo. 

Spese ammissibili 

In coerenza con art.1, comma 5, DL 152/2021. 

a) Spese relative a interventi di incremento efficienza energetica;

 b) Spese relative a eliminazione barriere architettoniche; 

c) Spese relative a interventi edilizi; 

d) Spese relative a realizzazione opere, apparecchiature e attrezzature previste per lo svolgimento dell’attività e per altri beni strumentali specifici per il settore turistico 

e) Spese per la digitalizzazione; 

f) Spese di ricerca, sviluppo e innovazione in quanto compatibili; 

g) Spese di formazione del personale; 

h) Spese per l’acquisizione di consulenze, anche a fini formativi e di affiancamento;

i) Spese per marketing digitale. 

Forme e intensità delle agevolazioni 

In coerenza con DL 152/2021. 

Regime di aiuto 

• De minimis 

• Temporary framework – 3.1 (De minimis 2,3 mln/€) e 3.13 (Investimenti a supporto di una ripresa sostenibile) 

• Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione (2014/C 198/01)1 Note ed elementi di attenzione Il DL 152/2021 prevede la non cumulabilità con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubbliche concessi per gli stessi interventi. 

Sinergie e complementarietà 

È possibile valutare l’opportunità di destinare, in tutto o in parte, le risorse in oggetto per rafforzare gli interventi a supporto del turismo previsti dal DL 152/2021 (cfr. artt. 1, 2 e 3). In particolare, tali risorse potrebbero essere utilizzate per sostenere i seguenti interventi, supportando le imprese operanti nelle aree del sisma del 2009 e 2016: 

– Concessione di credito di imposta e contributo a fondo perduto (art. 1 DL 152/2021), per supportare iniziative con tagli di investimento fino a 500.000 €. Tale intervento opera in regime “de minimis” e prevede la concessione di (i) un credito di imposta per un importo massimo pari all’80% delle spese sostenute per realizzare gli interventi ammissibili e (ii) un contributo a fondo perduto massimo del 50% delle spese, con un limite di importo pari a 40.000 €, innalzabile fino a 100.000 € in considerazione di specifiche premialità (ulteriori 30.000 € per interventi di digitalizzazione/ innovazione; 20.000 € per imprese femminili/ giovanili; 10.000 € per imprese operanti nelle Regioni meno sviluppate). La somma di credito di imposta e contributo non può in nessun caso superare l’ammontare complessivo delle spese ammesse alle agevolazioni. Al riguardo, si segnala che il DL 152/2021 non prevede la possibilità di effettuare apporti, da parte di soggetti terzi, che vadano ad incrementare la dotazione messa a disposizione dal Ministero del Turismo (500 mln/€). Pertanto, si renderebbe necessaria una modifica alla normativa primaria di intesa con il Ministero del Turismo

 – Rafforzamento della Sezione Speciale Turismo del Fondo di garanzia per le PMI ex L. 622/1996 (Fondo PMI), per l’innalzamento della percentuale di garanzia riconosciuta alle imprese target, fino ai livelli massimi consentiti (art. 2 DL 152/2021). Tale sezione speciale consentirà di rilasciare garanzie su portafogli di finanziamenti e/o su singoli finanziamenti attraverso le seguenti deroghe rispetto al regime ordinario del Fondo PMI:

o Garanzia concessa a titolo gratuito

o Importo massimo garantito per singola impresa pari a 5 mln/€

o Ammissibilità delle imprese con un numero massimo di 499 dipendenti 

o Non applicazione del metodo di valutazione ordinario del Fondo PMI o Garanzia sulle operazioni dirette pari al 70% (incrementabile all’80% nel caso di ulteriori apporti di risorse) e sulla riassicurazione pari all’80% (incrementabile al 90% nel caso di ulteriori apporti di risorse).

Al riguardo, il DL 152/2021 prevede la possibilità di effettuare apporti incrementali rispetto alla dotazione messa a disposizione dal Ministero del Turismo (358 mln/€) esclusivamente da parte di Regioni, Province Autonome e Istituto per il Credito Sportivo (ICS). Pertanto, si renderebbe necessaria una modifica alla normativa primaria di intesa con il Ministero del Turismo e il Ministero dello Sviluppo Economico 

– Concessione di contributi a fondo perduto affiancati da finanziamenti agevolati erogati da CDP, a valere sul “Fondo Rotativo per le Imprese e gli investimenti in ricerca” (FRI), in pool con il sistema bancario, per sostenere programmi di investimento di ammontare compreso tra 500.000 € e 10 mln/€. I programmi di investimento target sono sostenuti attraverso la concessione di un contributo a fondo perduto nella misura massima del 35% (con percentuali differenziate a seconda della dimensione dell’impresa e della localizzazione della sede operativa) e un finanziamento composto da una quota del 50% erogata a condizioni agevolate da CDP (finanziamento FRI) e una quota di pari importo erogata, a condizioni di mercato, da una banca aderente all’iniziativa. 

Al riguardo, il DL 152/2021 prevede la possibilità di effettuare apporti incrementali rispetto alla dotazione messa a disposizione dal Ministero del Turismo (180 mln/€) esclusivamente da parte di Regioni, Province Autonome e ICS. Pertanto, si renderebbe necessaria una modifica alla normativa primaria di intesa con il Ministero del Turismo.

B2.2

• Partenariato per la valorizzazione del patrimonio pubblico – Il bando promuove il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, ambientale dei comuni del cratere 2009 e 2016, con iniziative promosse dagli enti locali e dai soggetti pubblici in collaborazione con il mondo delle imprese e del settore non profit. Il contributo per ogni singolo progetto non potrà essere inferiore a 200 mila euro e superare i 2,5 milioni, elevato a 3,5 milioni di euro per i beni sottoposti a vincoli di tutela. Le risorse a disposizione del bando ammontano a 80 milioni di euro. 

 Scheda Intervento Sub–Misura B2.2

Panoramica Intervento Sub-Misura Titolo Sub-Misura Turismo, cultura, sport e inclusione Linea di intervento 

B2.2 Contributi destinati a soggetti pubblici per lo sviluppo delle attività culturali, creative, sportive e per l’innovazione dell’offerta turistica

Finalità della linea di intervento

 Valorizzazione e innovazione dell’offerta dei servizi per il turismo, le attività culturali, creative, sportive. La finalità è quella di mettere a sistema le risorse del territorio (anche quelle attivate attraverso la Misura A e le sub-misure B1 e B3) finalizzandole alla valorizzazione del patrimonio, attraverso un approccio bottom-up, nel quale siano gli enti locali (con priorità per le aggregazioni di enti), in stretta collaborazione con il mondo delle imprese private e la società civile (terzo settore, associazioni, fondazioni , Università, centri di ricerca etc), a sviluppare iniziative che promuovano le ricchezze del territorio stesso. L’intervento così definito permette altresì il recupero e la valorizzazione dei beni comuni di natura pubblica per finalità sociali ed economiche. 

Strumento di attuazione  

Partenariato Pubblico Privato fra enti pubblici territoriali e imprese private, cooperative (anche di Comunità), reti di imprese o altre forme di aggregazione, secondo modalità previste dalla normativa in vigore e a seguito di procedura di evidenza pubblica. I progetti dovranno avere un importo non inferiore a € 200.000 e non superiore a € 4.000.000.

Normativa di riferimento 

• Art.180 codice contratti pubblici o altre norme di riferimento per ulteriori forme di collaborazione o partenariato. 

• Art 151 comma 3 codice contratti pubblici. 

Attivazione intervento  

Ordinanza commissariale finalizzata, con la previsione di procedure amministrative semplificate anche in deroga alla normativa vigente.

Soggetto gestore 

Struttura commissariale e Struttura 2009 

Beneficiari 

Comuni, aggregazioni di enti locali ed altri soggetti pubblici individuati 

Dotazione Finanziaria

 80 mln/€

Iniziative Finanziabili 

Sviluppo di attività economiche, anche in forma cooperativa o attraverso la riqualificazione e rifunzionalizzazione di edifici e spazi pubblici e infrastrutture, per l’erogazione di servizi di fruizione del patrimonio ambientale, culturale e turistico (e.g. impianti, percorsi turistici, cammini storico-culturali, ambientali ed enogastronomici, ciclovie, piattaforme, reti, sistemi e assett per ecosistemi informatici-digitali, etc.).

Costituzione di hub creativi e di centri di servizio alle imprese, spazi attrezzati di coworking, incubatori destinati alle imprese creative, turistiche, sportive, sociali e culturali realizzate. Realizzazione di una piattaforma innovativa per l’aggregazione e la gestione dell’offerta delle destinazioni turistiche e dei servizi di accoglienza e informazione, per l’analisi della domanda e dell’offerta culturale e turistica del territorio a disposizione delle imprese, degli enti locali e del Terzo settore per iniziative di marketing e promozione territoriale. Realizzazione di iniziative permanenti, quali mostre, festival, gallerie immersive ed altre installazioni finalizzate ad attrarre risorse ed interesse turistico, con l’utilizzo di tecnologie avanzate, digitali e strumenti innovativi (visualizzazione immersiva, realtà aumentata etc). Realizzazione di centri servizi territoriali a favore degli operatori e dei turisti attraverso il sistema degli hot-spot. In particolare, gli hot-spot forniranno servizi, supporto tecnologico, assistenza, consulenza, informazione, coperture assicurative, gestione delle prenotazioni, formazione, strumenti di gestione delle emergenze a tutti gli operatori del territorio ed ai turisti. Sostegno agli investimenti per la digitalizzazione del patrimonio artistico, culturale ed ambientale. Costituzione di hub educativi/creativi ad uso sociale e civico. 

Spese ammissibili

Beni materiali e immateriali, con esclusione delle spese di funzionamento e di manutenzione.

Note ed elementi di attenzione 

La concessione del contributo sarà subordinata ad un impegno formale, assunto dal partenariato, a sostenere le spese di funzionamento e di manutenzione. Il partner privato si impegna inoltre a garantire la sostenibilità dell’iniziativa, nel medio termine, dandone dimostrazione attraverso un piano economico. 

Sinergie e complementarietà 

• Integrazione con linea di intervento Rigenerazione urbana A3.1.

 • Integrazione con linea di intervento A1.1 per potenziamento infrastrutturazione di base finalizzata all’aumento della resilienza della comunicazione. 

• Coinvolgimento delle amministrazioni locali ed eventualmente delle finanziarie regionali nella fase di definizione degli interventi.

 • In base alle forme di PPP, eventuale ricorso ad altre misure agevolative di cui alle linee di intervento B1.2, B1.3 e B2.1.

B2.3

• Inclusione sociale, cooperazione e terzo settore – Il bando mette a disposizione 40 milioni di euro per i progetti per gli interventi di rilancio abitativo, inclusione e innovazione sociale, compresa la realizzazione di spazi per lo smart working e l’implementazione di servizi alla persona, promossi da enti del terzo settore, start-up innovative, onlus, agenzie per il lavoro, imprese sociali, enti religiosi civilmente riconosciuti ed enti iscritti all’albo del Servizio civile universale.

Scheda Intervento Sub–Misura B2.3 Panoramica Intervento Sub-Misura Titolo Sub-Misura Turismo, cultura, sport e inclusione Linea di intervento

B2.3 Interventi per l’inclusione e innovazione sociale ed il rilancio abitativo, rivolti ad enti locali, imprese sociali, terzo settore e cooperative di comunità. . 

Finalità della linea di intervento  

Nascita, consolidamento e crescita di imprese che operano per il perseguimento di finalità di utilità sociale e di interesse generale.

Strumento Agevolativo  

Attraverso un bando specifico ex-novo per la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione sociale da parte di imprese sociali, cooperative di comunità e altre organizzazioni del terzo settore. I progetti dovranno avere un importo non inferiore a € 50.000 e non superiore a € 2.000.000.

Normativa di riferimento

Decreto del MiSE del 3 luglio 2015 

Attivazione intervento 

Ordinanza commissariale finalizzata, con la previsione di procedure amministrative semplificate anche in deroga alla normativa vigente. 

Soggetto gestore  

Invitalia eventualmente in collaborazione con Fondazione Italia Sociale Beneficiari Soggetti del terzo settore e relative aggregazioni, reti di impresa, cooperative di comunità.

Dotazione Finanziaria

40 mln/€ 

Iniziative Finanziabili  

Progetti di investimento che perseguano almeno uno dei seguenti obiettivi:

 • implementazione di servizi alla comunità ed alla persona, con particolare attenzione ai servizi di prossimità rivolti ai bambini, alle persone con fragilità ed agli anziani, anche di natura sociosanitaria (infermiere e farmacia di comunità);

 • cohousing sociale;

 • servizi di trasporto a chiamata, in particolare per l’utenza fragile;

 • servizi per l’orientamento e l’incremento occupazionale di lavoratori svantaggiati, giovani Neet, persone fragili e disoccupati; 

• servizi per la conciliazione vita-lavoro; 

• servizi di inclusione sociale di persone vulnerabili e disabili;

 • infrastrutturazione di servizi sociali, di prossimità e di accompagnamento; 

• avvio e/o sviluppo di fattorie sociali;

 • servizi di manutenzione, salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente, del territorio e dei beni storico-culturali; 

• progetti volti a realizzare spazi per lavoro da remoto e per la realizzazione di servizi alla comunità, alla persona e al lavoro;

• progetti, interventi e servizi a contrasto della povertà educativa e ad uso sociale e civico; 

• conseguimento di ogni altro beneficio derivante da attività di interesse pubblico o di utilità sociale in grado di colmare specifici fabbisogni di comunità o territorio. 

Spese ammissibili 

Tutte le spese per acquisto di beni e servizi 

– consulenze, tutoraggio, marketing, comunicazione e promozione, digitale e informatica, creazione di gruppi di acquisto – utili allo sviluppo dell’iniziativa. In particolare, sono ammissibili le spese per: 

• fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni; 

• macchinari, attrezzature e arredi; 

• investimenti immateriali nella forma di acquisizione di servizi e consulenze qualificate utili alla realizzazione del progetto.

 • programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa; 

• brevetti, licenze e marchi; • formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell’impresa beneficiaria, funzionali alla realizzazione del progetto; 

• spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità. 

• suolo aziendale e sue sistemazioni;

 • consulenze specialistiche, quali studi di fattibilità economico-finanziaria, progettazione e direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale; 

• oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge. Forme e intensità delle agevolazioni Contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato nella misura massima prevista dalla normativa comunitaria. Regime di aiuto Articoli pertinenti del GBER De minimis De minimis Temporary framework Note ed elementi di attenzione Sinergie e complementarietà

 • Coinvolgimento delle amministrazioni locali nella fase di definizione e di attuazione degli interventi.

 • Integrazione con linea di intervento B2.2.

Consultare con attenzione le relative ordinanze:

Approvazione del bando relativo all’attuazione della macro-misura B “Rilancio economico sociale”, sub misura B2 “Turismo, cultura, sport e inclusione”, linea di intervento B2.2 “Contributi destinati a soggetti pubblici per Iniziative di Partenariato Speciale Pubblico Privato per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, ambientale e sociale del territorio” del Programma unitario di intervento – Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016, del Piano nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza.30 giugno 2022Ordinanza attuativa Fondo Pnrr n. 30 del 30 giugno 2022, dichiarata immediatamente efficace
Approvazione dei bandi relativi all’attuazione della macro-misura B “Rilancio economico sociale”, sub misura B2 “Turismo, cultura, sport e inclusione”, misure B2.1 “Interventi per lo sviluppo delle imprese culturali, creative, turistiche, sportive, anche del terzo settore, attraverso forme di sostegno a progetti di investimento e a progetti collaborativi di innovazione e di sviluppo di attrattori turistici” e B2.3 “Interventi per l’inclusione e innovazione sociale ed il rilancio abitativo, rivolti ad imprese sociali, terzo settore e cooperative di comunità” del Programma unitario di intervento – Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016, del Piano nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza.30 giugno 2022Ordinanza attuativa Fondo Pnrr n. 29 del 30 giugno 2022, dichiarata immediatamente efficace
Approvazione dello schema di convenzione con Unioncamere “Schema di Convenzione ai sensi del secondo comma dell’art. 9 del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 per la regolamentazione delle attività di gestione e attuazione della sub misura B2 “Turismo, cultura, sport e inclusione” del Programma unitario di intervento – Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016, del Piano nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza”30 giugno 2022Ordinanza attuativa Fondo Pnrr n. 28 del 30 giugno 2022, dichiarata immediatamente efficace

Scheda Intervento Sub–Misura B3 Panoramica Sub-Misura Titolo Sub Valorizzazione ambientale, economia circolare e ciclo delle macerie Linee di intervento 

B 3.1

 Costituzione di forme associative o consortili di gestione delle aree agrosilvo-pastorali

B 3.2

 Realizzazione di piattaforme di trasformazione tecnologica 

B 3.3

 Ciclo delle macerie Localizzazione Aree Sisma 2009 e 2016 Soggetto Attuatore Da definire sulla base del territorio di competenza Fonte di Finanziamento Fondo complementare al PNRR approvato ai sensi dell’art. 1 del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101 Dotazione Finanziaria 60 mln/€ Specifiche Sub-Misura 

Finalità della SubMisura 

La sub-misura prevede interventi per la valorizzazione delle risorse ambientali, forestali e agroalimentari attraverso misure specifiche e interventi di sistema per la realizzazione di piattaforme di raccolta e trasformazione delle risorse naturali locali e per aumentare l’efficienza del processo di smaltimento e riutilizzo del ciclo delle macerie. Le finalità sono l’aumento dell’efficacia per tutte le fasi del processo sulle risorse naturali e le macerie (pianificazione, coltivazione, raccolta, trasformazione e commercializzazione) e assicurare un notevole valore aggiunto ai prodotti trasformati in loco. 

Obiettivo della SubMisura  

L’obiettivo è il superamento degli attuali ostacoli per la messa a sistema delle notevoli risorse ambientali attualmente sottoutilizzate tra le quali si segnala la frammentazione delle proprietà, la difficoltà a reperire professionalità specifiche e la scarsa innovazione dei processi produttivi.

Tipo di procedura  

 • Medio-grande dimensione: valutativa di tipo negoziale, con procedimento a sportello;

 • Piccola dimensione: valutativa ad accesso semplificato, con procedimento a sportello, basata su requisiti oggettivi, con iter istruttorio, di concessione e successiva erogazione, in tempi ristretti.

Regime di aiuto

Le possibili ipotesi, di cui occorre valutarne le occasioni: 

• Temporary framework scadenza al 31/12/2021; 

• Orientamenti dell’Unione europea per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali 2014-2020 (2014/C 204/01); 

• Disposizioni pertinenti della normativa in materia di concorrenza, in particolare gli articoli 101, 102 e 107, paragrafo 1, del TFUE (decisione S.A. 55647 adottata dalla Commissione europea il 23 marzo 2020). 

Forma dell’aiuto  

Supporto finanziario nelle varie forme di contribuzione (conto capitale, contributo alla spesa, equity e finanziamento agevolato).

Confronto con Stakeholder

Sono stati avviati tavoli con gli operatori nei settori agro-silvo-pastorale e edile al fine di meglio identificare le esigenze dei singoli territori e imprese. In tal modo è possibile definire più nel dettaglio i contenuti dei singoli interventi. 

Possibili criticità/punti di intervento 

• Evoluzione normativa aiuti di stato (Temporary framework, nuova carta degli aiuti a finalità regionale e modifiche GBER); 

• Cumulabilità – circolare MEF 14 ottobre 2021 n.21; 

• Complementarità/integrazione con altre misure esistenti (PNRR, PSR FEASR, POR, Fondo Coesione, ecc).

B3.1

• Sostegno alla costituzione di associazioni agrosilvopastorali – 3 milioni di euro sono messi a disposizione, con un bando specifico, dedicato alla promozione dell’associazionismo nel settore agrosilvopastorale, ed in particolare alla ricomposizione delle proprietà fondiari

 Scheda Intervento Sub–Misura B3.1 

Panoramica Intervento Sub-Misura Titolo Sub-Misura Valorizzazione ambientale, economia circolare e ciclo delle macerie 

Linea di intervento B 3.1 Costituzione di forme associative o consortili di gestione delle aree agrosilvo-pastorali 

Localizzazione 

Aree Sisma 2009 e 2016 

Soggetto Attuatore

 Da definire sulla base del territorio di competenza 

Fonte di Finanziamento  

Fondo complementare al PNRR approvato ai sensi dell’art. 1 del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101 Specifiche

Finalità della linea di intervento

La linea di intervento prevede il sostegno alla creazione di forme associative o consortili di gestione delle aree agro-silvo-pastorali quali associazioni fondiarie, o altre forme di associazione PPP, che mirano a raggruppare aree agricole, pascoli e boschi, abbandonati o incolti, per consentirne un uso economicamente sostenibile e produttivo e a adeguare gli attuali piani forestali alle nuove disposizioni della Strategie Nazionale Forestale (SNF). L’analisi del settore forestale nazionale evidenzia numerose problematiche legate alla scarsa gestione attiva del patrimonio silvo-pastorale nazionale. In particolare, l’elevata frammentazione delle proprietà silvo-pastorali costituisce il principale limite alla diffusione della gestione forestale sostenibile e della pianificazione forestale, comportando nella maggior parte dei casi l’abbandono delle superfici boscate. La gestione associata dei beni agro-silvo-pastorali, che il regime notificato intende incoraggiare, rappresenta lo strumento principale per garantire non solo la gestione attiva del territorio ma anche la competitività economica della filiera, assicurando inoltre servizi preventivi ed operativi di tutela dalle calamità e di protezione territoriale, ambientale e paesaggistica: 

• contrastare il frazionamento delle proprietà silvo-pastorali nelle aree dei due crateri;

 • incrementare la pianificazione e la gestione attiva del territorio avviando progettualità pluriennali di gestione; 

• valorizzare le vocazioni produttive, ambientali e sociali locali; 

• promuovere la creazione di nuove strutture associate o consortili per la gestione delle proprietà silvo-pastorali (pubbliche, private e collettive). 

Strumento Agevolativo  

Contratti di filiera e di distretto, istituiti con la legge finanziaria del 2003, articolo 66 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 Accordi di foresta di cui al comma 4-quinquies dell’art. 35 bis della Legge 29 luglio 2021, n. 108

Normativa di riferimento  

 Strategia Forestale Nazionale per il settore forestale e le sue filiere (previsto all’art. 6, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2018 n. 34 – TUFF). Strategia forestale dell’Unione europea COM (2021) 572 final del 16 luglio 2021

Attivazione intervento 

Convenzione con i beneficiari per assegnazione risorse riservate alla realizzazione degli interventi 

Soggetto gestore  

 Invitalia eventualmente in collaborazione con altri soggetti qualificati

Beneficiari  

Forme associative o consortili, costituite o costituende, tra soggetti proprietari o gestori di superfici silvo-pastorali pubbliche, private e collettive, comprese le loro associazioni e organizzazioni di categoria/settore. I candidati beneficiari dovranno avere, alla data di scadenza del bando che sarà emanato, la titolarità o il possesso delle superfici oggetto della proposta progettuale.

Dotazione Finanziaria  

3 mln/€, rimodulabili in corso di attuazione

Iniziative Finanziabili

 • animazione territoriale per la promozione della gestione sostenibile e la valorizzazione delle risorse silvo-pastorali di proprietà privata, pubblica e collettiva; 

• costituzione e prima gestione di forme associative o consortili a cui possono aderire i proprietari o gestori delle proprietà silvo-pastorali, pubbliche, private e collettive, singoli o associati;

 • redazione di piani pluriennali che favoriscano una gestione attiva e sostenibile del patrimonio fondiario e lo sviluppo di filiere produttive ad essa legate; 

• analisi e ricerche finalizzate alla conoscenza della consistenza e della proprietà del patrimonio forestale e agricolo comprese ricerche catastali;

 • assistenza giuridico amministrativa per la costituzione e l’avvio delle associazioni fondiarie o di altre forme associative riconosciute dalla normativa vigente; 

• realizzazione, aggiornamento, adeguamento alla nuova SNF di Piani di Gestione d’Assestamento Forestale (PGAF). 

Spese ammissibili 

a) costi relativi ad attività promozionali, di informazione, di sensibilizzazione e animazione locale al fine di promuovere e diffondere la gestione forestale sostenibile, attraverso le forme associate o consortili delle proprietà silvopastorali;

 b) costi per attività di studio, indagine, ricognizione e censimento dei beni sulla zona interessata dal progetto necessari all’individuazione degli elementi costitutivi della struttura associativa o consortile di gestione delle proprietà silvo-pastorali, al fine di determinare una strategia di sviluppo locale volta a migliorare le modalità di gestione delle superfici interessate ed a valorizzare le vocazioni produttive e ambientali locali e al miglioramento delle modalità di gestione delle superfici dei consorzi o delle forme associative già costituite;

 c) costi di progettazione per la redazione di documenti preparatori per la costruzione della cartografia tematica del territorio forestale interessato e per l’attività di consultazione e aggiornamento dei dati catastali; 

d) costi per l’acquisto di materiali e attrezzature necessari per le attività di gestione tecnico-amministrativa;

 e) costi organizzativi di natura tecnica amministrativa per il coordinamento dei soggetti aderenti alla forma associativa costituita o costituenda; 

f) costi per spese amministrative relative alla costituzione e prima gestione di consorzi o di altre forme associative, variazioni statutarie di gestione di consorzi o di altre forme associative già costituite, spese notarili; 

g) costi per la redazione del piano pluriennale e della relazione tecnica illustrativa; 

h) costi per l’acquisto di materiali e attrezzature necessari per le attività di gestione tecnico-amministrativa tra cui, a titolo esemplificativo, l’acquisto di strumentazione e programmi informatici (hardware e software);

 i) spese generali fino ad un massimo del 10 %.

 Forme e intensità delle agevolazioni  

Contributo in conto capitale.

Regime di aiuto 

• Orientamenti dell’Unione europea per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali 2014-2020 (2014/C 204/01);

 • Aiuti a finalità ambientale – art.36,37,38,40 e 47 GBER 

• Temporary framework –3.1 

• Disposizioni pertinenti della normativa in materia di concorrenza, in particolare gli articoli 101, 102 e 107, paragrafo 1, del TFUE (decisione S.A. 55647 adottata dalla Commissione europea il 23 marzo 2020) 

Note ed elementi di attenzione 

• Aiuti a finalità regionale – art.14 GBER

 Proroga del Temporary framework 3.1; Applicazione su scala regionale della SNF e relativo adeguamento della pianificazione forestale anche dove è mancante (Abruzzo); Applicazione delle norme sulle associazioni fondiarie e gli accordi di foresta; Applicazione delle norme sugli usi civici e sul diritto di proprietà.

Sinergie e complementarietà 

• Coinvolgimento del Mipaaf, dell’Osservatorio foreste del CREA e dei componenti del gruppo di lavoro multidisciplinare, intersettoriale ed interistituzionale che ha definito la SNF, composto da rappresentanti del Ministero della Transizione Ecologica (Mite), del Ministero della Cultura (Mic) e del Ministero dello sviluppo economico (Mise); del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri (CUFAA); da funzionari forestali e dagli enti gestori delle aree protette delle quattro Regioni dei due crateri, e dai principali stakeholders nazionali di settore, il modo universitario e della ricerca, associazioni ambientaliste e non profit riconosciute, rappresentanze di categoria e professionisti del settore.

 • Complementarietà con i PO FESR, FSC e altre misure per le imprese agro silvo pastorali 

 B3.2 

• Economia circolare e filiere agroalimentari – Il bando sostiene con una dotazione di 47 milioni di euro le imprese esistenti o di nuova costituzione per promuovere un utilizzo più razionale, efficace e sostenibile delle risorse naturali del territorio, attraverso investimenti finalizzati alla trasformazione e alla commercializzazione di prodotti della silvicoltura, dell’allevamento, dell’agricoltura, alla logistica, nonché all’adeguamento edilizio delle sedi produttive. 

  Scheda Intervento Sub–Misura B3.2 

Panoramica Intervento Sub-Misura Titolo Sub-Misura Valorizzazione ambientale, economia circolare e ciclo delle macerie

Linea di intervento B 3.2 Realizzazione di piattaforme di trasformazione tecnologica             

Finalità della linea di intervento

 La linea d’intervento è finalizzata a dotare le forme associative o consortili di gestione delle aree agro-silvo-pastorali quali le associazioni fondiarie o altre forme associative di impresa o PPP di piattaforme modulari di trasformazione per la raccolta, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti della selvicoltura e dell’agricoltura (strumenti e macchine per l’estrazione e la trasformazione del legno grezzo in semilavorati per pannelli per mobili e arredi e in palerie e travi per l’edilizia; strumenti e macchine per la coltivazione, raccolta, selezione, confezionamento e packaging di prodotti agroalimentari) e per processi innovativi per la selvicoltura e agricoltura di precisione (droni, sensori, software e hardware dedicati). Tutte le componenti delle piattaforme modulate sui rispettivi territori di competenza, saranno selezionate con particolare attenzione all’innovazione digitale dei processi di trasformazione della produzione agroalimentare e forestale, ivi compresa la tracciabilità dei prodotti e la produzione energetica da biomassa derivante dagli scarti di Lavorazione da utilizzare per il funzionamento della piattaforma stessa in un’ottica di economia circolare. 

Strumento Agevolativo 

Contratti di filiera e di distretto, istituiti con la legge finanziaria del 2003, articolo 66 della legge 27 dicembre 2002, n. 289; Accordi di foresta di cui al comma 4-quinquies dell’art. 35 bis della Legge 29 luglio 2021, n. 108; Disposizioni regionali per agevolare la trasformazione e la lavorazione dei prodotti agricoli. 

Normativa di riferimento  

Abruzzo: Prescrizioni di Massima e Polizia Forestale (PMPF) del 26 marzo 1965, n. 43; L.R. del 4 gennaio 2014, n. 3 (Legge organica in materia di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della regione Abruzzo); L.R. 26 gennaio 2017, n. 5; Lazio: L.R. del 28 ottobre 2002, n. 39 (Norme in materia di gestione delle risorse forestali); Reg. R. del 18 aprile 2005, n. 7 in attuazione dell’art. 36 della L.R. 28 Ottobre 2002, n. 39; D.G.R. del 14 Febbraio 2005, n. 126; DGR del 20 dicembre 2019, n.992; 

Marche: L.R. del 23 febbraio 2005, n. 6 (Legge forestale regionale); PMPF D.G.R. del 06 novembre 2001, n. 2585; D.G.R del 17 dicembre 2018, n. 1732; Umbria: L.R. del 19 novembre 2001, n. 28 (Testo unico regionale per le foreste); R.R. del 17 dicembre 2002, n.7; Reg. R. del 16 luglio 2012, n. 11 (Modificazioni ed integrazioni al Reg. R. del 17 dicembre 2002, n. 7 in attuazione all’art. 2 della L.R. del 19 novembre 2001, n. 28);

Attivazione intervento

 Convenzione con i beneficiari per assegnazione risorse riservate alla realizzazione degli interventi 

Soggetto gestore 

Invitalia eventualmente in collaborazione con altri soggetti qualificati 

Beneficiari

Forme associative o consortili costituite o costituende da soggetti proprietari o gestori di superfici agro-silvo-pastorali pubbliche, private, collettive, comprese le loro associazioni e organizzazioni di categoria/settore. 

Dotazione Finanziaria

47 mln/€, rimodulabili in corso di attuazione 

Iniziative Finanziabili  

• programmi industriali e di trasformazione di prodotti agricoli e forestali; 

• programmi per la commercializzazione e valorizzazione di prodotti trasformati; 

• programmi per la logistica e il trasporto di prodotti agro silvo pastorali compresa la linea del freddo;

 • programmi di adeguamento edilizio, igienico e funzionale di strutture finalizzate alla raccolta, conservazione, trasformazione e commercializzazione; 

• programmi di formazione, supporto e aggiornamento professionale; 

• programmi per l’acquisto di macchinari, attrezzature e soluzioni tecnologiche per migliorare l’efficacia e l’efficienza della raccolta, trasformazione e commercializzazione dei prodotti afro silvo pastorali. 

Spese ammissibili 

a) Suolo aziendale e sue sistemazioni; 

b) Opere murarie e assimilate; 

c) Infrastrutture specifiche aziendali; 

d) Macchinari, impianti e attrezzature; 

e) Programmi informatici brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate; 

f) Spese per brevetti; 

g) Spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità.

Forme e intensità delle agevolazioni

Contributo in conto capitale, contributo diretto alla spesa, finanziamento agevolato, anche in combinazione tra loro con massimizzazione dell’intensità di aiuto rispetto alla categoria di aiuti pertinente. 

Regime di aiuto  

• Aiuti a finalità regionale – art.14 GBER

• Aiuti a finalità ambientale – art.36,37,38,40 e 47 GBER 

• Aiuti alle PMI – art. 17 GBER 

• Aiuti alla ricerca e all’innovazione di processo – art. 25 GBER 

• Temporary framework –3.1

 • Disposizioni pertinenti della normativa in materia di concorrenza, in particolare gli articoli 101, 102 e 107, paragrafo 1, del TFUE (decisione S.A. 55647 adottata dalla Commissione europea il 23 marzo 2020) 

Note ed elementi di attenzione 

Proroga del Temporary framework 3.1 Applicazione su scala regionale della SNF e relativo adeguamento della pianificazione forestale anche dove è mancante. 

SINERGIE E COMPLEMENTARIETA’

• Coinvolgimento del Mipaaf, del CREA, del Ministero della Transizione Ecologica (Mite), del Ministero della Cultura (Mic) e del Ministero dello sviluppo economico (Mise); 

• Coordinamento con il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri (CUFAA), con i funzionari forestali, con gli enti gestori delle aree protette delle quattro Regioni dei due crateri, e con i principali stakeholders nazionali di settore, il modo universitario e della ricerca, associazioni ambientaliste e non profit riconosciute, rappresentanze di categoria e professionisti del settore. 

• Complementarietà con i PO FESR, FSC e altre misure per le imprese agro silvo pastorali

B3.3

• Riciclo delle macerie – Il bando, da 10 milioni di euro, punta ad agevolare gli investimenti per la trasformazione delle macerie da sisma in materie prime e seconde per l’edilizia. È rivolto alle imprese, anche associate, comprese le cooperative e le società consortili, con programmi di investimento compresi tra 200 mila e 3 milioni di euro. 

Scheda Intervento Sub–Misura B3.3 Panoramica Intervento Sub-Misura Titolo Sub-Misura Valorizzazione ambientale, economia circolare e ciclo delle macerie  

Linea di intervento B 3.3 Ciclo delle macerie Localizzazione Aree Sisma 2009 e 2016  

Finalità della linea di intervento 

La finalità d’intervento è il raggiungimento degli obiettivi dell’Economia Circolare nel settore edile che tende a un modello economico in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo. Nello specifico delle aree dei due crateri si intende intervenire sul problema delle macerie attraverso la concessione in conto capitale di un contributo a fondo perduto a copertura dell’investimento, previa una procedura di evidenza pubblica, per dotare le imprese di mezzi idonei per la trasformazione delle macerie in materie prime per l’edilizia, riducendo il volume da smaltire e attivando nuovi processi produttivi locali. 

Strumento Agevolativo  

 Nuovo strumento da definire, che tiene conto di quanto previsto da:

D.Lgs 152/2006 art. 208 che autorizza un impianto di trattamento delle macerie edili all’interno di un PAUR Procedimento Autorizzatorio Unico Regionale (art. 27 bis del D.Lgs 152/2006). D.Lgs 152/2006 art. 177 comma 2 che considera il trattamento rifiuti (macerie in questo caso) opera di pubblica utilità. Normativa di riferimento D.L. n. 189/2016 D.lgs 3 aprile 2006 n. 152 “Testo Unico Ambientale” Legge 23 dicembre 2014, n. 190, art. 1 commi: 438, 439, 440, 441

Attivazione intervento  

Convenzione con i beneficiari per assegnazione risorse riservate alla realizzazione degli interventi

Soggetto gestore  

 Invitalia eventualmente in collaborazione con altri soggetti qualificati

Beneficiari  

 Imprese di qualsiasi dimensione, anche in forma di rete d’imprese

Dotazione Finanziaria  

10 mln/€, rimodulabili in corso di attuazione

Iniziative Finanziabili 

Programmi per la dotazione di mezzi di trasporto e scarrabili di dimensioni utili alle realtà locali (centri storici) per il recupero in modalità differenziate delle macerie; Programmi per l’acquisto o realizzazione di sistemi innovativi industriali per il riciclo delle macerie in materie prime per l’edilizia (macchinari che trasformano le macerie in mattoni). 

Spese ammissibili 

a) Suolo aziendale e sue sistemazioni; 

b) Opere murarie e assimilate; 

c) Infrastrutture specifiche aziendali; 

d) Macchinari, impianti e attrezzature; 

e) Programmi informatici brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate; 

f) Spese per brevetti;

 g) Spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità. Forme e intensità delle agevolazioni Contributo in conto capitale, contributo diretto alla spesa, finanziamento agevolato, con massimizzazione dell’intensità di aiuto rispetto alla categoria di aiuti pertinente. 

Regime di aiuto 

• Aiuti a finalità regionale – art.14 GBER • Aiuti alle PMI – art. 17 GBER 

• Aiuti alla ricerca e sviluppo – art. 25 GBER 

• Temporary framework –3.1 (De minimis 1,8 mln/€) Note ed elementi di attenzione Proroga del Temporary framework 3.1 e introduzione del 3.13 aiuti per investimenti per una ripresa sostenibile. Modifica in corso della carta degli aiuti e del GBER (integrativi/migliorativi). Adeguamento della normativa regionale sugli indennizzi per l’avvio dell’attività di recupero di rifiuti speciali non pericolosi provenienti dall’attività di demolizione di edifici pubblici e privati. 

Sinergie e complementarietà

 • Coinvolgimento amministrazioni locali, senza obbligo di contribuzione per interventi collegati complementari (spazi di stoccaggio, utilizzo di macerie di proprietà pubblica, autorizzazioni, ecc.).

 • Collaborazioni con università, studi professionali e centri di ricerca specialistici per la definizione di brevetti o di soluzioni tecnologiche innovative.

vedi bene le ordinanze

Approvazione bando relativo all’attuazione della misura B “Rilancio economico e sociale” sub-misura 3 “Valorizzazione ambientale, economia circolare e ciclo delle macerie”, misura B3.1 “Costituzione di forme associative o consortili di gestione delle aree agro-silvo-pastorali”; del Programma unitario di intervento – Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016, del Piano nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza.30 giugno 2022Ordinanza attuativa Fondo Pnrr n. 26 del 30 giugno 2022, dichiarata immediatamente efficace
Approvazione bando relativo all’attuazione della misura B “Rilancio economico e sociale” sub-misura 3 “Valorizzazione ambientale, economia circolare e ciclo delle macerie”, linea 2 “Realizzazione di piattaforme di trasformazione tecnologica”, del Programma unitario di intervento – Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016, del Piano nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza.30 giugno 2022Ordinanza attuativa Fondo Pnrr n. 27 del 30 giugno 2022, dichiarata immediatamente efficace

AVVISO PER LA CREAZIONE DI COMUNITÀ ENERGETICHE

 ● L’avviso riguarda la presentazione di progetti per realizzare impianti di produzione di energia pulita e sistemi centralizzati di distribuzione e condivisione di energia e calore da fonti rinnovabili. Possono presentare domanda sia gli enti pubblici che le amministrazioni pubbliche con una sede nei crateri 2009-2016, sia le comunità energetiche in via di costituzione, con almeno un ente pubblico o pubblica amministrazione all’interno. I progetti saranno valutati, sulla base di una serie di parametri oggettivi, da un apposito Comitato.

vedi bene la ordinanza

Approvazione del Progetto di fattibilità tecnica ed economica e del bando relativo all’attuazione della Ordinanza n. 4 del 23 dicembre 2021 per l’attuazione degli interventi del Piano complementare al PNRR nei territori colpiti dal sisma 2009-2016, sub-misura A2 “Comunità energetiche, recupero e rifunzionalizzazione edifici pubblici e produzione di energia / calore da fonti rinnovabili”, Linea di intervento n. 3, “Realizzazione sistemi centralizzati di produzione e distribuzione intelligente di energia e/o calore da fonti rinnovabili”, e Linea di intervento n. 4, “Supporto alla creazione di comunità energetiche locali per condivisione dell’energia elettrica da fonti pulite”, del Programma unitario di intervento – Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016, del Piano nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza.30 giugno 2022Ordinanza attuativa Fondo Pnrr n. 24 del 30 giugno 2022, dichiarata immediatamente efficace

 ——————————————-

“Approvazione dello schema di convenzione con l’Agenzia nazionale per l’attrazione di investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. Invitalia   

Ordinanza n. 22 del 26 maggio 2022 ai sensi dell’art. 14-bis del decreto legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito in legge 28 luglio 2021, n. 108. “Approvazione dello schema di convenzione con l’Agenzia nazionale per l’attrazione di investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. Invitalia per la “Schema di Convenzione per l’affidamento del servizio di supporto al sistema di gestione e controllo in favore delle amministrazioni titolari per la realizzazione del piano complementare al PNRR Sisma 2009-2016”.27 maggio 2022Ordinanza attuativa Fondo Pnrr n. 22 del 26 maggio 2022, registrata in data 16 giugno 2022, al numero 1617

“Individuazione del regime di aiuti di Stato oggetto di notifica alla Commissione Europea relativi alla misura B “Rilancio economico e sociale”

Ordinanza n. 23 del 26 maggio 2022 ai sensi dell’art. 14-bis del decreto legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito in legge 28 luglio 2021, n. 108. “Individuazione del regime di aiuti di Stato oggetto di notifica alla Commissione Europea relativi alla misura B “Rilancio economico e sociale” del Programma unitario di intervento – Interventi per le aree del terremoto del 2009 e del 2016 del Piano nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza”23 giugno 2022Ordinanza attuativa Fondo Pnrr n. 23 del 26 maggio 2022, registrata in data 21 giugno 2022, al numero 1632

sub-misura B4 “Centri di ricerca per l’innovazione”, linea di intervento n. 2 “Intervento di sostegno alla creazione di un centro di formazione tecnica per la Pubblica Amministrazione, presso il Comune di L’Aquila

sub-misura B4 “Centri di ricerca per l’innovazione”, linea di intervento n. 2 “Intervento di sostegno alla creazione di un centro di formazione tecnica per la Pubblica Amministrazione, presso il Comune di L’Aquila, dotato di tecnologie innovative per l’insegnamento e l’esercitazione tecnico-pratica”, ai sensi dell’art. 14 bis del decreto legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito con modificazioni dalla legge 28 luglio 2021, n. 108. Approvazione dello schema di Protocollo di intesa e del Progetto di fattibilità tecnica ed economica.30 giugno 2022Ordinanza attuativa Fondo Pnrr n. 34 del 30 giugno 2022, dichiarata immediatamente efficace

Sub-misura B4 “Centri di ricerca per l’innovazione”, linea di intervento n. 1 “Contributo per la realizzazione e/o implementazione di 4 centri di ricerca e trasferimento tecnologico

per l’approvazione degli schemi di convenzione con le Università e del finanziamento degli interventi del Piano complementare nei territori colpiti dal sisma 2009-2016, sub-misura B4 “Centri di ricerca per l’innovazione”, linea di intervento n. 1 “Contributo per la realizzazione e/o implementazione di 4 centri di ricerca e trasferimento tecnologico”, ai sensi dell’art. 14 bis del decreto legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito con modificazioni dalla legge 28 luglio 2021, n. 108.30 giugno 2022Ordinanza attuativa Fondo Pnrr n. 33 del 30 giugno 2022, dichiarata immediatamente efficace
35per la presa d’atto dell’approvazione da parte di R.F.I. del progetto di fattibilità tecnica ed economica di R.F.I. degli impianti a terra per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione dell’idrogeno nonché l’ acquisto di treni da parte delle Regioni Abruzzo e Lazio, in attuazione degli interventi del Piano complementare nei territori colpiti dal sisma 2009-2016, Sub-misura A4, “Infrastrutture e mobilità”, Linea di intervento 2, intitolata “Adeguamento della tratta Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona e realizzazione dei punti di produzione dell’idrogeno da fonti rinnovabili”, ai sensi dell’art. 14 bis del decreto legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito con modificazioni dalla legge 28 luglio 2021, n. 108.30 giugno 2022Ordinanza attuativa Fondo Pnrr n. 35 del 30 giugno 2022, dichiarata immediatamente efficace
 
32“Modifiche, integrazioni e correzioni formali alle Ordinanze nn. 17 e 18 del 14 aprile 2022 Piano nazionale complementare al PNRR nei territori interessati dagli eventi sismici del 2009 e del 2016”30 giugno 2022Ordinanza attuativa Fondo Pnrr n. 32 del 30 giugno 2022, dichiarata immediatamente efficace

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AREE SISMA  2009–2016 VIA LIBERA AI PRIMI BANDI PER LE IMPRESE – FONDO AREE SISMA: i criteri per l’assegnazione delle prime risorse alle imprese – in attesa dell’ok della UE

RAMSES GROUP NEWS – 30 maggio 2022

FONDO AREE SISMA VIA LIBERA AI PRIMI BANDI PER LE IMPRESE

Approvati  i primi due bandi per gli incentivi destinati alle imprese dell’Appennino centrale colpito dai terremoti del 2009 e del 2016 previsti dal Fondo complementare Aree Sisma 2009-2016, fondi aggiuntivi rispetto a quelli del Pnrr nazionale, e destinati a finanziare lo sviluppo del territorio ed accompagnare la ricostruzione.

La LISTA COMPLETA dei 140 COMUNI colpiti e danneggiati dal SISMA in Centro Italia cui spetteranno gli aiuti ed i rimborsi previsti dal decreto legge terremoto:

Abruzzo
Barete (Aq); Cagnano Amiterno (Aq); Campli (TE) Campotosto (AQ); Capitignano (AQ); Castelcastagna (Te); Castelli (TE); Civitella del Tronto (TE);  Colledara (Te); Cortino (TE); Crognaleto (TE); Fano Adriano (Te). Farindola (Pe); Isola del Gran Sasso (Te); Montereale (AQ); Montorio al Vomano (TE); Pietracamela (Te) Pizzoli (Aq); Rocca Santa Maria (TE); Teramo; Torricella Sicura (TE); Tossicia (TE); Valle Castellana (TE).

Lazio
Accumoli (RI); Amatrice (RI); Antrodoco (RI); Borbona (RI); Borgo Velino (RI); Cantalice (RI); Castel Sant’Angelo (RI); Cittaducale (RI); Cittareale (RI); Leonessa (RI); Micigliano (RI); Poggio Bustone (RI) Posta (RI); Rieti;  Rivodutri (RI).

Marche
Acquacanina (MC); Acquasanta Terme (AP); Amandola (FM); Apiro (MC); Appignano del Tronto (AP); Arquata del Tronto (AP); Ascoli Piceno; Belforte del Chienti (MC); Belmonte Piceno (FM); Bolognola (MC); Caldarola (MC); Camerino (MC); Camporotondo di Fiastrone (MC); Castel di Lama (AP); Castelraimondo (MC); Castelsantangelo sul Nera (MC); Castignano (AP); Castorano (AP); Cerreto D’esi (AN); Cessapalombo (MC); Cingoli (MC); Colli del Tronto (AP); Colmurano (MC); Comunanza (AP); Corridonia (MC); Cossignano (AP); Esanatoglia (MC); Fabriano (AN); Falerone (FM); Fiastra (MC); Fiordimonte (MC); Fiuminata (MC); Folignano (AP); Force (AP); Gagliole (MC); Gualdo (MC); Loro Piceno (MC);  Macerata; Maltignano (AP); Massa Fermana (FM); Matelica (MC); Mogliano (MC); Monsapietro Morico (FM); Montalto delle Marche (AP);
Montappone (FM); Monte Rinaldo (FM); Monte San Martino (MC); Monte Vidon Corrado (FM);
Montecavallo (MC); Montedinove (AP);  Montefalcone Appennino (FM); Montefortino (FM); Montegallo (AP); Montegiorgio (FM); Monteleone (FM); Montelparo (FM); Montemonaco (AP);  Muccia (MC); Offida (AP); Ortezzano (FM); Palmiano (AP); Penna San Giovanni (MC); Petriolo (MC); Pieve Torina (MC); Pievebovigliana (MC);  Pioraco (MC); Poggio San Vicino (MC);  Pollenza (MC); Ripe San Ginesio (MC); Roccafluvione (AP); Rotella (AP); San Ginesio (MC); San Severino Marche (MC); Santa Vittoria in Matenano (FM); Sant’Angelo in Pontano (MC); Sarnano (MC); Sefro (MC); Serrapetrona (MC); Serravalle del Chienti (MC); Servigliano (FM); Smerillo (FM); Tolentino (MC); Treia (MC); Urbisaglia (MC); Ussita (MC); Venarotta (AP); Visso (MC).

Umbria
Arrone (TR); Cascia (PG); Cerreto di Spoleto (PG); Ferentillo (TR); Montefranco (TR); Monteleone di Spoleto (PG); Norcia (PG); Poggiodomo (PG); Polino (TR); Preci (PG); Sant’Anatolia di Narco (PG); Scheggino (PG); Sellano (PG); Spoleto (PG); Vallo di Nera (PG).

13 giugno 2009 Decreto del Commissario delegato n. 3 del 16 aprile 2009

I Comuni della regione Abruzzo che dal 6 aprile 2009 sono stati colpiti da scosse sismiche di intensità uguale o superiore al sesto grado della Scala Mercalli sono:

Provincia dell’Aquila:
Acciano, Barete, Barisciano, Castel del Monte, Campotosto, Capestrano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequo, Cocullo, Collarmele, Fagnano Alto, Fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, L’Aquila, Lucoli, Navelli, Ocre, Ofena, Ovindoli, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata d’Ansidonia, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, San Demetrio ne’ Vestini, San Pio delle Camere, Sant’Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villa Sant’Angelo e Villa Santa Lucia degli Abruzzi.

Provincia di Teramo:
Arsita, Castelli, Montorio al Vomano, Pietracamela e Tossicia.

Provincia di Pescara:
Brittoli, Bussi sul Tirino, Civitella Casanova, Cugnoli, Montebello di Bertona, Popoli e Torre de’ Passeri.

AGGIORNAMENTO del 21 luglio 2009 Ai comuni citati si aggiungono altri 8 COMUNI ovvero:

Provincia dell’Aquila: Bugnara, Cagnano Amiterno, Capitignano, Fontecchio e Montereale
Provincia di Teramo: Colledara, Fano Adriano e Penna Sant’Andrea.

I bandi approvati dalla Cabina di Coordinamento integrata, presieduta da Giovanni Legnini, Commissario straordinario sisma 2016, cui partecipano il capo della struttura di missione dell’Aquila 2009 Carlo Presenti, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, i rappresentanti dei sindaci dei crateri e i Presidenti delle quattro Regioni colpite, e il capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, mettono a disposizione delle imprese 180 milioni di euro.

I due bandi adesso saranno subito notificati alla Commissione Europea per le valutazioni che riguardano l’intensità degli aiuti di Stato previsti a favore delle imprese, e dovrebbero essere pubblicati entro il mese di maggio.

Le risorse di questi bandi, i primi di un pacchetto che ammonta nel complesso ad oltre 600 milioni di euro, sono destinate ai Contratti di Sviluppo di carattere industriale, delle attività turistiche o per la tutela ambientale nelle aree colpite dal sisma. L’intensità degli aiuti concedibili alle imprese, come tutti quelli che verranno successivamente messi a bando, è pari a quella massima stabilità dalle disposizioni nazionali e comunitarie e potrà riguardare il finanziamento agevolato, il contributo in conto impianti e il contributo diretto alla spesa, da definire sulla base dei singoli progetti.

Nello specifico i bandi, con le relative Ordinanze, riguardano la misura B1.1 del Fondo Complementare, denominata “Sostegno agli investimenti di rilevante dimensione finanziari” e che stanzia 80 milioni di euro per progetti d’investimento di almeno 20 milioni, ridotti a 7,5 milioni per quelli che riguardano la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli e il turismo.

Il bando per le misure B2.1 e B3.3 finanzia con 100 milioni programmi di sviluppo unitari proposti da una singola impresa o da una rete di imprese, composti da uno o più progetti d’investimento, tra 1,5 e 20 milioni di euro, a carattere produttivo o ambientale. Tali programmi possono ricomprendere progetti di ricerca, innovazione, sviluppo delle competenze, digitalizzazione, e anche iniziative di consolidamento, rafforzamento, riposizionamento e crescita per le imprese che già avevano sede nel cratere prima del terremoto.

Una parte dei fondi del bando è riservata al finanziamento di progetti per il riciclo delle macerie da sisma, anche tramite l’acquisto di macchinari, in un’ottica di economia circolare, in modo da ridurre al minimo il costo di smaltimento dei materiali che risultano dalle demolizioni e migliorarne la gestione, con incentivi a progetti di valore compreso tra 1 e 3 milioni di euro.

La decisione assunta oggi unanimemente dalla Cabina di coordinamento integrata dopo un approfondita istruttoria, rappresenta il primo importante passo della strategia di sostegno all’economia dei territori colpiti dai terremoti del 2009 e 2016 – ha detto il Commissario Legnini -. Firmerò le ordinanze nei prossimi giorni e dopo la notifica all’Unione europea e la pubblicazione dei bandi le imprese avranno a disposizione una grande opportunità per generare crescita e posti di lavoro”.

Ottenuta la registrazione della Corte dei Conti ed il via libera della Commissione Europea per i profili relativi alla normativa sugli aiuti di Stato, le due Ordinanze ed i relativi bandi saranno pubblicati ufficialmente sul sito della Struttura del Commissario e diverranno efficaci.

Ordinanza n.20 Bando Misura B1.1 Contratti di Sviluppo

Ordinanza n.21 Bando Misura B1.2 B3.3

I bandi riguardano due differenti opportunità. Il Bando B.1.1., attraverso lo strumento del Contratto di Sviluppo, è destinato alle imprese di dimensione medio-grande, per investimenti superiore ai 20 milioni di euro, ed ha una dotazione di 80 milioni di euro. Il secondo intervento, attraverso il Bando B.1.2, riguarda gli investimenti di minore dimensione, collocati tra 1,5 e 20 milioni di euro, che possono riguardare le piccole imprese anche nella forma di società di persone, nel caso di investimenti inferiori ai 5 milioni di euro. Parte di questo secondo bando, dotato complessivamente di 100 milioni di euro, è riservato ai programmi di investimento che abbiano ad oggetto il riciclo delle macerie da sisma.

Contributi a fondo perduto fino al 50%

“In entrambi i casi – spiega Romano Benini, Responsabile della Segreteria Tecnica del Fondo Complementare Aree Sisma – sono sostenute le reti di impresa e si prevedono incentivi che valorizzano il massimo regime di aiuto europeo, con un contributo a fondo perduto che può arrivare fino al 50% dell’investimento. Le agevolazioni, nelle due forme previste, riguardano ogni tipo di impresa e comprendono spese ammissibili piuttosto ampie, che vanno dalle opere murarie ai macchinari. Queste opportunità costituiscono le prime di una serie di incentivi ed agevolazioni che proseguiranno nelle prossime settimane con il pacchetto di misure destinato alle piccole e medie imprese, agli investimenti per il turismo, il sociale e la cultura e le misure per l’economia circolare e che vanno a completare un pacchetto ampio ed articolato, costruito su misura per le caratteristiche delle aree colpite dai terremoti dell’Appennino centrale”.

Nella sezione Fondo Complementare Pnrr Aree Sisma 2009-2016 di questo sito internet potete trovare la normativa di riferimento del Fondo Complementare per le Aree Sisma 2009-2016 e gli atti adottati dalla Cabina di Coordinamento Integrata.

Scheda Intervento Sub-Misura B1.1

LEGGI  Ordinanza n.20 Bando Misura B1.1 Contratti di Sviluppo

PANORAMICA Intervento Sub–Misura B1.1                  

Titolo Sub-Misura        Sostegno agli investimenti innovativi Linea di intervento B 1.1 

Sostegno agli investimenti di rilevante dimensione finanziaria Localizzazione Aree Sisma 2009 e 2016

Soggetto Attuatore   Sulla base del territorio di competenza

Fonte di Finanziamento  Fondo complementare al PNRR approvato ai sensi dell’art. 1 del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101 Specifiche Linea di Intervento.

Finalità della linea di intervento    Fornire sostegno a investimenti di natura industriale e di ricerca, anche nel settore agroalimentare e turistico, o di tutela ambientale, realizzati da imprese di qualsiasi dimensione, anche in collaborazione tra loro o con organismi di ricerca, in relazione a iniziative di dimensione finanziaria elevata (non inferiore a 20 mln/€ complessivi), in grado di:

 • supportare gli investimenti produttivi, specialmente rivolti alla digitalizzazione, all’aumento delle capacità produttive, alla ricerca e lo sviluppo industriale, nonché all’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta turistica, al riposizionamento sul mercato;

 • supportare la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo; 

• rafforzare le imprese aventi sede nelle aree del cratere prima del sisma, favorirne il loro riposizionamento sul mercato e la loro crescita; 

• attivare filiere produttive;

 • consolidare, o attrarre dall’esterno, presenze imprenditoriali strategiche per la competitività delle aree oggetto di intervento;

 • favorire eventuali iniziative di reshoring; 

• determinare tangibili effetti occupazionali sia diretti che indiretti e in termini di sviluppo ed aggiornamento delle competenze professionali. È possibile finanziare la realizzazione di infrastrutture di prossimità e cofinanziare, con le eventuali risorse residue, i programmi di investimento di natura produttiva e di ricerca attraverso specifici accordi di programma con le regioni.

Strumento Agevolativo      Definito sulla base dei Contratti di sviluppo (compresi Accordi di programma e Accordi di sviluppo e comunque tutte le opzioni attuative previste dal DM 9 dicembre 2014 e s.m.i.) e Accordi per l’innovazione. 

Normativa di riferimento   Sulla base del Decreto ministeriale 9 dicembre 2014 e s.m.i., sulla base del Decreto del Ministro dello sviluppo economico 2 agosto 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 20 settembre 2019, n. 221 e sulla base delle norme regionali sui contributi agli investimenti.

Attivazione              intervento Intesa con il MiSE per assegnazione risorse riservate alla realizzazione di programmi nelle zone sisma. 

Soggetto gestore              Invitalia 

Beneficiari                 Imprese di qualsiasi dimensione (comprese imprese cooperative), anche in forma aggregata quali rete di impresa o società consortili.

 Dotazione Finanziaria      60 mln/€, rimodulabili in corso di attuazione

Iniziative finanziabili 

• Programmi di sviluppo industriale e di Trasformazione Prodotti Agricoli – investimenti non inferiori a 20 mln/€ e non inferiori a 7,5 mln/€ per TPA;

• Programmi di ricerca e sviluppo nei settori applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente;

 • Programmi turistici – investimenti non inferiori a 20 mln/€. la soglia di accesso allo strumento agevolativo dei contratti di sviluppo, pari a 20 milioni di euro, è ridotta a 7,5 milioni di euro per i programmi di investimento che prevedono interventi da realizzare nelle aree interne, anche attraverso il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse;

 • Programmi tutela ambientale – investimenti non inferiori a 20 mln/€. 

Spese ammissibili         In funzione delle pertinenti norme di riferimento della normativa applicabile in tema di aiuti di Stato. 

A titolo esemplificativo le spese ammissibili comprendono:

a) Suolo aziendale e sue sistemazioni; 

b) Opere murarie e assimilate; 

c) Infrastrutture specifiche aziendali; 

d) Macchinari, impianti e attrezzature; 

e) Programmi informatici brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate; 

f) Spese per consulenze; 

g) Spese connesse ai progetti di R&S; 

h) Spese generali. 

Forme e intensità delle agevolazioni    Contributo in conto capitale, contributo diretto alla spesa, contributo in conto interessi, finanziamento agevolato, anche in combinazione tra loro con massimizzazione dell’intensità di aiuto rispetto alla categoria di aiuti pertinente.

Regime di aiuto

 • Aiuti a finalità regionale – art.14 GBER 

• Aiuti a finalità ambientale – art.36, 37, 38, 40 e 47 GBER

 • Aiuti alle PMI – art. 17 GBER

 • Aiuti alla ricerca e all’innovazione di processo – art. 25 GBER 

• Temporary framework – 3.1 (De minimis 2,3 mln/€) e 3.13 (Investimenti a supporto di una ripresa sostenibile). 

Note ed elementi di attenzione    Modifiche regolamentazione aiuti di Stato a finalità regionale a partire dal 1° gennaio 2022. 

Sinergie e complementarietà

 • Coinvolgimento amministrazioni regionali e locali nella fase negoziale, senza obbligo di contribuzione. 

• CDP e/o Mediocredito Centrale possono concedere finanziamenti a condizioni di mercato sulla quota di investimenti non coperta dai Contratti di sviluppo, alle imprese target che superino positivamente la valutazione del merito creditizio. • Mediocredito Centrale. Finanziamento ordinario a medio/lungo termine, con importo minimo di 30.000 euro, dedicato alle imprese Italiane di ogni dimensione e tipologia, destinato a finanziare la parte di investimento non coperta da un provvedimento agevolativo. Il finanziamento (chirografario) è a tasso variabile con una durata minima di 18 mesi e massima 72 mesi, con un piano di ammortamento La durata è comprensiva dell’eventuale periodo di preammortamento fino alla durata massima di 24 mesi, in dipendenza della durata del progetto di investimento e della sua entrata a regime.

Di seguito le principali caratteristiche dell’eventuale intervento di cofinancing a mercato di CDP:

 – Finalità: lo Statuto di CDP (art. 3, comma 1, lettera (B)) prevede la possibilità di concedere finanziamenti per la realizzazione di: i) opere, impianti, reti e dotazioni, destinati a iniziative di pubblica utilità; ii) investimenti finalizzati a ricerca, sviluppo, innovazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, promozione del turismo, ambiente, efficientamento energetico, promozione dello sviluppo sostenibile, green economy; iii) iniziative per la crescita, anche per aggregazione, delle imprese, in Italia e all’estero

 – Imprese target: fatturato minimo pari a 50 mln/€, fatta salva la possibilità, in casi di progetti caratterizzati da particolare valenza strategica, di valutare imprese che presentino un fatturato inferiore a tale soglia 

– Dimensione: la quota di finanziamento CDP ha un importo minimo pari a 5 mln/€. Su specifici interventi relativi a progetti caratterizzati da particolare valenza strategica, tale soglia può essere ridotta fino a un ammontare minimo pari a 3 mln€

 – Processo istruttorio: potranno essere individuati meccanismi di raccordo operativo per i quali ogni operazione approvata/ in fase di approvazione da Invitalia sarà valutata da CDP per la concessione di finanziamenti, anche in pool con settore bancario. Le strutture interne di CDP effettuano una valutazione creditizia della controparte, con assegnazione di un rating interno (livello minimo finanziabile: B+/BB-). In alcuni casi, il processo istruttorio potrebbe concludersi con un esito negativo o con la richiesta di acquisire un security package rafforzato per mitigare l’esposizione al rischio 

– Durata: la durata dei finanziamenti corporate può raggiungere un massimo di 10 anni e deve risultare, in ogni caso, in linea con le caratteristiche del progetto di investimento e il merito creditizio dell’impresa target 

– Rimborso: amortising (anche con possibilità di prevedere piani di ammortamento taylor made) o bullet 

– Principali forme tecniche: finanziamenti corporate, sottoscrizione di quote di bond pubblici o in private placement e project financing. 

• Creazione, in collaborazione con le Regioni e le finanziarie regionali ed eventualmente CDP, di strumenti per il finanziamento delle aziende agevolate sullo schema basket bond.

ESTRATTO ORDINANZA

Art. 2 (Oggetto) 

1. La presente Ordinanza approva il Bando di cui all’Allegato 1, relativo all’attuazione della macro-misura B “Rilancio economico sociale”, sub misura B1 “Sostegno agli investimenti”, linea B1.1 “Sostegno agli investimenti di rilevante dimensione finanziaria” del Programma unitario di intervento – Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016 del Piano nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

2. Il Bando di cui all’Allegato 1 definisce l’attuazione e la gestione delle modalità di sostegno per la realizzazione di progetti d’investimento di rilevante dimensione finanziaria ed impatto sui territori di riferimento attraverso la sottoscrizione dei Contratti di sviluppo per i territori colpiti dagli eventi sismici.

3. I Contratti di sviluppo di cui al comma 2 hanno ad oggetto la realizzazione, nelle aree colpite dal sisma, su iniziativa di una o più imprese, di uno dei seguenti programmi di sviluppo: a. programma di sviluppo industriale; b. programma di sviluppo per la tutela ambientale; c. programma di sviluppo di attività turistiche.

4. Fatte salve le disposizioni della presente Ordinanza, il Bando di cui all’Allegato 1 riporta le disposizioni di dettaglio per il finanziamento dei programmi di cui al comma 3, ivi inclusa la definizione: a. delle agevolazioni concedibili; b. delle procedure della fase di accesso, negoziazione e concessione delle agevolazioni; c. delle procedure di erogazione delle agevolazioni; d. delle procedure di monitoraggio, controllo e ispezione; e. delle procedure di revoca; f. dei soggetti beneficiari; g. delle aree e dei progetti ammissibili; h. delle spese ammissibili.

5. Con successivo provvedimento saranno stabiliti i termini di apertura dello sportello di cui all’articolo 7, comma 1, della presente Ordinanza e ulteriori elementi di dettaglio.

Art. 3 (Dotazione finanziaria e ripartizione finanziaria territoriale)

1. La dotazione finanziaria del Bando di cui all’Allegato 1, già determinata con Ordinanza commissariale n. 14 del 30 dicembre 2021 nella misura di euro 60.000.000,00 (sessantamilioni/00), a valere sul Fondo Complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza di cui all’art. 1, secondo comma, lett. b), del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59 per i territori colpiti dal sisma del 2009 e del 2016, è incrementata di ulteriori euro 20.000.000 (ventimilioni/00) derivanti dalla submisura B1.4, che col presente provvedimento contestualmente si sopprime, per un totale complessivo di euro 80.000.000,00 (ottantamilioni/00).

2. Le risorse sono assegnate alle due aree sismiche oggetto di intervento in misura non superiore, di regola, al 33% per il cratere sismico 2009 e del 67% per il cratere sismico 2016. Gli interventi ricadenti in Comuni appartenenti a entrambi i crateri sono in tal ottica imputati per la metà al cratere sismico 2009 e per la metà al cratere sismico 2016. Per il cratere 2016 dovrà essere assicurato il rispetto delle percentuali di riparto per ciascuna delle quattro Regioni sulla base delle determinazioni assunte dalla Cabina di coordinamento di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto legge 17 ottobre 2016, n. 189. Per il cratere 2009 la ripartizione delle risorse tra il Comune de L’Aquila e gli altri comuni del cratere è rimessa alle decisioni della Struttura Tecnica di Missione 2009. Il Soggetto gestore provvede ad adottare le determinazioni conseguenti.

3. Ove si registri un’insufficienza di domande in un cratere sismico o in una o più regioni all’interno del cratere 2016, tale da comportare la non assegnazione delle risorse disponibili nel rispetto dei criteri di cui al comma 2, ferma restando la salvaguardia dei criteri di equa ripartizione tra i territori, con decisione della Cabina di coordinamento, su proposta della Regione interessata o della Struttura di Missione 2009, le relative risorse potranno essere alternativamente destinate alla stessa misura per altri territori ovvero ad integrare le quote di propria spettanza relative alle sub misure B1.2. e B3.3. In mancanza, e comunque in qualunque altra ipotesi di mancato utilizzo delle risorse, le stesse potranno essere riassegnate ai richiedenti dell’altro cratere sismico o di altre regioni.

Scheda Intervento Sub–Misura B1.2           

LEGGI Ordinanza n.21 Bando Misura B1.2 B3.3

Panoramica Intervento   Sub-Misura Titolo Sub-Misura Sostegno agli investimenti innovativi

Linea di intervento  B1.2 Interventi per progettualità di “dimensione intermedia” Localizzazione Aree Sisma 2009 e 2016 

Soggetto Attuatore   Sulla base del territorio di competenza

Fonte di Finanziamento   Fondo complementare al PNRR approvato ai sensi dell’art. 1 del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101 

Specifiche Linea di Intervento   Finalità della linea di intervento La finalità della sub–misura B1.2 è la realizzazione di programmi di sviluppo unitari composti da uno o più progetti d’investimento strettamente connessi e funzionali tra loro, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, sviluppo delle competenze, digitalizzazione, aumento della capacità produttiva, efficientamento energetico nonché a iniziative di consolidamento, nonché rafforzare le imprese aventi sede nelle aree del cratere prima del sisma, favorirne il loro riposizionamento sul mercato e la loro crescita e la costituzione di reti ed aggregazioni di imprese per programmi di investimento di carattere innovativo.

È possibile finanziare la realizzazione di infrastrutture di prossimità e cofinanziare, con le eventuali risorse residue, i programmi di investimento di natura produttiva e di ricerca attraverso specifici accordi di programma con le regioni.

Strumento Agevolativo   Nuovo strumento da definire (Contratto di sviluppo di dimensione media e Accordi per l’innovazione in forma semplificata) 

Normativa di riferimento   Sulla base del Decreto ministeriale 9 dicembre 2014 e s.m.i. Sulla base del Decreto del Ministro dello sviluppo economico 2 agosto 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 20 settembre 2019, n. 221.

Attivazione intervento   Ordinanza commissariale finalizzata, con la previsione di procedure amministrative semplificate anche in deroga alla normativa vigente.

Soggetto gestore   Invitalia 

Beneficiari    Imprese di qualsiasi dimensione (comprese imprese cooperative), anche in forma aggregata quali rete di impresa o società consortili.

Dotazione Finanziaria    100 mln/€, rimodulabili in corso di attuazione.

Iniziative Finanziabili    Programmi di sviluppo industriale, turistici e di Trasformazione Prodotti Agricoli Programmi di ricerca e sviluppo nei settori applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente Possono essere finanziati investimenti delle imprese commerciali purché orientate alla digitalizzazione delle attività di impresa ai fini della promozione e valorizzazione in forma innovativa dei prodotti delle identità economiche territoriali.

Investimenti ammissibili compresi tra 1,5 mln/€ e 20 mln/€.

Spese ammissibili   In funzione delle pertinenti norme di riferimento della normativa applicabile in tema di aiuti di Stato. 

A titolo esemplificativo le spese ammissibili comprendono:

 i) Suolo aziendale e sue sistemazioni;

 j) Opere murarie e assimilate;

 k) Infrastrutture specifiche aziendali;

 l) Macchinari, impianti e attrezzature; 

m) Programmi informatici brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate;

 n) Spese per consulenze;

o) Spese connesse ai progetti di R&S; 

p) Spese generali. 

Forme e intensità delle agevolazioni    Contributo in conto capitale, contributo diretto alla spesa, contributo in conto interessi, finanziamento agevolato, anche in combinazione tra loro con massimizzazione dell’intensità di aiuto rispetto alla categoria di aiuti pertinente.

Regime di aiuto 

• Aiuti a finalità regionale – art.14 GBER 

• Aiuti alle PMI – art. 17 GBER 

• Aiuti alla ricerca e sviluppo – art. 25 GBER • Temporary framework – 3.1 (De minimis 2,3 mln/€) e 3.13 (Investimenti a supporto di una ripresa sostenibile) 

Note ed elementi di attenzione   Modifiche regolamentazione aiuti di Stato a finalità regionale a partire dal 1° gennaio 2022. 

Sinergie e complementarietà

 • Coinvolgimento amministrazioni regionali e locali, senza obbligo di contribuzione per interventi collegati complementari (e.g. formazione, riqualificazione del personale, etc).

 • CDP e/o Mediocredito Centrale possono concedere finanziamenti a condizioni di mercato sulla quota di investimenti non coperta dai Contratti di sviluppo, alle Imprese target che superino positivamente la valutazione del merito creditizio.

 • Mediocredito Centrale. Finanziamento ordinario a medio/lungo termine, con importo minimo di 30.000 euro, dedicato alle imprese Italiane di ogni dimensione e tipologia, destinato a finanziare la parte di investimento non coperta da un provvedimento agevolativo. Il finanziamento (chirografario) è a tasso variabile con una durata minima di 18 mesi e massima 72 mesi, con un piano di ammortamento. La durata è comprensiva dell’eventuale periodo di preammortamento fino alla durata massima di 24 mesi, in dipendenza della durata del progetto di investimento e della sua entrata a regime. 

• In relazione ai soli progetti di investimento di ammontare compatibile con l’importo minimo di finanziamento CDP (5 mln/€), si potrebbe attivare un intervento di co-finanziamento a mercato con le medesime caratteristiche descritte per l’intervento sub B1.1. /€ 

• Di seguito i principali elementi dell’eventuale intervento di cofinanziamento a mercato di CDP:

 • Finalità: lo Statuto di CDP (art. 3, comma 1, lettera (B)) prevede la possibilità di concedere finanziamenti per la realizzazione di: i) opere, impianti, reti e dotazioni, destinati a iniziative di pubblica utilità; ii) investimenti finalizzati a ricerca, sviluppo, innovazione, tutela e valorizzazione del patrimonio  culturale, promozione del turismo, ambiente, efficientamento energetico, promozione dello sviluppo sostenibile, green economy; iii) iniziative per la crescita, anche per aggregazione, delle imprese, in Italia e all’estero

 • Imprese target: fatturato minimo pari a 50 mln, fatta salva la possibilità, in casi di progetti caratterizzati da particolare valenza strategica, di valutare imprese che presentino un fatturato inferiore a tale soglia Dimensione: la quota di finanziamento CDP ha un importo minimo pari a 5 mln/€. Su specifici interventi relativi a progetti caratterizzati da particolare valenza strategica, tale soglia può essere ridotta fino a un ammontare minimo pari a 3 mln€ 

• Processo istruttorio: potranno essere individuati meccanismi di raccordo operativo per i quali ogni operazione approvata/ in fase di approvazione da Invitalia sarà valutata da CDP per la concessione di finanziamenti, anche in pool con settore bancario. Le strutture interne di CDP effettuano una valutazione creditizia della controparte, con assegnazione di un rating interno (livello minimo finanziabile: B+/BB-). In alcuni casi, il processo istruttorio potrebbe concludersi con un esito negativo o con la richiesta di acquisire un security package rafforzato per mitigare l’esposizione al rischio 

• Durata: la durata dei finanziamenti corporate può raggiungere un massimo di 10 anni e deve risultare, in ogni caso, in linea con le caratteristiche del progetto di investimento e il merito creditizio dell’impresa target • Rimborso: amortising (anche con possibilità di prevedere piani di ammortamento taylor made) o bullet

 • Principali forme tecniche: finanziamenti corporate, sottoscrizione di quote di bond pubblici o in private placement e project financing.

 • Creazione, in collaborazione con le Regioni e le finanziarie regionali ed eventualmente CDP, di strumenti per il finanziamento delle aziende agevolate sullo schema basket bond.

Scheda Intervento Sub–Misura B3.3 

Panoramica Intervento    Sub-Misura Titolo Sub-Misura Valorizzazione ambientale, economia circolare e ciclo delle macerie 

Linea di intervento   B 3.3 Ciclo delle macerie Localizzazione Aree Sisma 2009 e 2016 

Soggetto Attuatore   Da definire sulla base del territorio di competenza 

Fonte di Finanziamento   Fondo complementare al PNRR approvato ai sensi dell’art. 1 del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101 

Specifiche Linea di Intervento

 Finalità della linea di intervento   La finalità d’intervento è il raggiungimento degli obiettivi dell’Economia Circolare nel settore edile che tende a un modello economico in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo. Nello specifico delle aree dei due crateri si intende intervenire sul problema delle macerie attraverso la concessione in conto capitale di un contributo a fondo perduto a copertura dell’investimento, previa una procedura di evidenza pubblica, per dotare le imprese di mezzi idonei per la trasformazione delle macerie in materie prime per l’edilizia, riducendo il volume da smaltire e attivando nuovi processi produttivi locali.

 Strumento Agevolativo   Nuovo strumento da definire, che tiene conto di quanto previsto da:D.Lgs 152/2006 art. 208 che autorizza un impianto di trattamento delle macerie edili all’interno di un PAUR Procedimento Autorizzatorio Unico Regionale (art. 27 bis del D.Lgs 152/2006). D.Lgs 152/2006 art. 177 comma 2 che considera il trattamento rifiuti (macerie in questo caso) opera di pubblica utilità.

 Normativa di riferimento D.L. n. 189/2016 D.lgs 3 aprile 2006 n. 152 “Testo Unico Ambientale” Legge 23 dicembre 2014, n. 190, art. 1 commi: 438, 439, 440, 441

 Attivazione intervento   Convenzione con i beneficiari per assegnazione risorse riservate alla realizzazione degli interventi 

Soggetto gestore   Invitalia eventualmente in collaborazione con altri soggetti qualificati

 Beneficiari   Imprese di qualsiasi dimensione, anche in forma di rete d’imprese 

Dotazione Finanziaria   10 mln/€, rimodulabili in corso di attuazione 

Iniziative Finanziabili   Programmi per la dotazione di mezzi di trasporto e scarrabili di dimensioni utili alle realtà locali (centri storici) per il recupero in modalità differenziate delle macerie; Programmi per l’acquisto o realizzazione di sistemi innovativi industriali per il riciclo delle macerie in materie prime per l’edilizia (macchinari che trasformano le macerie in mattoni). 

Spese ammissibili 

a) Suolo aziendale e sue sistemazioni;

 b) Opere murarie e assimilate; 

c) Infrastrutture specifiche aziendali; 

d) Macchinari, impianti e attrezzature; 

e) Programmi informatici brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate;

 f) Spese per brevetti; 

g) Spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità. 

Forme e intensità delle agevolazioni   Contributo in conto capitale, contributo diretto alla spesa, finanziamento agevolato, con massimizzazione dell’intensità di aiuto rispetto alla categoria di aiuti pertinente.

 Regime di aiuto

 • Aiuti a finalità regionale – art.14 GBER

 • Aiuti alle PMI – art. 17 GBER 

• Aiuti alla ricerca e sviluppo – art. 25 GBER 

• Temporary framework –3.1 (De minimis 1,8 mln/€) 

Note ed elementi di attenzione   Proroga del Temporary framework 3.1 e introduzione del 3.13 aiuti per investimenti per una ripresa sostenibile. Modifica in corso della carta degli aiuti e del GBER (integrativi/migliorativi). Adeguamento della normativa regionale sugli indennizzi per l’avvio dell’attività di recupero di rifiuti speciali non pericolosi provenienti dall’attività di demolizione di edifici pubblici e privati.

Sinergie e complementarietà 

• Coinvolgimento amministrazioni locali, senza obbligo di contribuzione per interventi collegati complementari (spazi di stoccaggio, utilizzo di macerie di proprietà pubblica, autorizzazioni, ecc.).

 • Collaborazioni con università, studi professionali e centri di ricerca specialistici per la definizione di brevetti o di soluzioni tecnologiche innovative.

ESTRATTO ORDINANZA

(Oggetto) 

1. La presente Ordinanza approva il Bando di cui all’Allegato

 1, relativo all’attuazione della macro-misura B “Rilancio economico e sociale” sub misura B1 “Sostegno agli investimenti”, linea 2 “Interventi per progettualità di dimensione intermedia”, e sub misura B3 “Valorizzazione ambientale, economia circolare”, linea 3 “Ciclo delle macerie”, del Programma unitario di intervento – Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016, del Piano nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

 2. Il Bando di cui all’Allegato 1 finanzia: 

a) conformemente con la misura B1.2 del PNC Sisma, programmi di sviluppo unitari composti da uno o più progetti d’investimento, a carattere produttivo e/o ambientale, strettamente connessi e funzionali tra loro e dal carattere innovativo; a tali programmi possono essere aggiunti progetti di ricerca, di sviluppo ed innovazione, di sviluppo delle competenze, di digitalizzazione, nonché iniziative di consolidamento, rafforzamento, riposizionamento e crescita per le imprese aventi sede nelle aree del cratere prima del sisma;

 b) conformemente con la misura B3.3 del PNC Sisma, programmi finalizzati all’applicazione dei principi dell’economia circolare nel settore edile che tendano ad un modello economico in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo; tale finalità è perseguibile mediante la gestione delle macerie e dei materiali risultanti dall’attività di ricostruzione attraverso il finanziamento di investimenti idonei alla trasformazione delle macerie, nonché dei materiali quali terre e rocce di scavo nei modi e nei limiti previsti dalla legge vigente, in materie prime e seconde per l’edilizia, riducendo il volume da smaltire e attivando nuovi processi produttivi locali e nuove filiere produttive, attraverso il riuso e riciclo dei materiali da costruzione e demolizione.

Art. 3 (Dotazione finanziaria e ripartizione finanziaria territoriale) 

1. La dotazione finanziaria del Bando di cui all’Allegato 1 è pari a Euro 110.000.000,00 (centodiecimilioni), eventualmente rimodulabili in corso di attuazione in funzione delle concrete risultanze attuative, di cui Euro 10.000.000,00 (diecimilioni) riservati ai programmi della sub misura B3 “Valorizzazione ambientale, economia circolare” linea 3 “Ciclo delle macerie” aventi ad oggetto le finalità di cui all’articolo 2, comma 1, lettera b).

 2. Le risorse sono assegnate alle due aree sismiche oggetto di intervento in misura non superiore, di regola, al 33% per il cratere sismico 2009 e del 67% per il cratere sismico 2016. Gli interventi ricadenti in Comuni appartenenti a entrambi i crateri sono in tal ottica imputati per la metà al cratere sismico 2009 e per la metà al cratere sismico 2016. Per il cratere 2016 dovrà essere assicurato il rispetto delle percentuali di riparto per ciascuna delle quattro Regioni sulla base delle determinazioni assunte dalla Cabina di coordinamento di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto  legge 17 ottobre 2016, n. 189. Per il cratere 2009 la ripartizione delle risorse tra il Comune de L’Aquila e gli altri comuni del cratere è rimessa alle decisioni della Struttura Tecnica di Missione sisma 2009. Il soggetto gestore provvede ad adottare le determinazioni conseguenti. 

3. Ove si registri un’insufficienza di domande in un cratere sismico o in una o più regioni all’interno del cratere 2016, tale da comportare la non assegnazione delle risorse disponibili nel rispetto dei criteri di cui al comma 2 e ferma restando la salvaguardia dei criteri di equa ripartizione tra i territori, con decisione della Cabina di coordinamento, su proposta della regione interessata o della Struttura di Missione 2009, le relative risorse potranno essere alternativamente destinate alla stessa misura per altri territori ovvero ad integrare le quote di propria spettanza relative alla sub misura B1.2. e B3.3. In mancanza, e comunque in qualunque altra ipotesi di mancato utilizzo delle risorse, le stesse potranno essere riassegnate ai richiedenti dell’altro cratere sismico o di altre regioni.

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APPROFONDIMENTI

PNRR FONDI IN ARRIVO PER LE AREE SISMA 2009 2016

RAMSES GROUP NEWS n. 328 – 10 maggio 2022

UNA GRANDE OPPORTUNITA’ PER LE AREE SISMA — 2009-2016

FONDO PERDUTO (dal 40 al 100%) destinato ad interventi per la nascita, lo sviluppo e il consolidamento di iniziative imprenditoriali, investimenti materiali e immateriali delle imprese, per la promozione dell’economia circolare (libere manifatturiere, agroalimentari, forestali, dell’allevamento e del recupero materiali derivanti dalle macerie), del turismo attraverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio storico culturale e l’economia sociale.

COMUNI CRATERE SISMICO 2009:

Provincia dell’Aquila:
Acciano, Barete, Barisciano, Castel del Monte, Campotosto, Capestrano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequo, Cocullo, Collarmele, Fagnano Alto, Fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, L’Aquila, Lucoli, Navelli, Ocre, Ofena, Ovindoli, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata D’Ansidonia, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, San Demetrio ne’ Vestini, San Pio delle Camere, Sant’Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villa Sant’Angelo e Villa Santa Lucia degli Abruzzi.

Provincia di Teramo:
Arsita, Castelli, Montorio al Vomano, Pietracamela e Tossicia.

Provincia di Pescara:
Brittoli, Bussi sul Tirino, Civitella Casanova, Cugnoli, Montebello di Bertona, Popoli e Torre de’ Passeri.

La  lista completa dei 140 Comuni colpiti e danneggiati dal sisma in Centro Italia 2016  cui spetteranno gli aiuti ed i rimborsi previsti dal decreto legge terremoto. 

L’elenco dei Comuni 140 comuni divisi per regione:

Abruzzo
Barete (Aq); Cagnano Amiterno (Aq); Campli (TE) Campotosto (AQ); Capitignano (AQ); Castelcastagna (Te); Castelli (TE); Civitella del Tronto (TE);  Colledara (Te); Cortino (TE); Crognaleto (TE); Fano Adriano (Te). Farindola (Pe); Isola del Gran Sasso (Te); Montereale (AQ); Montorio al Vomano (TE); Pietracamela (Te) Pizzoli (Aq); Rocca Santa Maria (TE); Teramo; Torricella Sicura (TE); Tossicia (TE); Valle Castellana (TE).

Lazio
Accumoli (RI); Amatrice (RI); Antrodoco (RI); Borbona (RI); Borgo Velino (RI); Cantalice (RI); Castel Sant’Angelo (RI); Cittaducale (RI); Cittareale (RI); Leonessa (RI); Micigliano (RI); Poggio Bustone (RI) Posta (RI); Rieti;  Rivodutri (RI).

Marche
Acquacanina (MC); Acquasanta Terme (AP); Amandola (FM); Apiro (MC); Appignano del Tronto (AP);
Arquata del Tronto (AP); Ascoli Piceno; Belforte del Chienti (MC); Belmonte Piceno (FM); Bolognola (MC);
Caldarola (MC); Camerino (MC); Camporotondo di Fiastrone (MC); Castel di Lama (AP); Castelraimondo (MC); Castelsantangelo sul Nera (MC); Castignano (AP); Castorano (AP); Cerreto D’esi (AN); Cessapalombo (MC); Cingoli (MC); Colli del Tronto (AP); Colmurano (MC); Comunanza (AP); Corridonia (MC); Cossignano (AP); Esanatoglia (MC); Fabriano (AN); Falerone (FM); Fiastra (MC); Fiordimonte (MC); Fiuminata (MC);
Folignano (AP); Force (AP); Gagliole (MC); Gualdo (MC); Loro Piceno (MC);  Macerata; Maltignano (AP);
Massa Fermana (FM); Matelica (MC); Mogliano (MC); Monsanpietro Morico (FM); Montalto delle Marche (AP); Montappone (FM); Monte Rinaldo (FM); Monte San Martino (MC); Monte Vidon Corrado (FM);
Montecavallo (MC); Montedinove (AP);  Montefalcone Appennino (FM); Montefortino (FM); Montegallo (AP); Montegiorgio (FM); Monteleone (FM); Montelparo (FM); Montemonaco (AP);  Muccia (MC); Offida (AP); Ortezzano (FM); Palmiano (AP); Penna San Giovanni (MC); Petriolo (MC); Pieve Torina (MC);
Pievebovigliana (MC);  Pioraco (MC); Poggio San Vicino (MC);  Pollenza (MC); Ripe San Ginesio (MC);
Roccafluvione (AP); Rotella (AP); San Ginesio (MC); San Severino Marche (MC); Santa Vittoria in Matenano (FM); Sant’Angelo in Pontano (MC); Sarnano (MC); Sefro (MC); Serrapetrona (MC); Serravalle del Chienti (MC); Servigliano (FM); Smerillo (FM); Tolentino (MC); Treia (MC); Urbisaglia (MC); Ussita (MC); Venarotta (AP); Visso (MC).

Umbria
Arrone (TR); Cascia (PG); Cerreto di Spoleto (PG); Ferentillo (TR); Montefranco (TR); Monteleone di Spoleto (PG); Norcia (PG); Poggiodomo (PG); Polino (TR); Preci (PG); Sant’Anatolia di Narco (PG); Scheggino (PG); Sellano (PG); Spoleto (PG); Vallo di Nera (PG).

Dei circa 30 miliardi del Fondo Complementare, 1,78 miliardi di euro sono destinati allo sviluppo sostenibile dell’area dei due crateri sismici (Aquila 2009 e Centro Italia 2016), attraverso gli interventi previsti nelle due macro misure del Programma:

  • macro misura A “Città e paesi sicuri, sostenibili e connessi” (1 miliardo e 80 milioni di euro)
  • macro misura B “Rilancio economico-sociale” (700 milioni di euro).

Se le risorse della macro misura A sono già state ripartite in larga parte ai Comuni per il finanziamento dei progetti da essi presentati, fra qualche settimana avremo disponibili i bandi che declinano gli interventi previsti dalla macro misura B rivolta al mondo delle imprese.

Nello specifico dell’area del cratere sismico stiamo parlando di 700 milioni di euro che andranno a sostenere investimenti innovativi e sostenibili di diversa taglia economica, rivolti a tutte le tipologie d’impresa, nei settori industriale, manifatturiero, turistico, culturale e creativo, sportivo, agro-ambientale.

Ampio è lo spettro delle finalità d’intervento, degli strumenti agevolativi, dei beneficiari, delle dotazioni finanziarie, delle iniziative finanziabili, delle spese ammissibili, delle forme e intensità di agevolazione e dei diversi regimi di aiuto previsti. Contributi a fondo perduto, in conto capitale, contributi diretti alla spesa, contributi in conto interessi e finanziamenti agevolati per le piccole e medie imprese.

In attesa dell’emanazione di questi bandi e dei relativi interventi rivolti alle aziende, CNA è pronta a fornire tutto il supporto necessario ai tanti imprenditori che vorranno predisporsi a coglierne i benefici.

PNRR e Fondo Complementare Sisma diventano molto importanti per le imprese che sono:

  • destinatarie dirette dei bandi/avvisi dei Ministeri, ma anche del Commissario straordinario alla ricostruzione;
  • destinatarie dirette dei bandi/avvisi delle amministrazioni locali (Regioni, Province, Comuni) per la realizzazione di opere pubbliche o per la fornitura di beni o servizi;
  • destinatarie dirette di misure incentivanti gli investimenti innovativi nei settori dell’industria, della manifattura, dell’agroalimentare, della ricerca e sviluppo, del turismo-cultura-sport-sociale, dell’ambiente, dell’economia circolare e del ciclo delle macerie.

Le risorse economiche contenute nel Fondo Complementare per il Rilancio economico e sociale verranno destinate, in prevalenza, alle micro e piccole imprese, medie e grandi, e rese disponibili nei primi mesi del 2022 attraverso specifici bandi pubblici, definiti dal Comitato di Indirizzo composto dai rappresentanti delle Regioni, dei Comuni e delle strutture sisma 2009 e 2016.
In particolare la macro misura B dell’intervento del PNRR Complementare relativo ai sismi dell’Appennino centrale, riguarderà interventi destinati al rilancio economico e sociale del territorio, prevedendo l’utilizzo di risorse complessive di 700 milioni di euro e vedrà, in particolare, la sub-misura B1 (Sostegni agli investimenti) e la sub–misura B2 (Turismo, Cultura, Sport e Inclusione.

Nello specifico le sub-misure sono così suddivise:

B1. sostegno agli investimenti – 380 milioni di euro;

B2. turismo, cultura, sport e inclusione – 180 milioni di euro;

B3. valorizzazione ambientale, economia circolare e ciclo delle macerie – 60 milioni di euro;

B4. centri di ricerca per l’innovazione – 80 milioni di euro.

Ogni sub-misura individua le finalità dell’intervento, lo strumento agevolativo, i beneficiari, la dotazione finanziaria, le iniziative finanziabili, le spese ammissibili, le forme ed intensità di agevolazione ed il regime di aiuto.

LE DUE SCHEDE DEI BANDI DI PROSSIMA USCITA B1.1 B2.1 e B2.3

LEGGI BENE GLI ALLEGATI DOVE SI ENTRA NEL DETTAGLIO DELLE MISURE 

IN ATTESA DELLA LORO USCITA UFFICIALE


Fondo Complementare Pnrr Aree Sisma 2009-2016

LINK UTILI

Documenti relativi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per le Aree Sisma 2009 e 2016 finanziato dal Fondo complementare Pnrr e gestito dalla Cabina di Coordinamento integrata.

Ordinanze attuative Fondo complementare Pnrr Aree Sisma 2009-2016

Documenti

Pacchetto di proposte per il Recovery Fund presentato al Parlamento il 4 febbraio 2021 

Programma Unitario degli Interventi

Scheda sintetica degli interventi della Misura A

Scheda sintetica degli interventi della Misura B

Dettaglio della Misura B

Introduzione

Scheda sottomisure B1 e B2

Scheda sottomisura B3

Scheda sottomisura B4.1

Scheda sottomisura B4.2

Fonte MISE

Fondo complementare PNRR sisma: le novità sui bandi per le imprese

In arrivo i primi bandi per le imprese delle aree terremotate, finanziati dal Fondo complementare al Recovery. Si parte con 180 milioni destinati a supportare gli investimenti delle imprese, inclusi quelli di taglia rilevante.

I due bandi – che dovrebbero essere pubblicati a breve – sono solo i primi di una lista più lunga di avvisi pubblici destinati alle imprese delle aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016.

Cosa finanzia il bando PNRR sisma per grandi investimenti delle imprese?

Il primo bando che vedrà la luce nelle prossime settimane è quello che attua la misura B1.1 del Fondo Complementare, denominata “Sostegno agli investimenti di rilevante dimensione finanziaria“.

Con i suoi 80 milioni di euro, infatti, il bando sosterrà progetti d’investimento di almeno 20 milioni, il cui importo scende a 7,5 milioni nel caso si tratti di progetti che interessano il turismo oppure la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli.

In attesa del testo vero e proprio del bando, nelle carte già in circolazione si legge che “lo strumento agevolativo idoneo è identificato nei Contratti di sviluppo” e che i progetti che saranno finanziati dovranno favorire nuovi investimenti o iniziative di reshoring, solo per citarne alcuni.

Come funziona il bando Fondo complementare PNRR sisma per turismo e macerie?

Il secondo bando annunciato in questi giorni da Legnini interessa invece alcuni interventi delle sub-misure B2 e B3 del pacchetto sisma: la prima destinata al turismo, alla cultura, allo sport e all’inclusione, mentre la seconda rivolta ai progetti di circular economy.

Stando a quanto dichiarato dal Commissario, infatti, da un lato il bando dovrebbe attuare la misura B2.1 che interessa gli “Interventi per lo sviluppo delle imprese culturali, creative, turistiche, sportive, anche del terzo settore, attraverso forme di sostegno a progetti di investimento e progetti collaborativi di innovazione e lo sviluppo di attrattori turistici”. 

Dall’altro, invece, il bando dovrebbe attivare la misura B2.3 che interessa il ciclo delle macerie. “Una parte dei fondi del bando – spiegano infatti dagli uffici del Commissario – è riservata al finanziamento di progetti per il riciclo delle macerie da sisma, anche tramite l’acquisto di macchinari, in un’ottica di economia circolare, in modo da ridurre al minimo il costo di smaltimento dei materiali che risultano dalle demolizioni e migliorarne la gestione, con incentivi a progetti di valore compreso tra 1 e 3 milioni di euro”.

Qual è il cronoprogramma dei bandi PNRR sisma per le imprese?

Per quanto riguarda i primi due bandi, le tempistiche dovrebbero essere abbastanza ravvicinate. Se l’ok della Cabina di coordinamento rappresenta “il primo importante passo della strategia di sostegno all’economia dei territori colpiti dai terremoti del 2009 e 2016”, ha detto Legnini, la firma delle ordinanze dovrebbe avvenire “nei prossimi giorni”.

Per quanto riguarda invece la complessiva tabella di marcia degli interventi, il 100% dei progetti dovrebbe essere realizzato entro dicembre 2024.

FONTE Fasi

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ARCHIVIO

Aree di Crisi Industriale (Legge 181/89)

Chi sono  i beneficiari 

Piccole e medie imprese, Grandi imprese, Reti di impresa.

Attività finanziabili

I programmi devono riguardare unità produttive ubicate in una delle aree di crisi industriale e prevedere un programma occupazionale.

Sono ammissibili

  • programmi di investimento produttivo, ovvero la realizzazione di nuove unità produttive, l’ampliamento o la riqualificazione di quelle esistenti
  • programmi la tutela ambientale diretti a innalzare il livello di tutela ambientale, consentire l’adeguamento anticipato a nuove norme europee, ottenere una maggiore efficienza energetica, favorire la cogenerazione ad alto rendimento, promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, il risanamento di siti contaminati, il riciclaggio e il riutilizzo dei rifiuti

Sono inoltre ammessi:

  • progetti per l’innovazione dell’organizzazione
  • progetti per la formazione del personale.

Si abbassa con il nuovo decreto la soglia minima di investimento che scende a 1 milione di euro.

Qual è l’agevolazione

Le agevolazioni saranno concesse nella forma del contributo in conto impianti e di finanziamento agevolato secondo le intensità di aiuto stabilite dal Regolamento.

Come si partecipa

Con successivo provvedimento saranno fornite le indicazioni sui criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni.

La procedura di valutazione è a carattere negoziale e coinvolge oltre al Ministero dello Sviluppo Economico, le Regioni di competenza.Le proposte progettuali saranno accolte nei limiti delle risorse finanziarie.


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